Problemi con la realtà

Salve,
ho deciso di scrivere qui per chiedere un consulto iniziale, non ho mai parlato con uno specialista fin'ora della mia idea.
Ho 24 anni, all'età di 18 ho avuto un bambino con un ragazzo molto più grande di me. Non sono potuta andare all'università come avevo programmato visto che pur avendo parenti da entrambe le parti nessuno mi ha mai dato una mano. La mia vita prosegue con giornate uguali l'una all'altra, con rare eccezioni. Il motivo per cui scrivo è che da qualche anno ho delle sensazioni: mi sembra di non aver alcun rapporto con la realtà. O meglio: è come se stessi vivendo in una sorta di tempo statico, a volte quando mi chiedono quanti anni ho devo pensarci su, non ricordandolo esattamente. Tutto quello che accade o mi scivola completamente di dosso oppure mi turba profondamente, attribuendo a cose molto più significato di quello che in realtà hanno. Non ho amicizie e non esco mai, le mie giornate le passo in casa a pensare a cose che farò o a cose che penso di aver fatto, attribuendomi ricordi in realtà inesistenti ma che entrano a far parte del mio vissuto come realmente accaduti: me ne rendo conto poichè a volte vengo smentita e con mia somma sorpresa iniziale alla fine riesco a ricordare che in realtà non era una cosa successa davvero. Qualche mese fa avevo delle visioni, uscendo di casa, di possibili incidenti miei o dei miei cari qualsiasi cosa facevo; mi era diventato impossibile prendere la macchina o anche solo andare a comprare le sigarette poichè mi sentivo pervadere da una sensazione drammatica. Adesso questa cosa è migliorata ma si è sostituita una nuova idea: sento come se da un momento all'altro dovesse capitare qualcosa di particolare, come se io stessa sia il tramite di qualcosa che non riesco a spiegare. Sono una persona estremamente introversa ma sento che questa non è la mia natura, come se da un momento all'altro dovessi esplodere. Ho degli attacchi di pianto che mi colgono in qualsiasi momento e che devo sempre camuffare se non sono sola. Ho provato a parlare più di qualche volta con il mio compagno e i miei genitori di queste cose ma hanno sempre minimizzato tutto. La gente pur non conoscendomi è sempre scortese e mi guarda con occhi cattivi anche se io sono una persona estremamente educata, intelligente e gentile, riesco a fingere dei gran sorrisi, la mia parte la faccio a dovere; eppure la gente sembra considerarmi una nullità con un bambino a carico, non vedono altro che una ragazzina con un bambino e io sento un grande odio dentro di me. Qualche volta ho pensato come sarebbe stato morire ma dentro di me so che non avrò un futuro lungo. Non so se per queste cose devo rivolgermi a qualcuno in particolare, ho chiesto più volte aiuto alla mia famiglia ma hanno sempre fatto finta che vada tutto bene. Cosa dovrei fare? Spero di essermi spiegata bene. Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
si è senz'altro spiegata benissimo e stando nel modo che ha descritto, dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione in presenza e un eventuale trattamento.


I suoi disagi e le sue sofferenze dovrebbero essere affrontati attraverso un aiuto specialistico che la possa condurre a recuperare il suo benessere e a sbloccare la sua vita.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
può rivolgersi al Consultorio familiare della sua asl per prenotare un colloquio con uno psicologo, può essere il primo passo per uscire dal suo "isolamento".


http://www.vitadidonna.it/copia_di_vita_di_000022.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Fausto Girone Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Gent.le utente,
sono concorde con le due colleghe, quello che ci riferisce sottolinea - oltre che una sofferenza molto intensa - una situazione da affrontatare
attraverso un percorso di psicoterapia.
Non sottovaluti i suoi sintomi e si faccia aiutare
In bocca al lupo!

Dr.Fausto Girone
Psicologo-Psicoterapeuta Milano
www.faustogirone.com

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Dr.ssa Minerva Medina Diaz Psicologo, Psicoterapeuta 27 1

Gentile ragazza,

lei ci parla di una vita insoddisfacente, della mancanza di un orizzonte, dell'assenza di un sogno, di un progetto.
Lei sente il bisogno di prendere in mano la sua vita? Questo significa provare, riprovare, fallire, sbagliare, rischiare, e farcela, trionfare, assumerci le nostre responsabilità, e bisogna avere coraggio. Forse per lei sarebbe importante capire come mai è finita in questa situazione. Se crede che da sola non ce la possa fare, forse potrebbe aiutarla uno specialista in psicologia.

Le auguro tante belle cose,

Dr.ssa Minerva Medina-Diaz, psicologa
specialista in psicoterapia cognitiva POSTRAZIONALISTA EMDR
www.minervamedina.it

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Dr. Marco Stefanelli Psicologo, Psicoterapeuta 29
Concordo con i miei colleghi.
Una valutazione corretta da parte di uno psicologo può aiutarla a chiarire la situazione in modo da decidere quale trattamento sia più indicato.
Saluti,

Dr. Marco Stefanelli
Psicologo - Psicoterapeuta a Roma
Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva)