La terapia, la dottoressa mi aveva avvertita che analizzando le mie ossessioni queste avrebbero

Gentili dottori, sono una ragazza di 26 anni, “affetta” da ossessioni (o almeno così le ha definite la mia psichiatra). Sono comparse per la prima volta 3 anni fa, dopo un periodo di forte stress e la difficile scelta del percorso di laurea specialistica da intraprendere. Inizialmente ho cercato di curarle da sola,auto-convincendomi che si trattava solo di pensieri frutto della mia mente,successivamente mi sono rivolta ad una psichiatra ed ho iniziato una terapia per circa due mesi.La dottoressa in questione mi aveva consigliato di usare il Cipralex ma all’epoca ho rifiutato di assumerlo perché non lo reputavo necessario.Sono stata bene(salvo qualche piccola ricaduta irrilevante) fino allo scorso Dicembre (2010),quando gradualmente il problema è ricomparso.Mi sono rivolta alla stessa psichiatra, che (oltre alla terapia) mi ha consigliato di assumere Pineal notte (a base di melatonina, per combattere la cefalea e i disturbi del sonno) e Vagorelax (un integratore alimentare a base di erbe quali biancospino,valeriana Melissa e Magnesio). Inizialmente il mio disturbo era migliorato ma successivamente si è riproposto, facendo aumentare ancora di più il mio disagio.Probabilmente anche in questo caso sarà stata una valvola di sfogo che il mio organismo ha avuto in seguito allo stress accumulato per la seconda seduta di laurea (almeno credo e mi sembra abbia detto la dottoressa che mi segue).Mi è stato riproposto di assumere 5 mg di Cipralex, che mi ha fatto stare malissimo.Tremavo tutto il giorno,mi girava la testa e avevo anche problemi di vista. Ho deciso,consultando il medico curante,di interrompere il farmaco e di riprendere il Vagorelax ed il Pineal.Il mio medico curante mi ha assicurato che il mio problema è legato al troppo stress accumulato e che pian piano mi passerà. Anche io cerco di essere ottimista ma a volte mi scoraggio,perché mi sembra di non poterne più uscire,e quello è il momento peggiore perché arrivano gli attacchi di panico.È una sensazione orribile, che può capire solo chi l’ha provata:perso il senso della realtà e non so più dove mi trovo, soprattutto se mi capita di averli mentre sto dormendo…Ma ora passiamo alle mie ossessioni: inizialmente erano concentrate sul mio ragazzo. Avevo paura di non amarlo più e mi “fissavo” su ogni particolare del suo corpo e del suo viso. Facevo continui paragoni con chiunque incontrassi per strada,convincendomi che mi sarei potuta innamorare di chiunque tranne che di lui.Durante la terapia, la dottoressa mi aveva avvertita che analizzando le mie ossessioni queste avrebbero cambiato forma e sarebbero diventate così assurda da scomparire.Così non è successo, in quanto l’oggetto delle mie ossessioni è diventata la mia famiglia. Prima ho incominciato a fare pensieri incestuosi su mio fratello,poi è toccato lo stesso tragico destino anche ai miei genitori.Inoltre mi capita spesso di guardarli e di vederli con distacco, come se non li avessi mai visti, come se fossero degli estranei.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

il disturbo che Lei ha descritto deve essere trattato sia farmacologicamente sia attraverso una psicoterapia.
Perchè ha interrotto la terapia senza parlarne con la Sua psichiatra? Se quel farmaco la faceva stare così male probabilmente la dottoressa ne avrebbe prescritto uno più adatto a Lei.
Ad ogni modo dubito che le ossessioni passeranno senza impostare un trattamento adeguato.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
L'ho interrotta perchè, come le dicevo, il Cipralex mi faceva stare male. Inoltre ho deciso di cambiare medico perchè la terapia non mi faceva alcun affetto. Ho letto su internet che esiste un determinato tipo di terapia (terapia cognitivo comportamentale) che permette di guarire senza l'assunzione di farmaci. Lei cosa ne pensa? Come mi devo comportare?
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Dr. Maurizio Brescello Psicologo 102 1
Gentile utente, sarebbe stato più oppotuno parlare del malessere o dell'inefficacia del farmaco con chi glielo ha prescritto. Avrebbe magari avuto modo di "aggiustare il tiro" e di trovare il farmaco più adatto alle sue esigenze. Il disturbo ossessivo risponde molto bene alla cura farmacologica. Sulla terapia psicologica si affidi a qualcuno con il quale le sembra di poter affrontare un percorso importante e anche faticoso, come può essere la psicoterapia. La TCC è una delle possibili strade, ma ce ne sono diverse altre altrettanto valide. Le consiglio di seguire più la sensazione che avrà quando sarà di fronte ad uno specialista, da questa alleanza ricaverà la cura più efficace.

Dr. Maurizio Brescello

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
è fondamentale che faccia riferimento a specialisti con i quali è disposta ad instaurare un rapporto di fiducia sia per quanto riguarda la terapia farmacologica(psichiatra) sia per quanto riguarda la psicoterapia (psicologo-psicoterapeuta), in ogni caso farmaci e psicoterapia se opportuno possono essere integrati ma questa è una valutazione ce deve fare lo specialista dopo averla incontrata di persona.
Il rapporto di fiducia le consentirà di rivolgersi a loro nei momenti di difficoltà anziché cambiare specialista cosa che non farebbe che aumentare la confusione e l'ansia da parte sua.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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