Personalità
Gentilissimi, vi avevo già accennato nei precedenti consulti del mio problema di coppia.
Vi riassumo brevemente:ho chiuso la mia storia dopo 8 mesi in seguito a degli eventi che mi sembravano troppo strani e assurdi.
Il mio ex ha 28 anni ma un comportamento infantile e anomalo.
Ammetto che mi sono da poco laureata in Psicologia,e ho cercato di analizzare un pò la sua situazione, vi vorrei dare il mio parere,e vorrei sapere anche il vostro.
Inizio dicendo che mi ha mentito su mille cose: diceva che le sue ex avevano sofferto per lui,in realtà lui aveva sofferto per loro, mi aveva detto che la sua impulsività è dovuta al fatto che anni fa a causa dello stress ha rischiato un infarto ed è entrato in coma un mese, e a causa di ciò è diventato più impulsivo.
Mi ha detto che un mese fa doveva scendere al sud da suo padre perchè era affetto da una brutta malattia e forse doveva scendere per sempre,poi tutto d'un tratto suo papà è guarito miracolosamente.
Mi ha detto che suo papà faceva un certo lavoro,e poi invece ne fa un altro.
Mi ha detto che certi vestiti li aveva comprati di marca..poi dopo mesi mi dice che li ha comprati non originali.
Su facebook mentre stava con me aggiungeva tante ragazze,dicendo che erano amiche, ma ora credo che le aggiungeva per provarci.
A causa sua ho preso il papilloma virus ( è l'unico uomo con cui ho avuto rapporti sessuali) e lui nega che l'ho preso da lui.
Mi ha nascosto un sacco di debiti attribuendoli a cause stupide, io infatti credo che siano per altri motivi. Vedo che fatica a pagarli, già per un anno risultava cattivo pagatore, in più esce e si diverte come nulla fosse.Mi ha detto che al lavoro un sacco di tipe lo corteggiano, la sua collega mi ha detto che non è vero.
Poi ad inizio storia era geloso di me e mi aveva detto che una sua collega bellissima gli moriva dietro..ho scoperto chi è la collega...non è una bella ragazza, in più è lesbica.
Ha problemi di schiena, mangia e vomita spesso, non si vuole fare curare, non ha voluto fare esami per il papilloma virus, e in seguito alle mille balle stufa l'ho mollato.
Mi ha mandato un messaggio dove mi diceva che io ero la donna della sua vita, ecc..io non ho cambiato idea.
ora a distanza di due settimane nemmeno ho scoperto che aggiunge un sacco di tipe a caso nelle chat, chiede di uscire con tutte, lascia il numero a tutte.
Mi rendo conto che ha sempre fatto così alla fine delle sue 3 storie.Sembra cerchi una donna per colmare dei vuoti dentro.
Le tipe però ci stanno poco.Non è un bel ragazzo, è di bassissima cultura ed è anche un pò uomo padrone.
La madre l'ha abbandonato all'età di 3 anni,e con il padre non ha mai avuto un rapporto forte.Secondo me lui ricrea nelle sue storie l'abbandono della madre (infatti è sempre stato mollato), inoltre credo sia affetto da Falso Sè.
Vi chiedo gentilmente un vostro parere a riguardo,e se secondo voi cambierà mai senza farsi curare oppure continuerà così a cercare storie malate.
Vi ringrazio molto
Vi riassumo brevemente:ho chiuso la mia storia dopo 8 mesi in seguito a degli eventi che mi sembravano troppo strani e assurdi.
Il mio ex ha 28 anni ma un comportamento infantile e anomalo.
Ammetto che mi sono da poco laureata in Psicologia,e ho cercato di analizzare un pò la sua situazione, vi vorrei dare il mio parere,e vorrei sapere anche il vostro.
Inizio dicendo che mi ha mentito su mille cose: diceva che le sue ex avevano sofferto per lui,in realtà lui aveva sofferto per loro, mi aveva detto che la sua impulsività è dovuta al fatto che anni fa a causa dello stress ha rischiato un infarto ed è entrato in coma un mese, e a causa di ciò è diventato più impulsivo.
