Malattie fobia
ciao volevo chiedere perchè dopo che ho avuto un rapporto a rischio hiv ora ricollego tutti i contatti a rischio malattia ( hiv ) mi spiego meglio ora cerco di evitare sia strette di mano che situazioni ambigue come il semplice dito di un ragazzo sulle mie labbra pensando e facendo mille paranoie !! cominciando a farmi tante domande e tanti dubbi con tanti "se" e tanti " ma" dicendo e se il sangue è entrato in bocca e se avevo una ferita sul labbro ?? tutte queste cose mi fanno vivere la vita non al 100 % non so il perchè ! mi potete aiutare se non mi sono spiegato bene posso ripetere le situazioni che non vi sono chiare ...
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Gent.le ragazzo,
colga l'occasione quando farà il test hiv per avere informazioni corrette sulle modalità di trasmissione della patologia oppure può fare una richiesta in merito nell'area malattie infettive in questo portale.
Per quanto riguarda il suo vissuto è molto probabile che questa esperienza sia stata percepita come "rischiosa" anche se non lo era, come lei stesso riconosce, ma è stata sufficiente a far emergere la sua ansia, se dopo il test non riesce a tranquillizzarsi può rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL per un colloquio con lo psicologo.
colga l'occasione quando farà il test hiv per avere informazioni corrette sulle modalità di trasmissione della patologia oppure può fare una richiesta in merito nell'area malattie infettive in questo portale.
Per quanto riguarda il suo vissuto è molto probabile che questa esperienza sia stata percepita come "rischiosa" anche se non lo era, come lei stesso riconosce, ma è stata sufficiente a far emergere la sua ansia, se dopo il test non riesce a tranquillizzarsi può rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL per un colloquio con lo psicologo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Utente
esatto prima non avevo queste paure ! ora ogni tipo di cosa che faccio la considero a rischio anche una semplice stretta di mano .... propio oggi ho dato la mano a un mio amico e poi mi sono toccato la bocca e subito ho pensato e se c'era del sangue suo e se avevo una ferita mille paranoie che sono insensate secondo il mio parere e secondo le vie di trasmissione dell'hiv !! nonostante il medico del numero verde mi tranquillizzi io non mi tranquillizzo !
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Allora è necessario un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta con il quale possa condividere il suo vissuto e comprendere il significato del suo disagio, attraverso una consulenza on line non è possibile approfondire la questione e servirebbe solo a rinviare l'incontro con lo specialista.
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Utente
secondo me è una paura che ho riscontrato nel momento in cui ho avuto quel determinato episodio a rischio secondo la mia conoscenza poi risultato non a rischio secondo la conoscenza medica ... e ho fatto si che le mie paure le mie ansie prendessero la meglio su di me ! ora cercherò da solo di liberare la mente da questi inutili pensieri ossessivi insensati . Anche perchè mi reputo un ragazzo con un carattere forte !!! stavolta però la paura ha preso il sopravvento su di me ! ma sono consapevole che questa paura è infondata anche perchè ora sono quasi specializzato nella materia ( hiV) :D visto che ho chiesto a molti dottori sia online che dal vivo il mio fatto . Secondo me l'unico motivo per il quale io credo che la mia mente sia andata in confusione è che su internet trovi troppe informazioni che ti possono creare questi disguidi ! l'unico modo per far si che ritorni tutto come prima è vincere il pensiero ossessivo che rincorre la mia mente ! sono un ragazzo di 19 anni quest'anno ho la maturità non voglio che questo avvenimento influenza sul mio studio !! un ringraziamento dottore
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"Secondo me l'unico motivo per il quale io credo che la mia mente sia andata in confusione è che su internet trovi troppe informazioni che ti possono creare questi disguidi !"
E' proprio così in rete le informazioni corrette finiscono per mischiarsi a quelle non corrette aumentando ansia e confusione, tuttavia cercare di "tacitare" la tua preoccupazione paradossalmente potrebbe consolidare i tuoi timori, per questo ti è stato consigliato il colloquio con lo psicologo.
E' proprio così in rete le informazioni corrette finiscono per mischiarsi a quelle non corrette aumentando ansia e confusione, tuttavia cercare di "tacitare" la tua preoccupazione paradossalmente potrebbe consolidare i tuoi timori, per questo ti è stato consigliato il colloquio con lo psicologo.
