Come superare lo stato di sofferenza ormai troppo alto per me...:(

Gentili dottori buonasera. Tempo fa mi rivolsi voi e ora credo debba rivolgermi voi perchè la sofferenza che provo, interiore, raggiunge un livello molto elevato e so che nessuno comprenderà mai il mio dolore in quanto sono un ragazzo di 23 che è sensibile, fragile ma questo stato di fragilità sensibilità lo protegge e tende a racchiuderlo in sè soffrendo su lui stesso esoffrendo anche per gli altri. Sono abituato a soffrire per ciò che mi circonda oltre ai tanti problemi personali fra cui la delusione di un amore finito ormai da 10 mesi, di cui mai e dico mai mi sono ripreso nonostante avessi fatto 100 tentativi per raggiungere un superamento, e poi gradualmente la perdita degli amici un tempo fratelli cui condividevo tantissime cose. Un giorno ricevetti un messaggio: Non sei piu il benvenuto..nonostante avessi dedicato tanto tempo a chi amavo e come se non bastasse persi la mia ragazza e anche loro..SO che questi problemi non sono niente se confrontati alla fame, alla miseria che tanta gente si trova e vive in quello stato sociale..ma la solitudine è un grande nemico per me cui cerco di sconfiggerlo ogni volta che rasento quello stato..Mi preoccupo costantemente non solo di me stesso ma del mondo intero dei tanti problemi e vorrei correggerli ma sono un ragazzo cui non può da solo annientare tanto male e crudeltà ormai presenti.
Mi sorprende oggi come i valori morali, le ideologie vengano meno per una società molto capitalista ed egoista soprattutto. Rimango stupito da questo che a volte io mi considero e qui è il tema centrale che vi pongo..un ragazzo che non appartiene a questo mondo in quanto si fa troppo carico peso di tante responsabilità ma che poi soffre dannatamente in sè piangendo spesso la notte ed esternando a Dio tutto ciò che vivo e provo. E' difficile infatti spiegare il mio stato d'animo in queste righe ma il primo passo l'ho effettuato e cioè rivolgermi nuovamente a voi affinchè esca dal vortice oscuro cui sono caduto dieci mesi fa. E ho vissuto un Natale, una Pasqua per me burrascosi e tremendi che vi giuro mai ho provato simili cose nelle festività. So infine che il mio cuore è molto fragile non di salute ma a livello spirituale che piangere costantemente per ogni cosa..commuovermi anche vedendo scene nostalgiche è quasi routine. A vole mi domando sempre, avendo tantissima fede, se un giorno Dio riserverà per me un posto speciale avendo sofferto nella vita tantissimo e premierà gente come me e gente che soffre ancora per problemi ancora piu gravi rispetto alla mia difficoltà. Fa molto male racchiudere il dolore che è simile a delle spade taglienti (lo raffiguro cosi..diciamo) che penetrano nel mio cuore distruggendo me..ma il mio spirito il mio lato buono e dolce è intatto e rimango sempre nel mio perbenismo nella mia bontà donata a tutti ma mai credo ricevuta..
Io spero di non avervi annoiato con questa storia ma raramente ne scrivo e ne sbaglio ne sono consapevole..Spero inoltre che potete aiutarmi..vi ringrazio di cuore.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo, questi pensieri li ha sempre avuti o si sono accentuati dopo la rottura con la sua ex?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
La ringrazio dott.ssa intanto per avermi risposto..Guardi dottoressa riguardo le mie preoccupazioni su tutto e tutti da sempre li possiedo..poi diciamo questa ragazza me ne ha fatte passare migliaia che credo sono diventato sensibile e fragile ad ogni cosa..Spesso ho palpitazioni e ne piango spesso e dovrei essere forte ma ho tanti pensieri che ho tanta fede e mi confido con Dio..è molto difficile spiegar tutto questo anche in queste righe
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile ragazzo,
ci racconta che tutti si sono allontanati da lei, la sua fidanzata, ma anche gli amici. Come mai? Potrebbe individuare un evento che ha portato a questa sua esclusione dal gruppo?

