Che fare
salve ho una bambina di quasi 6 anni. sono separata e la piccola è stata data in affidamento condiviso.la bimba da un periodo ha una forte paura di tornare a casa e non trovarmi e in ogni cosa che fa vuole la mia presenza. rifiuta di andare dal padre e nel ultimo periodo anche di andare all'asilo. che devo fare? come mi devo comportare? grz
[#1]
Gentile signora, Lei come si mostra verso la bimba?
Mi spiego meglio: la piccola potrebbe percepirLa come in difficoltà se va a scuola e la lascia sola?
A volte le fobie scolastiche hanno queste cause.
E' accaduto qualcosa in particolare che secondo Lei può aver turbato la bimba?
Mi spiego meglio: la piccola potrebbe percepirLa come in difficoltà se va a scuola e la lascia sola?
A volte le fobie scolastiche hanno queste cause.
E' accaduto qualcosa in particolare che secondo Lei può aver turbato la bimba?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Sig.ra,
la reazione che racconta di sua figlia è abbastanza frequente a seguito della separazione dei genitori.
Sperimentare l'uscita di casa di un genitore può alimentare al bambino la paura che questo possa accadere anche per l'altro genitore, per questo è importante cercare di spiegare alla bimba con più chiarezza possibile come stanno le cose: che mamma e papà hanno deciso di non vivere più insieme ma che entrambi sono sempre presenti per lei, che nessuno dei due ha intenzione di allontanarsi dalla sua vita. Se le è possibile provi a coinvolgere anche il padre in questo, cercando la sua collaborazione. Si potrebbe stimolare l'entusiasmo della bimba ad andare dal padre organizzando per lei delle attività che le piacciono particolarmente da fare insieme al padre, mentre la mamma può mostrarsi molto entusiasta dicendo di andare tranquilla che intanto la mamma ha delle incombenze da svolgere.I bambini si preoccupano molto dei loro genitori e spesso la loro paura è anche quella di lasciarli soli, se riuscirà a far leva su questo aspetto tranquillizzandola sul fatto che lei ha degli impegni da svolgere che la bimba può andare tranquilla dove deve andare che lei ci sarà al suo ritorno vedrà che in poco tempo potrà notare un miglioramento.
Un caro saluto.
la reazione che racconta di sua figlia è abbastanza frequente a seguito della separazione dei genitori.
Sperimentare l'uscita di casa di un genitore può alimentare al bambino la paura che questo possa accadere anche per l'altro genitore, per questo è importante cercare di spiegare alla bimba con più chiarezza possibile come stanno le cose: che mamma e papà hanno deciso di non vivere più insieme ma che entrambi sono sempre presenti per lei, che nessuno dei due ha intenzione di allontanarsi dalla sua vita. Se le è possibile provi a coinvolgere anche il padre in questo, cercando la sua collaborazione. Si potrebbe stimolare l'entusiasmo della bimba ad andare dal padre organizzando per lei delle attività che le piacciono particolarmente da fare insieme al padre, mentre la mamma può mostrarsi molto entusiasta dicendo di andare tranquilla che intanto la mamma ha delle incombenze da svolgere.I bambini si preoccupano molto dei loro genitori e spesso la loro paura è anche quella di lasciarli soli, se riuscirà a far leva su questo aspetto tranquillizzandola sul fatto che lei ha degli impegni da svolgere che la bimba può andare tranquilla dove deve andare che lei ci sarà al suo ritorno vedrà che in poco tempo potrà notare un miglioramento.
Un caro saluto.
Dr. Loretta Acquaroli
[#3]
Gentile signora,
in linea generale e in merito ai figli, l’affido condiviso rappresenta una buona opportunità, se ben gestito, per offrire ai bimbi la continuità del rapporto con entrambi i genitori dopo la separazione.
La separazione può costituire di per sé un avvenimento traumatico per i bambini (e non solo per loro), è quindi importante che venga loro passato un significato scevro da contenuti drammatici e conflittuali riguardo ad essa.
Come hanno bene sottolineato le colleghe, ciò che dai genitori viene passato ai figli, non solo in termini verbali ma anche attraverso vissuti emotivi e comportamenti, riveste grande importanza.
