Terapia coppia assenza di sesso
ciao,
sto insieme con un ragazzo da 6 anni ( io 36 -lui 39), negli ultimi 2 stiamo vivendo una significativa crisi sessuale che ci danneggiato nei progetti e nei rapporti intimi.
Inzialmente pur volendolo (almeno a mia credere) il mio ragazzo non è riuscito a concludere un rapporto,Sentendosi moritificato.Ritentando poco dopo ci siamo riusciti, io la prima volta ho pensato fosse stanchezza e stress.Nessun problema.Per me si era la vicenda era chiusa lì.
La volta dopo, abbiamo provato ma si è riprosto il problema.In questo caso, anche se non ho un ricordo preciso, ho reagito male dicendo che c'era un problema che non mi voleva condividere, che non mi amava, che c'era un'altra..forse ho detto di tutto.
Da questo episodio non abbiamo più fatto sesso per molti mesi; io gli ho insinuati il dubbio che fosse un problema medico; ci siamo lasciati; lui ha avuto una singola ( per quanto so ) esperienza con un'altra ragazza; lui ha fatto il controllo sul livello del testosterone che risultato buono.
Ci siamo rimessi insieme, sperando che tornasse anche il desiderio: qualche episodio c'è stato, non tutti di buon esito, sempre radi.
Ci vogliamo bene, io penso che ci amamiamo...ma stiamo reprimendo il desiderio sessuale perchè abbimao paura di andare in camera da letto e fallire; questo sta deteriorando il nostro rapporto.Parlare anche della cosa ci è difficile.
Personalmente sono convinta che abbiamo bisogno di aiuto .Siamo arrivati a volerlo entrambi in alcuni momenti, e a ripensarci in altri dando la colpa al fatto che non c'è amore e che non bastano i sentimenti che abbiamo.
Ma io ci penso e ci ripenso, e mi dico che proprio con tutti questi problemi sarebbe più facile chiudere e provare il nuovo, ma invece stiamo insieme e tentiamo di superare il muro che abbiamo creato fra noi, fallendo.Certo nn penso che potremo resistere ancora molto.
MA per me vale la pena tentare una terapia, e vorrei che mi deste un consiglio su come convincere anche il mio ragazzo della stessa cosa, come muovermi e a chi rivolgermi se ad un consultorio, ad un sessuologo o a uno psicologo.Andare insieme o andare da singoli.
Insomma vorrei ricevere da voi dei consigli perchè al momento sono frastornata,l'aiuto più grande sarebbe sapere che esistono casi simili e che sono stati risolti, ma forse questo è troppo da una semplice mail.
Grazie mille
sto insieme con un ragazzo da 6 anni ( io 36 -lui 39), negli ultimi 2 stiamo vivendo una significativa crisi sessuale che ci danneggiato nei progetti e nei rapporti intimi.
Inzialmente pur volendolo (almeno a mia credere) il mio ragazzo non è riuscito a concludere un rapporto,Sentendosi moritificato.Ritentando poco dopo ci siamo riusciti, io la prima volta ho pensato fosse stanchezza e stress.Nessun problema.Per me si era la vicenda era chiusa lì.
La volta dopo, abbiamo provato ma si è riprosto il problema.In questo caso, anche se non ho un ricordo preciso, ho reagito male dicendo che c'era un problema che non mi voleva condividere, che non mi amava, che c'era un'altra..forse ho detto di tutto.
Da questo episodio non abbiamo più fatto sesso per molti mesi; io gli ho insinuati il dubbio che fosse un problema medico; ci siamo lasciati; lui ha avuto una singola ( per quanto so ) esperienza con un'altra ragazza; lui ha fatto il controllo sul livello del testosterone che risultato buono.
Ci siamo rimessi insieme, sperando che tornasse anche il desiderio: qualche episodio c'è stato, non tutti di buon esito, sempre radi.
Ci vogliamo bene, io penso che ci amamiamo...ma stiamo reprimendo il desiderio sessuale perchè abbimao paura di andare in camera da letto e fallire; questo sta deteriorando il nostro rapporto.Parlare anche della cosa ci è difficile.
