Depressione condizionata da un particolare evento

Un saluto ai medici dello staff, ho 30 anni e purtroppo mi sento morto dentro.....i motivi sono vari, ho manifestato una profonda insicurezza a partire dagli anni adolescenziali in cui ero vittima di bullismo a scuola....poi son venuti gli anni dell'università....che ho fatto piu per non deludere i miei che non perchè mi interessasse davvero, arrivando a ogni esame cpon una carica di emotività che mi ha logorato esame dopo esame fino a farmi avere un esaurimento nel 2006, per cuis sono stato in cura 2 anni...non riusivo piu a dormire nemmeno la notte, aveva intaccato il fisico in una maniera inaudita!
e, quando sono arrivato alla laurea in legge, pensando che i miei tormenti fossero finiti, due mesi dopo uno stupidissimo fallo in una partita di calcetto mi frantuma completamente i legamenti del ginocchio sinistro...lì'' per lì non mi sono operato, anche perche avevo voglia di mettermia lavorare, ma tutti gli ortopedici consultati mi han detto che se non mi opero, poi fra meno di 20 anni potei avere un ginocchio da buttare e io stesso mi sento molto limitato nella mia vita quotidiana...

ora sto aspettando un contratto a tempo indeterminato nell'azienda dove lavoro come precario per operarmi, ma intanto proprio questa attesa mi logora ogni giorno di piu....so che sarà un'operazione delicata, in quanto c'è da ricostruire piu di una struttura legamentosa, mi documento con meticolosa puntigliosità su tutti i rischi dell'operazione, e cerco di pianificare ogni cosa, come reagire se mi viene un0iunfezione, o una tromboflebite, ecc. ecc. spesso la notte sogno di essere zoppo o su una sedia a rotelle, e sinceramente cosi non ce la faccio ad andare avanti....non ho mai subito interventi e un intervento cosi delicato mi spaventa!

il tutto mi sta facendo risprofondare in una depressione a carattere ossessivo-compulsivo!

grazie se avete qualche consiglio da darmi!
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
"Depressione a carattere ossessivo-compulsivo" non significa nulla. Che sintomi accusa? Si è già rivolto a uno specialista per cercare aiuto?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

dalle poche righe che ho letto traspare l'immagine di un uomo che fa fatica a portare avanti dei progetti e a spiccare il volo.
Ha mai pensato di intraprendere una psicoterapia per capire meglio cosa Le ha impedito e Le sta impedendo di affrontare gli eventi della vita in modo diverso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Scusate se mi sono espresso male, forse mi sono dato una diagnosi che non ha nè capo nè coda.

La psicoterapia l'ho fatta x due anni e mi ha comunque fatto riacquistare fiduci in me stesso, infatti, dopo la laurea comunque mi sono messo in gioco, trasferendomi dalla mia città natale in Puglia, alla vota della capitale, per cercae casa, lavoro, ecc partendo da zero... una mossa per cui molti mi han fatto i complimenti e di cui io stesso ne vado ogoglioso. ora purtroppo la mia ansia è rivolta esclusivamente all'operazione che dovrò affrointar, è stato proprio questo evento traumatico a farmi rattristare un'altra volta, e sommato alle peripezie afffrontate in passato (o almeno x altri possono nn esserlo stato, ma per me si), mi pongono a chiedermi perchè sia cosi sfortunato.
[#4]
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 175 3
Gentile utente,
la sua ansia legata all'operazione è comprensibile, però lei lo definisce un "evento traumatico", forse sarebbe il caso di capire cosa le ha smosso questo evento. Probabilmente iniziare un percorso terapeutico la potrà aiutare ad affrontare l'operazione.
Cordiali saluti

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

[#5]
Utente
Utente
l'evento traumatico è proprio quello in cui mi son rotto il ginocchio, è a quello a cui mi riferisco.

So che un'ansia dettata dall'operazioen è normale, ma non so se sia normale, documentarsi in modo cosi ossessivo e dividere la mia vita ante e post trauma.... ogni ricordo ogni foto che mi cpita di guardare, inconsicamnete mi dico semrpe "ah qui è quando avevo il ginocchiosano".... cioè ne hp fatto una malattia.... e nel pianificar un intervento, vado leggendo tutte le casitsiche di interventi riusciti male o che hanno avuto complicazioni e mi domando "e se capita a me?"...ed è proprio questo che mi impedisce di vivere serenamente....


tanto piu che l'intervento se tutto va bene sarà per l'anno prossimo! non per quest'anno!
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Tutto ruota attorno al corpo, con i suoi acciacchi e i suoi dolori, i suoi traumi e ciò che Lei era "prima" e faceva "prima" e il dopo.
A me fa pensare ad un vero e proprio trauma psicologico ciò che è successo al Suo ginochio.

In passato per quale ragione aveva intrapreso una psicoterapia?

Si era parlato in quella terapia del corpo e della Sua percezione, sebbene non ci fosse il trauma del ginocchio?

