Centro di salute mentale
Salve, sono un ragazzo di 21 anni. Da tempo soffro di ansia immotivata provocata da situazioni esterne ( università, serate con amici ecc), guardando su internet mi sono informato sulla Fobia Sociale e ho riscontrato delle coincidenze con i miei sintomi, sono una presona eccessivamente timida e a causa di questo "disturbo" non riesco a socializzare ed evito le situazioni.
Detto qusto, non voglio confessare il mio malessere ai miei genitori, anche perchè non ho il coraggio di dirlo, a questo punto ho pensato di recarmi in un Centro di salute mentale. Vorrei sapere come funziona questa struttura: le visite sono gratuite? si paga soltanto la tassa e a quanto ammonta? inoltre queste strutture mi permettono di avere solamente una diagnosi o una vera e propria terapia? devo recarmi dal medico di famiglia o posso andare direttamente al csm? Posso andare anche in un centro diverso fuori della mia città?
Infine vorrei un vostro parere sulla mia scelta, cioè di non dire nulla ai familiari e andare di nascosto.
Grazie.
Detto qusto, non voglio confessare il mio malessere ai miei genitori, anche perchè non ho il coraggio di dirlo, a questo punto ho pensato di recarmi in un Centro di salute mentale. Vorrei sapere come funziona questa struttura: le visite sono gratuite? si paga soltanto la tassa e a quanto ammonta? inoltre queste strutture mi permettono di avere solamente una diagnosi o una vera e propria terapia? devo recarmi dal medico di famiglia o posso andare direttamente al csm? Posso andare anche in un centro diverso fuori della mia città?
Infine vorrei un vostro parere sulla mia scelta, cioè di non dire nulla ai familiari e andare di nascosto.
Grazie.
[#1]
Gent.le ragazzo,
forse è preferibile rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL dato che solitamente si occupano di utenza giovane e con problematiche simili alla sua, può chiedere un colloquio con uno psicologo anche senza prescrizione medica
http://www.regione.sicilia.it/sanita/cons0.htm#1
forse è preferibile rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL dato che solitamente si occupano di utenza giovane e con problematiche simili alla sua, può chiedere un colloquio con uno psicologo anche senza prescrizione medica
http://www.regione.sicilia.it/sanita/cons0.htm#1
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta. Per quanto riguarda il consultorio non vorrei che questa struttura gestisce delle problematiche "semplici"? mi spiego meglio: io non ho semplicemente un problema relazionale o semplice timidezza, io soffro di stati d'ansia ( anche anticipatoria) che hanno stravolto il mio stile di vita. Quindi mi chiedevo se i consultori sono delle strutture per problematiche "meno impegnative" rivolte a minorenni e adolescenti.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
I consultori sono delle strutture competenti e specialistiche nelle quali è possibile trovare risposta e cura a diverse patologie, anche 'impegnative'o 'non semplici'. In ogni caso, prima della cura viene indagata la patologia e saranno i colloqui e i test che le verranno proposti a stabilire la diagnosi.
Per quanto riguarda la scelta di 'nascondersi' io la penso così: comprendo i suoi timori ma sono colpita quando un ragazzo che 'vive in modo stravolto' non cerchi aiuto nella famiglia e nei genitori; come mai non ha il coraggio di dirlo? mi chiedo se questo pensiero derivi dal desiderio di proteggere i suoi familiari o dalla paura rispetto all'immagine di sè e al pregiudizio che lei stesso si dà rispetto alla fragilità e alla sofferenza.
trovo importante la scelta che ha pensato di chiedere aiuto: non è sufficiente internet infatti per fare diagnosi (a volte anzi, può essere fuorviante), quindi credo opportuno che lei possa indagare su di sè e prendersi cura della sua ansia.
Con tanti auguri.
Per quanto riguarda la scelta di 'nascondersi' io la penso così: comprendo i suoi timori ma sono colpita quando un ragazzo che 'vive in modo stravolto' non cerchi aiuto nella famiglia e nei genitori; come mai non ha il coraggio di dirlo? mi chiedo se questo pensiero derivi dal desiderio di proteggere i suoi familiari o dalla paura rispetto all'immagine di sè e al pregiudizio che lei stesso si dà rispetto alla fragilità e alla sofferenza.
trovo importante la scelta che ha pensato di chiedere aiuto: non è sufficiente internet infatti per fare diagnosi (a volte anzi, può essere fuorviante), quindi credo opportuno che lei possa indagare su di sè e prendersi cura della sua ansia.
Con tanti auguri.
[#4]
Caro ragazzo,
pur con le debite differenze fra struttura e struttura, molto spesso i centri pubblici non dispongono delle risorse necessarie per seguire adeguatamente tutti i casi che hanno in carico.
Di conseguenza, se ti rendessi conto che ti viene proposto un percorso di pochi colloqui e/o piuttosto distanziati l'uno dall'altro ti consiglio di chiedere apertamente se quanto proposto è sufficiente per risolvere la tua situazione.
Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi ti conviene contattare uno o più centri e chiedere direttamente a loro le informazioni che ti interessano.
Tenere fuori la tua famiglia dal problema che stai vivendo può essere controproducente, perchè crea una situazione in cui determinati tuoi comportamenti possono risultare inspiegabili ai tuoi familiari, ti fa sentire isolato e non fa sentire ai tuoi genitori che hai fiducia in loro.
Non pensi che si siano magari già accorti di qualcosa?
L'ansia poi non è mai "immotivata", ha sempre delle cause e non te ne devi vergognare, perchè si tratta di qualcosa che non dipende dal fatto di essere deboli o privi di volontà.
pur con le debite differenze fra struttura e struttura, molto spesso i centri pubblici non dispongono delle risorse necessarie per seguire adeguatamente tutti i casi che hanno in carico.
Di conseguenza, se ti rendessi conto che ti viene proposto un percorso di pochi colloqui e/o piuttosto distanziati l'uno dall'altro ti consiglio di chiedere apertamente se quanto proposto è sufficiente per risolvere la tua situazione.
Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi ti conviene contattare uno o più centri e chiedere direttamente a loro le informazioni che ti interessano.
Tenere fuori la tua famiglia dal problema che stai vivendo può essere controproducente, perchè crea una situazione in cui determinati tuoi comportamenti possono risultare inspiegabili ai tuoi familiari, ti fa sentire isolato e non fa sentire ai tuoi genitori che hai fiducia in loro.
Non pensi che si siano magari già accorti di qualcosa?
L'ansia poi non è mai "immotivata", ha sempre delle cause e non te ne devi vergognare, perchè si tratta di qualcosa che non dipende dal fatto di essere deboli o privi di volontà.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4k visite dal 23/05/2011.
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