Perdita di una figlia
Salve siamo due genitori che da 45 giorni abbiamo perso nostra figlia in un incidente stradale. E' morta senza poter lottare aveva 23 anni mamma di una bimba di 22mesi. Il dolore è devastante non riusciamo a darci una spiegazione passiamo dalla rabbia all'angoscia e il senso di vuoto è profondo. Ogni giorno è sempre peggio. Tutto ciò che ci circonda è intriso di lei. Abbiamo altri due figli maschi di 27 e 30 anni ma lei era la nostra piccola quella con le palle che dava l'esempio ai due fratelli.....
[#1]
Gentili Signori,
da mamma e da psicologa, provo ad immaginare quello che state provando e sento un dolore cupo e profondo.
La morte di un figlio è sempre un'esperienza devastante sul piano psichico, genera rabbia, dolore, acredine, incredulità e soprattutto un sentimento di ingiustizia imperante, perchè dovrebbe accadere, dal punto di vista temporale, solo molto dopo quella dei nonni e dei genitori.
Credo che la possibilità di occuparvi della piccola, con amore, gioia e dedizione, potrebbe" parzialemnte" lenire il dolore, anche se la vostra adorata figlia non sarà più tra voi.
La piccola, avrà un gran bisogno di nonni amorevoli e presenti, che mai potranno sostituire la madre, ma che con i loro racconti, presenza e capacità di accudimento,
si occuperanno di lei, come vostra figlia avrebbe voluto.
La vita di chi non c'è più è nella memoria dei vivi.
Un sentito ed affettuoso abbraccio
da mamma e da psicologa, provo ad immaginare quello che state provando e sento un dolore cupo e profondo.
La morte di un figlio è sempre un'esperienza devastante sul piano psichico, genera rabbia, dolore, acredine, incredulità e soprattutto un sentimento di ingiustizia imperante, perchè dovrebbe accadere, dal punto di vista temporale, solo molto dopo quella dei nonni e dei genitori.
Credo che la possibilità di occuparvi della piccola, con amore, gioia e dedizione, potrebbe" parzialemnte" lenire il dolore, anche se la vostra adorata figlia non sarà più tra voi.
La piccola, avrà un gran bisogno di nonni amorevoli e presenti, che mai potranno sostituire la madre, ma che con i loro racconti, presenza e capacità di accudimento,
si occuperanno di lei, come vostra figlia avrebbe voluto.
La vita di chi non c'è più è nella memoria dei vivi.
Un sentito ed affettuoso abbraccio
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Salve ed innanzitutto Grazie per la sollecita risposta. Dedicarsi alla piccola ci potrà anche aiutare, ma quanto potrà durare? Il papà è giovane (27 anni) per ora non pensa ad un futuro diverso ma probabilmente con il tempo tutto questo cambierà e noi subiremo un altro distacco, anche se per la piccola crediamo sia giusto che abbia una figura materna accanto a se.
Per ora la piccola vive con noi 24 ore al giorno, il papà quando non lavora è sempre con la piccola, ma è tornato con i genitori e, per ora, non vuole tornare a casa , ne da solo ne con la piccola.
Noi stiamo cercando di spingerlo a tornare a casa sua con la piccola sopratutto la sera quando torna dal lavoro e nel fine settimana. Facciamo bene ? è giusto ?
La bimba pochissime volte ha chiamato la mamma, non sa nulla e pensiamo non abbia subito nessun trauma in quanto anche prima stava sempre con noi, solo la sera e nei fine settimana stava con i genitori. Dobbiamo cominciargli a parlare della mamma ? abbiamo tolto tutte le foto della mamma ... abbiamo fatto bene ?
Grazie ancora
un saluto
Per ora la piccola vive con noi 24 ore al giorno, il papà quando non lavora è sempre con la piccola, ma è tornato con i genitori e, per ora, non vuole tornare a casa , ne da solo ne con la piccola.
Noi stiamo cercando di spingerlo a tornare a casa sua con la piccola sopratutto la sera quando torna dal lavoro e nel fine settimana. Facciamo bene ? è giusto ?
La bimba pochissime volte ha chiamato la mamma, non sa nulla e pensiamo non abbia subito nessun trauma in quanto anche prima stava sempre con noi, solo la sera e nei fine settimana stava con i genitori. Dobbiamo cominciargli a parlare della mamma ? abbiamo tolto tutte le foto della mamma ... abbiamo fatto bene ?
Grazie ancora
un saluto
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Cara Signora,non esistono regole o comportamenti giusti o sbagliati nel dolore e nello sconforto. I tempi psichici variano da persona e persona,se suo genero non si sente di tornare in casa,credo non vada obbligato. Per le foto ed i racconti,dipende da voo,quando vi sentirete di farlo,forse adesso il dolore e'troppo vivido e passerebbe per intero alla piccola. Cari saluti
[#4]
>>> Il papà è giovane (27 anni) per ora non pensa ad un futuro diverso ma probabilmente con il tempo tutto questo cambierà e noi subiremo un altro distacco, anche se per la piccola crediamo sia giusto che abbia una figura materna accanto a se.
