Rapporto tra me e mia madre

salve,sono una ragazza di 25 anni.da 4 anni e mezzo ho perso mio padre.l ho perso nel momento più bello della mia vita;quando a 19 anni e mezzo ho lasciato la mia casa e la mia famiglia per raggiungere il mio ragazzo a 700 km da casa mia.l ho fatto per stare con lui e per riuscire a trovare un lavoro,visto che dopo il diploma non riuscivo a trovare niente,ma si sa,al sud va così.che bello avevo trovato una stanza in un appartamento in cui vivevano anche altre due ragazze,un lavoro che permetteva di mantenermi e la nuova città era perfetta per me.e poi...FINE...la persona più importante della mia vita mi lasciò in meno di un mese senza darmi nemmeno la possibilità di salutarlo per l ultima volta(a causa di una crisi respiratoria mio padre fu intubato e messo in coma farmacologico).Nonostante tutto sono rimasta nella nuova città,ho cambiato lavoro,lasciato per qualche mese il mio ragazzo e poi quando sono ritornata da lui ho lasciato tutto e ritornata a casa di mia madre in quanto il suo lavoro l aveva trasferito vicino casa mia.non l avessi mai fatto.io non sono mai andata d accordo con mia madre.lei ha sempre visto in me mio padre,persona che lei non sopportava e che i suoi genitori hanno costretto di sposare.la mia gravidanza è "capitata",lei voleva abortire ma mio padre con la speranza che finalmente avesse un altra femmina ha insistito a non farlo(la prima figlia è stata mia sorella che però a nove mesi è morta di morbillo,poi sono nati uno dopo l altro i miei due fratelli,e dopo 7 anni:io).mia madre non mi accetta e da sempre mi rinfaccia che la sua unica figlia è stata quella che le è morta e che era più bella di me.io vorrei tanto farmi una vita con il mio ragazzo,una vita tutta nostra ma a causa della sua carriera non possiamo ancora.il mio ragazzo è una persona molto debole e per niente matura;non mi capisce.
mi sento tanto sola!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
quello che descrive è uno scenario molto complesso e denso di implicazioni emotive derivanti da "ferite" ancora aperte nel suo passato e nella sua vita attuale.
Sarebbe auspicabile un intervento terapeutico rivolto all'intero nucleo familiare.
Per quanto riguarda l'elaborazione del lutto un'alternativa alla psicoterapia è la partecipazione a gruppi di auto-aiuto

http://www.automutuoaiuto.com/lutto/regioni/campania.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara ragazza,

la situazione che descrivi è molto difficile e dolorosa, tanto più se non hai nessuno con cui condividerne il peso.
Come mai sei tornata a stare da tua madre?
Il ragazzo del quale parli è sempre lo stesso?
Come mai l'avevi lasciato e perchè siete tornati assieme?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto.
Per fortuna ho un carattere molto forte e vado avanti, anche se poi riconosco di essere molto sensibile.
Sono tornata da mia madre perchè il mio ragazzo fu trasferito da PR a RM,esattamente nel periodo in cui il mio contratto di lavoro era scaduto e non mi fu rinnovato.Quindi era inutile che io stessi lì da sola e poi senza lavoro non sarei mai riuscita a pagare le spese della casa;a parte mio padre nessun altro membro della mia famiglia mi ha mai aiutata.
Si è sempre lo stesso, sono fidanzata con questo ragazzo da quasi 11 anni.
Lo lasciai io in un periodo in cui non mi sentivo per niente capita da lui e molto sola, infatti lui per un corso si era trasferito da PR a TR. Lo vedevo immaturo.
Poi mi sentì di nuovo tanto sola e lo ricontattai.Speravo che la rottura l avesse fatto crescere e invece no.
Aggiungo che subito dopo la morte di mio padre io dovetti omettere il mio dolore per lui.Mi spiego:la morte di mio padre lo sconvolse,gli portò attacchi di panico,tachicardia,ansia;per ogni piccolo sintomo aveva paura di morire.Ancora oggi sta male.Ha paura di stare in luoghi affollati;inizia a sudare.L avevo convito di parlarne con un psicologo però,quello che gli ha consigliato il suo medico di famiglia,il venerdì(lui viene a NA solo nei week end) non prende appuntamenti e quindi ha lasciato perdere.
Io a PR ho parlato per un breve periodo con uno psicologo.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Lo vedevo immaturo.
Poi mi sentii di nuovo tanto sola e lo ricontattai."

