Medito il suicidio

Gent.le ragazzo,
se ci hai scritto vuol dire che c'è una parte di te che non vuole abbandonare questa vita...
Ti va di parlarci del tuo senso di inadeguatezza? Aiutaci a capire come ti senti.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

sono un ragazzo di 23 quasi 24 anni.
figlio unico.
buona famiglia.
sin dalle elementari ho mostrato passione spiccata per lo studio, che credevo il mio dono e siccome ho sempre ritenuto che fosse importante e fondamentale per costruirsi un futuro ho sempre e solo studiato.
già all'asilo potevo fare "la primina"pur essendo nato in autunno, ma mia madre non ha voluto
massimo dei voti alle elementari, medie,100 e lode al liceo classico e ora sono a medicina con ottimi voti.
il mio problema è però che non mi ritengo sveglio, non ho una buona memoria e quindi ho dovuto sopperire a ciò sacrificando tantissime ore di tempo per studiare.
a questo si aggiunge che sono vittima del mio perfezionismo che si è accentato facendo medicina perchè ritengo che un medico debba essere preparato in tutto non può non conoscere un aspetto della medicina.
questa è la premessa.
ora il problema è che io conduco una vita"nerd" ma non sono come un classico secchione. io ho tantissime pulsioni (soprattutto sessuali accentuate dal fatto che non ho mai avuto una ragazza ma solo approcciato fino a baci con molte ragazze, ma mai fidanzato) e una gran osessione per il mio aspetto fisico perchè anni di rifiuti (quelle poche occasioni in cui uscivo) misto a una vita passata sui libri e a un grosso ritardo di sviluppo mi hanno fatto sentire insicuro.
ora ho tantissimi esami da dare, ma al tempo stesso voglio uscire ma non ho tempo, ho tomi e tomi. il mio perfezionismo mi impone di studiare, ma quando mi guardo allo specchio mi impone di fare addominali ecc... io non ne posso più...chi me lo fa fare mi chiedo...e pensare che mi sono scelto io gli studi e posso prendermela solo con me stesso.
mi sento sempre inadeguato fuori, agli esami, sempre.

Gentile ragazzo, sarebbe importante per te lavorare su questo senso di inadeguatezza che ti sta rovinando la vita.
Però un consulto on line non può aiutarti.
Hai mai pensato di rivolgerti ad uno psicoterapeuta di persona per poter mettere ordine le tue idee e provare a guardarti da un'altra prospettiva?
Spesso infatti continuamo a vivere mettendo in atto gli stessi schemi mentali e comportamentali disfunzionali e la vita di venta pesante.
Attraverso un aiuto specialistico potrai ampliare la tua visione che in questo momento è diventata molto pessimista.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

si ci ho pensato, ma non voglio andarci perchè sarebbe ammettere un fallimento a me estesso...
...non farcela con le mie forze...
...e poi come faccio ora che ho un esame in teoria la settimana? ho pochissimi appelli tutti ravvicinati e ancora lezione e io sono un fuori sede...
...studio giorno e notte...nn prendo sonno, crollo sui libri, ogni tanto penso a come sarebbe bello avere una vita normale, ma al tempo stesso ho una grande coscienza medica e voglio capire tutto per bene per non fare errori in futuro e guarire al meglio le persone...
...non so che fare...mi odio e amo allo stesso tempo...mi piaccio e non mi piaccio...
grazie

Gent.le ragazzo,
avere una passione che dia un senso alla nostra vita è fondamentale ma tu hai anche altri bisogni...avere amici, avere una ragazza ecc. che finora hai trascurato
Sarebbe importante che iniziassi a prenderti cura di questi bisogni, magari attraverso un percorso di crescita persona con uno psicologo-psicoterapeuta.
L'obiettivo è trasformare il tuo "nemico interiore" nel tuo migliore alleato.

Lei pensa che iniziare una psicoterapia sia un fallimento perchè vorrebbe dire farsi aiutare da qualcuno?

