Convivente sieropositivo
Buonasera,
qualche mese fa cercando un evidenziatore in camera del mio coinquilino, siccome non riuscivo a trovarlo, ho aperto un suo cassetto ed ho trovato il foglietto illustrativo di un farmaco contro l'hiv.
Per una serie di discorsi fatti da lui durante la nostra convivenza, so per certo che il farmaco era suo...
Io però non so cosa fare, lui non si è mai confidato riguardo questa cosa, io credo che gli altri coinquilini debbano saperlo, ma non ho mai avuto il coraggio di parlarne con il diretto interessato, so che è giusto parlarne con lui prima, ma non ci riesco, ogni qual volta mi impongo di farlo, non mi escono le parole e mi deprimo.
Mi sento in colpa per aver scoperto questa cosa e non aver informato gli altri, ma io purtroppo con lui non riesco a parlarne, è più forte di me, mi dispiace troppo, ho paura della sua reazione, di aprire un argomento al quale lui cerca di non pensare, di come possa reagire sapendo che ho aperto il suo cassetto.
Però non riesco a vivere con questo peso... non so davvero cosa fare
qualche mese fa cercando un evidenziatore in camera del mio coinquilino, siccome non riuscivo a trovarlo, ho aperto un suo cassetto ed ho trovato il foglietto illustrativo di un farmaco contro l'hiv.
Per una serie di discorsi fatti da lui durante la nostra convivenza, so per certo che il farmaco era suo...
Io però non so cosa fare, lui non si è mai confidato riguardo questa cosa, io credo che gli altri coinquilini debbano saperlo, ma non ho mai avuto il coraggio di parlarne con il diretto interessato, so che è giusto parlarne con lui prima, ma non ci riesco, ogni qual volta mi impongo di farlo, non mi escono le parole e mi deprimo.
Mi sento in colpa per aver scoperto questa cosa e non aver informato gli altri, ma io purtroppo con lui non riesco a parlarne, è più forte di me, mi dispiace troppo, ho paura della sua reazione, di aprire un argomento al quale lui cerca di non pensare, di come possa reagire sapendo che ho aperto il suo cassetto.
Però non riesco a vivere con questo peso... non so davvero cosa fare
[#1]
Se siete in più coinquilini, per rispetto verso di voi dovrebbe essere lui a parlarvene. D'altra parte la salute è tutelata dalla privacy e quindi non è tenuto a farlo.
Forse potrebbe prendere il coraggio a due mani e parlargliene in disparte, senza gli altri.
Cordiali saluti
Forse potrebbe prendere il coraggio a due mani e parlargliene in disparte, senza gli altri.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
No, dirlo prima agli altri non sarebbe corretto.
Per parlarne a lui può iniziare prendendola alla lontana. Dirgli ad esempio che si fida di lui e che si aspetta che anche lui si fidi di voi.
Oppure può dirgli esattamente come stanno le cose: che ha trovato per caso il medicinale e che non sa se è suo. E che vivendo insieme forse sarebbe meglio essere chiari su certe cose.
Ma non ci sono trucchi psicologici per facilitarle il compito: o decide di parlargliene o decide di non farlo. Ma dirlo prima ad altri, no.
Cordiali saluti
Per parlarne a lui può iniziare prendendola alla lontana. Dirgli ad esempio che si fida di lui e che si aspetta che anche lui si fidi di voi.
Oppure può dirgli esattamente come stanno le cose: che ha trovato per caso il medicinale e che non sa se è suo. E che vivendo insieme forse sarebbe meglio essere chiari su certe cose.
Ma non ci sono trucchi psicologici per facilitarle il compito: o decide di parlargliene o decide di non farlo. Ma dirlo prima ad altri, no.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 26/05/2011.
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