>>>
Saprete di essere usciti dal vostro dolore quando non solo non avrete più paura che il vostro genero trovi un'altra donna con cui passare il resto della vita, ma arriverete ad augurarglielo. Questo in ogni caso non dovrebbe diminuire in lui il bisogno di stare insieme a voi, anzi sentendosi più forte lo farà con più piacere.
Per il resto, per un dolore grande come quello che vi sta toccando sopportare, ritengo che dovreste essere seguiti di persona da uno psicologo, se non riuscirete a farvene una ragione e a decidere come comportarvi.
Tenete presente che 45 giorni sono ancora troppo pochi, per superare un lutto occorre un po' più di tempo. Se entro alcuni mesi non vedete segni di miglioramento, rivolgetevi a un collega.
Cordiali saluti
>>>
Saprete di essere usciti dal vostro dolore quando non solo non avrete più paura che il vostro genero trovi un'altra donna con cui passare il resto della vita, ma arriverete ad augurarglielo. Questo in ogni caso non dovrebbe diminuire in lui il bisogno di stare insieme a voi, anzi sentendosi più forte lo farà con più piacere.
Per il resto, per un dolore grande come quello che vi sta toccando sopportare, ritengo che dovreste essere seguiti di persona da uno psicologo, se non riuscirete a farvene una ragione e a decidere come comportarvi.
Tenete presente che 45 giorni sono ancora troppo pochi, per superare un lutto occorre un po' più di tempo. Se entro alcuni mesi non vedete segni di miglioramento, rivolgetevi a un collega.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Psicologo, Psicoterapeuta
Molte persone che vivono un lutto temono che dedicandosi agli altri (figli, nipoti e amici) in qualche modo non onorano il ricordo della persona che è stata persa. Alcuni si rifiutano di spostare la loro attenzione dal dolore ed altri vivono tale spostamente con senso di colpa.
Qualora nelle settimane a venire dovreste notare che il vostro dolore vi spinge solamente a chiudervi in voi stessi credo che sarebbe opportuno un'aiuto di persona. Esistono molti gruppi di persone che stanno affrontando un lutto e molti psicologi che hanno una buona esperienza sull'argomento.
Penso che per adesso dovreste solamente ricordarvi che, in caso di bisogno, c'è che può aiutarvi.
Qualora nelle settimane a venire dovreste notare che il vostro dolore vi spinge solamente a chiudervi in voi stessi credo che sarebbe opportuno un'aiuto di persona. Esistono molti gruppi di persone che stanno affrontando un lutto e molti psicologi che hanno una buona esperienza sull'argomento.
Penso che per adesso dovreste solamente ricordarvi che, in caso di bisogno, c'è che può aiutarvi.
[#6]
Utente
Eccoci di nuovo oggi sono passati 20 mesi e tra alti e bassi siamo qui a vivere l'avvicinarsi di queste feste con angoscia e tristezza. in questo tempo abbiamo fatto diversi percorsi che ci hanno aiutato a non impazzire ma il dolore è ancora presente e ci svuota. Nostra nipote e l'unica nostra ragione di vita tutto il resto non ci interessa e quando non c'è le giornate passano nell'attesa che ritorni da noi. Volevamo sapere se esistono possibilità che ci possano mettere in contatto con nostra figlia metafonia, medium, shamani .....
grazie
saluti
grazie
saluti
[#7]
Gentile Utente,
dice bene: il dolore per la perdita di un figlio è incancellabile e purtroppo tende ad accentuarsi nelle festività natilizie e ad amplificarsi.
E' chiaro che non esistono possibilità per mettersi in contatto con i propri figli morti.
Che tipo di percorsi avete fatto?
Vi siete rivolti allo psicologo e/o allo psichiatra?
dice bene: il dolore per la perdita di un figlio è incancellabile e purtroppo tende ad accentuarsi nelle festività natilizie e ad amplificarsi.
E' chiaro che non esistono possibilità per mettersi in contatto con i propri figli morti.
Che tipo di percorsi avete fatto?
Vi siete rivolti allo psicologo e/o allo psichiatra?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#8]
Gentile Signora,
Le festivita' amplificano ogni forma di dolore e nulla potra' lenire il suo dolore, ma medium e sciamani non appartengono ad un a categoria scientificamente riconosciuta.
Ho chiesto allo Staff di togliere la sua email, per evitare che qualche lestofante possa approfittare della sua sofferenza, traendola in inganno
Le festivita' amplificano ogni forma di dolore e nulla potra' lenire il suo dolore, ma medium e sciamani non appartengono ad un a categoria scientificamente riconosciuta.
Ho chiesto allo Staff di togliere la sua email, per evitare che qualche lestofante possa approfittare della sua sofferenza, traendola in inganno
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.3k visite dal 05/06/2011.
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