Ansia e inappetenza

Gentilissimi dottori, mi chiamo Daniele e ho 20 anni. Vi scrivo perché da un anno soffro dei seguenti disturbi: diarrea, cefalea, flatulenza, inappetenza in seguito a situazioni stressanti e debolezza. L'intensità dei sintomi varia, per lunghi periodi di tempo sto bene, poi capita una situazione stressante (tipo quando sono stato lasciato dal mio partner o se le cose non vanno bene con quello attuale) e ritorna per due/tre giorni l'inappetenza, la debolezza, ecc...
La cosa paradossale è che comunque attualmente non posso lamentarmi di come mi va la vita. Nel senso che esco con gli amici, con cui mi trovo bene, l'università non va male, ecc...
L'unica cosa è che over-reagisco ai periodi negativi che vivo con il mio partner. Però non è tutto, mi capita che se sono a mangiare in compagnia, per esempio, di amici, talvolta il mio stomaco si chiude e non riesco a mangiare, mi tocca fingere di avere appetito (e magari ho tachicardia, sudorazione, nausea).

Siccome chiedo aiuto soltanto quando sto veramente male e i periodi in cui sto male sono aumentati di frequenza, ho considerato l'idea di rivolgermi ad un professionista (uno psicologo o uno psichiatra?).
Mia mamma, mio nonno materno, la sorella di mia mamma e mia cugina, soffrono degli stessi sintomi. Penso che ci sia una componente genetica alla base.

Comunque, sia ieri che oggi ho preso il Peridon per mangiare qualcosa. In attesa di rivolgermi ad uno psicoterapeuta, che magari mi fa anche una diagnosi corretta, vi vorrei chiedere se casi del genere (che immagino siano piuttosto frequenti nel vostro quotidiano) sono guaribili con la psicoterapia.
Ve lo chiedo sopratutto in considerazione del fatto che questi sintomi sono probabilmente legati ad una componente genetica (ne soffre tutto il ramo materno, evidentemente il mio metabolismo accentua le reazioni da stress e quindi l'ansia viene fuori più facilmente) che forse complica un attimino le cose.

Grazie per la pazienza,
Daniele.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Daniele,

sembra che tutte le Sue ansie finiscano sul corpo e che Lei faccia fatica a mentalizzarle.

Ha consultato un medico per tutti questi disagi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente il fatto che altri in famiglia abbiano gli stessi problemi non implica necessariamente una componente genetica. Se di rezione ansiosa si tratti, essa può anche essere appresa da un modello famigliare in cui, tutti, reagiscono nello stesso modo.
Una visita medica generale prima e, in caso di negatività, da uno psicoterapeuta poi.
questa è la cosa migliore.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Salve dottori, velocissimi!
Per la dottoressa Pilice: Ho omesso una parte molto importante per un'eventuale diagnosi (anche se online mi rendo conto che non può essere fatta).
Quando sono comparsi i primi sintomi, mi sono rivolto al medico di base il quale mi ha fatto fare i seguenti esami: emocromo, enzimi epatici, vitamine, coprocoltura, Helicobacter ed esame per la celiachia.
Ho poi provato ad escludere diverse categorie di alimenti, per esempio i latticini, il pesce, i crostacei, ecc... E ovviamente l'esito è stato negativo, la diarrea in particolare è sempre stata presente.
Per diarrea intendo dire che evacuo con frequenza regolare (forse un po' di più rispetto a quando "stavo bene") ma la consistenza delle feci è bassa.
Avevo pensato quindi a colon irritabile, ma la diagnosi me la sono fatta io, quindi non penso sia molto attendibile.

Per il dottor De Vincentiis: Penso che ormai sia giunto il momento di rivolgermi ad uno psicoterapeuta, anche solo per un consulto.

Grazie ancora!
[#4]
Dr. Fausto Girone Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Gent,le utente,
che la predisposizione a sviluppare sintomi ansiosi sbbia cause genetiche è vero solo in parte, in realtà nella formazone della carattere di una persona e quindi anche in quello di un soggetto tendenzialmente ansioso, entrano in gioco una serie di fattori fra i quali ad esempio: le esperienze vissute nell'ambiente in cui siamo cresciuti, le relazioni familiari, i rapporti con altre persone per noi significative, ecc.

Per quanto riguarda i suoi disturbi, escludendo cause di tipo fisico, i sintomi che riferisce possono essere l'espressione di una sintomatologia ansiosa di tipo somatico. Da quello che riferisce, sembrerebbe che quello che la manda più in crisi siano gli allontanamenti o distacchi (temuti o reali) dal partner.

Sicuramente un percorso terapeutico potrebbe aiutarla ad entrare in contatto i suoi vissuti collegati a queste situazioni affinchè possa comprendere ad esempio cosa le succede e come si sente quando una relazione non va come si aspetta.

Cari saluti




Dr.Fausto Girone
Psicologo-Psicoterapeuta Milano
www.faustogirone.com

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Una volta concluse tutto l'iter diagnostico dal medico, può certamente essere utile un percorso psicoterapico per aiutarLa a comprendere e a modulare l'ansia.

Saluti,
[#6]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Dottor Girone penso che lei abbia colto il problema. In questo momento mi sento trascurato dal mio partner e più ci penso più ci sto male. Allo stesso tempo penso che non dovrei reagire così perché alla fine non siamo legati da alcun fidanzamento e ognuno fa la strada che vuole, ma non ci riesco e il mio cervello mi rende incapace di mangiare.

