Sterilita' mi ha causato una ricaduta di attacchi di panico
Buongiorno cari dottori,
arrivo a chiedere un consulto via eternet perche' ho provato ad andare da una psicologa nella mia citta', ma purtroppo, probabilmente per colpa mia, non si e' creata quella sintonia e quella confidenza da abbandonarmi e fidarmi completamente!!sono un soggetto ansioso e molto introspettivo, tendo a giustificare o almeno a cercare una giustificazione ad ogni cosa che mi accade. Parto da un infanzia iperprotettiva di mia madre. da piccolissima infatti, ha iniziato a volermi far dormire nel lettone grande (con mia immensa felicita')per poter essere sicura che stessi bene, e questo e' durato fino a tarda eta'. e mi vergogno a dire, che ho avuto necessita' di quella "protezione" anche alcuni momenti particolari in eta' maggiorenne!!(con mio risveglio frustrante!!!)ora sono felicemente sposata ma risento una debolezza ad affrontare i "problemi" che riscontro nella vita da "adulta". Ritengo che le crisi di panico, di cui soffro ora e che combatto con tutte le mie forze!! sono iniziate gia' dall'ultimo anno delle superiori, accusando una mattina di fine anno scolastico una sensazione di svenimento, (poco dopo smentita dalla dottoressa) si trattava di una crisi di panico... da qui mesi di paura di uscire e di svenire superata abbondantemente grazie all'aiuto della mia famiglia che adoro!! pensavo di aver superato tutto e di essere forte, quando dopo una lunghissima pausa di anni forse 10, dopo 5 mesi di matrimonio io e mio marito riscontriamo difficolta' di procreazione inspiegata, che persiste fino ad ora e cado in una crisi profonda legata a paure varie, tra cui quella di svenire davanti a tutti e di morire di infarto. crisi di panico pure che mi hanno portato in ospedale svariate volte. premetto che ho fatto un ecocuore per affrontare la realta' di stare bene in salute, ma non e' servito. continuo a combattere una instabilita' che mi porta a non vivere in pieno la mia vita con la forza e la grinta che vorrei!!!! oltretutto, il disagio che ho, e' che la cosa che mi piaceva fare, cioe' fare sport, ora mi e' impedito dalla "strana" paura di sentirmi male ed ogni volta che faccio uno sforzo in piu', la sensazione che so essere la fatica iniziale, mi terrorizza perche' si scatena in paura di un attacco di cuore!!! aiutatemi a riprendere la mia vita!!!! grazie e scusate se mi sono prolungata ma ho voglia di farmi aiutare e ho inserito piu' cose che potrebbero aiutarvi a capire!!!GRAZIE!!!
arrivo a chiedere un consulto via eternet perche' ho provato ad andare da una psicologa nella mia citta', ma purtroppo, probabilmente per colpa mia, non si e' creata quella sintonia e quella confidenza da abbandonarmi e fidarmi completamente!!sono un soggetto ansioso e molto introspettivo, tendo a giustificare o almeno a cercare una giustificazione ad ogni cosa che mi accade. Parto da un infanzia iperprotettiva di mia madre. da piccolissima infatti, ha iniziato a volermi far dormire nel lettone grande (con mia immensa felicita')per poter essere sicura che stessi bene, e questo e' durato fino a tarda eta'. e mi vergogno a dire, che ho avuto necessita' di quella "protezione" anche alcuni momenti particolari in eta' maggiorenne!!(con mio risveglio frustrante!!!)ora sono felicemente sposata ma risento una debolezza ad affrontare i "problemi" che riscontro nella vita da "adulta". Ritengo che le crisi di panico, di cui soffro ora e che combatto con tutte le mie forze!! sono iniziate gia' dall'ultimo anno delle superiori, accusando una mattina di fine anno scolastico una sensazione di svenimento, (poco dopo smentita dalla dottoressa) si trattava di una crisi di panico... da qui mesi di paura di uscire e di svenire superata abbondantemente grazie all'aiuto della mia famiglia che adoro!! pensavo di aver superato tutto e di essere forte, quando dopo una lunghissima pausa di anni forse 10, dopo 5 mesi di matrimonio io e mio marito riscontriamo difficolta' di procreazione inspiegata, che persiste fino ad ora e cado in una crisi profonda legata a paure varie, tra cui quella di svenire davanti a tutti e di morire di infarto. crisi di panico pure che mi hanno portato in ospedale svariate volte. premetto che ho fatto un ecocuore per affrontare la realta' di stare bene in salute, ma non e' servito. continuo a combattere una instabilita' che mi porta a non vivere in pieno la mia vita con la forza e la grinta che vorrei!!!! oltretutto, il disagio che ho, e' che la cosa che mi piaceva fare, cioe' fare sport, ora mi e' impedito dalla "strana" paura di sentirmi male ed ogni volta che faccio uno sforzo in piu', la sensazione che so essere la fatica iniziale, mi terrorizza perche' si scatena in paura di un attacco di cuore!!! aiutatemi a riprendere la mia vita!!!! grazie e scusate se mi sono prolungata ma ho voglia di farmi aiutare e ho inserito piu' cose che potrebbero aiutarvi a capire!!!GRAZIE!!!
