Apatia

Salve, sono Valentina e ho 22 anni, sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo ed insieme stiamo cercando di avviare un’attività di un settore purtroppo attualmente molto in crisi, quindi tra molti sacrifici, bassi e pochi alti, stiamo superando molti ostacoli.
Fino all’ anno scorso “sfogavo” tutte le tensioni andando in un maneggio, cavalcando e pulendo le stalle, molti potranno pensare “che schifo” e invece per me era l’unica cosa che mi rendeva veramente felice e spensierata, ma le persone che stavano lì non si sono comportate bene nei miei confronti quindi ho deciso di non andarci più, e da allora è iniziata la mia apatia, non ho più voglia di fare nulla, né di uscire ne di fare l’amore né di vestirmi bene come facevo una volta, insomma ho solo voglia di stare a casa.
I pochi soldi che ho li investo per gli attrezzi che ci servono in laboratorio o li spendo per il mio cane o per il gatto, per me non compro più nulla, l’unica cosa che vorrei è stare a contatto con i cavalli magari averne uno, ma non ho abbastanza soldi, e ogni volta che ne vedo uno mi viene da piangere come una cretina, mi sento proprio male come se fosse morto qualcuno, è come se avessi preso una “fissa” come fanno i bambini, eppure sono una persona abbastanza matura, allora perché mi comporto così, ci penso e ci ripenso ma non riesco proprio a spiegarmi cosa mi sta succedendo e come potrei fare per migliorare questa situazione?
C’è da dire che sin da piccola i cavalli per me erano una fissa, li ho sempre amati e il mio sogno era di lavorare a contatto con loro, quindi periodi come questi sono capitati svariate volte, però dato che allora ero piccola poteva anche passare la cosa, ma insomma alla mia età comportarsi così…. cerco di essere forte ma non ce la faccio…
Spero che sappiate darmi una risposta o qualche consiglio per migliorare la situazione.
Grazie anticipatamente.
Valentina.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza sembra che la depressione dovuta al fatto che lei non abbia la possibilità di coltivare la sua passione sia aggravata dalla pretesa che non dovrebbe stare così male. Invece appare abbastanza naturale che questa sorta di lutto la faccia vivere in questo modo. Forse, come dice lei, lo vive in modo poco maturo a tal punto da trascurare il resto del mondo, (e questa è la sua soluzione poco funzinale). ossia disinvestire da tutto per concentrarsi solo sul suo malessere.
forse, per uscire da questa trappola, dovrebbe farsi aiutare da uno specialista.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Valentina,

la sua reazione apparirebbe francamente abnorme, se fosse motivata solo dall'abbandono dell'attività al maneggio, ma come le ha segnalato il Collega tutti i problemi che sta affrontando sono più che sufficienti a crearle un disagio.

Forse però la sofferenza relativa all'abbandono equitazione potrebbe essere risolta trovando un altro maneggio nel quale occuparsi di quello di cui si occupava anche prima, e che le dava serenità e soddisfazione.
Non ne ha la possibilità?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
No dottoressa, purtroppo non ne ho la possibilità, forse reagisco così perchè mi privo di tutto per il lavoro e per il mio ragazzo e questa è l'unica cosa che vorrei per me :(
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se la sua vita è squilibrata a favore del dovere e degli altri è difficile che lei possa sentirsi serena.
Le risulta difficile ricominciare a fare qualcosa per sè stessa?

Ci ha detto che "le persone che stavano lì non si sono comportate bene nei miei confronti quindi ho deciso di non andarci più", quindi sul piatto della bilancia per lei ha pesato di più il disagio causatole dagli altri rispetto ai suoi legittimi desideri di continuare a frequentare il maneggio.
Ci dev'essere qualcosa che per lei è molto difficile da sostenere, per aver fatto una scelta così drastica.
Posso chiederle cos'è successo nello specifico e se questo genere di situazione si è già verificato in passato, magari in altri contesti?

Vorrei anche chiederle se ha parlato con il suo ragazzo di come si sente e qual è il suo parere su tutta la faccenda.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Probabilmente rinunciare al maneggio, Sua grande passione, ha messo in discussione un po' di questioni che La riguardano, cioè che cosa fa per se stessa e quanto conta Lei in una vita in cui ci sono, a quanto scrive, solo sacrifici.
Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarLa a lavorare di più su se stessa, senza restare all'ombra di doveri, sacrifici e ai bisogni degli altri.

Nel frattempo, può parlarne anche col Suo medico di base.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Utente
Utente
Ho rinunciato al meneggio perchè li c'era un gruppo di ragazzi che sono cresciuti insieme quindi già molto affiatati, ho fatto di tutto per farmi accettare ma niente da fare, più ero gentile con loro più se ne approfittavano, ed anche perchè sia il proprietario del maneggio sia i ragazzi erano molto "cafoni" volavano bestemmie, brutte parole, avevano un modo di trattare i cavalli che non condivido e altre cose che meglio non dire, io restavo lì perchè innanzi tutto non si pagava e poi perchè trattavo i cavalli che mi erano stati affidati in miglior modo, tanto è vero che quando i cavalli erano soli con me erano calmi e tranquilli e quando c'erano gli altri erano nervosi e agitati.

Mi riesce difficile fare qualcosa per me stessa perchè penso sempre prima al benessere del mio ragazzo o del nostro lavoro, per esempio se devo scegliere tra comprare una maglietta per me o una cosa per il mio ragazzo scelgo sempre qualcosa per lui, altrimenti mi sentirei in colpa, e lo stesso farebbe lui per me solo che io cerco di non fargli spendere mai soldi.

Ne ho parlato con lui di questo mio "problema", continua a dirmi che appena abbiamo la possibilità cerchiamo di realizzare questo mio sogno, è un ragazzo molto dolce..

A volte penso che se avessi avuto un lavoro normale (tipo commessa, cameriera, operaia) avrei potuto realizzare molte cose in più, ma mi rendo conto che non posso fare questi pensieri perchè adesso stiamo investendo su quello che facciamo e non posso lasciarlo solo altrimenti andrebbe tutto in frantumi lui ha bisogno di me e viceversa, solo che questo periodo di crisi sta rendendo le cose più difficili del dovuto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...Mi riesce difficile fare qualcosa per me stessa perchè penso sempre prima al benessere del mio ragazzo o del nostro lavoro, per esempio se devo scegliere tra comprare una maglietta per me o una cosa per il mio ragazzo scelgo sempre qualcosa per lui, altrimenti mi sentirei in colpa..."


Gentile Valentina,

Lei si è mai chiesta come mai si sente in colpa se pensa a se stessa SENZA danneggiare l'altro nella relazione?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sembra che lei riesca a prendersi cura solo delle cose e persone a cui tiene, ESCLUSA se stessa. Potrebbe trattarsi del fatto che non tiene a se stessa come vorrebbe, e spera che facendo delle cose per gli altri, questi alla fine le saranno riconoscenti. E invece va a finire che ne approfittano e la fanno sentire peggio di prima.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com