Personalmente sono convinta che abbiamo bisogno di aiuto .Siamo arrivati a volerlo entrambi in alcuni momenti, e a ripensarci in altri dando la colpa al fatto che non c'è amore e che non bastano i sentimenti che abbiamo.
Ma io ci penso e ci ripenso, e mi dico che proprio con tutti questi problemi sarebbe più facile chiudere e provare il nuovo, ma invece stiamo insieme e tentiamo di superare il muro che abbiamo creato fra noi, fallendo.Certo nn penso che potremo resistere ancora molto.
MA per me vale la pena tentare una terapia, e vorrei che mi deste un consiglio su come convincere anche il mio ragazzo della stessa cosa, come muovermi e a chi rivolgermi se ad un consultorio, ad un sessuologo o a uno psicologo.Andare insieme o andare da singoli.
Insomma vorrei ricevere da voi dei consigli perchè al momento sono frastornata,l'aiuto più grande sarebbe sapere che esistono casi simili e che sono stati risolti, ma forse questo è troppo da una semplice mail.
Grazie mille
[#1]
Gentile Signora,
dal momento che ritiene che la problematica sessuale stia in qualche modo minando il vostro rapporto, se non riesce a convincere il suo compagno ad effettuare dei colloqui con uno psicoterapeuta, potrebbe iniziare da sola in modo da chiarire bene a se stessa dove stia il problema (ad esempio, se è veramente confinato alla sfera sessuale, oppure no).
Nel frattempo, il consiglio di una visita andrologica completa al suo compagno potrebbe anche essere d'aiuto.
Saluti.
dal momento che ritiene che la problematica sessuale stia in qualche modo minando il vostro rapporto, se non riesce a convincere il suo compagno ad effettuare dei colloqui con uno psicoterapeuta, potrebbe iniziare da sola in modo da chiarire bene a se stessa dove stia il problema (ad esempio, se è veramente confinato alla sfera sessuale, oppure no).
Nel frattempo, il consiglio di una visita andrologica completa al suo compagno potrebbe anche essere d'aiuto.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Accanto a quanto indicato dalla Collega, vorrei invitarLa a fare almeno il tentativo di affrontare la questione col Suo compagno.
Le condotte di evitamento di un problema permettono di avere un vantaggio nell'immediato (nel vostro caso non si litiga, non c'è alcun fallimento, ecc...), ma a lungo andare deteriorano i rapporti.
Parlandone, un passo potrebbe essere quello di ri-cominciare a stare insieme per farvi le coccole, senza avere alcuna aspettativa di dover raggiungere chissà quali risultati.
Questo non toglie che una psicoterapia della coppia potrebbe essere indicata.
Saluti,
Le condotte di evitamento di un problema permettono di avere un vantaggio nell'immediato (nel vostro caso non si litiga, non c'è alcun fallimento, ecc...), ma a lungo andare deteriorano i rapporti.
Parlandone, un passo potrebbe essere quello di ri-cominciare a stare insieme per farvi le coccole, senza avere alcuna aspettativa di dover raggiungere chissà quali risultati.
Questo non toglie che una psicoterapia della coppia potrebbe essere indicata.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Prima di tutto, mille grazie.
Uno dei rimproveri che mi viene fatto dal mio compagno è quello di aver insinuato il dubbio di un problema medico, e che le analisi fatte in passato dimostrano che lui sta bene.
Dunque non posso ricominciare con quest'aspetto, o almeno non devo essere io a chiederglielo direttamente.Vorrei avere un atteggiamento giusto che sia costruttivo per entrambi,alla luce dell'errore già commesso.
Mi sento di essere diventata bravissima nelle condotte di evitamento; e quando non evitiamo e proviamo a fare sesso il suo ( e forse anche mio)pensiero è: o ci riusciamo questa volta o ci lasciamo.Questo è l'approccio mi impedisce di essere spontanea. E se la sento io quest'ansia, non puo' non sentirla anche lui.
Uno dei rimproveri che mi viene fatto dal mio compagno è quello di aver insinuato il dubbio di un problema medico, e che le analisi fatte in passato dimostrano che lui sta bene.
Dunque non posso ricominciare con quest'aspetto, o almeno non devo essere io a chiederglielo direttamente.Vorrei avere un atteggiamento giusto che sia costruttivo per entrambi,alla luce dell'errore già commesso.
