Aiuto infanzia bambini

Buona sera, vi scrivo perchè ho un grosso problema, dato che le ho provate tutte, magari voi avete qualche suggerimento da darmi!
ho un bimbo di 4anni ed una di 4 mesi, il bimbo di 4anni all'inizio del'arrivo della sorellina sembrava averla presa bene, ma adesso la cosa è insostenibile, risponde male, dice cose che non ha mai detto, alza le mani con noi e con i nonni, se io dico bianco lui deve dire per forza nero e se anche io per sfinimento lo accontento lui si ribella lo stesso, vuole sempre l'ultima parola e sono costretta .....per farmi asscoltare a cedere sempre e dargliele tutte di vinte insomma le ho provate tutte con le buone e con le cattive, le punizioni, i ragionamenti fatti per bene, ho provato a fargli capire che cmq non serve fare i capricci per farsi notare e che cmq la mamma c'è sempre, non prendo quasi mai la sorelina in braccio se non per farla magiare e per cambiarla (fortunatamnte è molto buona mangia e dorme ancora si accontenta di poco), il tempo della giornata lo passo giocando con lui e trascurando tutto il resto, ma nulla, non serve a nulla....me ne dice di tutti i colori, si sdraia per terra e urla...lavoro solo due giorni a settimana e faccio molta fatica a lasciarlo coi nonni piange come un disperato perchè vuole stare con me, ma io sono davvero stanca, stanca stanca, x di più dorme poco e male anche di notte mi cerca in continuazione nonostante dorme con me nel lettone sbattendo mio marito sul divano A volte va dormire a mezzanotte a volte invece si sveglia alle 5 e non ne vuole sapere di dormire, prima vuole il latte poi vuole vedere i cartoni insomma...di tutto e di più! Ora invece che mi sono seduta al pc piange solo perchè mi aveva detto che voleva vedersi un dvd ..... ed ecco il risultato è qui che mi tormenta che devo stare con lui ....
Aiutatamei sto esaurendo, quasi tutti i giorni prende delle sculacciate perchè comunque vuole fare sempre quello che vuole lui.......non ne posso più consiglitemi vi prego come posso fare x farmi ubbidire almeno un po'!!!
A volte gli chiedo cosa gli maca stiamo vicini con un abbraccio, baci e carezze ma n on funziona poco dopo tutto come prima, ci provo anche se credetemi non è x niente facile! e intanto lascio la piccolina a piangere
Purtroppo spesso sono da sola perchè qui dove viviamo siamo da soli, i nostri parenti, amici ecc... sono a km e km di distanza, mio marito lavora tutto il giorno parte alle 8 e rientra alle 23:00 di sera, Pensavo che l'asilo mi aiutasse invece niente perchè la è bravo le maestre non mi hanno mai detto cose brutte Tra 2 settimane faremo una gita con l'asilo e passeremo tutta la giornata fuori assieme con le altre mamme e i compagnetti! spero che si distragga un po!
CERCO SUGGERIMENTI CONSIGLI E ALTRO
grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora, non dev'essere affatto facile gestire i due bimbi piccoli e prendersi anche cura di se stessa, senza il supporto di Suo marito e di altri parenti.

La prima ipotesi è che il bimbo sia geloso e che faccia proprio fatica a "sciogliere" questi sentimenti e a mandarli giù. Ha bisogno di continue conferme e rassicurazioni.

Da quello che racconta però la reazione del bimbo sembra davvero amplificata. Secondo Lei non potrebbero esserci anche altre ragioni per cui il bimbo si comporta in questa maniera? All'asilo si trova bene? Non fare il monello all'asilo non significa che viva bene la situazione... chissà.

Lei però, signora, dovrebbe chiedere aiuto per se stessa, in modo tale da non andare in sofferenza. I nonni sono anche loro lontani o Le danno una mano nell'accudire i bimbi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile signora, è probabile che il piccolo stia "soffrendo" la nascita della sorellina, che per forza di cose ha portato un cambiamento nell'equilibrio della famiglia.
la cosa migliore da fare è dare continue certezze e punti fermi, come mi sembra stiate facendo.
ma un ulteriore consiglio è quello di dare comunque argini e contenimento, soprattutto riferito a quando dice che manda via il papà dal lettone.
sicuramente non è una situazione semplice da gestire, ma con accortezza, impegno e tanta energia (tutti elementi che mi sembra ci siano, forse mal suddivisi) le cose andranno per il verso giusto.
domanda: il papà che dice? come vive la situazione?
cordiali saluti.

Dr. Luigi Gileno

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
è comprensibile come i comportamenti del suo bimbo la stiano mettendo a dura prova . Riferisce poi di sentirsi sola, per il lavoro di suo marito e le distanze da amici e parenti.
Quindi a quanto parrebbe non può usufruire di aiuti che potrebbero contribuire a darle un po’ di respiro e tempo per sé. Cosa auspicabile per una mamma, soprattutto nel periodo successivo al parto, faticoso non solo fisicamente ma anche psicologicamente e nel quale sentirsi sereni e rilassati diventa importante anche per la gestione dei bimbi.

