Consiglio di altri specialisti

Buona sera gentili Dottori, vi scrivo in merito a dei consigli che vorrei avere per procedere col da farsi. Dunque in parole povere vi accenno che 5 anni fa ho sofferto per qualche mese di ansia e inizialmente attacchi di panico causati indubbiamente da effetti collaterali in seguito all'assunzione di MDMA, ovvero ecstasy...Sono stato in psicanalisi per circa 6 mesi, dopodichè ho interrotto tutto perchè stavo decisamente meglio e l'ansia era sparita totalmente senza assumere farmaci. Ci sarebbe molto da raccontare su di me e non credo di riuscire a fare tutto qui. In ogni caso sono stato sempre un tipo un pò ansioso a livello psicologico e anche insicuro ma sono sempre stato un tipo socievole, con la battuta pronta e sorriso stampato sul viso. Al momento sono di nuovo in psicanalisi da una psicologa perchè vivo una situazione totalmente diversa rispetto a prima. Vivo al nord con un uomo, dato che sono gay e non ancora dichiarato...e al momento sono disoccupato e non riesco a trovare lavoro perchè il dover fare qualcosa mi causa dei blocchi, un disagio nel relazionarmi in un ambiente lavorativo, appunto per la mia insicurezza che si manifesta in situazioni di responsabilità. Esco di rado perchè nella città in cui vivo ora non ho socializzato con nessuno perchè qui sono tutti diversi da com'erano nella mia città natale. I cittadini sono abbastanza chiusi, di mentalità ristretta, escono poco ed io sono sempre stato un tipo con tanta voglia di uscire e pieno di amicizie e intrattenimento. Ho fatto uso di cannabis fino al mese scorso con basse dosi e indubbiamente avrà inciso molto sul mio umore ultimamente. Io conosco già benissimo i miei problemi; so di essere nevrotico sotto certi punti di vista ed ho difficoltà nell'esternare le mie emozioni in alcune situazioni. Ultimamente sono stato spesso colto da ossessioni su me stesso come ad esempio preoccupazioni sul mio futuro, sulle mie relazioni sociali scarse, ma soprattuto paura di diventare pazzo. So già che questo pensiero è tipico di un nevrotico ossessivo ma spesso invade sempre i miei pensieri. Ultimamente le ossessioni si sono placate ma sento un vuoto interiore e il fatto di uscire di rado senza socializzare mai mi fa avere timori del tipo: ce la farò? e se non riuscissi a dire niente alla gente quando ne capita occasione? ecc...Tornando al fatto che sono in psicanalisi da una psicologa...ecco ho già fatto 5 sedute e non ho ancora ricevuto una sua diagnosi; mi lascia soltanto parlare e in più la sento molto distaccata da me e credo non sia solo una mia impressione. E' come se si relazionasse poco con i pazienti, li tratta come se fossero macchine da riparare secondo me. Quando consultavo la vecchia psicologa ne uscivo sempre sollevato e sorridente. Ora quello che mi chiedo dato che non mi ha dato nessun suo parere finora, devo continuare a consultarla? O forse è meglio risparmiare il mio tempo per qualche specialista che sia più vicino in tutto ai pazienti? Spero di ricevere risposte.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, ha provato a parlarne con la collega?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Finché si continua a far uso di sostanze, il funzionamento di qualunque tipo di psicoterapia non può essere ottimale. Aver smesso da un mese è ancora troppo poco. Ritengo che oltre che dall'analista farebbe bene a farsi controllare anche da uno psichiatra, per verificare che sia tutto a posto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amico,

se la dottoressa è una psicoanalista è normale che la stia principalmente ad ascoltare.
Fra i diversi orientamenti teorici ci sono delle differenze che si riflettono sul piano tecnico determinando fra l'altro la modalità con cui lo psicoterapeuta si rapporta al paziente: la formazione della sua psicoterapeuta è effettivamente di tipo psicoanalitico?

