Brutta morte di un amico

salve le scrivo per chiedere un aiuto, dunque: ieri mattina verso le 11:15 un mio amico della mia stessa età (18 anni) si è buttato sotto ad un treno, mi dispiace e ci sto male.
lui prima di farlo lo diceva infatti io e la mia ragazza lo sapevamo tanto che alle 11:13 lui ha mandato un messaggio alla mia fidanzata e alle 11:15 si è buttato.. quando scriveva alla mia ragazza lei chiedeva consiglio a me su come rispondere agli sms, lui domandava come si sarebbe ricordata di lui se lo avesse fatto e io ho risposto che sarebbe stato un codardo a farlo e si sarebbe ricordato come il codardo che non ha affrontato la vita o cose simili non mi ricordo cosa ho scritto, nel messaggio di addio che ha scritto alla mia ragazza io l'ho salutato, come dire ad esempio marco ti saluta o cose simili, sinceramente non lo so xk gli ho detto così però l'ho detto.. bisogna dire che lui era in balia della mia ragazza e io adesso mi sento come se l'avessi portata via da lui però io e lei stiamo assieme da quasi un'anno... mi sento così in colpa, mi sento così inutile. che posso fare, aiutatemi.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, un giovane ha scelto di scappare dalla sua vita. Era suo amico, e della sua ragazza, e vi ha confidato il peso che sentiva di portare.

E' possibile che soffrisse e che non si accorgesse di quante possibilità ci sono per dare una svolta positiva alla propria vita; in ogni caso, ha fatto la sua scelta.

Se una persona decide di farla finita, non c'è molto da fare per cercare di dissuaderla. Se proprio ha deciso, prima o poi lo farà.

E purtroppo nè familiari nè amici potranno impedirglielo, se non legandolo ad un letto e sorvegliandolo a vista per il resto della vita.

E' comprensibile che la sua mente cerchi una spiegazione ed una "logica", magari dicendo "è stata colpa mia" e simili frasi; ma la nostra mente è fatta per questo, per trovare comprensibilità laddove, a volte, non ce n'è.

Un ragazzo di diciott'anni che si toglie la vita è una tragedia per familiari ed amici; ma è un suicidio, non un'omicidio.

Condoglianze per la perdita a lei ed ai familiari del suo amico
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
mi sento in colpa perché lui si era "innamorato" della mia ragazza prima che mi fidanzassi io con lei, però lei mi ha ripetuto più volte che lo respingeva e se si messa con me è perché vuole me ma io mi sento adesso come se l'avessi portata via da lui. e non mi sembra giusto. poi ci sto male perché gli ho detto parole dure come se lo fai io mi dimenticherò di te dopo una settimana perché non sei altro che un codardo se fai una cosa simile. mi fa male è come se lo avessi spinto io al suicidio, anche se la mia fidanzata dice che quando lo conosceva già prima che entrassi io nella sua vita lui voleva farla finita. grazie per le condoglianze
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Se anche l'avesse "portata via da lui" (come se la sua ragazza non fosse in grado di scegliere!), come avrebbe potuto questo fatto spingerlo al suicidio?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

quell'sms inviato da questo ragazzo che ha deciso di togliersi la vita, ti sta tenendo ingiustamente intrappolato.
E' come se tu avessi, in un certo senso, assistito alla scena. E adesso ti senti colpevole, come se tu volessi rimediare all'irrimediabile. Purtroppo alla morte non c'è soluzione. Ma al dolore che stai provando ora sì.
Perchè non provi a parlarne con uno psicologo nella tua città, in modo tale da non essere sopraffatto dalle angoscianti emozioni di questo momento.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87


Gent.le ragazzo,

è comprensibile che il tuo coinvolgimento emotivo stia alimentando sensi di colpa ma anche una decodifica distorta di quanto accaduto, distorta perché a quanto pare il disagio di questo ragazzo era già molto profondo prima di conoscerti e la frustrazione derivante dai suoi sentimenti non corrisposti non può essere addebitata a te.
Ti consiglio di rivolgerti al Consultorio della tua asl per fare un colloquio con uno psicologo, potrebbe essere un'opportunità di crescita personale che ti aiuti a metabolizzare la sofferenza.

http://www.ausl.vda.it/datapage.asp?id=439&l=1

L’ambulatorio di psicologia 0165 54 60 13 / 0165 54 60 22 dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 17:00.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it