Ipocondria dopo tanti traumi

Gentile Dottore,
per me è molto imbarazzante scrivere qui in questa sezione perchè ho sempre fatto parte di quella categoria che pensa che nella vita bisogna trovare la strada da soli senza troppe lagne e senza troppe terapie di psicologia. Oggi mi rivolgo a voi perchè devo ricredermi. Sono molto stanca dopo un anno in cui entrambi i miei genitori hanno dovuto subire due operazioni per carcinomi, io ho avuto a quanto pare un virus che mi ha fatto gonfiare tutti i linfonodi del collo e della gola. Da li è cominciato il calvario di visite. Prima gli analisi che evidenziavano la presenza di un virus, poi le cure, e le varie ecografie ai linfonodi. Sono andata da un otorino, da un ematologo, da un infettivologo, da un chirurgo. ho sentito mille pareri e tutti concordano con il fatto che io abbia avuto solo un virus. Io invece non riesco a darmi pace. Sono ossessionata dalla paura di avere un linfoma, anche perchè i miei linfonodi erano sgonfiati e adesso uno si è leggermente rigonfiato da più di una settimana.Mangio pochissimo e l'altro giorno ho anche vomitato per la paura. Sto ricominciando il giro di visite, ma la mia dottoressa generica questa volta mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: adesso ti faccio fare una ecografia a tutto l'addome e una rx al torace. Se non c'è niente, io e te dobbiamo parlare. C'è qualcosa che non va nella tua vita? Io ho cominciato a piangere a dirotto, senza fine. Le ho spiegato dei miei genitori, che comunque adesso stanno bene (erano tumori presi in tempo). Lei mi ha lasciata parlare e mi ha spiegato cose che io non sapevo minimamente come per esempio il fatto che dopo un trauma forte (io sono attaccatissima ai miei genitori) le ripercussioni della psiche si risentono DOPO. Ovvero quando le cose sembrano migliorare (le ripeto che i miei adesso stanno entrambi bene). Dopo questa bellissima chiacchierata e sfogo, mi sono sentita meglio per 2 giorni interi. Ho mangiato ed ero più tranquilla. Fino a quando ieri mio padre torna a casa dicendo che il dermatologo gli ha diagnosticato un basalioma da rimuovere tra qualche giorno. Io dopo aver risentito la parola tumore ancora una volta mi sono sentita abbattuta totalmente. Senza forze. Sono con la voglia di chiudermi in camera e piangere. C'è da considerare che io non sono MAI stata una persona incline alla depressione, di soolto affrondo i problemi di petto, ma questa volta davvero non so come uscirne. Purtroppo non ho la possibilità economica di andare da uno psicologo, vorrei solo sapere come dovrei comportarmi per cercare di passare questo terribile momento che sento mi sta togliendo tutte le voglie che avevo proma.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, non ha qualcuno di caro che possa starLe accanto in questo momento per supportarLa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Ho il mio ragazzo che mi dice di stare tranquilla, ma non essendo medico più di quello non può fare... E non a me questo non basta purtroppo... Come posso fare?
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

i momenti di stress acuto necessitano di cure e attenzioni, soprattutto per chi, come Lei, si trova a dover accudire i Suoi genitori con malattie importanti.

Pertanto il suggerimento che Le do è di circondarsi di persone che a loro volta potranno prendersi cura di Lei.

Poi, un sostegno psicologico presso strutture convenzionate (ormai in tutti i grandi ospedali delle città ci sono gli ambulatori di psicologia, dove si accede pagando il ticket sanitario) è caldamente consigliato.

Non porti questo pesa da sola.

In bocca al lupo!
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
la sofferenza per i suoi genitori sembra non sia stata elaborata creando una sorta di "ingorgo emozionale" che la rende particolarmente vulnerabile ad eventuali situazioni stressanti.
Si rivolga al Consultorio familiare della sua asl per un colloquio con uno psicologo con il quale valutare la possibilità di un percorso terapeutico.

http://www.as4.cosenza.it/as4/public/consultorio.jsp

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ho sempre fatto parte di quella categoria che pensa che nella vita bisogna trovare la strada da soli senza troppe lagne e senza troppe terapie di psicologia
>>>

Ed è proprio questo che ha alimentato e rinforzato le sue ossessioni. Quando si tenta di scacciare le ossessioni disturbanti sforzandosi e confrontandosi solo con se stessi, trascurando l'esterno, il problema rischia di esacerbarsi.

Ciò che le fa dire "ce la devo fare da sola, senza troppe lagne" non è in realtà una questione di orgoglio o chissà che, è proprio la sua ossessività che le fa sentire un forte bisogno di controllarsi e controllare le cose, perché si sente rassicurata quando ci riesce e ansiosa quando non ci riesce.

Che le sue paure siano riferite ai linfomi o ad altre malattie è poco rilevante, è questa tendenza ossessiva ciò che deve farsi curare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Utente
Utente
Grazie infinitamente per tutte le vostre risposte!
Il mio problema più grande, oltre all'ipocondria, è che sono diventata sensibilissima! Piango per niente, anche quando qualcuno mi abbraccia o mi fa una carezza mi sento esplodere dentro. Il mio fidanzato mi dice sempre che io trattengo tutto dentro e che mi devo sfogare... In questi giorni è successo un paio di volte che mi dicesse: Butta fuori tutto quello che hai dentro! E allora ho preso un cuscino ho cominciato ad urlarci e a piangere in una maniera disperata, mi mancava il respiro... Il mio viso e il mio collo sono diventati pieni di macchie rosse per lo sforzo che stavo facendo ma dentro di me provavo una immensa liberazione! Anche adesso che scrivo, per esempio, ho voglia di piangere, di urlare. Secondo il mio ragazzo dovrei sfogarmi più spesso ma quando lo faccio, sembra che non basti mai, vorrei piangere fino a perdere le forze... Sento dentro di me che dovrei piangere per ore e ore accanto a lui... Non so però se questo può solo peggiorare il mio umore. Forse distraendomi e cercando di pensare ad altro riuscirei anche a dimenticarmi questa mia ipocondria. Voi dottori che ne pensate?
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Il mio problema più grande, oltre all'ipocondria, è che sono diventata sensibilissima!
>>>

E quindi a maggior ragione dovrebbe cercare aiuto specialistico.