Il fatto di non aver ricevuto particolari risposte sta mettendo alla prova la sua capacità di tollerare la frustrazione e le situazioni in cui non riceve subito "qualcosa" (rassicurazioni, spiegazioni, ...).
Come risultato lei non se l'è sentita di chiarire i suoi dubbi con la diretta interessata, ma si è rivolto a noi.
Penso che quanto sta accadendo possa insegnarle qualcosa su sè stesso, sui suoi bisogni e suil modo in cui si rapporta ad una figura di autorità o comunque ad una persona che non conosce bene.
Non ha protestato nè affrontato direttamente la questione, il che è sicuramente indicativo di alcuni aspetti della sua personalità: forse lei teme una risposta non soddisfacente o spiazzante, oppure teme che esponendosi potrebbe trovarsi a disagio esattamente come potrebbe avvenire se uscisse di casa e cercasse di socializzare e di approfondire il rapporto con le persone del posto dove ora vive.

Penso che la preoccupazione che vive a questo riguardo ("e se non riuscissi a dire niente alla gente quando ne capita occasione?") sia la stessa che lei può provare in relazione alle sedute, se la dottoressa non parla quanto lei si aspettava.

Tutto questo le permette di capire qualcosa in più di sè stesso, indipendentemente dal fatto che deciderà o meno di proseguire il percorso appena iniziato.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentili dottori vi ringrazio molto per la vostra disponibilità. :-) La psicologa che mi segue è un medico chirurgo specializzato in psicoterapia. Avete pienamente ragione a dirmi di dover parlare con lei delle mie impressioni sul suo modo di trattare con i pazienti e nella prossima seduta sarà la prima cosa che le dirò. Non dire la mia quando serve è sempre stata una mia caratteristica. Lascio quasi sempre "passare" ed è una cosa su cui devo lavorare assieme all'analista. I consigli che mi avete dato sono oro per me, quindi li terrò sempre in considerazione. Dopo che ne avrò parlato con la psicologa vi informerò su come si è svolto questo passo. Vi ringrazio ancora e via auguro una buona giornata.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...ecco ho già fatto 5 sedute e non ho ancora ricevuto una sua diagnosi; mi lascia soltanto parlare e in più la sento molto distaccata da me e credo non sia solo una mia impressione..."

Gentile Utente, in effetti 5 sedute sono pochine. La Collega ha bisogno di raccogliere dati sul Suo conto e di capire molte cose.
Però se la sente "distaccata" deve farsi coraggio e comunicarlo alla Sua dottoressa.
La relazione terapeutica è uno degli aspetti più importanti, indipendentemente dall'orientamento del terapeuta.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Rieccomi Dottori...Torno a scrivere per informarvi sull'ultima seduta. Purtroppo non c'è stata occasione per dire alla psicanalista ciò che penso sul suo modo di trattare con i pazienti perchè abbiamo affrontato il problema dei miei pensieri ansiosi e ossessivi. Dunque c'è stato un momento che mi ha lasciato perplesso...Si parlava sugli effetti delle droghe e delle relative ossessioni che possono indurre in un soggetto e mentre mi raccontava un episodio che è successo in passato ad un carcerato nel carcere dove lei ha lavorato per 4 anni, ha pronunciato una frase che mi ha spiazzato totalmente...Ossia che mentre mi diceva di averlo soccorso perchè stava avendo una crisi epilettica per via dell'assunzione di una sostanza stupefacente ha detto: "se fosse stato per me io l'avrei lasciato morire". Ecco ora chiedo a voi gentili dottori, è normale che una psicologa arriva a dire queste assurdità?!?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
di sicuro non è professionale, ma lei vive tante di quelle difficoltà che occuparsi anche del cattivo comportamento della psicologa, mi sembra un inutile strategia.
Valuti l'ipotesi di cambiare professionista e di ceracre validi aiuti, che possaano lavorare per e con lei, per stabilizzare il tono dell'umore, sulla dipendenza da sostanze, sulla possibiltà di ricadute e sui pensieri ossessivi che le hanno fatto cattiva compagnia.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, estrarre una frase da un contesto e piazzarla su un portale per chiedere un parere ad altri specialisti mi sembra una scelta curiosa.