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L'aiuto che le si può dare da qui consiste nel raccomandarle di scegliersi un terapeuta che sia possibilmente esperto in disturbi d'ansia.
Legga questi articoli e s'informi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Non possiamo fare interventi diretti né dare "consigli" da qui, deve necessariamente farsi aiutare da uno specialista in persona.
Le "ricadute" vanno distinte dai casi in cui il disturbo è ancora al suo posto, come sembra essere il suo caso. Potrebbe non trattarsi di ricaduta ma di cura inefficace.
Cordiali saluti
Legga questi articoli e s'informi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Non possiamo fare interventi diretti né dare "consigli" da qui, deve necessariamente farsi aiutare da uno specialista in persona.
Le "ricadute" vanno distinte dai casi in cui il disturbo è ancora al suo posto, come sembra essere il suo caso. Potrebbe non trattarsi di ricaduta ma di cura inefficace.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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"ma purtroppo, probabilmente per colpa mia, non si e' creata quella sintonia e quella confidenza da abbandonarmi e fidarmi completamente!!"
Gent.le ragazza,
la fiducia è l'aspetto fondamentale alla base della creazione di un'alleanza terapeutica in grado di promuovere il recupero del potere personale, al fine di offrirle un ulteriore spunto di riflessione la invito a leggere l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Gent.le ragazza,
la fiducia è l'aspetto fondamentale alla base della creazione di un'alleanza terapeutica in grado di promuovere il recupero del potere personale, al fine di offrirle un ulteriore spunto di riflessione la invito a leggere l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Gentile signora,
se state provando a concepire un figlio solo da 5 mesi non è ancora il momento di preoccuparsi, perchè le indagini mediche sono solitamente raccomandate dopo 12 mesi di tentativi andati a vuoto.
Le consiglio di postare una richiesta anche in Ginecologia per approfondire la questione, e aggiungo anche che molte volte le difficoltà procreative qualificate come "inspiegabili" sono in realtà di natura psicologica, sia presente (stress, tensione nella coppia) sia passate (esperienze negative come figli).
In questo senso penso proprio che non si dovrebbe scoraggiare se la prima psicologa che ha contattato non faceva per lei, e che dovrebbe ritentare con un altro professionista.
Anche se riuscisse nell'immediato a concepire un figlio sarebbe infatti indicato un percorso di sostegno psicologico durante la gravidanza, visti i problemi d'ansia che riferisce di avere, perchè esiste la possibilità che in gravidanza questa condizione peggiori.
Per questo è opportuno che lei sistemi la questione dell'ansia e dei nodi irrisolti del suo passato: per prepararsi ad una gravidanza possibilmente serena, e anche per non condizionare in futuro un eventuale figlio che correrebbe il rischio di imparare dal suo esempio e diventare a sua volta molto insicuro ed ansioso.
Da piccola le hanno probabilmente comunicato un senso di profonda insicurezza e di incapacità a farcela da sola, e magari i suoi sintomi possono dipendere proprio da questo.
Quello che ha imparato non è però automaticamente vero, e l'aiuto di uno psicologo potrebbe servirle a capire che non è poi così tanto debole come le hanno fatto credere di essere.
se state provando a concepire un figlio solo da 5 mesi non è ancora il momento di preoccuparsi, perchè le indagini mediche sono solitamente raccomandate dopo 12 mesi di tentativi andati a vuoto.
Le consiglio di postare una richiesta anche in Ginecologia per approfondire la questione, e aggiungo anche che molte volte le difficoltà procreative qualificate come "inspiegabili" sono in realtà di natura psicologica, sia presente (stress, tensione nella coppia) sia passate (esperienze negative come figli).