Lei si descrive come una persona dai forti valori morali e sempre disposta ad aiutare gli altri; riesce ad individuare qualche suo difetto?

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
Buongiorno. E guardi non saprei dire..sono sempre stato un ragazzo timido, buono dolce con tutti capace di offrire un grande cuore ma sa..la crudeltà mi spaventa parecchio di come le persone un tempo amiche ti liquidano velocemente poichè non sei piu utile per i loro interessi..C'è molto egoismo..troppo forse che gli ingiusti (mio parere) non hanno nulla nel cuore..Che dire se non che ogni giorno/pome/notte mi sento come morire dentro..Spesso accuso delle fitte al petto che poi scompaiono ma talvolta sono cosi profonde dovute alla mia sofferenza di anni e anni che levarle non è cosi semplice..ecco xkè gli psico teraupeti secondo me giocano un ruolo fondamentale..per quelli che come me credono ancora e hanno speranza...in un mondo migliore soprattutto..
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile ragazzo,
sembra che lei cerchi di difendersi dalla sua sofferenza interiore spostandola all'intero mondo esterno e riuscendo, contemporaneamente, anche a riconoscerla dentro di sè, elemento che si può considerare come una risorsa.

"ecco xkè gli psico teraupeti secondo me giocano un ruolo fondamentale..."

Forse la soluzione per cercare di risolvere il suo stato di malessere che ha esposto qui, ma anche nel consulto precedente, potrebbe essere proprio quella di rivolgersi direttamente ad uno psicoterapeuta che la aiuti a comprendere le ragioni della sua sofferenza.

Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Essenzialmente lei appare come una persona fragile, con tendenza a ripiegarsi su se stesso e a deprimersi.

>>> A vole mi domando sempre, avendo tantissima fede, se un giorno Dio riserverà per me un posto speciale avendo sofferto nella vita tantissimo e premierà gente come me e gente che soffre ancora per problemi ancora piu gravi rispetto alla mia difficoltà.
>>>

Purtroppo, questa è una speranza coltivata più o meno segretamente da molti. Dico purtroppo, perché nessuno sa se esisterà davvero un dio caritatevole, pronto ad accudirci come un altro padre e a trattarci come piccole creature indifese per l'eternità.

La sua "tantissima fede" potrebbe solo essere la fortissima speranza che qualcuno, dopo tanto soffrire, verrà in suo soccorso riscattandola, perché crede di non essere in grado di farcela da solo, mentre è ancora in vita.

Ma si può fare, se si è sufficientemente motivati e aiutati dalle persone giuste. Inizi ricercando ad esempio uno psicologo psicoterapeuta con cui iniziare un percorso di cambiamento.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
La sensibilità e l'altruismo non sono solamente buone qualità, possono rivelarsi molto difficili da sopportare quando si vedono i propri sforzi andare in frantumi. Inoltre accade spesso che tanto più ci impegnamo nel fare qualcosa per gli altri e tanto più ci scordiamo di fare qualcosa per noi stessi.

Fare qualcosa per se stessi non è un male o un'atto di egoismo, è un buon modo per coltivare la propria persona e rendersi ancor più capaci di esprimere le proprie qualità.