Mi sento di essere diventata bravissima nelle condotte di evitamento; e quando non evitiamo e proviamo a fare sesso il suo ( e forse anche mio)pensiero è: o ci riusciamo questa volta o ci lasciamo.Questo è l'approccio mi impedisce di essere spontanea. E se la sento io quest'ansia, non puo' non sentirla anche lui.
[#4]
Purtroppo focalizzarsi sulla performance o sul risultato danneggia, se non uccide, la sessualità che - al contrario - è fatta anche di aspetti ludici.
Questo atteggiamento porta con sè con buona probabilità disturbi dell'erezione.
Provate a stare insieme senza avere la pretesa di riuscirci (o al contrario vi lasciate) e senza avere aspettative di alcun tipo. Anzi, non fate affatto la penetrazione. In genere è una prima strategia che funziona.
Saluti,
Questo atteggiamento porta con sè con buona probabilità disturbi dell'erezione.
Provate a stare insieme senza avere la pretesa di riuscirci (o al contrario vi lasciate) e senza avere aspettative di alcun tipo. Anzi, non fate affatto la penetrazione. In genere è una prima strategia che funziona.
Saluti,
[#5]
Gentile Amica,
mi sembra di capire che siate più o meno consapevolmente "a caccia di colpe" e che questo abbia indisposto il suo compagno, che ha vissuto la sua ipotesi di un eventuale problema andrologico al pari di un'accusa.
Il problema potrebbe risiedere all'interno del rapporto di coppia, ma per dirlo sarebbe utile sapere se il suo compagno ha incontrato le medesime difficoltà anche in passato e con altre donne.
Penso che chiedere una consulenza in coppia sia una buona idea, perchè servirebbe a condividere il problema e la "colpa" della situazione.
Lei però non ha risposto alla domanda che le è stata posta dalla Collega circa l'esistenza di altri problemi all'interno della vostra relazione: avete ad es. qualche altro motivo di tensione?
Se il suo compagno accetterà di richiedere un aiuto assieme a lei vi dovrete rivolgere ad uno psicologo: il "Sessuologo" infatti non è altro che uno psicologo (o un medico) formato ulteriormente sulle problematiche legate alla sfera sessuale (delle quali comunque tutti gli psicologi si occupano), e non è un professionista a sè stante.
Ci faccia avere sue notizie, spero che riuscirete a farvi aiutare a risolvere il problema.
mi sembra di capire che siate più o meno consapevolmente "a caccia di colpe" e che questo abbia indisposto il suo compagno, che ha vissuto la sua ipotesi di un eventuale problema andrologico al pari di un'accusa.
Il problema potrebbe risiedere all'interno del rapporto di coppia, ma per dirlo sarebbe utile sapere se il suo compagno ha incontrato le medesime difficoltà anche in passato e con altre donne.
Penso che chiedere una consulenza in coppia sia una buona idea, perchè servirebbe a condividere il problema e la "colpa" della situazione.
Lei però non ha risposto alla domanda che le è stata posta dalla Collega circa l'esistenza di altri problemi all'interno della vostra relazione: avete ad es. qualche altro motivo di tensione?
Se il suo compagno accetterà di richiedere un aiuto assieme a lei vi dovrete rivolgere ad uno psicologo: il "Sessuologo" infatti non è altro che uno psicologo (o un medico) formato ulteriormente sulle problematiche legate alla sfera sessuale (delle quali comunque tutti gli psicologi si occupano), e non è un professionista a sè stante.
Ci faccia avere sue notizie, spero che riuscirete a farvi aiutare a risolvere il problema.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#9]
"Nel corso degli anni siamo andati migliorando a lavoro, e peggiorando a letto"
Intende dire che siete diventati più colleghi che amanti?
Un legame fra il vostro problema e la situazione lavorativa può esserci. se davvero passate praticamente tutto il tempo assieme forse alcuni piani si confondono, nel bene e nel male, e magari non riuscite a non parlare di lavoro (o a non pensarci) avendo di fianco l'altro, che comunque è un collega, anche nel tempo libero.
Il fatto di ricoprire più ruoli diversi (uno nella vita privata e uno in quella lavorativa) a volte crea delle difficoltà che si riflettono sulla serenità della vita sessuale.
