Assenza da sempre di rapporti amorosi
Gentili dottori, Vi scrivo al fine di chiederVi un consiglio per superare una certa situazione nella quale mi trovo. Sebbene nella vita ho avuto parecchie soddisfazioni ( di studio e lavoro) mi ritrovo attualmente alla veneranda età di 28 anni senza aver mai avuto un rapporto con una donna. Preciso che non sono timido, che, come si dice, "ci provo", quando una ragazza mi interessa, ho parecchi amici e non mi manca la vita sociale. Il Punto però è il seguente: sto cominciando , da tempo, ad avvertire parecchio disagio per questa situazione. Quindi vi chiedo, anche se so che personalmente non mi conoscete , se esiste un modo di affrontare mentalmente la situazione , cioè un modo di pensare tale che possa far cessare o perlomeno diminuire questo disagio prima che si trasformi in un disturbo depressivo. Preciso che questo pensiero (cioè quello di non essere riuscito ad avere un rapporto, anche se non sessuale, solamente amoroso)già da tempo mi ossessiona e mi spinge a cercare ostinatamente un tale rapporto, cosa in cui non riesco mai, rimediando ripetute delusioni. Ringrazio già da ora per la Vostra disponibilità e colgo l'occasione per porgerVi i miei più cordiali saluti.
[#1]
Siamo realisti: crede davvero che un problema che non è riuscito a risolvere alla sua "veneranda" età possa essere risolto ricevendo un "consiglio" per email?
Il suo problema può certamente essere risolto, ma non in astratto. Del resto glielo abbiamo già suggerito nel suo consulto precedente: se davvero la cosa le sta provocando tanto disagio deve consultare uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Cordiali saluti
Il suo problema può certamente essere risolto, ma non in astratto. Del resto glielo abbiamo già suggerito nel suo consulto precedente: se davvero la cosa le sta provocando tanto disagio deve consultare uno psicologo psicoterapeuta di persona.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente,
2 mesi fa lei ha concluso "Io devo imparare a convivere con l'idea che forse non ce la farò mai e non è semplice".
Se oggi ci scrive nuovamente significa che non si è davvero rassegnato, e questo è sicuramente positivo.
Se quanto diceva di sè stesso ("non sono timido, non sono brutto, ho un bel lavoro che mi gratifica e non mi mancano le relazioni sociali") non è sufficiente a darle la sicurezza necessaria per affrontare con un po' più di spontaneità e con minore ansia la questione, e si sta fissando in maniera ossessiva su questo desiderio, rischia di protrarre il problema per altro tempo ancora: per questo le suggeriamo nuovamente di chiedere un aiuto di persona, visto che non esiste una "ricetta" utile per tutti che possiamo indicarle da qui.
Per aiutarla occorre infatti ricostruire la storia dei suoi rapporti con l'altro sesso e capire qual è davvero il punto.
Questo lavoro può essere fatto solo di persona, e spero che non lo stia evitando per vergogna.
Se il pensiero fosse questo sappia che non ce n'è motivo, e che le persone nella sua situazione non sono comunque poche.
2 mesi fa lei ha concluso "Io devo imparare a convivere con l'idea che forse non ce la farò mai e non è semplice".
Se oggi ci scrive nuovamente significa che non si è davvero rassegnato, e questo è sicuramente positivo.
Se quanto diceva di sè stesso ("non sono timido, non sono brutto, ho un bel lavoro che mi gratifica e non mi mancano le relazioni sociali") non è sufficiente a darle la sicurezza necessaria per affrontare con un po' più di spontaneità e con minore ansia la questione, e si sta fissando in maniera ossessiva su questo desiderio, rischia di protrarre il problema per altro tempo ancora: per questo le suggeriamo nuovamente di chiedere un aiuto di persona, visto che non esiste una "ricetta" utile per tutti che possiamo indicarle da qui.
Per aiutarla occorre infatti ricostruire la storia dei suoi rapporti con l'altro sesso e capire qual è davvero il punto.
Questo lavoro può essere fatto solo di persona, e spero che non lo stia evitando per vergogna.
Se il pensiero fosse questo sappia che non ce n'è motivo, e che le persone nella sua situazione non sono comunque poche.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Concordo con i Collegi e aggiungo una domanda per farLa riflettere: secondo Lei a cosa è dovuta la situazione? Lei che ipotesi ha in mente?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 28/06/2011.
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