Molte persone temono che se si concentrano su di se perderanno quella spinta a fare del bene agli altri, ppure faranno del male agli altri.
Un buon equilibrio tra altruismo ed egoismo, invece, aiuta proprio ad essere maggiormente consapevoli di ciò che facciamo ed a farlo meglio.
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Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
E' difficile spiegarvi lo stato d'animo che provo...so solo che le ferite aumentano sempre e non comprendo perchè io debba soffrire tanto..La notte mai dormo e sono stufo spesso di versare lacrime verso un mondo cui nn comprende il mio ego..Una persona che ha donato tantissimo ma ora soffre per la mancanza della felicità, degli affetti..Talvolta ho delle fitte cosi profonde che sono incastrate e non riesco mai a rimuoverle..La mia colpa è essere stato sempre altruista, generoso e sempre disponibile verso tutti ed ora nel momento del bisogno nessuno è accanto e ne soffro migliaia di volte in me. L'egoismo regna sempre sovrano e mi chiedo sempre se io appartengo a questo mondo oppure no talmente dentro sono propenso a fare del bene che alla fine provi una sensazione di morte interiore..
Sono 10 mesi lunghissimi cui ho cercato sempre di ristabilire la quiete la pace in me ma sento forte contrasto e come un misto di odio e bontà..Non dovrei provare odio..A volte mi sfogo in palestra ma i risultati non cambiano..Ho preso la delusione di quella ragazza, l'abbandono dei tuoi fratelli cari come un macigno pesante da reggere e ne vengo schiacciato dal peso complessivo. Ecco perchè sempre mi rivolgo avendo enorme fede ad un Dio come lei ha citato, caritatevole giusto perchè spero punisca chi ha compiuto e compie del male..e premi gente come me che non cerca chissà cosa ma solo di essere amati, compresi per la propria semplicità..
E si evince molto la mia fragilità dovuta proprio a questo cambiamento repentino cui mai avevo notato e osservato..Vi ringrazio...mi sono sfogato ancora una volta...ma ho tanto in me..
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Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
C'è poi un'altra cosa..dottor Giusti..io nn riesco ad essere egoista è piu forte di me della mia natura..Trovare il compromesso fra altruismo ed egoismo è questo il problema..Io sono altruista con forti valori morali e principi..e non sopporto l'egoismo, la falsità chi mi tradisce sotto ogni punto di vista.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Altruismo ed egoismo sono invenzioni dell'uomo. Dal punto di vista della natura (o di un dio primitivo, se vuole) la sua colpa è d'indulgere troppo nell'autocommiserazione. Se fosse un animale selvaggio sarebbe già morto di fame o sbranato dai predatori. Se come uomo è ancora vivo, è perché l'uomo è un animale sociale con tante reti di protezione che gli parano le spalle, create da chi è venuto prima di lei.

Quindi sarebbe bene che smettesse di autocommiserarsi, decidesse di rimboccarsi le maniche e facesse qualcosa per fortificarsi e procurarsi ciò di cui ha bisogno, se non vuole rischiare di diventare l'ennesimo adulto frustrato e infelice.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
E' giusto ciò che mi dice..ogni giorno lavoro aiutando i miei dove posso contribuisco sempre..Credo di essere un ragazzo normale..Sa già parlarne per me è una prima vittoria..mi considero sempre un peso sociale perchè ho ricevuto troppo male affermazioni di cui mai mi aspettavo di sentire..
E spero di nn annoiar tutti con questo problema mio personale..cerco sempre di essere felice. Ho la musica come mia grandissima alleata. Non devo soffrire ma imparare a vivere e anche se ho rispetto per tutti la mia anima ne soffre molto..E curare l'anima io credo che attraverso la mia volontà la mia forza che non ho da anni riuscirò un giorno lontano forse a auto equilibrarmi e ritornare un ragazzo felice. Passerà molto tempo prima di allora..:(
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
La connotazione negativa dell'egoismo è una cosa che fa lei. Per quale motivo dovrebbe essere ipocrita e falso?

Egoismo può significare sia la falsità come una maggiore attenzione per se stesso. Stare attenti anche ai propri bisogni non vuol dire essere falso e ipocrita, vuol dire essere centrato maggiormente sui propri bisogni.

Come lei pensa agli altri, semplicemente dovrebbe pensare anche a se stesso. Cioè con maggiore attenzione.

Dato che lei ha così grandi valori morali ed attenzione per gli altri difficilmente potrà spostarsi di punto il bianco sul versante opposto. Sarà solamente una persona che pur rispettando ed aiutando gli altri, ogni tanto riconosce i suoi limiti per tempo e trova un modo di ricaricare le batterie. Tutto qui.