Lavoravate già assieme all'inizio della vostra storia?
Intende dire che siete diventati più colleghi che amanti?
Un legame fra il vostro problema e la situazione lavorativa può esserci. se davvero passate praticamente tutto il tempo assieme forse alcuni piani si confondono, nel bene e nel male, e magari non riuscite a non parlare di lavoro (o a non pensarci) avendo di fianco l'altro, che comunque è un collega, anche nel tempo libero.
Il fatto di ricoprire più ruoli diversi (uno nella vita privata e uno in quella lavorativa) a volte crea delle difficoltà che si riflettono sulla serenità della vita sessuale.
Lavoravate già assieme all'inizio della vostra storia?
[#10]
Utente
Ci siamo conosciuti grazie al lavoro.
Lavoravamo sullo stesso progetto su aree diverse.Senza interagire.
Poi abbiamo iniziato a collaborare, e con due ruoli ben distinti ed era chiaro di chi aveva un ruolo superiore e chi meno.
Ora siamo i responsabili principali del progetto e dobbiamo collaborare.
Per me non è un peso, e lavoro con piacere con lui.
Lavoravamo sullo stesso progetto su aree diverse.Senza interagire.
Poi abbiamo iniziato a collaborare, e con due ruoli ben distinti ed era chiaro di chi aveva un ruolo superiore e chi meno.
Ora siamo i responsabili principali del progetto e dobbiamo collaborare.
Per me non è un peso, e lavoro con piacere con lui.
[#13]
Magari non gli è così chiaro il motivo, ecco perchè non riesce a spiegarlo.
Io ritengo che l'aiuto che possiamo darLe da qui sia davvero molto limitato; il trattamento elettivo è una psicoterapia della coppia, non solo per le difficoltà sessuali.
Magari, visto le reticenze del Suo compagno, potrebbe cominciare da sola e coinvolgerlo in un secondo momento.
Saluti,
Io ritengo che l'aiuto che possiamo darLe da qui sia davvero molto limitato; il trattamento elettivo è una psicoterapia della coppia, non solo per le difficoltà sessuali.
Magari, visto le reticenze del Suo compagno, potrebbe cominciare da sola e coinvolgerlo in un secondo momento.
Saluti,
[#14]
Forse teme di dirle qualcosa che non le farebbe piacere sentire, o forse non sa davvero neanche lui cosa lo mette a disagio.
Penso che un contesto di consulenza/terapia di coppia potrebbe essere molto utile perchè vi porterebbe a parlare chiaramente e a capire cosa si nasconde dietro il problema per il quale ci ha scritto.
Penso che un contesto di consulenza/terapia di coppia potrebbe essere molto utile perchè vi porterebbe a parlare chiaramente e a capire cosa si nasconde dietro il problema per il quale ci ha scritto.
[#17]
Utente
ciao, eccomi di nuovo qui...
la vicenda non so se si complica;ma ci sono nuove sfumature.
ieri sera c'è stato un approccio del mio ragazzo, voleva farlo..
forse ho sbagliato forse no, ma ho gli ho detto però non dobbiamo farlo per forza che potevamo coccolarci.E' stato visto come un rifiuto, che ha bloccato tutto.
Credo di essere stata travisata,perchè ha smesso immediatamente l'approccio, forse ha considerato che volessi dire che non volevo sesso nella nostra storia...o non capisco cosa.Isomma invece di coccolarci siamo finiti ad attaccarci.
Io volevo provare a smorzare l'ansia, invece ho generato una reazione peggiore.
Sono arrivata a credere che non ci ascoltiamo quando parliamo, non riusciamo a comunicare.
Lui ha inziato a farmi capire il suo disagio su tutta la situazione; gli ho spiegato che la situazione e' la stessa da parte mia, mha..
Ieri sera diceva di farci aiutare ( anche se per due volte ha avuto un lapsus(?) di farmi aiutare), qui gli ho detto che ha senso farci aiutare se lo vogliamo entrambi.
Stamattina ha detto( forse più lucido) aspettiamo non prendiamo una decisione subito.