Mi ha detto che un mese fa doveva scendere al sud da suo padre perchè era affetto da una brutta malattia e forse doveva scendere per sempre,poi tutto d'un tratto suo papà è guarito miracolosamente.
Mi ha detto che suo papà faceva un certo lavoro,e poi invece ne fa un altro.
Mi ha detto che certi vestiti li aveva comprati di marca..poi dopo mesi mi dice che li ha comprati non originali.
Su facebook mentre stava con me aggiungeva tante ragazze,dicendo che erano amiche, ma ora credo che le aggiungeva per provarci.
A causa sua ho preso il papilloma virus ( è l'unico uomo con cui ho avuto rapporti sessuali) e lui nega che l'ho preso da lui.
Mi ha nascosto un sacco di debiti attribuendoli a cause stupide, io infatti credo che siano per altri motivi. Vedo che fatica a pagarli, già per un anno risultava cattivo pagatore, in più esce e si diverte come nulla fosse.Mi ha detto che al lavoro un sacco di tipe lo corteggiano, la sua collega mi ha detto che non è vero.
Poi ad inizio storia era geloso di me e mi aveva detto che una sua collega bellissima gli moriva dietro..ho scoperto chi è la collega...non è una bella ragazza, in più è lesbica.
Ha problemi di schiena, mangia e vomita spesso, non si vuole fare curare, non ha voluto fare esami per il papilloma virus, e in seguito alle mille balle stufa l'ho mollato.
Mi ha mandato un messaggio dove mi diceva che io ero la donna della sua vita, ecc..io non ho cambiato idea.
ora a distanza di due settimane nemmeno ho scoperto che aggiunge un sacco di tipe a caso nelle chat, chiede di uscire con tutte, lascia il numero a tutte.
Mi rendo conto che ha sempre fatto così alla fine delle sue 3 storie.Sembra cerchi una donna per colmare dei vuoti dentro.
Le tipe però ci stanno poco.Non è un bel ragazzo, è di bassissima cultura ed è anche un pò uomo padrone.
La madre l'ha abbandonato all'età di 3 anni,e con il padre non ha mai avuto un rapporto forte.Secondo me lui ricrea nelle sue storie l'abbandono della madre (infatti è sempre stato mollato), inoltre credo sia affetto da Falso Sè.
Vi chiedo gentilmente un vostro parere a riguardo,e se secondo voi cambierà mai senza farsi curare oppure continuerà così a cercare storie malate.
Vi ringrazio molto
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, non so rispondere alla domanda che lei pone:
"se secondo voi cambierà mai senza farsi curare oppure continuerà così a cercare storie malate"
Non conosco questa persona, e per di più non so predire come si comporterà in futuro.
So però che a volte le persone prendono in giro, mentono e raggirano; ma perchè questo accada, devono incontrare persone disposte a farsi prendere in giro, mentire, raggirare per un certo tempo.
Come mai per lei è così importante cercare di "analizzare" il comportamento di questa persona?
"se secondo voi cambierà mai senza farsi curare oppure continuerà così a cercare storie malate"
Non conosco questa persona, e per di più non so predire come si comporterà in futuro.
So però che a volte le persone prendono in giro, mentono e raggirano; ma perchè questo accada, devono incontrare persone disposte a farsi prendere in giro, mentire, raggirare per un certo tempo.
Come mai per lei è così importante cercare di "analizzare" il comportamento di questa persona?
[#2]
Utente
Gentilissimo,
ammetto che sto cercando ancora delle risposte ai suoi atteggiamenti,nonostante io sia contenta di aver chiuso,e serenamente non lo riprenderei mai.
Forse cerco dentro lui la risposta ad una domanda che mi pesa dentro.
So che in amore troviamo ciò che inconsciamente cerchiamo,e so che in questi mesi "campanellini d'allarme" li avevo sentiti,ma negavo a me stessa di sentirli.
Mi chiedo perchè inconsciamente non volevo sentirli.
Alla fine della storia ho messo la mia vita davanti a me: mi sono accorta che lui non lo amavo, e nemmeno i miei ex.Il mio era solo attaccamento, paura di rimanere sola.Fingevo a me stessa di amarli.