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Utente
secondo voi è frutto della mia immaginazione o può accadere sul serio senza non rimaner nessuna traccia di sangue sulle mutande o sul pene ?? racconto l'accaduto sabato sono stato in un locale poi sono andato a bagno e ho urinato di solito io pulisco il pene perchè non sopporto la goccia che gocciola dopo aver urinato ed è propio qui che è sorto il dubbio !!!! non mi ricordo se ho preso il fazzoletto che avevo in tasca per pulirmi o ho preso la carta igienica che stava nel bagno .... il dubbio ke mi frulla per la testa è il seguente cioè se ho utilizzatola carta igienica che era nel bagno è possibile che era imbrattata di sangue e io non me ne sono accorto pensando in un secondo momento il fatto??? premetto che dopo una 30 di minuti sono andato a controllare a bagno se il mio pene aveva del sangue sul pene ma non c'era nulla poi in macchina dopo un pò ho ripulito il pene con dei fazzoletti imbevuti quelli igienizzanti però lo stesso sui fazzoleti non è uscita nessuna macchia di sangue ??? cosa ne pensate voi è possibile ke questo maledetto sangue non c'era ? xchè non ho trovato residui? o può succedere anche che il sangue si asciughi e non lascia traccie sul glande?
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Gentile utente,
dato che ancora è in preda a dubbi e preoccupazioni sulla possibilità di un contagio, le suggerisco di rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Le rassicurazioni che lei cerca qui potrebbero far parte del problema e temo non servirebbero allo scopo di risolvere i suoi timori, da affrontare direttamente con uno specialista.
Da qui purtroppo non ci è possibile aiutarla come lei meriterebbe, cosa che invece uno specialista in presenza può fare.
Cordialmente
dato che ancora è in preda a dubbi e preoccupazioni sulla possibilità di un contagio, le suggerisco di rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta.
Le rassicurazioni che lei cerca qui potrebbero far parte del problema e temo non servirebbero allo scopo di risolvere i suoi timori, da affrontare direttamente con uno specialista.
Da qui purtroppo non ci è possibile aiutarla come lei meriterebbe, cosa che invece uno specialista in presenza può fare.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#18]
Gentile Utente,
ho visto che ha postato il quesito anche in altre aree e che in più occasioni ha chiamato il numero verde AIDS e altri numeri che offrono servizi affini, oltre a scrivere qui.
La mia domanda è: come mai i Suoi dubbi non si placano, una volta conosciute le modalità di contagio dell'hiv?
ho visto che ha postato il quesito anche in altre aree e che in più occasioni ha chiamato il numero verde AIDS e altri numeri che offrono servizi affini, oltre a scrivere qui.
La mia domanda è: come mai i Suoi dubbi non si placano, una volta conosciute le modalità di contagio dell'hiv?
[#19]
Utente
cara dottoressa sinceramente non lo so ... io ho fatto il test a 3 mesi da un comportamento a rischio visto da me , ma non a rischio per tutti i medici, perchè si trattava di un contatto indiretto con liquido vaginale ! però io per curiosità anche per vedere se in passato ci sono stati comportamenti a rischio l'ho fatto. Il risultato è stato NEGATIVO ed è propio da allora che sono cominciati tutti questi problemi .... dopo un paio di giorni dal test mi sono capitate molte situazioni strane nel senso che le vedevo come possibili modi di trasmissione dell'hiv ! ma le ho superate perchè ho capito che era frutto della mia immaginazione, ma pochi giorni fa mi è accaduto un fatto che mi ha fatto rifare mille dubbi ... l'accaduto riguardava un probabile fazzoletto di carta igienica sporco di sangue presente nel bagno che io ho usato per pulire il mio pene dopo urinato il problema è che prima pensavo che urinando alcune goccioline di altre persone potessero arrivare sul mio pene con lo schizzo della mia urina poi ho cominciato a dubitare sulla carta usata per pulire il pene appunto per questo fatto per la paura delle goccioline ed è qui che mi è sorto l'altro dubbio il dubbio del fazzoletto che non so se era quello che avevo in tasca o quello strappato dalal carta igienica dove io subito ho pensato che poteva essere pieno di sangue quel fazzoletto non riesco nemmeno a descrivere i miei dubbi perchè sono molto ingarbugliati non so perchè posso avere questa reazione ora non tocco più fazzoletti da estranei e per ogni minima cosa valuto al meglio la situazione. Tutto questo è cominciato a esserci dal primo fatto che mi ha costretto a fare il test , la mia mente da allora è cominciata a riempirsi di dubbi e possibili contaggi molti dei quali fantasiosi . .... Nonostante i medici dicono che io non sono a rischio non riesco a cancellare l'episodio e non considerarlo più a rischio ... sono un ragazzo che quest'anno sta facendo l'esame di stato e con questo problema che ho nonostante tutto sono riuscito a fare per ora tutte e due le prove in maniera eccellente ma io dovrò risolvere questo mio problema perchè la mia mente è stressata sono ben 7 mesi che io mi trova in questa situazione ....