Che cosa rappresenta per Lei la lesione al ginocchio?
[#7]
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 175 3
Gentile utente,
lei stesso dice che il documentarsi troppo (ossessivo)non la fa vivere serenamente, visto che l'operazione sarà per l'anno prossimo iniziare ora un percorso terapeutico la potrà aiutare a vivere il pre e post operatorio (e ovviamente l'operazione) in un modo "più tranquillo". Ovviamente capendo che cosa rappresenta per lei la lesione al ginocchio.
Cordiali saluti
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
A quanto pare, si è costruito un'ossessione del ginocchio lesionato, tanto da non riuscire a venire a patti con l'idea che una volta era sano e ora non più. A ciò si aggiunge la preoccupazione per l'intervento che incombe, che le causa ancora più ansia.

Dovrebbe consultare uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per un parere ed eventualmente un intervento volto a liberarla dalla sua ossessione.

Può leggere qui e informarsi:

http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordiali saluti
[#9]
Utente
Utente
Grazie ancora a tutti, per le risposte..dinella precedente psicoteapia nn si era affrontato il tema del copro, ma solo quello dell'adolesenza tardiva (overo ilf atto che nn ero riuscito a ribellarmi ai miei genitori e iompormi chiaramente nella scelta di nn voler studiare piu all'università!)....

non sono un terapeuta, e anche se lo fossi credo sarebbe difficile farmi un'autoanalisi, tuttavia una mezza idea ce l'ho....la lesione al ginocchio potrebbe forse rappresentare il fatto che il corpo che prima grazie a dio nn aveva problemi di alcun genere, era come dire "perfetto" (tra virgolette perchè ovvio piccoli acciacchi li abbiamo tutti, ma un ginocchio con 3 legamenti lacerati è tutt'altra cosa!)e ora nn lo è piu!

quindi il problema potrebbe essere proprio questo, ovvero questa sindrome del voler essere perfetto, e credo che anche questa me al porti dall'infanzia....vedete, cari dottori, io sono figlio unico, di una famiglia borghese e con istruzione medioalta, fin dalla mia prima infanzia, sono stato sempre spornato a dare il meglio di me, e io vivevo sulla mia pelle le soddisfazioni e i dispiaceri dei miei genitori per i risultati scolastici...

sono stato sempre abbastanbza bravo ascuola, ma come si suol dire, mentre chi sta all'ultimo posto, puo solo risalire, chi sta al primo, può solo scendere o al max conservare il primo posto che ha....è dura essere "primi della classe" e reggere questa pole position, ricordo ancora che quando in materie come latino o matematica in cui abitualmente prendevo 8 o 9 capitava di prendere una sufficenza, mio padre, con aria alqaunto scazzata diceva "come mai?e che è successo?2 e bstava quela frase per farmi sentire umiliato...

e cosi a livello inconscio tutta la mia vita è diventata un esame da superare, anche nella sfera sessuale, capita a volte di chiedermi se la ragazza con cui sto (ora sono single, dicevo in passato)abbia avuto piu sodddisfazione da altri uomini che da me....e magari anche il sesso puo diventare un esame! e cosi ad esempio un paio di anni fa mi è capitato di lasciare dopo un anno di fidanzamento una mia ex fidanzata pr una sola frase detta da lei a scherzo in un momento di intimità in cui ero particolarmente stanco e nn mi andava di rifarlo, lei disse "mamma mia che moscio che sei, il mio ex lo faceva anche tutta la notte e nn si lamentava mai"... col senno di poi mi accorgo che non lo disse con cattiveria, ma cosi a scherzo,x spronarmi ma bastò quella frase per farmi scattare qualcosa dentro e dire "e allora torna col tuo ex io x te nn esisto piu", prendere le mie cose e andarmene!

e cosi ora l'intervento chirurgico rappresenta x me l'ennesima prova da superare (piu tutta la riabilitazione), e mi sento come un pugile spremuto al massimo che è arrivato all'incontro piu importante, quello x la vita (o almeno x una buona qualità della vita, quale l'esito di un'operazione a un'articolazione)privo di forze...i miei stessi genitori ormai, ritengo di nn provare piu lo stesso affetto x loro che avevo da bambino, perche comunque li ritengo responsabili di aver preferito l'istruzione e la _"bravura" di loro figlio alla sua felicità e salute....e di questo loro se ne sono accorti...quando scendo a casa mia, li tratto quasi da estranei...e anche x questo motivo, mi urta enormemente dover dipendere e farmi aiutare da loro nel post-operatorio!infatti sto cercando di contatttare forme di assistenza privata per lasciarli da parte...per punirli? boh, forse si forse no! scusate per questo sfogo, ma spero vi abbia aiutato a comprendere melio il quadro della mia situazione...purtroppo da fuorisede nn posso permettermi una psicoterapia privata ma vedrò di contattare qualche consultorio o struttura pubblica, se lo ritenete necessario!
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> quindi il problema potrebbe essere proprio questo, ovvero questa sindrome del voler essere perfetto
>>>

La "sindrome della perfezione", o perfezionismo, è una caratteristica distintiva dell'ossessivo. Fatto sta però che cercare continuamente la perfezione porta continuamente all'insoddisfazione, perché questo non è un mondo perfetto.

È una tendenza che si può comunque curare.

Legga anche questo:

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=402

Cordiali saluti
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