Come hanno detto i colleghi, i comportamenti del suo piccolo potrebbero essere legati ad una richiesta di maggiore attenzione da parte del piccolo per l’avvento della sorellina e rinforzati da risposte non perfettamente centrate (ipotesi).

In un’ottica sistemico-relazionale, bisognerebbe comprendere meglio cosa sostenga nell’ambito delle relazioni familiari il persistere e l’amplificarsi da parte del suo bimbo dei comportamenti descritti. E, data la loro intensità e pervicacia, il loro incidere sull’intera famiglia, nonché la difficoltà a trovare modalità idonee a gestirli, andrebbero meglio approfonditi nel loro significato, allo scopo di introdurre quegli elementi atti a risolverli e a permettervi di conseguire un maggior benessere personale e familliare.

A questo proposito e dal mio punto di vista, potrebbe essere utile chiedere un consulto specialistico in presenza, ad esempio ad uno psicologo/psicoterapeuta familiare, al fine di contestualizzare le problematicità in atto e ottenere un parere fondato.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Gent.le signora,
mi associo alle valutazioni dei colleghi per aggiungere una notazione.

Ritengo che non sia giusto che lei trascuri la sua figlia neonata in favore del più grande.
L'intenzione di stargli vicino e fargli capire che il suo affetto non è mutato è buona, ma non a sacrificio della relazione con l'altra figlia.

Non è giusto nei confronti della bambina (lasciarla piangere, non prenderla in braccio..), ma neanche nei confronti del figlio che così vede rafforzarsi con i capricci il suo potere.

E' molto difficile per un primogenito affrontare la nuova situazione in cui è spodestato dal centro della famiglia. Provi a coinvolgerlo nella relazione con la sorellina, a farsi aiutare quando la cambia, a farlo sentire utile e importante.

E abbia tanta pazienza! (da ricaricare con qualche spazio ritagliato tutto per sè)

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#5]
Utente
Utente
Intanto volevo Ringraziare tutti per i suggerimenti e consigli che mi sono stati dati, ma volevo dire che comunque il bambino all'asilo e non solo ma anche quelle poche volte che riesco a lasciarlo con la mamma dei sui amichetti, si comporta molto bene (a volte si, possono succedere dei litigi ma tutto nella norma) nel complesso con gli altri è un bambino molto buono poi a casa cambia completamente, con me è indomabile non ascolta mai e vuole fare di testa sua.
Forse anche il fatto di dormire poco e male non lo aiuta in quanto a vederlo è stanco.Non so se forse devo passare a dargli dei calmanti??? o comunque qualcoa che lo rilassa o gli faccia venire sonno???
In compenso mangia tanto a volte anche più di me
A chi posso rivolgermi x farmi aiutare visto he con la pediatra non ci prendo molto?
Grazie
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Gentile signora,
capisco il suo bisogno di calma e tramquillità, ma non lo otterrà certo dando dei "calmanti" al bambino.

I bambini non hanno gli strumenti intellettuali degli adulti per comunicare e manifestano il loro disagio in modi diversi. Bisogna trovare il modo per comprenderli e non "mettergli un silenziatore".

Come suggerito dalle colleghe, può rivolgersi ad uno psicoterapeuta con esperienza nell'ambito infantile e nelle relazioni familiari: la aiuterà a comprendere che cosa sta succedendo e come affrontare la situazione.

Certo non sarà una bacchetta magica che trasformerà la sua casa in un'oasi di pace, ma ha due figli e questo significa molta energia vitale in quella casa! Però le servirà per comprendere meglio se stessa, come individuo e come madre, e le sue relazioni. Avrà certo un effetto più utile e duraturo di un calmante.

Cordiali saluti.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

una prima IPOTESI (da verificare con una visita di persona) è che il bimbo stia molto semplicemente, in quanto i bimbi hanno un comportamento molto elementare e semplice, cercando di farLe un test come se volesse dirLe: "Mamma, ma se faccio il monello, mi vuoi ancora bene? mi vuoi sempre bene anche se c'è la sorellina?".
Il messaggio che deve passare è: "la mamma ti vuole bene sempre, ma si arrabbia quando..."
in modo tale da cominciare a fissare delle regole.

E' molto sfidante raggiungere questo obiettivo; se ritiene può farsi aiutare da uno psicoterapeuta, anche senza coinvolgere Suo figlio.

Saluti,
[#8]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
concordo con quanto espresso dalle colleghe,sarebbe quindi utile si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta, come risposto nella mia replica precedente #3.

Per la ricerca di uno specialista, può consultare l'elenco degli iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/

o l'elenco degli iscritti all'Ordine degli Psicologi della sua regione al link:
http://www.ordinepsicologimarche.it/

Cordialmente


[#9]
Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile signora...si rivolga ad uno psicoterapeuta con esperienza in campo infantile anche solo per una consulenza come genitori...poi insieme deciderete se sia il caso di occuparvi in prima persona del piccolo...
un consiglio: nonostante la situazione possa essere davvero difficile, almeno in casi di estrema necessità (e ce ne sono) non pensi all'utilizzo del farmaco come una panacea di tutti i mali.
cordiali saluti.