Cosa dire....!!!!
Sono qui a sottoporle un quesito...
Un paio di mesi fa il figlio di una mia cugina e' venuta a mancare lasciando un marito e un ragazzino di 8 anni...il bambino in un primo momento ha reagito "bene" anche perche' ha vissuto dall'inizio alla fine la malattia della sua mamma, ma purtroppo alla lunga, sentendo anche cosa mi racconta il padre, piange si ferma giustamente a pensare al brutto periodo trascorso e alla sua mamma che non c'e' piu'.... suo padre piu' che dirle che il buon Dio la voluto accanto a se e che soffriva molto e che la sua mamma le e' sempre accanto, non sa cosa dirle....
In questi giorni sua nonna e il bambino verranno a trovarci per farsi compagnia con mia figlia e con l'occasione per farlo svagare un po'.
A questo punto vorrei un consiglio come si affronta o meglio che cosa le si racconta o le si dice ad un bambino che all'improvviso piange per lo sconforto oppure ti dice "MA PERCHE' LA MIA MAMMA MI HA LASCIATO SOLO...."
Grazie
Un paio di mesi fa il figlio di una mia cugina e' venuta a mancare lasciando un marito e un ragazzino di 8 anni...il bambino in un primo momento ha reagito "bene" anche perche' ha vissuto dall'inizio alla fine la malattia della sua mamma, ma purtroppo alla lunga, sentendo anche cosa mi racconta il padre, piange si ferma giustamente a pensare al brutto periodo trascorso e alla sua mamma che non c'e' piu'.... suo padre piu' che dirle che il buon Dio la voluto accanto a se e che soffriva molto e che la sua mamma le e' sempre accanto, non sa cosa dirle....
In questi giorni sua nonna e il bambino verranno a trovarci per farsi compagnia con mia figlia e con l'occasione per farlo svagare un po'.
A questo punto vorrei un consiglio come si affronta o meglio che cosa le si racconta o le si dice ad un bambino che all'improvviso piange per lo sconforto oppure ti dice "MA PERCHE' LA MIA MAMMA MI HA LASCIATO SOLO...."
Grazie
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L'elaborazione del lutto è un processo molto delicato sia per gli adulti sia per i bambini, è fondamentale che sia il padre che il figlio abbiano degli spazi relazionali all'interno dei quali esprimere le proprie emozioni e quindi la sofferenza.
In questo senso potrebbe essere indicata la partecipazione a gruppi di auto-aiuto per adulti che si occupano dell'elaborazione del lutto, il confronto con persone che hanno avuto esperienze simili può essere di aiuto anche nell'individuare modalità relazionali adeguate alla relazione padre-figlio.
Consulti questo link:
http://www.fondazionefabretti.it/contents/progettosostegnolutto.php
In questo senso potrebbe essere indicata la partecipazione a gruppi di auto-aiuto per adulti che si occupano dell'elaborazione del lutto, il confronto con persone che hanno avuto esperienze simili può essere di aiuto anche nell'individuare modalità relazionali adeguate alla relazione padre-figlio.
Consulti questo link:
http://www.fondazionefabretti.it/contents/progettosostegnolutto.php
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Concordo pienamente con la collega, l'elaborazione del lutto è un processo che necessita tempo, attenzione, espressione emotiva. La difficoltà che gli adulti a volte sentono nel 'dire' qualcosa ai bambini o adulti che hanno subito un lutto ha a che fare con il timore e la poca naturalità che gli esseri umani (soprattutto noi occidentali) hanno con il tema della morte, perchè fin da piccoli la cultura e la società in cui viviamo tendono a tenerci lontani da questo tema, come se fosse inopportuno parlarne, soprattutto ai bambini. Questo impedisce che la morte venga considerata come un evento naturale e necessario nella ciclo della vita umana. Ma su questo ci sarebbe molto da dire, e non è questo che le preme.
Cosa direbbe a se stesso, se lei fosse quel bambino? Non ci sono cose da dire o da non dire, dipende da lei, dal rapporto che ha con il bambino, da quello lei sente. La comprensione e accoglienza delle lacrime e della sofferenza del piccolo è certamente un buonissimo modo per 'parlare' con lui. Cerchi di ascoltare il bambino, sarà lui a 'suggerirle' le cose che ha bisogno di sentirsi dire.
Cordiali saluti.
Cosa direbbe a se stesso, se lei fosse quel bambino? Non ci sono cose da dire o da non dire, dipende da lei, dal rapporto che ha con il bambino, da quello lei sente. La comprensione e accoglienza delle lacrime e della sofferenza del piccolo è certamente un buonissimo modo per 'parlare' con lui. Cerchi di ascoltare il bambino, sarà lui a 'suggerirle' le cose che ha bisogno di sentirsi dire.
Cordiali saluti.
[#3]
sottoscrivo in toto i suggerimenti dati dalle mie colleghe in precedenza...purtroppo non ci sono risposte che possano sanare un dolore così forte per un bambino!!!
accolga eventualmente le sue lacrime, non si spaventi, non cerchi la risposta esatta...vada a sensazioni, come proprio quelle di una mamma...non minimizzi, rimanga lì a "sentire" quello che eventualmente le verrà dato!!!
ci faccia sapere.
cordiali saluti.
accolga eventualmente le sue lacrime, non si spaventi, non cerchi la risposta esatta...vada a sensazioni, come proprio quelle di una mamma...non minimizzi, rimanga lì a "sentire" quello che eventualmente le verrà dato!!!
ci faccia sapere.
cordiali saluti.
Dr. Luigi Gileno
[#4]
Gentile signora,
concordando pienamente con ciò che hanno espresso i colleghi finora, per il padre del bimbo potrebbe essere utile la lettura di questo libro:
"Aiutare i bambini... a superare lutti e perdite" di Margot Sunderland editore Erickson
Cordialmente
concordando pienamente con ciò che hanno espresso i colleghi finora, per il padre del bimbo potrebbe essere utile la lettura di questo libro:
"Aiutare i bambini... a superare lutti e perdite" di Margot Sunderland editore Erickson
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 08/06/2011.
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