Ansia , reflusso ?

Salve,
vorrei raccontarvi la mia storia alquanto complessa.
Ho 36 anni e soffro di asma allergica (tutto l'anno) da quando ne ho 6. Mi curo con Budesonide (Aircort 200) mattina e sera.
Nel 2009 ho avuto un peggioramento dell'asma durato una settimana che non passava nemmeno con il Ventolin. In ospedale mi hanno fatto tutti gli esami (cuore, rx torace, ecc) tutto negativo. Diagnosi: sospetto reflusso gastroesofageo. Quindi il mio dottore mi ha prescritto Lucen 40 al mattino. Dopo l'assunzione della SECONDA pastiglia ho avuto un fortissimo malore con quasi svenimento e vampate. Da quel giorno per 3 mesi non sono più riuscito a mangiare quasi nulla (mangiavo e non digerivo, avevo dolore alla pancia, vampate, sudore freddo) perdendo circa 8 kg (pesavo 82 e sono diventato 72).
Mi hanno fatto gastro e colonscopia, tutto regolare, solo esofagite grado 1. Dopo 3 mesi piano piano ho ripreso a mangiare e anche qualche chilo.
A Gennaio 2011, il mio allergologo, non convinto della mia intolleranza al Lucen 40 mi ha fatto fare un Day Hospital con test di assunzione di Ranitidina (in alternativa a Lucen). Dopo l'assunzione della provetta ho avuto un malore e non sono più riuscito a mangiare per 3 mesi circa (stessa come come successo con Lucen 40). Mi hanno subito ricoverato, fatto gastroscopia e hanno trovato :lieve reflusso biliare, duodenite cronica, gastrite grado 1, esofagite grado 1, cardias Continente. Dopo una settimana dimesso con diagnosi: coliche addominali.
Dopo un mese circa, non riuscendo ancora a mangiare, mi sono rivolto ad un altro gastrointerologo che subito mi ha detto di rifare la gastroscopia per vedere come mai non riuscivo a mangiare. Fatta questa gastro (esito, stomaco e duodeno nella norma, esofagite grado 1, segni di reflusso gastro esofageo), esco dall'ospedale e inizio ad avere un dolore al petto che dura tutta la sera.
Il giorno dopo questo dolore continua, e continua. Dopo una settimana esce sangue dalla bocca, allora corro al pronto soccorso dove mi fanno un altra gastro (esito, stomaco e duodeno nella norma, esofagite grado 1, cardias beante per piccola ernia iatale, non segni di sanguinamento).
Esco dall'ospedale e il dolore continuna, ed ora dopo tre mesi di dolore continuo tutti i giorni e tutto il giorno (a volte anche di notte) mi sono rivolto ad un altro gastrointerologo che mi ha fatto una NASOscopia (esito: stomaco e duodeno nella norma, caridias beante) e
diagnosticato "spasmi esofagei".
Ora mi chiedo come è possibile che questo dolore (mai avuto prima) al centro del petto che si irradia anche nella schiena e a volte nelle braccia sia iniziato dopo una gastroscopia? (il dolore è pungente e a volte come formicolio, a volte laterale)
Non so più cosa fare, non passa con nulla, ho provato maalox, riopan, lexil, lexotan, (IPP non posso) il dolore fa sempre il suo corso, e di notte si allevia come per lasciarmi dormire.
Cosa ne pensate ? Come potrò togliere questo dolore ?
Grazie per l'aiuto
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amico,

se lei ha scritto a noi significa che ha il sospetto che la sua situazione sia sostenuta da cause psicologiche.
E' così?
Come mai lo pensa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la celere risposta.
Mi sono rivolto a voi perchè tutti mi dicono che sono problemi di natura psicologica, è mesi che salto tra gastrointerologi a psicologi. Tutti concordano con questa diagnosi.
Ne sono convinto anch'io, ma l'UNICA cosa che non riesco a spiegarmi è come mai questo benedetto dolore è iniziato proprio con la gastro, lo stesso momento, come se mi avesse lesionato (almeno credo).
La prima gastro aveva cardias continente, poi le successive sono diventate ernia iatale? ma com'è possibile?

Grazie mille
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"è mesi che salto tra gastroenterologi a psicologi"

Ha quindi considerato l'idea di intervenire dal punto di vista psicologico? Come le hanno proposto di intervenire?

Non posso risponderle su eventuali conseguenze fisiche della gastroscopia, dovrebbe postare un quesito al riguardo in gastroenterologia.

Il reflusso gastroesofageo e anche l'asma sono considerati disturbi psicosomatici, la cui componente psicologica varia da persona a persona.
Penso che l'aiuto di uno psicologo potrebbe esserle utile per indagare il versante psichico di questi disturbi e per imparare a rilassarsi e a gestire meglio le situazioni stressanti e il rapporto con le persone attorno a lei, aspetti generalmente legati alla manifestazione di entrambi i disturbi.
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