In questo senso penso proprio che non si dovrebbe scoraggiare se la prima psicologa che ha contattato non faceva per lei, e che dovrebbe ritentare con un altro professionista.
Anche se riuscisse nell'immediato a concepire un figlio sarebbe infatti indicato un percorso di sostegno psicologico durante la gravidanza, visti i problemi d'ansia che riferisce di avere, perchè esiste la possibilità che in gravidanza questa condizione peggiori.
Per questo è opportuno che lei sistemi la questione dell'ansia e dei nodi irrisolti del suo passato: per prepararsi ad una gravidanza possibilmente serena, e anche per non condizionare in futuro un eventuale figlio che correrebbe il rischio di imparare dal suo esempio e diventare a sua volta molto insicuro ed ansioso.
Da piccola le hanno probabilmente comunicato un senso di profonda insicurezza e di incapacità a farcela da sola, e magari i suoi sintomi possono dipendere proprio da questo.
Quello che ha imparato non è però automaticamente vero, e l'aiuto di uno psicologo potrebbe servirle a capire che non è poi così tanto debole come le hanno fatto credere di essere.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
Grazie mille per avermi risposto subito e grazie per i link consigliati.
Dott. Santonocito, ha ragione lei, si tratta di cura inefficace. Quando avevo 18 anni segui' i consigli di mia mamma cioe' di non pensare negativamente e di uscire e stare con gli amici, e per 10 anni ha funzionato!! infatti mi sentivo forte e sicura di me. ma purtoppo mi rendo conto di soffrire di ansia e di aver bisogno di aiuto!!
dott.ssa Massaro, tramite i controlli dal ginecologo fortunatamente io e mio marito non soffriamo di alcuna patologia,come riferiscono i dottori siamo due persone apparentemente sane. ma purtroppo sono passati 3 anni senza alcun risultato. In un certo senso sono arrivata al punto di pensare che forse non divento mamma perche' non sarei capace a farlo, nonostante il mio amore per i nipoti e per i bambini in generale. forse e' meglio così..non so se 'e' normale fare questi pensieri dopo cosi' tanto tempo di attesa e di delusioni, ma cado in uno sconforto perche' sento di essere confusa su quello che voglio!! lo voglio davvero un bimbo? sarei una brava mamma? io non voglio assolutamente trasmettere paure e insicurezze a mio figlio. vorrei per lui il meglio, un sorriso di gioia sul viso e la grinta nell'affrontare la vita. quello che desidero anche per me!!grazie ancora!!!
Dott. Santonocito, ha ragione lei, si tratta di cura inefficace. Quando avevo 18 anni segui' i consigli di mia mamma cioe' di non pensare negativamente e di uscire e stare con gli amici, e per 10 anni ha funzionato!! infatti mi sentivo forte e sicura di me. ma purtoppo mi rendo conto di soffrire di ansia e di aver bisogno di aiuto!!
dott.ssa Massaro, tramite i controlli dal ginecologo fortunatamente io e mio marito non soffriamo di alcuna patologia,come riferiscono i dottori siamo due persone apparentemente sane. ma purtroppo sono passati 3 anni senza alcun risultato. In un certo senso sono arrivata al punto di pensare che forse non divento mamma perche' non sarei capace a farlo, nonostante il mio amore per i nipoti e per i bambini in generale. forse e' meglio così..non so se 'e' normale fare questi pensieri dopo cosi' tanto tempo di attesa e di delusioni, ma cado in uno sconforto perche' sento di essere confusa su quello che voglio!! lo voglio davvero un bimbo? sarei una brava mamma? io non voglio assolutamente trasmettere paure e insicurezze a mio figlio. vorrei per lui il meglio, un sorriso di gioia sul viso e la grinta nell'affrontare la vita. quello che desidero anche per me!!grazie ancora!!!
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Le domande che lei si pone sono assolutamente comprensibili ma se si agganciano ai sensi di colpa e di inadeguatezza potrebbero incidere negativamente sulla sua autostima e
consolidare processi di decodifica distorita della realtà come questo:
"Sono arrivata al punto di pensare che forse non divento mamma perche' non sarei capace a farlo"
A tal proposito un colloquio psicologico individuale e di coppia potrebbe essere utile al fine di valutare l'opportunità di un percorso terapeutico.
consolidare processi di decodifica distorita della realtà come questo:
"Sono arrivata al punto di pensare che forse non divento mamma perche' non sarei capace a farlo"
A tal proposito un colloquio psicologico individuale e di coppia potrebbe essere utile al fine di valutare l'opportunità di un percorso terapeutico.