Ho l'autostima molto bassa, e riflettendo su di me mi sono accorta che in amore mi sono sempre accontentata, nessun uomo mi ha mai fatto davvero innamorare,e ho sempre cercato uomini "pazienti" da curare e a cui fare da madre.Quelli che mi interessavano davvero li lasciavo da parte.
Ora sto lavorando su di me per capire questo mio meccanismo, per evitare di commettere ancora questo errore.
Fa male ammettere a noi stessi la verità,ma non ho voluto seguire la massa, dando la colpa al destino e neppure cercando conforto tra le braccia di un altro uomo.
Se la mia paura è rimanere sola preferisco rimanerci per un pò,lavorare su di me e amarmi di più.
Così arriverà davvero l'amore.
Ma alla mia auto-analisi mi manca un tassello:perchè cerco uomini pazienti?perchè mi accontento?
ecco perchè io cerco di analizzare lui...cerco di capire cosa mi ha portato a fare questa coazione a ripetere in amore...
ammetto che sto cercando ancora delle risposte ai suoi atteggiamenti,nonostante io sia contenta di aver chiuso,e serenamente non lo riprenderei mai.
Forse cerco dentro lui la risposta ad una domanda che mi pesa dentro.
So che in amore troviamo ciò che inconsciamente cerchiamo,e so che in questi mesi "campanellini d'allarme" li avevo sentiti,ma negavo a me stessa di sentirli.
Mi chiedo perchè inconsciamente non volevo sentirli.
Alla fine della storia ho messo la mia vita davanti a me: mi sono accorta che lui non lo amavo, e nemmeno i miei ex.Il mio era solo attaccamento, paura di rimanere sola.Fingevo a me stessa di amarli.
Ho l'autostima molto bassa, e riflettendo su di me mi sono accorta che in amore mi sono sempre accontentata, nessun uomo mi ha mai fatto davvero innamorare,e ho sempre cercato uomini "pazienti" da curare e a cui fare da madre.Quelli che mi interessavano davvero li lasciavo da parte.
Ora sto lavorando su di me per capire questo mio meccanismo, per evitare di commettere ancora questo errore.
Fa male ammettere a noi stessi la verità,ma non ho voluto seguire la massa, dando la colpa al destino e neppure cercando conforto tra le braccia di un altro uomo.
Se la mia paura è rimanere sola preferisco rimanerci per un pò,lavorare su di me e amarmi di più.
Così arriverà davvero l'amore.
Ma alla mia auto-analisi mi manca un tassello:perchè cerco uomini pazienti?perchè mi accontento?
ecco perchè io cerco di analizzare lui...cerco di capire cosa mi ha portato a fare questa coazione a ripetere in amore...
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Il padre della Psicoanalisi, Sigmund Freud, non fu mai analizzato da altri se non da sè stesso.
Al giorno d'oggi, la quasi totalità dei percorsi di formazione per diventare psicoterapeuti richiedono dei percorsi di crescita e formazione personale che, di volta in volta, assumono la forma di un'analisi personale, di una supervisione individuale, di percorsi di gruppo.
Per questo motivo, mi sento di non incoraggiare la sua personale ricerca dei "perchè": è autoreferenziale (non c'è nessun supervisore o didatta a guidarla), e potrebbe continuare potenzialmente all'infinito.
Le faccio un esempio: facciamo finta (è solo un "gioco", non ha alcun intento "reale") che lei concluda che cerca uomini pazienti perchè pensa di dover soffrire per essere felice. E perchè lo pensa? Fingiamo che lo pensi per sentirsi viva quando soffre. E perchè succede questo? Perchè se non si sente viva pensa di non valere nulla; etc. etc...
Comprende il rischio? Trasformare i rapporti "reali" con le persone (con i partner, gli amici, sè stessa) in una sorta di "esercizio intellettuale" alla professione di psicologo.
Dopo qualche anno di lavoro e formazione in questo settore mi permetta un'indicazione: il lavoro di psicologo è un lavoro (per quanto bello, difficile, impegnativo sia), mentre la vita privata è vita.