Sembra che tu non concepisca l'idea di poter trovare un altro ragazzo, visto che torni da lui anche se lo trovi immaturo e questa relazione ti fa sentire sola.

Sicuramente il fatto di essere assieme da quando eravate giovanissimi ti può portare a sentirti legata a lui in maniera quasi indissolubile. Immagino che non avrai avuto altri ragazzi e che lui sia diventato una presenza fissa nella tua vita, che magari non riesci ad immaginare diversa.

Forse però aver scelto di tornare a casa per seguire una persona che ti rende infelice non è stata una buona idea.
Puoi dirci qualcosa di più dei colloqui psicologici che hai sostenuto?
Per quale motivo ti eri rivolta ad uno psicologo?
[#5]
Utente
Utente
E' vero non ho avuto altre storie con altri ragazzi.
Io tengo molto a lui.
Penso che nessuno è perfetto e che il principe azzurro non esista.
E'immaturo in quanto ha sempre avuto una vita molto facile; la sua famiglia gli ha sempre nascosto qualsiasi problema.
La morte di mio padre è stata la prima sofferenza della sua vita. Nonostante prima avesse perso dei nonni ed era anche abbastanza grande, non se ne ricorda per niente.
Mi rende infelice quando non sta bene con se stesso, quando contraddicendolo mi vede come un suo nemico.
Ma quando è sereno stiamo bene insieme. Abbiamo molte cose in comune: ci piace viaggiare, andare al cinema, restare a casa mia a guardare un film invece di uscire...
Anche lui tiene a me quanto io a lui.
Adesso non so se è come dice lei, che essendo cresciuti insieme l'uno è legato all'altro in maniera quasi indissolubile. Non saprei!
Mi ero rivolta ad uno psicologo per farmi aiutare a superare il lutto, che poi ho superato da sola.
Di mio padre ne abbiamo parlato poco. Ho parlato per di più della mia situazione in famiglia e con il mio ragazzo.
Riguardo la prima, credo che lo psicologo non mi abbia capito molto bene, a causa della sua poca conoscenza della mentalità del sud(la mia famiglia non accettò la mia scelta di lasciare il mio ragazzo in quanto, secondo loro, ero fuori di testa per lasciare un bravo ragazzo come il mio).
Riguardo la seconda mi disse che io facevo paura agli uomini in quanto ho un modo di pensare, di ragionare, di affrontare la vita in un modo più maturo della mia età.
Ed è vero.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' ovviamente una tua decisione quella di restare con questo ragazzo o invece lasciarlo, ma se ti stai sentendo così sola forse qualcosa non va nel vostro rapporto.
Il fatto di non parlargli di tuo padre per proteggerlo dall'ansia che l'accaduto gli suscitava può averti fatta sentire ulteriormente sola, visto che avresti avuto bisogno di parlare con qualcuno di come ti sentivi e non hai potuto farlo.

Hai qualche amica o parente disposta ad ascoltarti quando hai bisogno di parlare?