Dottoressa Campione ha centrato il problema ma come faccio? se iniziassi ora a cercare una ragazza o amici perderei un sacco di tempo e rimarrei in dietro con gli esami prolungando il mio percorso di studi...allungando questa agonia...ma se non esco rimango in agonia...come ne esco?
sono in agonia se non studio e lo sono se studio...

"ho una grande coscienza medica e voglio capire tutto per bene per non fare errori in futuro e guarire al meglio le persone.."




quindi gli altri che studiano e hanno una vita privata/sociale saranno pessimi medici in futuro?


"devo farcela con le mie forze"

Se un malato di tumore venisse da lei dicendole questa frase, cosa gli risponderebbe?

dottoressa Pileci, sì. e poi non saprei cosa dire, sarei imbarazzato, perchè da fuori riesco a recitare bene la parte del ragazzo perfetto che non ha problemi. nessuno sospetta infatti. ecco che se ci andassi cercherei di mostrarmi poco problematico e inoltre sicuramente l'idea di essere rassicurato mi rassicurerebbe e immagino già che li per li questi problemi non mi sembrebbero cosi grandi come quando sono solo all'1 di notte come ora
grazie

gli altri che studiano e hanno una vita sociale hanno (non la mia invidia) ma LA MIA PIù GRANDE AMMIRAZIONE !! io lo dico sempre ai miei compagni di corso!!
io purtroppo non sono come loro, se inizio a uscire prendo gusto e non studio l'ho già spermientato in passato...

risponderei che si deve curare e lo aiuterei.
il problema è che io non so se sono patologico o no.
non so se è una crisi di identità, o solo di studio, nn lo so so solo che devo andare avanti e non posso fermarmi a pensare...ad. es. tra 6 ore devo essere sul treno per andare a lezione...

Gentile ragazzo, ma a cosa Le serve recitare il ruolo del perfettino? che vantaggi ha per Lei?

che mi fa credere di esserlo e io lo vorrei essere.
che mi fa credere di essere inattaccabile
che mi fa credere di essere mgiliore degli altri visto che mi sento inadeguato
che mi fa credere di non avere problemi, o al massimo di scrollarmene di dosso per un po'

vedo che la conversazione si è interrotta.
grazie per la piacevole chiacchierata/sfogo considerata anche l'ora.
buona notte

Indossare i panni della persona "perfetta" le fa *credere* un po' di cose, ma di fatto non la rende una persona autentica, nè felice.
Ne vale la pena?

Gent.le ragazzo,
lei sta costruendo un'immagine distorta di sé per aggirare l'ostacolo del senso di inadeguatezza, ma in questo modo rischia di "perdere di vista" i suoi veri bisogni.
Il ruolo dello psicologo non è quello di giudicarla ma per approfondire questi aspetti le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

ho letto l'articolo. molto bello e interessante. grazie.
non so cosa fare, non so se è una crisi passeggera visti tutti questi esami che devo dare.
quel che certo è che ieri ho dormito 1 ora la notte.
sono in preda alle mie emozioni, ma la cosa più frustrante è che mi sento brutto, piccolo, indifeso e le persone attorno a me sembrano farcela e io no...

Io credo che un colloquio con lo psicologo possa aiutarti ad approfondire questi aspetti e valutare quali obiettivi darti a breve termine in un eventuale percorso psicoterapeutico.

Sarebbe l'ennesima delle sue illusioni credere che scambiare dei messaggi su un forum online come questo le risolverà i problemi. Anche se con degli esperti.

I problemi psicologici non si risolvono sfogandosi, ma affrontandoli per via specialistica, come qualunque altro problema.

Riguardo alla remora di chiedere aiuto per paura di sentirsi un fallito, le faccio notare che l'aiuto qui ce lo sta chiedendo eccome. Solo che come dicevo da qui non si può far molto, se non orientarla e informarla verso la maniera appropriata di farsi aiutare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com