Rapporto difficile con il mio bambino
salve sono una donna di 31 anni in un momento di crisi esistenziale, sento di aver fallito in tutto nella mia vita:non sono stata una buona figlia perchè non ho ho dato ascolto ai miei genitori e ho rovinato la mia vita volendo a tutti i costi stare accanto al mio ragazzo che ora è il mio compagno e padre di mio figlio.. con lui ho un rapporto olto tormentato e adesso sento che sto fallendo nel rapporto con il mio bimbo.. ha quasi 5 anni e da un pò di tempo a questa a parte adotta con me i comportamenti che attua il suo papà, scatenando il mio nervosismo che mi porta a urlare parecchio in maniera isterica e ad allontanarlo ogni giorno di più da me... come posso fare a contenere tutto? come posso fare a riportare il mio bimbo ad ubbidirmi e a valutarmi come mamma e persona? nella fattispecie, fino ad un annetto e mezzo fa lui mi chiedeva il permesso e mi ubbidiva adesso quando io lo contrasto oltre a non prestare attenzione a quello che dico, mi minaccia di dirlo al papà, con il risultato che sta diventando molto monello e non gestibile affatto..e io con la mia ira non faccio altro che allontanarlo sempre più... sono disperata!
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Gentile signora,
se nel bambino lei rivede il suo compagno, che si è pentita di aver scelto, è comprensibile che in lei si scatenino reazioni negative che vorrebbe giustamente non sorgessero.
Ovviamente però il piccolo non c'entra nulla con i vostri dissidi, e non è giusto che paghi il prezzo di decisioni poco felici da lei prese in passato.
Penso che la soluzione del problema risieda in un lavoro di tipo psicologico che l'aiuti a distinguere maggiormente le figure del figlio e del compagno, a risolvere le questioni passate che ancora la tormentano e anche eventualmente a prendere delle decisioni per il suo futuro, che non deve essere necessariamente accanto a quest'uomo.
Non ha mai pensato di lasciarlo?
Si è reso conto che lei si innervosisce con il bambino perchè rivede lui nei suoi atteggiamenti?
se nel bambino lei rivede il suo compagno, che si è pentita di aver scelto, è comprensibile che in lei si scatenino reazioni negative che vorrebbe giustamente non sorgessero.
Ovviamente però il piccolo non c'entra nulla con i vostri dissidi, e non è giusto che paghi il prezzo di decisioni poco felici da lei prese in passato.
Penso che la soluzione del problema risieda in un lavoro di tipo psicologico che l'aiuti a distinguere maggiormente le figure del figlio e del compagno, a risolvere le questioni passate che ancora la tormentano e anche eventualmente a prendere delle decisioni per il suo futuro, che non deve essere necessariamente accanto a quest'uomo.
Non ha mai pensato di lasciarlo?
Si è reso conto che lei si innervosisce con il bambino perchè rivede lui nei suoi atteggiamenti?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Se sta così male e si sente come se avesse fallito tutto nella vita, è quasi scontato che la relazione con suo figlio sia più difficile. Sarebbe poco utile darle consigli solo per "farlo ubbidire", dovrebbe valutare se non sia necessario un lavoro più ad ampio raggio, per restituirle innanzitutto una serenità di base. Stando meglio lei, automaticamente le verranno più facili tante cose, ad esempio interagire con il suo bambino. Dovrebbe consultare uno psicologo, parlargli di tutto quanto e chiedergli un parere.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gent.le sig.ra,
se vuole mettersi in discussione non lo faccia attraverso condanne senza appello nei suoi confronti che renderebbero inutile qualsiasi assunzione di responsabilità.
Se il rapporto con il suo partner è disfunzionale andrebbe valutata la possibilità di una psicoterapia di coppia, nella quale affrontare insieme anche gli aspetti relativi alla genitorialità. E' accaduto qualcosa di particolare un anno fa?
se vuole mettersi in discussione non lo faccia attraverso condanne senza appello nei suoi confronti che renderebbero inutile qualsiasi assunzione di responsabilità.
Se il rapporto con il suo partner è disfunzionale andrebbe valutata la possibilità di una psicoterapia di coppia, nella quale affrontare insieme anche gli aspetti relativi alla genitorialità. E' accaduto qualcosa di particolare un anno fa?
[#4]
Utente
Grazie innanzitutto per le risposte..ho provato a lasciarlo esattamente un anno e mezzo fa, il bambino ne ha sofferto tantissimo, è molto legato a suo padre, sono compagni di videogiochi, quindi complici in questa attività secondo me deleteria fatta come la fanno loro e poi a suo figlio vuole molto bene. del resto io lottato per stare con lui contro il mondo e quindi non ho il diritto di togliere a mio figlio il suo papà, che alla fine si porta dietro anche lui i suoi traumi infantili, solo che con il tempo si stanno sempre più accentuando. quando io l'ho conosciuto ho visto in lui una persona che ha molto sofferto e per questo ho iniziato a compatire e giustificare le sue reazioni estreme. io vorrei riuscire a sistemare le cose, soprattutto nel bene e per il bene del mio bambino.