Inoltre, anche da separati, mantenere o addivenire ad una genitorialità ben condivisa nei suoi aspetti normativi, etici ed affettivi aiuta a garantire il benessere dei figli.
Qualora le difficoltà che ha esposto non dovessero risolversi a breve o magari accentuarsi, le suggerirei un consulto psicologico in presenza.
Molti auguri
in linea generale e in merito ai figli, l’affido condiviso rappresenta una buona opportunità, se ben gestito, per offrire ai bimbi la continuità del rapporto con entrambi i genitori dopo la separazione.
La separazione può costituire di per sé un avvenimento traumatico per i bambini (e non solo per loro), è quindi importante che venga loro passato un significato scevro da contenuti drammatici e conflittuali riguardo ad essa.
Come hanno bene sottolineato le colleghe, ciò che dai genitori viene passato ai figli, non solo in termini verbali ma anche attraverso vissuti emotivi e comportamenti, riveste grande importanza.
Inoltre, anche da separati, mantenere o addivenire ad una genitorialità ben condivisa nei suoi aspetti normativi, etici ed affettivi aiuta a garantire il benessere dei figli.
Qualora le difficoltà che ha esposto non dovessero risolversi a breve o magari accentuarsi, le suggerirei un consulto psicologico in presenza.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Utente
grz per aver risposto alla mia domanda. la bimba non percepisce se sono in difficoltà quando va a scuola perchè sa che ci sono i miei genitori. con me sinceramente non è accaduto niente di particolare, e penso neanche dal padre. il problema è sorto solo ora. inoltre deve passare l'estate 20gg con il padre senza vedermi per ttt questo periodo. già ha incominciato a piangere che non vuole stare lì perchè le sente la mia mancanza , anche se io la chiamo ttt i giorni al telefono. le posso anche dire che molte volte mi fa la pipì a letto nell'ultimo periodo cosa che non è mai accaduto in 3 anni da quando ha tolto il pannolino.
[#5]
Gentile signora,
da quanto tempo lei e suo marito vi siete separati? Avete cercato di spiegare alla vostra bambina quello che stava accadendo tra di voi e quello che sarebbe successo di conseguenza a lei?
Sembra che sua figlia abbia la necessità di manifestare la sua sofferenza per una situazione familiare che è cambiata e che la espone alla paura della perdita dei suoi punti di sicurezza, cioè i genitori. Sta inviando una serie di segnali come il non voler andare all'asilo o il perdere le acquisizioni precedenti, come fare di nuovo pipì a letto.
Se lo ritiene possibile, potete provare a parlare entrambi con la bimba per capire le sue paure e rassicurarla.
Cordialmente
da quanto tempo lei e suo marito vi siete separati? Avete cercato di spiegare alla vostra bambina quello che stava accadendo tra di voi e quello che sarebbe successo di conseguenza a lei?
Sembra che sua figlia abbia la necessità di manifestare la sua sofferenza per una situazione familiare che è cambiata e che la espone alla paura della perdita dei suoi punti di sicurezza, cioè i genitori. Sta inviando una serie di segnali come il non voler andare all'asilo o il perdere le acquisizioni precedenti, come fare di nuovo pipì a letto.
Se lo ritiene possibile, potete provare a parlare entrambi con la bimba per capire le sue paure e rassicurarla.
Cordialmente
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
[#9]
Gentile signora,
secondo quanto ha finora riferito rispetto alle difficoltà della piccola, che a quanto mi pare di aver capito sarebbe a conoscenza dei maltrattamenti da lei subiti, si rivelerebbe opportuno consultare uno psicologo/psicoterapeuta direttamente.
Dal mio punto di vista, entrambe potreste aver bisogno di aiuto, ma solo attraverso un consulto diretto è possibile valutare attentamente la vostra situazione.
Di nuovo molti auguri
secondo quanto ha finora riferito rispetto alle difficoltà della piccola, che a quanto mi pare di aver capito sarebbe a conoscenza dei maltrattamenti da lei subiti, si rivelerebbe opportuno consultare uno psicologo/psicoterapeuta direttamente.
Dal mio punto di vista, entrambe potreste aver bisogno di aiuto, ma solo attraverso un consulto diretto è possibile valutare attentamente la vostra situazione.
Di nuovo molti auguri
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 02/06/2011.
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