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Gentile ragazzo,
ritengo che sette mesi siano tanti, se trascorsi con tali dubbi.
Poichè i medici l'hanno rassicurata e Lei ha anche avuto ulteriori informazioni da numero verde AIDS ecc..., potrebbe esserLe utile parlare con uno psicologo di persona delle Sue paure e dei Suoi dubbi, in maniera tale da capire meglio di che si tratta e metetre fine al Suo disagio.
Cosa ne pensa?
A Roma, poi, ha certamente grandi opportunità per incontrare ottimi specialisti in qualunque ospedale pubblico.
Saluti,
ritengo che sette mesi siano tanti, se trascorsi con tali dubbi.
Poichè i medici l'hanno rassicurata e Lei ha anche avuto ulteriori informazioni da numero verde AIDS ecc..., potrebbe esserLe utile parlare con uno psicologo di persona delle Sue paure e dei Suoi dubbi, in maniera tale da capire meglio di che si tratta e metetre fine al Suo disagio.
Cosa ne pensa?
A Roma, poi, ha certamente grandi opportunità per incontrare ottimi specialisti in qualunque ospedale pubblico.
Saluti,
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Utente
si dottoressa avete ragione ! ma 7 mesi dal primo fatto poi durante questi mesi ci sono stati periodi che non ci ho pensato propio e altri invece che mi impuntavo di brutto ma forse ho capito da solo che sto andando troppo nel banale ! propio pochi giorni fa ho parlato con un mio amico di questi fatti e insieme siamo giunti alla conclusione che non pensare più a questa malattia è l'unica cosa da fare in più pensare sempre in negativo non porta in nessuna parte e porsi tanti "ma"e tanti "se" è inutile non serve .. poi se un dottore dice chiaramente che il mio rischio non è presente e dopo aver fatto il test con risultato negativo allora significa che le parole del dottore sono parole giuste, quindi ora valuto la situazione se riesco ad andare avanti e scordare l'accaduto o chiedere l'aiuto di un esperto !! sono due giorni che ho capito davvero che le mie paure sono esagerate .oggi sono riuscito a studiare in maniera serena infatti non ho pensato all'accaduto fino ad ora . visto che ho dovuto rispondere a una gentile dottoressa !!! ma sono un ragazzo forte non mi farò distruggere la mente da questi maledetti dubbi ve lo assicuro dottoressa io volevo sapere solo cosa poteva essere che mi portava a questo ?? è diventata tipo una fobia la mia? cosa la possiamo definire?
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Gent.le ragazzo,
non è possibile fare diagnosi attraverso una consulenza on line, la paura di un contagio hiv forse ha scatenato una reazione eccessiva, se vuoi comprenderne il significato puoi fare un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta presso il Consultorio familiare della tua asl.
non è possibile fare diagnosi attraverso una consulenza on line, la paura di un contagio hiv forse ha scatenato una reazione eccessiva, se vuoi comprenderne il significato puoi fare un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta presso il Consultorio familiare della tua asl.
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L'eccessiva dubbiosità e la continua richiesta di rassicurazioni mi convincono del fatto che potrebbe davvero esserle utile un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta per approfondire la questione e capire insieme quale eventuale soluzione sia la più indicata per Lei. Non è possibile fare una diagnosi online.
Saluti,
Saluti,
Dr. Marco Stefanelli
Psicologo - Psicoterapeuta a Roma
Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva)
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 3.4k visite dal 24/05/2011.
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