Voglia di lavoro e sensi di colpa nei confronti del bambino
Ho 31 anni, sono laureata ed ho una bambina di 18 mesi circa. il mio desiderio è quello di andare a lavorare e vorrei sapere se è così strano desiderare questo.
Dovrei sentire di abbandonare mia figlia?
Grazie
un figlio può avere uno sviluppo psichico "armonico" e "sano" anche in presenza di genitori che lavorano.
Una madre soddisfatta e realizzata potrebbe divenire un buon modello da imitare per una figlia, non un ostacolo al suo benessere.
Cerchi piuttosto di non far divenire i suoi dubbi su cosa sia giusto o sbagliato fare o provare un qualcosa che un giorno possa impedirle di realizzarsi anche come donna e non solo come madre.
Cordialmente.
Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com
la nascita di un figlio comporta una sospensione delle proprie abituali attività per un certo periodo di tempo e l'adattamento ad una nova realtà con altri ritmi e altre responsabilità.
E' comprensibile la sua voglia, ora, di riprendere i suoi ritmi e i suoi spazi.
Chiede a noi di dirle se dovrebbe sentirsi di abbandonare sua figlia, ma lei come si sente rispetto a questo?
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
Mi spiego meglio. Il desiderio (di tornare al lavoro) Lei lo sente, quindi non deve chiedere a qualcun altro se è giusto o sbagliato.
Eventualmente una domanda più sensata può essere "Come posso tornare a lavorare, continuando a far bene la mamma?"
Questi dubbi e sensi di colpa sono abbastanza diffusi ma, come Le ha ben indicato il Collega, i bimbi crescono sani anche in presenza di genitori che lavorano.
Ciò di cui Sua figlia ha bisogno è una mamma disponibile e prevedibile (nell'essere disponibile).
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Il problema, è sorto in me nel momento in cui le mamme che conosco hanno lasciato il lavoro per stare con i propri figli.
Ma il lavoro lo desidero e cercherò di essere comunque una buona mamma.
forse l'esempio delle altre mamme, che non lavorano più per seguire i figli, la fa sentire in colpa al pensiero di ricominciare un'attività fuori casa.
Conciliare lavoro e figli non è quasi mai semplice, e ogni caso è differente dagli altri.
Ad es. un conto è occupare una posizione che tiene lontano da casa dal mattino fino a tarda sera, o che obbliga a fare frequenti viaggi all'estero, e un altro conto è un lavoro meno impegnativo e che lascia comunque la possibilità di essere presente alcune ore al giorno per i figli - e di esserlo senza la sensazione di avere un diavolo per capello.
Non è detto che chi rimane a casa sia per forza una buona madre: ci sono donne che dopo aver abbandonato il lavoro iniziano a far pagare ai figli la propria scelta, sono perennemente insoddisfatte e frustrate e generano una situazione familiare molto pesante per tutti.
Diciamo che una via di mezzo fra un lavoro totalizzante e un abbandono definitivo potrebbe essere una buona scelta, perchè è innegabile che i bambini piccoli hanno bisogno di una certa presenza della madre.
Lei che lavoro faceva prima della maternità?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Si guardi intorno, penso che potrà trovare una soluzione che consenta a lei di lavorare e a sua figlia di vederla comunque qualche ora al giorno e nel weekend.

Ringrazio tutti Voi.
In fondo, forse, era proprio questo ciò che volevo sentirmi dire.
il suo compagno condivide il suo desiderio di tornare al lavoro?
Ritiene che troverà in lui aiuto e supporto non solo dal punto di vista psicologico, ma anche da quello pratico-organizzativo?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

Chi si contrappone al mio desiderio, sono delle persone molto vicine a mio marito.
Mentalità alquanto "sbagliata" direi.
l'importante è che riesca a salvaguardare l'alleanza con suo marito e che le "persone vicino a lui" non lo influenzino troppo o non costituiscano per voi fonte di litigio.
Come già le hanno efficacemente espresso i colleghi, è decisamente meglio per un figlio avere accanto una mamma appagata e felice, anche se "part-time".
Cari auguri.

Determinate persone, particolarmente inclini alla critica, trovano sempre qualcosa da dire e da contestare, e può essere che anche se le "accontentasse" restando a casa troverebbero altro per cui criticarla.
Stia serena e vada per la sua strada.

Io cerco di essere serena ma come dice Lei, c'è sempre qualcosa che non va.
Ci si lamenta per l'igiene;
perchè ho il cane ed il cane è sporco;
perchè non vado tutte le domeniche non vado a Messa;
Perchè chi vuole i figli "se le deve vedere";
I mei nonni hanno la campagna e la campagna è sporca, ciò che portavo lo donavano agli altri, (ora non porto più niente dalla campagna);
mi mette sempre a confronto con la figlia ( mia figlia si veste bene, mia figlia è una ragazza intelligente, e altro ancora);
Non paura anche di pettinarmi i capelli per non lasciare residui per terra.
racconta tutte le mie cose alle sua sorelle, persino che ho sofferto di depressione post partum ( mia cosa privata)-
Mi fermo qui, per non ribarle altro tempo.
la ringrazio di cuore
Non vale quindi la pena di cercare di accontentare questa persona (immagino sua suocera), perchè troverebbe altro da contestarle.

Ma io voglio vivere la mia vita come voglio fino a quando non offendo nessuno, e se voglio il cane o se ho la campagna è un mio problema e sono contenta così-
come vede lei è in grado di "svincolarsi" dal condizionamento derivante da suo suocera e da chi come lei assume un atteggiamento rigido nell'imporre il proprio unto di vista all'altro. Come ha osservato la collega l'importante è che lei senta di poter essere fedele a sé stessa, ad esempio riprendendo l'attività lavorativa e possa contare sul condivisione degli obiettivi con suo marito.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

Ringrazio tutti di nuovo.
non c'è nulla di cui scusarsi l'importante è che ora abbia compreso come rendere innocue le frasi di sua suocera evitando di ferire la propria sensibilità.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.