Transfert?
Salve,una domanda,un transfert puo durare 10 anni dalla fine della terapia?Ho perso una persona cara da due anni,sei mesi fà puff!!mi ritrovo catapultata nel mio "burrascoso passato"Non riuscendo a capire trovo uno psicologo ,alla terza seduta incomincio a pensare al vecchio analista,non riesco a pensare ad altro e non riesco a parlarne con il nuovo.Penso cosi che forse e perchè con lui sarebbe più facile conoscendomi già ,cosi lo chiamo e lui mi risponde che è pieno di pazienti e che se voglio mi da qualche nome.E stato come ricevere un secchio d'aqua gelida in faccia ho deciso di interrompere con lo psicologo perchè e subentrata la paura è tutto falso e solo un modo per guadagnare soldi attraverso la sofferenza altrui.Giuro non mi fidero più di nessuno.
[#1]
>>> è tutto falso e solo un modo per guadagnare soldi attraverso la sofferenza altrui.
>>>
Vorrebbe spiegarci meglio il senso di questa frase?
Cordiali saluti
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Vorrebbe spiegarci meglio il senso di questa frase?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gent.le sig.ra,
sembra che lei stia sovrapponendo le difficoltà relative all'elaborazione di un lutto, con quelle derivanti dal transfert nei confronti del suo primo psicologo e dal successivo rifiuto di prenderla di nuovo in terapia.
La motivazione che l'ha indotta a iniziare di nuovo una psicoterapia, l'elaborazione del lutto, sembra essersi "mischiata" al riemergere del vissuto relativo alla mancata elaborazione del transfert, di qui la sua provocazione nei confronti della nostra categoria professionale.
E' così?
sembra che lei stia sovrapponendo le difficoltà relative all'elaborazione di un lutto, con quelle derivanti dal transfert nei confronti del suo primo psicologo e dal successivo rifiuto di prenderla di nuovo in terapia.
La motivazione che l'ha indotta a iniziare di nuovo una psicoterapia, l'elaborazione del lutto, sembra essersi "mischiata" al riemergere del vissuto relativo alla mancata elaborazione del transfert, di qui la sua provocazione nei confronti della nostra categoria professionale.
E' così?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Ex utente
Al dott.re santonocito,che c'è da spiegare?Un ora passata a raccontare i fatti tuoi senza ricevere in cambio nessuna spiegazione,quando chiedi in cambio ti si chiede: e lei che ne pensa!se devo fare da sola allora risparmio soldi!
Poi ve ne uscite con frasi tipo: lei deve fidarsi!come faccio ad aiutarla se no?
E io? ditemi come faccio a fidarmi se non so cosa volete? se nemmeno so come si fà?cosa si prova come ci si sente? se nessuno me lo dice allora non potrò.
Poi ve ne uscite con frasi tipo: lei deve fidarsi!come faccio ad aiutarla se no?
E io? ditemi come faccio a fidarmi se non so cosa volete? se nemmeno so come si fà?cosa si prova come ci si sente? se nessuno me lo dice allora non potrò.
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Io le ho chiesto spiegazioni in merito a questo passaggio:
>>> Penso cosi che forse e perchè con lui sarebbe più facile conoscendomi già ,cosi lo chiamo e lui mi risponde che è pieno di pazienti e che se voglio mi da qualche nome.E stato come ricevere un secchio d'aqua gelida in faccia ho deciso di interrompere con lo psicologo perchè e subentrata la paura è tutto falso e solo un modo per guadagnare soldi attraverso la sofferenza altrui.
>>>
Mi faccia vedere se ho capito: non trovandosi a suo agio con l'analista nuovo, ha telefonato al vecchio che però le ha detto che non avrebbe potuto seguirla, e questo l'ha fatta innervosire e l'ha lasciata delusa.
Se sbaglio mi corregga.
E ancora: che cosa intende per "transfert"? Vuol dire che aveva iniziato a sentire emozioni forti e un trasporto affettivo per il vecchio analista, oppure si sta chiedendo solo come mai le è tornato in mente dopo 10 anni mentre stava andando dall'analista nuovo?
Se non ci fa capire bene cosa intende, il suo sfogo è inutile, perché rivolto a persone che nulla sanno di ciò che le è capitato.
Cordiali saluti
>>> Penso cosi che forse e perchè con lui sarebbe più facile conoscendomi già ,cosi lo chiamo e lui mi risponde che è pieno di pazienti e che se voglio mi da qualche nome.E stato come ricevere un secchio d'aqua gelida in faccia ho deciso di interrompere con lo psicologo perchè e subentrata la paura è tutto falso e solo un modo per guadagnare soldi attraverso la sofferenza altrui.
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Mi faccia vedere se ho capito: non trovandosi a suo agio con l'analista nuovo, ha telefonato al vecchio che però le ha detto che non avrebbe potuto seguirla, e questo l'ha fatta innervosire e l'ha lasciata delusa.
Se sbaglio mi corregga.
E ancora: che cosa intende per "transfert"? Vuol dire che aveva iniziato a sentire emozioni forti e un trasporto affettivo per il vecchio analista, oppure si sta chiedendo solo come mai le è tornato in mente dopo 10 anni mentre stava andando dall'analista nuovo?