Insomma è un continuo tentennare...
sono qui un po' trovare conforto un po' per sapere se ha senso che io faccia una terapia da sola, su un argomento del genere..e se voi mi potete consigliare su un nome.. o come fare a trovare un aiuto.
grazie
la vicenda non so se si complica;ma ci sono nuove sfumature.
ieri sera c'è stato un approccio del mio ragazzo, voleva farlo..
forse ho sbagliato forse no, ma ho gli ho detto però non dobbiamo farlo per forza che potevamo coccolarci.E' stato visto come un rifiuto, che ha bloccato tutto.
Credo di essere stata travisata,perchè ha smesso immediatamente l'approccio, forse ha considerato che volessi dire che non volevo sesso nella nostra storia...o non capisco cosa.Isomma invece di coccolarci siamo finiti ad attaccarci.
Io volevo provare a smorzare l'ansia, invece ho generato una reazione peggiore.
Sono arrivata a credere che non ci ascoltiamo quando parliamo, non riusciamo a comunicare.
Lui ha inziato a farmi capire il suo disagio su tutta la situazione; gli ho spiegato che la situazione e' la stessa da parte mia, mha..
Ieri sera diceva di farci aiutare ( anche se per due volte ha avuto un lapsus(?) di farmi aiutare), qui gli ho detto che ha senso farci aiutare se lo vogliamo entrambi.
Stamattina ha detto( forse più lucido) aspettiamo non prendiamo una decisione subito.
Insomma è un continuo tentennare...
sono qui un po' trovare conforto un po' per sapere se ha senso che io faccia una terapia da sola, su un argomento del genere..e se voi mi potete consigliare su un nome.. o come fare a trovare un aiuto.
grazie
[#18]
Gentile signora, il continuo tentennare del Suo compagno è del tutto normale. Magari ci sta pensando già da un po', ma la gente abitualmente non arriva neppure in consultazione con le idee così chiare.
Per quanto riguarda l'idea di cominciare da sola perchè no? Potrebbe già così cominciare a guardare con l'aiuto dello specialista com'è la vostra relazione.
Su questo sito o sul sito dell'ordine degli psicologi di Roma potrà certamente trovare Colleghi che esercitano anche la psicoterapia.
Saluti,
Per quanto riguarda l'idea di cominciare da sola perchè no? Potrebbe già così cominciare a guardare con l'aiuto dello specialista com'è la vostra relazione.
Su questo sito o sul sito dell'ordine degli psicologi di Roma potrà certamente trovare Colleghi che esercitano anche la psicoterapia.
Saluti,
[#19]
Gent.le ragazza,
la terapia di coppia sembrerebbe essere la scelta migliore ne parli con il suo ragazzo spiegandogli che se il disagio riguarda il rapporto di coppia quella è l'alternativa più efficace, all'interno del percorso di coppia se lo psicoterapeuta lo riterrà opportuno sarà lui stesso a proporvi delle sedute individuali.
la terapia di coppia sembrerebbe essere la scelta migliore ne parli con il suo ragazzo spiegandogli che se il disagio riguarda il rapporto di coppia quella è l'alternativa più efficace, all'interno del percorso di coppia se lo psicoterapeuta lo riterrà opportuno sarà lui stesso a proporvi delle sedute individuali.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#21]
Certo ma dipende da quali motivazioni e aspettative sono connesse alla scelta della psicoterapia individuale, in ogni caso nel primo colloquio avrà la possibilità di approfondire questi aspetti.
A tal proposito le consiglio di leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
A tal proposito le consiglio di leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
[#22]
Gentile ragazza,
rivolgersi ad un terapeuta può aiutarla a chiarire meglio la sua richiesta di aiuto e definire gli obiettivi di un'eventuale psicoterapia.
Per una terapia di coppia è necessario il coinvolgimento e la motivazione di entrambi i partners.
Ci rifletta un po' su.
Saluti,
rivolgersi ad un terapeuta può aiutarla a chiarire meglio la sua richiesta di aiuto e definire gli obiettivi di un'eventuale psicoterapia.
Per una terapia di coppia è necessario il coinvolgimento e la motivazione di entrambi i partners.
Ci rifletta un po' su.