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Per esperienza posso dirle che sciogliendo i nodi relativi al suo passato avrebbe maggiori probabilità di concepire un figlio.
Lei si ritiene sterile, ma il suo corpo è sano e adatto a sstenere una gravidanza, se gli accertamenti medici non hanno individuato nessuna condizione che ostacoli il concepimento.
Di conseguenza è importante che lei attribuisca il giusto peso agli ostacoli di natura psicologica, e che lavori su questi aspetti: di cosa ha paura diventando madre? Teme di condizionare negativamente la vita di un eventuale figlio, come i suoi hanno fatto con lei? C'è qualcosa che non riesce a perdonare a sua madre? E così via.
Quando avrà lavorato su questi punti sarà più serena e disposta ad immaginarsi come madre diversa da sua madre, non più condizionata dagli errori che hanno pesato così tanto sulla sua esistenza.
Lei si ritiene sterile, ma il suo corpo è sano e adatto a sstenere una gravidanza, se gli accertamenti medici non hanno individuato nessuna condizione che ostacoli il concepimento.
Di conseguenza è importante che lei attribuisca il giusto peso agli ostacoli di natura psicologica, e che lavori su questi aspetti: di cosa ha paura diventando madre? Teme di condizionare negativamente la vita di un eventuale figlio, come i suoi hanno fatto con lei? C'è qualcosa che non riesce a perdonare a sua madre? E così via.
Quando avrà lavorato su questi punti sarà più serena e disposta ad immaginarsi come madre diversa da sua madre, non più condizionata dagli errori che hanno pesato così tanto sulla sua esistenza.
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Utente
Buongiorno dott.ssa Massaro,
verrei volentieri da lei per farmi aiutare, ma temo che la distanza mi impedisca di farlo.
si, purtroppo porto "appiccicata" sulla pelle la paura di essere timorosa e paurosa come era mia mamma quando era giovane...mi spiego. mia madre e mio padre sono due persone splendide, mi hanno sempre dato tanto..(forse troppo!)cresco con mio padre dolcissimo e forte nello stesso tempo con mia madre premurosa e piena di paure.Durante l'adolescenza ebbi un momento di "instabilità" e in quella circostanza mia madre mi ha confidato di aver sofferto da giovane di un esaurimento nervoso, per cui mio padre era costretto a starle vicino e sostenerla nelle sue paure e che quindi mi esortava a non fare il suo stesso errore... purtroppo questo penso che abbia fatto crescere in me l'effetto opposto, infatti anzicchè aiutarmi a essere piu' forte mi ha fatto crescere la paura di aver ereditato questa fragilita' che respingo e scaccio con forza! volevo precisare che mia mamma ha un sacco di pregi, e' molto decisa nel prendere decisioni, e' molto amorevole ed e' sempre ottimista!! ma purtroppo mi ritrovo a litigare con lei appena vedo quelle debolezze che ritrovo anche in me!! cosa devo fare? vorrei tanto aver preso da mio padre e mi sento in colpa!! Grazie per avermi ascoltato.
verrei volentieri da lei per farmi aiutare, ma temo che la distanza mi impedisca di farlo.
si, purtroppo porto "appiccicata" sulla pelle la paura di essere timorosa e paurosa come era mia mamma quando era giovane...mi spiego. mia madre e mio padre sono due persone splendide, mi hanno sempre dato tanto..(forse troppo!)cresco con mio padre dolcissimo e forte nello stesso tempo con mia madre premurosa e piena di paure.Durante l'adolescenza ebbi un momento di "instabilità" e in quella circostanza mia madre mi ha confidato di aver sofferto da giovane di un esaurimento nervoso, per cui mio padre era costretto a starle vicino e sostenerla nelle sue paure e che quindi mi esortava a non fare il suo stesso errore... purtroppo questo penso che abbia fatto crescere in me l'effetto opposto, infatti anzicchè aiutarmi a essere piu' forte mi ha fatto crescere la paura di aver ereditato questa fragilita' che respingo e scaccio con forza! volevo precisare che mia mamma ha un sacco di pregi, e' molto decisa nel prendere decisioni, e' molto amorevole ed e' sempre ottimista!! ma purtroppo mi ritrovo a litigare con lei appena vedo quelle debolezze che ritrovo anche in me!! cosa devo fare? vorrei tanto aver preso da mio padre e mi sento in colpa!! Grazie per avermi ascoltato.
