Secondo me non mi faccio rispettare abbastanza
salve, ho un problema che mi crea abbastanza disagio, ovvero che secondo me non mi faccio rispettare abbastanza. Gli ultimi avvenimenti si sono verificati con il mio attuale ragazzo, che fa letteralmente il comodo suo. l'altroieri mi sono arrabbiata con lui perchè per l'ennesima volta ci eravamo dati appuntamento ad un certo orario e dopo due ore neanche mi rispondeva a telefono. ieri invece eravamo a letto insieme e con poca delicatezza lui mi dice "mi fa male il ***** perchè ogni volta ci metto tre ore per entrare dentro di te", in quanto non avevamo fatto preliminari e non mi aveva dato il tempo di "bagnarmi". allora io, nel culmine dell'eccitazione, gli ho intimato di continuare da solo, così imparava a dirmi certe cose. lui mi ha detto che sono pazza e ha negato tutto, ha detto di non aver mai detto quella frase e che me la sono immaginata perchè sono paranoica! se n'è andato sbattendo la porta e non è voluto tornare.
Le mie domande sono 3:
1- cosa fare per questa specifica situazione? dovrei essere arrabbiata? come farsi rispettare nel rapporto di coppia?
2- cosa fare in generale per farsi rispettare di più dalle persone?
3- se una donna si fa rispettare dal proprio uomo, rischia di perderlo? come far sentire la propria voce e fino a che punto, evitando di risultare arroganti?
Grazie!
Le mie domande sono 3:
1- cosa fare per questa specifica situazione? dovrei essere arrabbiata? come farsi rispettare nel rapporto di coppia?
2- cosa fare in generale per farsi rispettare di più dalle persone?
3- se una donna si fa rispettare dal proprio uomo, rischia di perderlo? come far sentire la propria voce e fino a che punto, evitando di risultare arroganti?
Grazie!
[#1]
Gentile Utente,
le domande che ci rivolge a mio avviso sono mal poste.
Ad es. "dovrei essere arrabbiata?"
La rabbia è un emozione che proviamo. Non deve essere qualcun altro a dirci se dobbiamo o possiamo arrabbiarci.
Lei che cosa prova alla luce di quello che è accaduto?
le domande che ci rivolge a mio avviso sono mal poste.
Ad es. "dovrei essere arrabbiata?"
La rabbia è un emozione che proviamo. Non deve essere qualcun altro a dirci se dobbiamo o possiamo arrabbiarci.
Lei che cosa prova alla luce di quello che è accaduto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Io mi sento ferita e presa in giro, non solo, ma adesso lui fa anche il difficile, ha negato tutto o perchè se ne è dimenticato o perchè non vuole dirlo veramente, ha detto che quelle parole non sono mai uscite dalla sua bocca! mi ha detto che sono pazza, che questa è l'ultima volta che gli faccio una cosa del genere, lui a me sembra non aver avuto rispetto per il mio corpo!
[#6]
Ex utente
all'inizio la relazione era fisica, solo che a lui non gli si "alzava", forse si sentiva inibito... dopodichè mi confessa che in una serata con gli amici in discoteca va a letto con un'altra... e mi dice che da me vuole una storia seria (io non gliel'avevo chiesta). io accetto. dopodichè sparisce per una decina di giorni perchè, a detta sua, "aveva paura di affezionarsi". io nel frattempo inizio a frequentare un altro ragazzo. infatti quando lui è "tornato" gli ho detto che ero impegnata, solo che poi ripensandoci mi sentivo più legata a lui e ho deciso di tornare sui miei passi per vedere lui.
se non che lui scopre che, mentre mi stavo vedendo con lui, mi ero vista per una sera anche con l'altro ragazzo (senza andarci a letto). lui si arrabbia, però comunque dopo un pò di resistenze decide di avere una storia seria con me.
ora stiamo insieme, si definisce il mio ragazzo. l'elemento dominante della coppia a me sembra lui a questo punto, ha praticamente deciso come e quando sparire e ricomparire, ha impostato lui il rapporto.
se non che lui scopre che, mentre mi stavo vedendo con lui, mi ero vista per una sera anche con l'altro ragazzo (senza andarci a letto). lui si arrabbia, però comunque dopo un pò di resistenze decide di avere una storia seria con me.
ora stiamo insieme, si definisce il mio ragazzo. l'elemento dominante della coppia a me sembra lui a questo punto, ha praticamente deciso come e quando sparire e ricomparire, ha impostato lui il rapporto.
[#9]
Gent.le ragazza,
la vostra è una relazione di coppia appena nata ed è inevitabile che ci siano incomprensioni, lei dice di aver "accumulato" e questo vi ha portato allo scontro.
In un certo senso sembra che tutti e due tendiate a nascondere all'altro i vostri stati d'animo e quando lo fate è solo perché si è raggiunti il livello di saturazione("ogni volta ci metto tre ore per entrare dentro di te"), come dire è già accaduto altre volte.
La rabbia è un sentimento che nasconde sempre altre emozioni quindi cercate di "guardare" oltre come lei ha già iniziato a fare evidenziando che si è sentita rispettata, forse il significato della frase del suo ragazzo è molto simile anche se è stata espressa in forma colpevolizzante.