[#5]
Gentile signora,
come hanno fatto rilevare i colleghi, le problematiche che espone non sono risolvibili attraverso un consulto on line, ma meriterebbero di essere approfondite attraverso un consulto specialistico in presenza.
In un’ottica sistemico-relazionale sembrerebbero esserci in atto relazioni disfunzionali all’interno del suo nucleo che investono non solo il rapporto di coppia, ma anche quello con il bambino, come frequentemente accade in caso di rapporto conflittuale tra i genitori.
Dal mio punto di vista, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia/familiare al fine di una valutazione diretta delle difficoltà in atto e un eventuale trattamento che possa aiutarvi a ritrovare benessere personale e relazionale.
Molti auguri
come hanno fatto rilevare i colleghi, le problematiche che espone non sono risolvibili attraverso un consulto on line, ma meriterebbero di essere approfondite attraverso un consulto specialistico in presenza.
In un’ottica sistemico-relazionale sembrerebbero esserci in atto relazioni disfunzionali all’interno del suo nucleo che investono non solo il rapporto di coppia, ma anche quello con il bambino, come frequentemente accade in caso di rapporto conflittuale tra i genitori.
Dal mio punto di vista, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia/familiare al fine di una valutazione diretta delle difficoltà in atto e un eventuale trattamento che possa aiutarvi a ritrovare benessere personale e relazionale.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#6]
E' positivo che il bambino sia legato a lui e che giochino assieme, al di là del giudizio su quale tipo di gioco sia migliore di altri.
Il suo compagno è il modello naturale al quale il bambino si ispira per crescere, ma se ha degli atteggiamenti che lei non sopporta è necessario che il cambiamento avvenga a questo livello, perchè è difficile far capire al piccolo che il suo papà fa qualcosa di sbagliato che lui non deve ripetere.
Cosa non va nel rapporto fra lei e il suo compagno?
Avete mai pensato di richiedere una consulenza psicologica di coppia?
Se il problema è percepito solo da lei sarà difficilmente risolvibile, mentre se entrambi lo vedete è più probabile che possiate fare qualcosa per risolverlo.
Il suo compagno è il modello naturale al quale il bambino si ispira per crescere, ma se ha degli atteggiamenti che lei non sopporta è necessario che il cambiamento avvenga a questo livello, perchè è difficile far capire al piccolo che il suo papà fa qualcosa di sbagliato che lui non deve ripetere.
Cosa non va nel rapporto fra lei e il suo compagno?
Avete mai pensato di richiedere una consulenza psicologica di coppia?
Se il problema è percepito solo da lei sarà difficilmente risolvibile, mentre se entrambi lo vedete è più probabile che possiate fare qualcosa per risolverlo.
[#7]
"Stare con lui contro il mondo" non è un atteggiamento produttivo. Mettersi contro il mondo intero non può che portare problemi e sofferenza.
Segua il nostro suggerimento e si affidi a un professionista, per ammorbidire e alleggerire questa visione così rigida che ha delle cose.
Cordiali saluti
Segua il nostro suggerimento e si affidi a un professionista, per ammorbidire e alleggerire questa visione così rigida che ha delle cose.
Cordiali saluti
[#8]
Gent.le sig.ra,
sembra che lei si sia assunta la responsabilità di "guarire" le ferite di suo marito ma come lei stessa riconosce
"il medico pietoso fa la piaga cancrenosa", forse è arrivato il momento di fare chiarezza all'intero del vostro rapporto di coppia al fine di responsabilizzare entrambi riguardo al cambiamento da promuovere per valorizzare le vostre competenze genitoriali.
Il rischio è che lei inizia a trattare suo marito come un secondo figlio, cosa che ostacolerebbe una riorganizzazione delle dinamiche familiari disfunzioanli.
sembra che lei si sia assunta la responsabilità di "guarire" le ferite di suo marito ma come lei stessa riconosce
"il medico pietoso fa la piaga cancrenosa", forse è arrivato il momento di fare chiarezza all'intero del vostro rapporto di coppia al fine di responsabilizzare entrambi riguardo al cambiamento da promuovere per valorizzare le vostre competenze genitoriali.
Il rischio è che lei inizia a trattare suo marito come un secondo figlio, cosa che ostacolerebbe una riorganizzazione delle dinamiche familiari disfunzioanli.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.4k visite dal 13/06/2011.
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