>>> Butta fuori tutto quello che hai dentro!
>>>

Sì, sfogarsi sul momento fa stare meglio, ma non è una cura.

>>> Voi dottori che ne pensate?
>>>

Questa è una domanda tipica dell'ansioso-ossessivo. Fare questa domanda non dà la certezza che lo sia, ma lo fa sospettare. Dovrebbe rivolgersi a uno specialista DI PERSONA.

Cordiali saluti
[#8]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
forse le è sfuggita la mia replica mi permetto di riproporla



"la sofferenza per i suoi genitori sembra non sia stata elaborata creando una sorta di "ingorgo emozionale" che la rende particolarmente vulnerabile ad eventuali situazioni stressanti.
Si rivolga al Consultorio familiare della sua asl per un colloquio con uno psicologo con il quale valutare la possibilità di un percorso terapeutico."

http://www.as4.cosenza.it/as4/public/consultorio.jsp



[#9]
Utente
Utente
Vi ringrazio tanto per il vostro aiuto. Sto cercando un bravo psicologo che possa seguirmi anche tramite la ASL. Non vi dico cosa sto vivendo adesso che per sbaglio ho letto i sintomi della SM! Ce li ho TUTTI! mi tremano le mani, ho degli scatti prima di dormire e da quando ho letto di problemi alla vista MAGICAMENTE mi sembra di vedere un po' peggio da un occhio! Inoltre sento dei piccoli formicolii alle punte delle dita da due giorni, giusto da quando ho letto su internet! E' terribile vivere così... Adesso mi è entrata in testa questa malattia... Sento che la paura mi sta divorando. Ho comprato un calmante in erboristeria, lo sto prendendo da ieri ma ancora non mi fa niente...
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"La mia dottoressa generica (...) mi ha lasciata parlare e mi ha spiegato cose che io non sapevo minimamente come per esempio il fatto che dopo un trauma forte (io sono attaccatissima ai miei genitori) le ripercussioni della psiche si risentono DOPO. Dopo questa bellissima chiacchierata e sfogo, mi sono sentita meglio per 2 giorni interi. Ho mangiato ed ero più tranquilla."

Penso che questo episodio che ci hai raccontato sia sufficiente da solo a farti comprendere come la questione sia solo psicologica, e come un semplice calmante non possa essere sufficiente a fartela superare.

Penso che se hai tratto quel beneficio da un semplice colloquio estemporaneo con la tua dottoressa potresti davvero trarre un enorme beneficio da un ciclo di colloqui psicologici, prenotabili anche presso la tua Asl.

Pensaci!

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Uscire da questo tipo di paure non significa calmarsi, sedarsi o sfogarsi. Perciò probabilmente il "calmante" non le servirà a nulla.

Concentri i suoi sforzi sul reperire l'aiuto specialistico necessario.

Cordiali saluti
[#12]
Utente
Utente
Gentili medici, qualche settimana fa sono stata dalla mia dottoressa dicendole che non ce la faccio più. Ogni volta che qualcuno mi chiede come sto, mi viene da piangere, poco tempo fa ero in un centro commerciale, vedevo tutta quella gente felice, ho fatto una corsa rapidissima fuori e ho cominciato a pingere a singhiozzi, poi mi venive l'urto del vomito e le mani mi tremavano all'impazzata. Fortuna che c'era il mio compagno che mi ha ascoltata e mi ha fatta calmare. Poi noto una considerevole perdita di capelli, le mani e le braccia mi tremano in continuazione, 24 ore al giorno e la notte dormire è un impresa. Lei mi ha detto che è un periodo e che non vede necessario l'intervento dello psicologo. tra l'altro adesso devo fare un esame per vedere se ho la leucemia perchè i miei globuli rossi si sono costantemente abbassati in 3 mesi. Quindi ho il doppio dell'ansia. Insomma la dottoressa mi ha prescritto ALPRAZOLAM da prendere 2 volte al giorno e songar gocce da prendere prima di andare a letto. Secondo me questo risolverà in parte il mio problema ma per estirparlo dovrei parlare con uno psicologo forse. Che ne pensate? Inoltre, ieri sera ho preso 5 gocce di songar ma stanotte non ho notato molti miglioramenti. Il dosaggio è troppo basso? Grazie mille.
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sull'opportunità di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, le abbiamo già risposto in modo chiaro.

Le domande sui dosaggi dei farmaci dovrebbe inserirle in area psichiatria.

Cordiali saluti
[#14]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ti consiglio di farti seguire da uno psichiatra, se intendo percorrere la strada della farmacoterapia: la tua dottoressa ha cercato di aiutarti e ti prescritto un ansiolitico e un ipnotico che sono ovviamente dei sintomatici e incidono sulle manifestazioni del disagio, ma non sulle cause.

Per risolvere il problema è necessario che tu decida di lavorare su te stessa e sulle tua paure, invece di limitarti a perseguire la sola soppressione dei sintomi, che non risolverebbe nulla.

Farti seguire contemporaneamente da uno psicologo psicoterapeuta e da uno psichiatra, che possa prescriverti eventualmente dei farmaci non solo sintomatici, può essere la strada migliore per uscirne.
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