Lei afferma:

>>Purtroppo non c'è stata occasione per dire alla psicanalista ciò che penso sul suo modo di trattare con i pazienti perchè abbiamo affrontato il problema dei miei pensieri ansiosi e ossessivi

Cioè lei sta dicendo che non c'è stato modo di dire alla sua analista che tutti i discorsi che state facendo a lei non convincono, non interessano, non li condivide o comunque non le piace il modo in cui lei tratta i pazienti. E allora perchè parlare con lei di ansia ed ossessioni?

In soldoni, la questione è: lei sta in terapia ma non sa dire alla terapeuta quello che pensa? Neppure di fronte a frasi forti e provocatorie?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Nella Sua prima richiesta asseriva della Sua terapeuta:

"...mi lascia soltanto parlare..."

e se ne lamentava, probabilmente perchè desidera un colloquio più interattivo.

Ma proprio perchè la Sua terapeuta Le dà molto spazio (suppongo che all'inizio del colloquio sia Lei a cominciare a parlare e di ciò che desidera), cosa La blocca ogni volta da dire ciò che NON sta funzionando?

Come Le domanda anche il Collega, che senso ha portare una difficoltà (ossessioni) che in questo momento NON è prioritaria per Lei quanto la relazione che si è instaurata con la terapeuta?

Teme possa accadere qualcosa se ne parlasse in seduta?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Carissimo,
essendo passati un po' di giorni dalla sua richiesta vorrei sapere con che cadenza effettua la sedute.

Come mai secondo lei la dottoressa ha iniziato a parlare, mentre prima si limitava ad ascoltarla e lasciava parlare solo lei?
[#11]
Utente
Utente
Allora come al solito ho iniziato a parlare io e poi lei ha fatto dei suoi interventi. Il motivo per cui non le ho ancora parlato di come vedo il rapporto tra noi due è semplicemente perchè quando parlo o parliamo di qualcosa giustamente mi lascio trasportare dal momento affrontando il discorso attuale. Per quanto riguarda ciò che ha detto la Dottoressa Randone, non faccio più uso di sostanze ormai e nè ho voglia di assumerle e nemmeno ci penso. :) Comunque sia credo proprio di dover trovare un altro psicanalista che riesca a coinvolgermi in tutto per tutto. Con quella attuale mi sembra come parlare con qualcuno che non sia tanto interessanto a ciò di cui sto parlando. Un tipico atteggiamento di lei che mi da mooolto fastidio è quando parlo e magari manda sms col cellulare...cosa che ritengo scarsamente professionale E l'ultima volta che l'ha fatto gliel'ho fatto capire con un determinato sguardo. Ora voi mi chiederete come mai non l'abbia detto a voce che mi da fastidio, ma mi è bastato uno sguardo. Comunque ripeto, valuterò un nuovo psicanalista. Le sue sedute mi sembrano fin troppo cronometrate...Scattati i 60 minuti via è finito il mio turno o delle volte quando ha un altro paziente magari ci resta un pò di più e quando tocca a me restano soltanto 50 minuti a disposizione per farvi un esempio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Certi gesti, quando non sono motivati da particolari strategie terapeutiche, non sono professionali, nè educati.
Se quindi la dottoressa si fosse comportata così senza un preciso scopo non mi sentirei di darle torto nel sentirsi trattato non al meglio.
Mi sembra che alla fine lei abbia deciso di cambiare, e francamente questa volta le consiglierei di cercare uno psicologo psicoterapeuta o comunque di partire con l'idea di esprimere da subito i suoi dubbi ed eventuali rimostranze.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
la invito a leggere questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

sperando possa esserle utile qualora decidesse di cercare un altro professionista al quale rivolgersi.
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Utente
Utente
Ho letto il suo articolo dottoressa e diciamo che più o meno sapevo già queste cose. :) Ora chiedo a tutti voi dottore se sapreste consigliarmi un buon psicoterapeuta a Piacenza città...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Da qui non possiamo indicare nominativi specifici, ma può consultare l'elenco degli psicologi iscritti a questo sito o cercare dei recapiti presso l'albo online dell'Ordine degli Psicologi della sua regione.