Un ultimo consiglio: come faccio a trovare uno psicoterapeuta che risolva il mio problema?
Ho sentito parlare dell'ipnosi, può funzionare?

Grazie!
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Può fare una ricerca su

http://www.psicologia.toscana.it/index.php?id=170

o più semplicemente sui professionisti iscritti a questo sito che lavorano a Firenze.

Saluti,
[#8]
Dr. Fausto Girone Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Le ha già risposto la collega, può anche cercare in questo sito
Non conosco direttamente l'ipnosi, ma a parte l'ipnosi,
le consiglerei di prendere contatto con uno specialista
e poi valutare insieme a lui il tipo di intervento più adatto
In bocca al lupo!
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
A volte i medici parlano di "organi bersaglio". In situazioni di stress alcune persone hanno reazioni somatiche tipiche: chi allo stomaco, chi all'intestino, chi in alcuni distretti muscolari (nuca, schiena ecc.).

In questi casi risolvendo l'ansia di base (ad esempio l'insicurezza relazionale che sta provando verso il suo partner) smettono anche le somatizzazioni.

Esistono varie forme di psicoterapia, può leggere questi articoli per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#10]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Grazie per l'aiuto!
Mi informerò su queste terapie e su uno psicoterapeuta competente al mio caso.

Saluti :)
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ci tenga aggiornati, se lo desidera!

Saluti,
[#12]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Certamente! ;)
[#13]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentili dottori, come promesso, eccomi ad aggiornarvi sul mio problema.

Sono stato da un altro, ennesimo, gastroenterologo (non mi sono più rivolto ad uno psicoterapeuta). Gli ho descritto i sintomi e mi ha diagnosticato, per esclusione, una possibile colite spastica causata da "alcuni batteri che sono difficili da mandare via".
Gli ho spiegato che talvolta mi va via l'appetito, a periodi. A volte capita in situazioni stressanti, altre volte no.

Mi ha quindi prescritto Psyllogel Megafermenti. Li sto prendendo da quattro giorni e sto molto meglio! La diarrea è sparita e per ora ho aria, ma molto meno. L'appetito è buono.
Però non posso dire di aver risolto, devo aspettare ancora qualche giorno. E' già successo che l'appetito mi ritornasse, ma la diarrea ce l'ho sempre avuta da un anno ad oggi.

Comunque questa inappetenza era/è accentuata nei periodi di stress.

Grazie per l'aiuto.
[#14]
Dr.ssa Sara Breschi Psicologo, Psicoterapeuta 49
Quelli che lei ha descritto potrebbero essere i sintomi di uno stato ansioso, dal momento che tutte le analisi che ha fatto vanno ad escludere un eventuale quadro patologico medico.
Quando parla degli stessi sintomi che ricorrono nella sua famiglia, li attribuisce ad una componente genetica. Resta fondamentale l'influenza data dall'ambiente, l'aver vissuto in un ambiente ansioso porta a sviluppare uno stato ansioso, soprattutto in risposta a momenti della propria vita più difficili.
Le consiglio, aldilà delle cure mediche che sta facendo, di cercare in una psicoterapia di risalire a ciò che le scatena questi sintomi in modo che non si riprentino,
la saluto

Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it

[#15]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Vi aggiorno per chiedere consiglio e per aiutare eventuali persone che si trovano nella mia stessa situazione.

I fermenti non hanno risolto gran che, l'ansia è diminuita solo perché (suppongo) ho capito che non ho niente di grave a livello fisico.
Comunque finora ho cercato di vivere una vita normale e ci sono più o meno riuscito.
Penso di sapere anche che cos'è che mi dà ansia, ma non riesco ad uscirne da solo.

Se c'è qualcosa che mi dà ansia, non cerco di evitarlo ma lo affronto, e spesso i risultati sono ottimi, nel senso che supero "l'ostacolo" ma questo non mi è di grande aiuto per il futuro.
Il sintomo che più mi dà fastidio è l'inappetenza. Ora ho paura di dimagrire e ho quasi un'ossessione a metter su chili. Pratico anche sport intensivamente e ho bisogno di mangiare, se non mangio adeguatamente mi sento debole.

Ovviamente non mi sono ancora rivolto ad uno psicologo. Un po' perché tutte le volte che decido di farlo, poi i problemi si alleggeriscono e lascio perdere.
Ma soprattutto perché dovrei andare a cercare uno psicologo, sperare di riuscire a sostenere le tariffe, tenerlo nascosto a chi conosco (perché me ne vergogno, è bene ammetterlo), eccetera eccetera.

Ma ormai ho capito che tanto le cose vanno solo a peggiorare e non vale veramente la pena andare avanti in questa situazione. Mi immagino se dovessi mai andare a vivere all'estero, che faccio? Mi sparo? (sono ironico ovviamente)
Boh! Che dire, speriamo di uscirne! Da solo non ci riesco più!

Saluti!
[#16]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
E quindi cosa potremmo dirle di più?

Ha già capito che da solo non ce la fa, però si ostina a continuare a provarci. Più che dirle di cercare un aiuto esterno, cosa potremmo fare?

Non possiamo dare aiuto a distanza alle persone (non esiste la terapia online) e sfogarsi, a lungo andare, rischia di esacerbare il problema, perché la relega nel ruolo di ansioso. Del tipo: se mi devo continuamente sfogare con qualcuno, vuol dire che da solo non ce la faccio.

Deve decidersi e fare quella telefonata.

Cordiali saluti
Ansia

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