Disposofobia
Siamo due studentesse universitarie alle prese con un problema che vorremmo capire come risolvere. Abitiamo in affitto presso un appartamento nel quale risiede anche un'altra ragazza, di circa 40 anni. Stando qualche giorno in casa ci siamo subito accorte che ci fosse qualcosa che non andava. Questa ragazza non parla per nulla di sé, e ha atteggiamenti molto strani.
Ci siamo accorte che nei suoi stipetti tenuti in luoghi comuni (la sua stanza è sempre chiusa a chiave e anche quando è aperta fa di tutto per non farcela vedere) ci sia vera e propria spazzatura: buste su buste con carte, infiniti flaconi di detersivi e simili vuoti, batuffoli di cotone (a migliaia!) con i quali pratica, insieme a candeggina pura, esclusivamente la propria igiene personale.
Analogamente in frigo, barattoli vuoti o racimolati dai nostri scarti nella pattumiera.
Mantiene sempre un atteggiamento schivo, cerca di compiere le sue pratiche sempre di nascosto, possibilmente in ore notturne. Siamo molto allarmate.
Quali potrebbero essere le conseguenze per la nostra salute? quali i possibili rimedi da adottare nei suoi confronti? la situazione è insostenibile, viste le flautelonze indiscusse e l'inzio di una vera e propria infestazione di scarafaggi.
Rivolgersi alla nostra padrona di casa è stato pressoché inutile e volevamo sapere in che modo poter agire.
Grazie!
Gentile Utente,
per Lei e la Sua amica il rischio è di venire sopraffatte da odori sgradevoli e di non avere più uno spazio fisico perchè sarà tutto occupato dalla terza ragazza di 40 anni!
Indubbiamente una visita psichiatrica sarebbe necessaria per questa persona.
Voi due nel frattempo non avete modo di traslocare?
Immagino non sia facile vivere in tali condizioni...
Per approfondire: Il disturbo da accumulo o disposofobia
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
sa indicarci a quali strutture pubbliche poterci rivolgere per cercare eventuale aiuto?
come convincere la ragazza a una visita psichiatrica quando non è consapevole del proprio stato e non ammette alcuna forma di dialogo?
Dubito che questa persona voglia accedervi, proprio per le ragioni già espresse da Lei.
Voi che strategie avete attuato in casa per gestire la convivenza?
cosa mi dice poi del fatto che non si lavi se non con questi batuffoli di cotone imbevuti nella candeggina??
del resto vorremmo aiutarla, fa una grande tenerezza.
Le dico che il disturbo di questa persona è molto serio; è per questo che vi ho indicato una consulenza psichiatrica. Attuare questi rituali e queste condotte, per quanto possa sembrare assurdo dall'esterno, attenua l'ansia della coinquilina.
Tuttavia, in casi come questo la terapia in genere è molto lunga.
Saluti,
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