Bisognerebbe spezzare questo circolo vizioso di risentimento reciproco derivante da una comunicazione disfunzionale.A tal proposito potranno esserle utili LE BARRIERE ALLA COMUNICAZIONE individuate da Thomas Gordon:
1) Dare ordini – comandare
2) mettere in guardia – minacciare
3) moralizzare – fare prediche
4) consigliare – offrire soluzioni
5) argomentare – persuadere con la logica
6) giudicare – criticare – biasimare
7) fare apprezzamenti – esprimere compiacimento
8 ) ridicolizzare – etichettare
9) interpretare – analizzare – diagnosticare
10) rassicurare consolare
11) indagare – investigare
12) cambiare argomento – minimizzare – ironizzare
la vostra è una relazione di coppia appena nata ed è inevitabile che ci siano incomprensioni, lei dice di aver "accumulato" e questo vi ha portato allo scontro.
In un certo senso sembra che tutti e due tendiate a nascondere all'altro i vostri stati d'animo e quando lo fate è solo perché si è raggiunti il livello di saturazione("ogni volta ci metto tre ore per entrare dentro di te"), come dire è già accaduto altre volte.
La rabbia è un sentimento che nasconde sempre altre emozioni quindi cercate di "guardare" oltre come lei ha già iniziato a fare evidenziando che si è sentita rispettata, forse il significato della frase del suo ragazzo è molto simile anche se è stata espressa in forma colpevolizzante.
Bisognerebbe spezzare questo circolo vizioso di risentimento reciproco derivante da una comunicazione disfunzionale.A tal proposito potranno esserle utili LE BARRIERE ALLA COMUNICAZIONE individuate da Thomas Gordon:
1) Dare ordini – comandare
2) mettere in guardia – minacciare
3) moralizzare – fare prediche
4) consigliare – offrire soluzioni
5) argomentare – persuadere con la logica
6) giudicare – criticare – biasimare
7) fare apprezzamenti – esprimere compiacimento
8 ) ridicolizzare – etichettare
9) interpretare – analizzare – diagnosticare
10) rassicurare consolare
11) indagare – investigare
12) cambiare argomento – minimizzare – ironizzare
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#11]
Gent.le ragazza,
quelle elencate sono le modalità di comunicazione che si rivelano degli ostacoli alla comunicazione efficace, può essere utile conoscerle per verificare le caratteristiche del proprio stile comunicativo e comprenderne la disfunzioanlità.
E' necessario "ri-negioziare" le regole di questo rapporto se lei lo percepisce "sbilanciato", altrimenti si troverà dentro un gioco delle parti che non vi consentirà di relazionarvi in modo autentico.
quelle elencate sono le modalità di comunicazione che si rivelano degli ostacoli alla comunicazione efficace, può essere utile conoscerle per verificare le caratteristiche del proprio stile comunicativo e comprenderne la disfunzioanlità.
E' necessario "ri-negioziare" le regole di questo rapporto se lei lo percepisce "sbilanciato", altrimenti si troverà dentro un gioco delle parti che non vi consentirà di relazionarvi in modo autentico.
[#13]
Significa esplicitare l'importanza di avere un rapporto alla pari che garantisca ad entrambi la possibilità di condividere una difficoltà quando si presenta e affrontarla insieme.
L'esasperazione del suo ragazzo forse deriva da sue difficoltà erettive (forse già preesistenti) che lo hanno indotto a cercare conferme attraverso il rapporto con altre persone.
Difficoltà che lo fanno sentire inadeguato e che nel timore di un giudizio negativo da parte sua, preferisce negare, nel tentativo di aggirare l'ostacolo, in questi casi si spera sempre che la defaillance sia una parentesi.
Il rischio è che ci si concentri sulla "prestazione sessuale" che come se fosse la causa e non la conseguenza di una scarsa qualità all'interno della relazione di coppia.
L'esasperazione del suo ragazzo forse deriva da sue difficoltà erettive (forse già preesistenti) che lo hanno indotto a cercare conferme attraverso il rapporto con altre persone.
Difficoltà che lo fanno sentire inadeguato e che nel timore di un giudizio negativo da parte sua, preferisce negare, nel tentativo di aggirare l'ostacolo, in questi casi si spera sempre che la defaillance sia una parentesi.
Il rischio è che ci si concentri sulla "prestazione sessuale" che come se fosse la causa e non la conseguenza di una scarsa qualità all'interno della relazione di coppia.
[#14]
Ex utente
Lui ora non ha problemi di erezione, i primi tempi invece era una frana, anche se io non gli ho mai fatto pesare niente. Adesso non ha alcun problema in tal senso, lui comunque è un soggetto ansioso che ha alcune ossessioni come il fatto di lavarsi le mani venti volte al giorno ed è ipocondriaco, mi dice che con me ha "abbattuto" un muro perchè non permetteva agli altri di accedere così alla sua persona, ovvero non si mostrava mai affezionato per paura di prendere una cantonata
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6k visite dal 23/06/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.