Attacchi del panico - paura di morire e di fare del male

Salve,
Mi chiamo Luca e ho 21 anni, vi scrivo perché a 18 anni ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. Ho avuto un infanzia e una vita abbastanza insolita, ho perso mio padre quando avevo solo 8 anni e da quel periodo iniziò il periodo più duro per me a causa di molti problemi economici che mi portarono a girare per l'Italia in cerca di lavoro (ora sono al 25° trasloco). all'inizio gli attacchi di panico si manifestavano solo se mi trovavo di notte in locali affollati e si calmavano quando avevo vicino dei amici. con il tempo iniziarono a manifestarsi in tutte le occasioni in cui mi trovavo da solo di notte, persino in casa. Ora gli attacchi di panico si manifestano in due maniere, la prima quando mi trovo in una situazione difficile emotivamente (specialmente con le ragazze e con i famigliari) in cui ho il terrore di poter perdere il controllo e di fare del male...la seconda è la paura di essere avvelenato e si manifesta nel caso accetto di mangiare cibi cucinati da gente che non conosco o che, a pelle, non m'ispirano fiducia. di norma ho i tipici "sintomi"; palpitazioni, nodo alla gola, giramenti di testa ecc ecc, ma la cosa particolare è che mi viene stanchezza e tantissimo sonno appunto molte volte cerco di tornare a casa subito per dormire come se usassi il sonno come mezzo di fuga per concludere la serata e iniziare poi un giorno nuovo. ho fatto tutte le analisi possibili e risulta soltanto che sono sanissimo. sono stato da un psicologo l'anno scorso e secondo lei i miei problemi sono stati causate da troppe esperienze forti in poco spazio temporale e che devo lasciare che il tempo dia la possibilità alla mia mente di elaborarle. devo dire che sono riuscito ad diminuirli tantissimo con l'auto consapevolezza ma certe volte mi tormentano anche per delle ore. io faccio servizio nei vigili del fuoco e pubblica assistenza, questo mi aiuta molto (aiutare il prossimo per me è un dovere morale) e in servizio non mi è mai capitato nessun attacco anche se mi sono trovato in situazioni toste, ma, per esempio, oggi, ho preso un kebab e siccome il venditore mi ha guardato in modo strano non sono riuscito a finirlo e ho paura di andare a dormire perché ho paura di essere stato avvelenato...
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile ragazzo,
come le ha già fatto notare la psicologa a cui si è rivolto, la sua vita è stata caratterizzata da numerose esperienze destabilizzanti, a cominciare dalla precoce perdita di suo padre, ma senza sottovalutare i 25 traslochi che ha fatto, che le avranno reso alquanto difficoltoso stabilire delle relazioni durature e sicure.

Proprio alla luce di così tante esperienze cariche di fatica e sofferenza credo che le possa essere d'aiuto rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti nel percorso di elaborazione di quanto vissuto.

Il fatto poi che nel suo lavoro come vigile del fuoco non si manifestino sintomi di tipo ansiogeno potrebbe essere legato al fatto che, in queste situazioni, lei sente di poter meglio controllare gli eventi, per quanto inaspettati possano essere.

Cari auguri

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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