Non li confonda!
Cordialmente
Al giorno d'oggi, la quasi totalità dei percorsi di formazione per diventare psicoterapeuti richiedono dei percorsi di crescita e formazione personale che, di volta in volta, assumono la forma di un'analisi personale, di una supervisione individuale, di percorsi di gruppo.
Per questo motivo, mi sento di non incoraggiare la sua personale ricerca dei "perchè": è autoreferenziale (non c'è nessun supervisore o didatta a guidarla), e potrebbe continuare potenzialmente all'infinito.
Le faccio un esempio: facciamo finta (è solo un "gioco", non ha alcun intento "reale") che lei concluda che cerca uomini pazienti perchè pensa di dover soffrire per essere felice. E perchè lo pensa? Fingiamo che lo pensi per sentirsi viva quando soffre. E perchè succede questo? Perchè se non si sente viva pensa di non valere nulla; etc. etc...
Comprende il rischio? Trasformare i rapporti "reali" con le persone (con i partner, gli amici, sè stessa) in una sorta di "esercizio intellettuale" alla professione di psicologo.
Dopo qualche anno di lavoro e formazione in questo settore mi permetta un'indicazione: il lavoro di psicologo è un lavoro (per quanto bello, difficile, impegnativo sia), mentre la vita privata è vita.
Non li confonda!
Cordialmente
[#4]
Carissima,
le avevo risposto anche nell'altro consulto e sono contenta per lei, se è riuscita a fare chiarezza e a chiudere una storia che era ormai diventata fonte esclusivamente di sofferenza.
Non posso che associarmi al dr. Calì nel consigliarle un percorso personale, visto che ha studiato Psicologia, e glielo consiglio indipendentemente dall'ambito nel quale intende lavorare, clinico o non clinico, perchè prendere coscienza dei propri conflitti irrisolti e lavorare su di sè serve ad essere professionisti equilibrati, che non confondono i propri problemi con quelli degli altri e che hanno coscienza dei propri punti deboli.
Forse è la sua formazione a spingerla a sviscerare i problemi del suo ex, ma a questo proposito fossi in lei mi chiederei come mai ha trovato proprio un ragazzo di quel tipo.
Rispondere a questa domanda le servirà a conoscersi meglio e a prendere coscienza di eventuali difficoltà relazionali che potrebbero spingerla anche in futuro a mettersi con ragazzi problematici, forse per "curarli" o forse per altri motivi.
le avevo risposto anche nell'altro consulto e sono contenta per lei, se è riuscita a fare chiarezza e a chiudere una storia che era ormai diventata fonte esclusivamente di sofferenza.
Non posso che associarmi al dr. Calì nel consigliarle un percorso personale, visto che ha studiato Psicologia, e glielo consiglio indipendentemente dall'ambito nel quale intende lavorare, clinico o non clinico, perchè prendere coscienza dei propri conflitti irrisolti e lavorare su di sè serve ad essere professionisti equilibrati, che non confondono i propri problemi con quelli degli altri e che hanno coscienza dei propri punti deboli.
Forse è la sua formazione a spingerla a sviscerare i problemi del suo ex, ma a questo proposito fossi in lei mi chiederei come mai ha trovato proprio un ragazzo di quel tipo.
Rispondere a questa domanda le servirà a conoscersi meglio e a prendere coscienza di eventuali difficoltà relazionali che potrebbero spingerla anche in futuro a mettersi con ragazzi problematici, forse per "curarli" o forse per altri motivi.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Gent.le ragazza,
in che modo intende lavorare su di lei?
Un processo di crescita personale è tale se rappresenta un'esperienza che migliora la consapevolezza delle proprie risorse e degli aspetti "scomodi"del suo modo di essere.
Nell'intento di offrirle uno spunto di riflessione le suggerisco la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
in che modo intende lavorare su di lei?
Un processo di crescita personale è tale se rappresenta un'esperienza che migliora la consapevolezza delle proprie risorse e degli aspetti "scomodi"del suo modo di essere.