Saluti,
Dr. Marco Stefanelli
Psicologo - Psicoterapeuta a Roma
Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva)
[#23]
Lei ha esordito dicendo questo:
"io ci penso e ci ripenso, e mi dico che proprio con tutti questi problemi sarebbe più facile chiudere e provare il nuovo"
e ha concluso con questo:
"il mio ragazzo e' più propenso a far finire il rapporto che ad andare da un terapista"
E' lei che è in dubbio, o è lui?
O state pensando entrambi, ognuno a proprio modo, di chiudere la storia?
Penso che un consulto psicologico individuale potrebbe esserle utile per capire i suoi reali sentimenti e desideri, che mi appaiono un po' confusi, e anche per analizzare cosa non è andato per il verso giusto nell'attuale relazione.
"io ci penso e ci ripenso, e mi dico che proprio con tutti questi problemi sarebbe più facile chiudere e provare il nuovo"
e ha concluso con questo:
"il mio ragazzo e' più propenso a far finire il rapporto che ad andare da un terapista"
E' lei che è in dubbio, o è lui?
O state pensando entrambi, ognuno a proprio modo, di chiudere la storia?
Penso che un consulto psicologico individuale potrebbe esserle utile per capire i suoi reali sentimenti e desideri, che mi appaiono un po' confusi, e anche per analizzare cosa non è andato per il verso giusto nell'attuale relazione.
[#24]
Utente
Ammetto che più passa il tempo, più ho dubbi su ogni atteggiamento mio e del mio ragazzo.
Riesco a leggere un comportamento sia positivamente che negativamente.
Vorrei essere sicura che Lui fosse sincero; mi chiedo perchè nonstante tutto rimanga ancora accanto a lui.
Perchè non trovo un'altra strada, perchè insisto.
Poi mi dico sto cercando solo io una soluzione con la terapia, perchè lui non ci crede come me.
Riesco a leggere un comportamento sia positivamente che negativamente.
Vorrei essere sicura che Lui fosse sincero; mi chiedo perchè nonstante tutto rimanga ancora accanto a lui.
Perchè non trovo un'altra strada, perchè insisto.
Poi mi dico sto cercando solo io una soluzione con la terapia, perchè lui non ci crede come me.
[#25]
Può iniziare a prendere contatto individualmente con uno psicologo per parlare della faccenda e chiarirsi quanto meno le idee: secondo me a questo punto è la cosa migliore da fare visto che mi pare comprensibilmente un po' confusa su tutta la situazione.
[#28]
Gent.le ragazza,
si conceda la possibilità di fare un primo colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta e successivamente farà le sue valutazioni, non si può pretendere di avviare un processo di cambiamento prima dell'inizio del percorso terapeutico.
si conceda la possibilità di fare un primo colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta e successivamente farà le sue valutazioni, non si può pretendere di avviare un processo di cambiamento prima dell'inizio del percorso terapeutico.
[#29]
Utente
Salve,
sono qui a continuarvi ad aggiornarvi,
domani vado da un vostro collega a fare un primo colloquio ( da sola).
Da una parte mi sembra che sto facendo qualcosa ( e sono contenta) dall'altro mi sembra inutile, perchè forse non sarà a me e al mio ragazzo.
Vivo tantissime perplessità, ho paura che non serva ed ho anche paura che serva a scoprire che ormai il nostro destino e' segnato.
Se penso che cmq lo sto facendo per me ..sono contenta, non sto ferma ad aspettare che qualcosa accada da sola..ma mi sto muovendo.
Speriamo bene.
Sono già a disagio per domani
sono qui a continuarvi ad aggiornarvi,
domani vado da un vostro collega a fare un primo colloquio ( da sola).
Da una parte mi sembra che sto facendo qualcosa ( e sono contenta) dall'altro mi sembra inutile, perchè forse non sarà a me e al mio ragazzo.
Vivo tantissime perplessità, ho paura che non serva ed ho anche paura che serva a scoprire che ormai il nostro destino e' segnato.
Se penso che cmq lo sto facendo per me ..sono contenta, non sto ferma ad aspettare che qualcosa accada da sola..ma mi sto muovendo.
Speriamo bene.
Sono già a disagio per domani
Questo consulto ha ricevuto 29 risposte e 7.6k visite dal 27/06/2011.
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