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Sono sicura che potrà trovare uno psicologo con il quale lavorare serenamente anche nella sua zona, non si preoccupi per la prima esperienza non proprio positiva che ha avuto.
L'idea di aver "preso" qualcosa dai propri genitori può portare ad esiti non proprio felici, quando questo qualcosa è un difetto o una debolezza.
Vorrei chiarire che quello che ha "preso" in realtà l'ha "appreso", e che si può lavorare per modificare gli apprendimenti e le convinzioni disfunzionali.
Non è insomma nulla di biologico o di scritto nel dna, tanto per capirci e per evitare che lei possa pensare questo.
Lei e sua madre siete 2 persone diverse, con storie diverse, che ovviamente si influenzano a vicenda, ma nessun esito di questo influenzarsi è inevitabile e immutabile.
Le consiglio la lettura di questo libro, che penso possa farle comprendere come si instaurano i legami fra genitori e figli e come condizionano la persona nel corso della vita: "Una base sicura" (di John Bowlby) Ed. Cortina
L'idea di aver "preso" qualcosa dai propri genitori può portare ad esiti non proprio felici, quando questo qualcosa è un difetto o una debolezza.
Vorrei chiarire che quello che ha "preso" in realtà l'ha "appreso", e che si può lavorare per modificare gli apprendimenti e le convinzioni disfunzionali.
Non è insomma nulla di biologico o di scritto nel dna, tanto per capirci e per evitare che lei possa pensare questo.
Lei e sua madre siete 2 persone diverse, con storie diverse, che ovviamente si influenzano a vicenda, ma nessun esito di questo influenzarsi è inevitabile e immutabile.
Le consiglio la lettura di questo libro, che penso possa farle comprendere come si instaurano i legami fra genitori e figli e come condizionano la persona nel corso della vita: "Una base sicura" (di John Bowlby) Ed. Cortina
[#10]
Gent.le ragazza,
la fragilità psicologica non si eredita, qui si tratta di condizionamenti derivanti dall'opinione che lei ha dei suoi genitori e forse dal suo bisogno di identificarsi in loro.
In realtà attraverso la psicoterapia potrà "lavorare sulle debolezze" che ora inquinano il rapporto con sua madre, ma che riguardano aspetti del suo modo di essere che si rifiuta di accettare, precludendosi quindi qualsiasi possibilità di cambiamento.
la fragilità psicologica non si eredita, qui si tratta di condizionamenti derivanti dall'opinione che lei ha dei suoi genitori e forse dal suo bisogno di identificarsi in loro.
In realtà attraverso la psicoterapia potrà "lavorare sulle debolezze" che ora inquinano il rapporto con sua madre, ma che riguardano aspetti del suo modo di essere che si rifiuta di accettare, precludendosi quindi qualsiasi possibilità di cambiamento.
[#11]
Utente
Buongiorno Dottori,
perdonatemi se rispondo solo ora, ma sono stata impegnata per lavoro.
Dott.ssa Massaro, sto cercando il libro da Lei consigliato "Una base sicura", non vedo l'ora di leggerlo.
Grazie per avermi ascoltata!! Sto cercando con mio marito una psicologa, magari all'Asl. Se volete vi faccio sapere come andra', speriamo di trovarmi bene come e' successo qui con voi!! se potessi mi affiderei completamente alle vostre cure!! Le vostre parole mi hanno aiutato a riconoscere che posso uscirne!! Grazie!!
perdonatemi se rispondo solo ora, ma sono stata impegnata per lavoro.
Dott.ssa Massaro, sto cercando il libro da Lei consigliato "Una base sicura", non vedo l'ora di leggerlo.
Grazie per avermi ascoltata!! Sto cercando con mio marito una psicologa, magari all'Asl. Se volete vi faccio sapere come andra', speriamo di trovarmi bene come e' successo qui con voi!! se potessi mi affiderei completamente alle vostre cure!! Le vostre parole mi hanno aiutato a riconoscere che posso uscirne!! Grazie!!
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.2k visite dal 13/06/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.