Nell'intento di offrirle uno spunto di riflessione le suggerisco la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#6]
Utente
Gentilissimi,
si io sarei molto interessata ad iniziare un percorso su di me. Non ho ancora iniziato per il semplice motivo che sto valutando le diverse scuole di specializzazione, perchè il prossimo anno vorrei iscrivermi, ma vorrei sceglierla con calma e sicurezza.
L'analisi vorrei iniziarla quando inizio la scuola, in quanto vorrei scegliere un percorso di analisi legato alla scuola che sceglierò.
Ma nel frattempo cosa posso fare? cercando di confrontare tutti i miei ex, mi sono accorta che erano tutte persone con problemi alle spalle. Solo ora ho ammesso che non li ho mai amati. Per nessuno di loro non ho mai provato un sentimento travolgente,anzi trovavo in loro mille difetti. Il mio era solo attaccamento. E inconsciamente sapevo che la storia non sarebbe durata in nessun caso.
Nonostante io sia una bella ragazza e anche molto ambiziosa,mi sento brutta e senza valore.
Appena vedo un ragazzo che mi piace tantissimo mi dico: "quello una come me non la vorrebbe mai".. di conseguenza mi accontento dei ragazzi mediocri..e attiro ragazzi spesso rifiutati da tutti.
Mi chiedo come sia possibile che in 25 anni io un ragazzo normale non l'abbia ancora attirato.
So che questo dipende da me.
Forse credo che non mi sento la donna che può stare accanto alla tipologia del ragazzo che vorrei, forse mi sento inadeguata,e finisco ad invischiarmi in storie inadeguate.
Il mio ex poi è veramente problematico..e credo di averlo cercato inconsciamente perchè convinta che non merito di più. Quando stavo con lui anche in mezzo agli altri ero insofferente...guardavo le altre innamorate e mi chiedevo:perchè io no?perchè devo accontentarmi?
Lo so..La colpa è solo mia...e ora ne pago le conseguenze..credo tutto derivi dall'autostima ai piedi...me l'han detto anche molti professori universitari e molti tutor che come ragazza sono preparata e molto competente, ma questo non basta ad arginare la mia feroce autocritica
si io sarei molto interessata ad iniziare un percorso su di me. Non ho ancora iniziato per il semplice motivo che sto valutando le diverse scuole di specializzazione, perchè il prossimo anno vorrei iscrivermi, ma vorrei sceglierla con calma e sicurezza.
L'analisi vorrei iniziarla quando inizio la scuola, in quanto vorrei scegliere un percorso di analisi legato alla scuola che sceglierò.
Ma nel frattempo cosa posso fare? cercando di confrontare tutti i miei ex, mi sono accorta che erano tutte persone con problemi alle spalle. Solo ora ho ammesso che non li ho mai amati. Per nessuno di loro non ho mai provato un sentimento travolgente,anzi trovavo in loro mille difetti. Il mio era solo attaccamento. E inconsciamente sapevo che la storia non sarebbe durata in nessun caso.
Nonostante io sia una bella ragazza e anche molto ambiziosa,mi sento brutta e senza valore.
Appena vedo un ragazzo che mi piace tantissimo mi dico: "quello una come me non la vorrebbe mai".. di conseguenza mi accontento dei ragazzi mediocri..e attiro ragazzi spesso rifiutati da tutti.
Mi chiedo come sia possibile che in 25 anni io un ragazzo normale non l'abbia ancora attirato.
So che questo dipende da me.
Forse credo che non mi sento la donna che può stare accanto alla tipologia del ragazzo che vorrei, forse mi sento inadeguata,e finisco ad invischiarmi in storie inadeguate.
Il mio ex poi è veramente problematico..e credo di averlo cercato inconsciamente perchè convinta che non merito di più. Quando stavo con lui anche in mezzo agli altri ero insofferente...guardavo le altre innamorate e mi chiedevo:perchè io no?perchè devo accontentarmi?
Lo so..La colpa è solo mia...e ora ne pago le conseguenze..credo tutto derivi dall'autostima ai piedi...me l'han detto anche molti professori universitari e molti tutor che come ragazza sono preparata e molto competente, ma questo non basta ad arginare la mia feroce autocritica
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 28/05/2011.
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