Esaurimento???

Buongiorno a tutti!
Io e il mio compagno stiamo insieme da quasi 4 anni ma l'ultimo anno è stato un completa disastro. Sua madre si è ammalata nel 2009 di cancro e da quel momento lui è diventato intrattabile soprattutto con me. Mi ha proibito di frequentare casa sua (cosa che avevo sempre fatto) perchè visto che il nostro rapporto è sempre stato litigioso non voleva creare ulteriori ansie alla madre, e io ho rispettato il suo volere. Nel 2010 la madre finisce in ospedale ed essendo in punto di morte lui mi chiede di andare in ospedale a salutarla e così faccio...di li a poco lei muore. Nei primi mesi lui sembra stare bene, si riempie la vita di attività e rimane quasi impassibile all'assenza della madre, con cui aveva un rapporto praticamente di simbiosi. Dopo circa 10 mesi lui ha un crollo e lo manifesta sul nostro rapporto. Mi lascia. Dice che non siamo fatti per stare insieme, il nostro rapporto è troppo litigioso e lui non vuole litigare, mi dice cattiverie inaudite (non mi ama, non mi ha mai amata, devo sparire dalla sua vita, dice che se io morissi non gliene fregherebbe nulla, ecc...)Più cerco di stargli vicino e più mi allontana, così io sparisco. Per un mese non rispondo alle sue chiamate ne agli sms finchè non me lo trovo sotto casa che piange e che non può vivere senza di me. Riproviamo a stare insieme ma dopo un mese lui ricomincia con i dubbi...io allora sparisco di nuovo ma me lo trovo sempre sotto casa perchè dice che senza di me non riesce a stare. Io non lo capisco più!!! L'ho sempre amato molto ma mi sta sfinendo e temo che dovrò mettere al primo posto la mia felicità prima o poi. Quando io sparisco lui torna dicendo che sente da morire la mia mancanza, che gli viene l'ansia quando non mi sente, che non desidera nessuna ragazza all'infuori di me e che senza di me non riesce a divertirsi. Quando stiamo insieme...al primo litigio riecco le solite cattiverie: un futuro con una ragazza con cui litiga non lo vuole, dice che mi ricerca perchè è dipendente da me ma non mi ama, che si sente solo e io sono un punto di riferimento. Io non so più cosa fare! Scusate se mi sono dilungata ma volevo spiegare bene la situazione. Vi ringrazio per la vostra attenzione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

può riformulare meglio la Sua richiesta per favore?
In che modo uno psicologo potrebbe esserLe utile qui secondo Lei?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Mi dispiace non essermi spiegata bene. Vorrei sapere se il suo comportamento può essere dettato dalla perdita della madre, i suoi sbalzi d'umore sono ormai giornalieri, e vorrei sapere come mi devo comportare io nei suoi confronti.
E' possibile che cambi continuamente idea su ciò che prova per me? é realmente dipendente da me?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
La mamma del Suo fidanzato è morta l'anno scorso. Elaborare un lutto non è così semplice e immediato, però possiamo affermare che a distanza di un anno/ un anno e mezzo questo processo può definirsi concluso, sebbene la persona perduta può sempre mancarci.

Gli sbalzi d'umore andrebbero valutati da uno psicologo o da uno psichiatra. Magari la morte della mamma può avere poco a che vedere con questi cambi repentini di umore.

Lei, che ha scelto di allontanarsi da un amore che sembra tossico, perchè si sente in colpa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il ragazzo potrebbe essere stato molto attaccato alla madre, come sembra suggerire, e in questo caso la perdita potrebbe essere stata da lui vissuta in modo peggiore del normale.

Spesso però le persone non si scelgono a caso. Può darsi che lei abbia visto inizialmente in questo ragazzo "un certo non so che" (ad esempio questa facilità a diventare dipendente). Se non l'avesse vista, magari non l'avrebbe scelto. Ma ora che l'equilibrio di lui si è rotto, con quel lutto, il rapporto è entrato in crisi.

È solo un'ipotesi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
da quello che leggo della sua storia, sembra che il disagio della coppia sia stato amplificato dal sentire di ognuno di voi.
Il lutto per la perdita della madre, che ha colpito il suo ragazzo, necessita di tempo,le vostre divergenze pregresse che invece abitano la vostra coppia, andrebbero analizzate in un contesto adeguato.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Probabilmente sì, è realmente dipendente da lei.
Se il rapporto con la madre era così "simbiotico", è probabile che il ragazzo abbia un attccamento di tipo dipendente. Forse la rottura di questo legame lo ha turbato al punto da temere per ogni altro suo profondo legame e prevenire rompendolo lui stesso. Ma sono solo ipotesi.

Probabilmente avrà bisogno di molto tempo e molta comprensione da parte di chi lo circonda per elaborare questo lutto e il cambiamento conseguente dentro di sè. E in questo percorso interiore gli potrebbe essere d'aiuto uno psicologo.

Lei, invece, sembra essere forte e riuscire a mantenere un certo distacco, a non rispondere alle sue chiamate finchè lui non arriva, distrutto, sotto casa sua.

E' possibile che questa dinamica dominante/dipendente esistesse già nella vostra coppia, ma questo evento l'abbia messa in luce in maniera più evidente (e frustrante) agli occhi del suo compagno?

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it