A quali motivi attribuisci il fatto che la storia con il tuo ragazzo sia durata fino ad adesso e che anche la rottura di qualche tempo fa sia stata superata con un riavvicinamento?
[#7]
Utente
Utente
Per fortuna ho mia cognata, la moglie del mio primo fratello che mi sta vicina e che mi ascolta quando ho bisogno di parlare. Per me è come se fosse una sorella. E' una persona dolcissima ma un pò sfortunata. Ha perso, come me, il padre a 20 anni e da 8 anni che è sposata, non riesce a restare incinta nonostante lei e mio fratello non abbiano nulla.
La storia dura da tanti anni,e ci siamo riavvicinati, perchè il sentimento che proviamo l' uno per l'altro è forte.
Per me è amore.
Mi sa dire come mai dal rapporto con mia madre, adesso, l' argomento principale è il mio ragazzo?
Secondo lei, la mia vita gira solo intorno a lui?

[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Inizialmente ci hai scritto questo:

"mia madre non mi accetta e da sempre mi rinfaccia che la sua unica figlia è stata quella che le è morta e che era più bella di me.io vorrei tanto farmi una vita con il mio ragazzo,una vita tutta nostra ma a causa della sua carriera non possiamo ancora.il mio ragazzo è una persona molto debole e per niente matura;non mi capisce.
mi sento tanto sola!"

e hai quindi presentato 2 situazioni: una, con tua madre, molto difficile a causa dei sentimenti di tua madre nei tuoi confronti, che rappresenta però il tuo passato; l'altra, con il tuo ragazzo, che rappresenta il tuo futuro e che dipende da una tua scelta.
Se desideri tentare di sistemare le cose con tua madre ti è necessario un percorso psicologico che ti aiuti a capire che non c'è nulla di personale in quello che ti dice, nonostante le apparenze, perchè la situazioe sarebbe la stessa anche se tu fossi completamente diversa.
E' una situazione problematica nata molto prima di te, che puoi solo accettare e tentare di "disinnescare" perchè ha una carica negativa che ti influenza sicuramente, a meno che tua madre non sia disposta a venire con te da uno psicologo per lavorare sul vostro rapporto (cosa che, a quanto dici, immagino sia da escludere).

Ti sarebbe invece molto più facile iniziare a migliorare la tua vita mettendo in discussione quello che ti rende infelice nel rapporto con il tuo ragazzo, che rappresenta il tuo futuro. Hai scelto di tornare a casa proprio per seguire lui, nonostante il rapporto non ti renda proprio felice, e forse potresti iniziare a vedere diversamente le cose e ad occuparti di più del tuo benessere, magari cercando di crearti delle amicizie e di uscire da questa situazione di isolamento che, a quanto dici, è oggettiva più che trattarsi di una tua sensazione.

Il rapporto con tua cognata è sicuramente positivo, ma alla tua età avresti forse bisogno di altri contatti importanti con i tuoi coetanei, di amicizie e di un po' più di leggerezza.
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Utente
Utente
Il suo pensiero su mia madre mi ha lasciata allibita, ma allo stesso tempo mi ha aiutata a capire com'è la situazione e come affrontarla. Grazie mille.
Riguardo il mio ragazzo, proprio in questo periodo, sono in una fase di riflessione, voglio capire se continuare o no questa storia. Ciò è dovuto al suo atteggiamento che sto facendo tanto fatica ad accettare.
Anche le mie coinquiline di PR mi dicevano che dovevo pensare più a me stessa che a lui. Quando mi sono trasferita il loro consiglio è stato: mai nessuno ti dirà se la scelta che hai fatto è giusta o sbagliata; adesso l'unica cosa certa è che ti devi creare degli spazi tuoi per andare avanti.
Dall'inizio del mese sto andando in piscina per imparare a nuotare e, almeno una volta o due a settimana, mi incontro con due mie amiche dell'infanzia.
Il problema dell'isolamento sorge nel week end quando le mie amiche escono con i rispettivi fidanzati.

"alla tua età avresti bisogno di un po' più di leggerezza."
Lo so, me lo dico ogni giorno, ma, da sempre, la vita che mi sono trovata ad affrontare mi ha spinta ad essere responsabile e matura.

Avrei tanto bisogno di avere accanto, una persona che si occupi un pò di me e di una famiglia!
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