Se non ci fa capire bene cosa intende, il suo sfogo è inutile, perché rivolto a persone che nulla sanno di ciò che le è capitato.
Cordiali saluti
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Gent.le sig.ra,
temo che il tentativo di chiarire le incomprensioni con il suo psicologo estrapolando affermazioni dal contesto del colloquio possa essere fuorviante per lei, la questione andava affrontata con lo psicologo, non averlo fatto ha solo alimentato il suo risentimento.
In ogni caso, il ruolo dello psicologo non è quello di fornire spiegazioni ma di entrare empaticamente in relazione con la persona e, facilitare la creazione di condizioni favorevoli ad un processo di cambiamento, la fiducia non può rappresentare una pretesa e se non c'è, bisognerebbe lavorare su questo e poi decidere se ci sono le condizioni per proseguire il percorso terapeutico.
temo che il tentativo di chiarire le incomprensioni con il suo psicologo estrapolando affermazioni dal contesto del colloquio possa essere fuorviante per lei, la questione andava affrontata con lo psicologo, non averlo fatto ha solo alimentato il suo risentimento.
In ogni caso, il ruolo dello psicologo non è quello di fornire spiegazioni ma di entrare empaticamente in relazione con la persona e, facilitare la creazione di condizioni favorevoli ad un processo di cambiamento, la fiducia non può rappresentare una pretesa e se non c'è, bisognerebbe lavorare su questo e poi decidere se ci sono le condizioni per proseguire il percorso terapeutico.
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
il transfert è un'esperienza da affrontare in ambito clinico in quanto riguarda l'esperienza relazionale di stampo psicoanalitico. Ogni interpretazione del transfert fuori da tale contesto roisulterebbe fuorviante nonché superficiale.
Dal suo consulto evinco però una certa diffidenza nei confronti di questo terapeuta, o forse di una certa intolleranza nei confronti di una terapia come quella che sta affrontando.
Potrebbe essere utile la discussione con il suo terapeuta delle difficoltà che sta trovando, quindi valuti lei se continuare la terapia con questa persona o cambiare.
il transfert è un'esperienza da affrontare in ambito clinico in quanto riguarda l'esperienza relazionale di stampo psicoanalitico. Ogni interpretazione del transfert fuori da tale contesto roisulterebbe fuorviante nonché superficiale.
Dal suo consulto evinco però una certa diffidenza nei confronti di questo terapeuta, o forse di una certa intolleranza nei confronti di una terapia come quella che sta affrontando.
Potrebbe essere utile la discussione con il suo terapeuta delle difficoltà che sta trovando, quindi valuti lei se continuare la terapia con questa persona o cambiare.
[#7]
Ex utente
Scusate,sono confusa,non so nemmeno io cosa voglio.Quando iniziai la vecchia terapia avevo 24 anni,avevo problemi relazionali non mi fidavo di niente e nessuno ho tentato tre suicidi poi ho conosciuto lui e instintivamente mi sono fidata .L'ho scelto io ma ad un certo punto della terapia ho incominciato a lottarci contro,mi fidavo ma lo temevo cosi smisi di andarci.
Questo dieci anni fà.Oggi mi ritrovo a rivivere le mie vecchie sensazioni emozioni,pensieri ricordi,è come impazzire per questo sono andata dal nuovo psicologo,non volevo tornare dall'altro il pensiero mio rimanda una senzazione di pericolo,ma non riuscivo a fidarmi del nuovo.Cosi ho trovato il coraggio di chiamarlo e si mi sono sentita delusa.Lo so che è un problema mio,dovrei essere adulta e matura ma ora sono solo ferita.Grazie per i consigli.
Questo dieci anni fà.Oggi mi ritrovo a rivivere le mie vecchie sensazioni emozioni,pensieri ricordi,è come impazzire per questo sono andata dal nuovo psicologo,non volevo tornare dall'altro il pensiero mio rimanda una senzazione di pericolo,ma non riuscivo a fidarmi del nuovo.Cosi ho trovato il coraggio di chiamarlo e si mi sono sentita delusa.Lo so che è un problema mio,dovrei essere adulta e matura ma ora sono solo ferita.Grazie per i consigli.
[#10]
Gent.le sig.ra,
non credo che banalizzare il suo disagio possa aiutarla,
se non fosse importante non ne parlerebbe non crede? Sembrerebbe che ci sono aspetti significativi della sua esperienza che "chiedono" di essere ascoltati ed elaborati all'interno di uno spazio terapeutico dovrebbe solo trovare lo psicoterapeuta con il quale instaurare una buona "alleanza terapeutica".
non credo che banalizzare il suo disagio possa aiutarla,
se non fosse importante non ne parlerebbe non crede? Sembrerebbe che ci sono aspetti significativi della sua esperienza che "chiedono" di essere ascoltati ed elaborati all'interno di uno spazio terapeutico dovrebbe solo trovare lo psicoterapeuta con il quale instaurare una buona "alleanza terapeutica".
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.5k visite dal 23/06/2011.
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