Stress lavorativo

Lavoro da 5 anni in un supermercato e sono sempre stata alle casse senza alcun problema, ma ultimamente sto attraversando un periodo difficile in famiglia e sono molto stressata a livello lavorativo (premetto anche che si lavora male, sono tutti nervosi il personale è poco, quando chiami per cambi monete rispondono sempre nei peggiori dei modi), in cassa non riesco a concentrarmi,mi vengono dei crampi allo stomaco, senso di nausea, forti mal di testa, nervosismo,mi infastidisce il contatto cosi diretto con le persone. Volevo chiedere se era possibile chiedere un cambio reparto, premetto che ne ho parlato con il responsabile e mi ha concesso un giorno in cui c'era poca gente di stare ad allestire anzichè in cassa ed'ero molto più rilassata, ero felice e soddisfatta e soprattutto non ero sotto stress. Mi chiedevo se a livello medico è possibile come richiesta,se si puo ottenere con una visita specialistica con un risultato che mi impedisca di stare alle casse, perchè a lavoro non mi verrà accordato un cambio reparto, anzi mi è stato detto se non riesco a stare alle casse di starmi pure a casa in malattia, infatti adesso ho deciso di staccare un attimo, anche se non è quello che avrei voluto fare. Io vorrei andare a lavorare, ma la cassa mi sta distruggendo psicologicamente.. A chi posso rivolgermi? Sono andata dal mio medico di base e ha detto che secondo lui è depressione e mi ha richiesto una visita neurologica per farmi dare delle medicine, premetto che sono molto giovane e non credo di essere depressa perchè fuori da quel reparto e nella mia vita sto benissimo a parte il brutto periodo che sto attraversando. Spero tanto che sappiate indirizzarmi.. grazie mille!
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 218 4
Gentile utente,
se vuole ottenere un cambio di reparto, considerata la risposta negativa ricevuta dal suo responsabile, deve produrre una documentazione che attesti l'incompatibilità della sua condizione emotiva con il ruolo di cassiera.
Io le consiglierei un consulto con uno psicoterapeuta che possa valutare insieme a lei la situazione di disagio che sta vivendo (alla luce del brutto periodo che sta attraversado) e pianificare un intervento che le permetta di stare meglio al più presto...magari anche nella mansione di cassiera che ha ricoperto senza difficoltà sino a qualche tempo fa.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente, oltre a seguire il consiglio del collega stia però attenta che questa eventuale certificazione non si riveli controproducente. Negli ambienti di lavoro , alcuni, sono specializzati a far ritorcere contro i dipendenti eventuali problemi. Una difficoltà dovuta a qualche problema personale potrebbe essere valutata come una dificoltà ad affrontare il lavoro in quella ditta/azienda in senso lato. quindi occhio.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> premetto che sono molto giovane e non credo di essere depressa perchè fuori da quel reparto e nella mia vita sto benissimo a parte il brutto periodo che sto attraversando
>>>

La giovane età ha poco a che vedere con la depressione, si può essere depressi anche in età più giovane della sua.

Comunque potrebbe trattarsi di una depressione reattiva, cioè arrivata in reazione a una situazione stressante (famiglia o lavoro) e con sintomi non particolarmente gravi.

Se sta affrontando un periodo difficile, sarebbe bene che ne affrontasse invece la risoluzione, facendosi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta, altrimenti rischia che questi effetti negativi continuino a farsi sentire, impedendole di "funzionare" bene.

Parlerei anche apertamente con il suo capo servizio, spiegandogli la situazione e chiedendogli se può essere assegnata ad altre mansioni mentre si cura. Ma la cosa più importante è innanzitutto eliminare il disagio, altrimenti anche cambiando lavoro potrebbe ritrovarsi nella stessa condizione.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
gentilissimi,volevo chiedere un paio di cose che non mi sono state chiare: 1 mi consigliate di fare lo stesso la visita dal neurologo o perdo solo tempo? 2 la visita c'è l'ho il 14 luglio mi consigliate di tornare a lavoro o attendere prima delle risposte, considerando lo stress che devo sostenere, (premetto che sono in collaborazione con i sindacati che mi stanno preparando una lettera dove chiedo di essere spostata da quel reparto o in alternativa una aspettativa non retribuita)? 3 infine ho sentito dire che per certificati di stress lavorativo il medico non viene a casa a fare i controlli è vero (ho un bambino e non vorrei costringerlo a stare chiusi in casa)? grazie in anticipo..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

concordo col Collega De Vincentiis: provare che le Sue difficoltà siano legate alla mansione è davvero difficile. Voglio dire: l'Azienda cercherà in ogni modo di provare che le Sue problematiche hanno una diversa origine.
Inoltre dovrà chiedere una perizia, i cui costi sono molto elevati, e sottoporsi a test.
Quanto alla visita neurologica da qui non possiamo entrare nel merito della visita effettuata dal Suo medico di base contraddicendolo. Se Le ha prescritto la visita neurologica avrà avuto le sue ragioni, la conosce da tempo e comunque l'ha visitata.
Nemmeno per quanto riguarda il rientro al lavoro posso indicarLe che fare. Lei, adesso che ha staccato un po' dall'ambiente lavorativo, come sta?

Infine, se si riferisce alla visita del medico fiscale che effettua le visite anche per conto dell'INPS non mi risulta che Lei non sia comunque obbligata ad essere reperibile in casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Concludendo, provi a pensare anche all'eventualità di consultare uno psicologo per cercare di affronatre e superare le Sue attuali difficoltà.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica