Cosa mi spinge a sperare che mia moglie mi tradisca.

Buon giorno Dott.ri,

Io come penso molti ho tante fantasie e strane cose pe rla mente, a volte penso che le determinati pensiero che ho siano di un folle, altrevolte quelli di una persona che ha grossi problemi da risolvere.
Io vivo con una donna da circa 10 anni, abbimqao una figlia bellissima, diciamo che di questa donna non sono mai stato innamorato veramente, intendo invaghito, ho voluto provare a stare con lei perché non risucivo con altre donne, insomma con quelle per cui provavo attrazione ero troppo timido e dovevo scappare ... non riuscivo a gestire la situazione mi facevano paura, invece lei non mi faceva paura, oddio anche con lei all'inizio era difficile.
In adolscenza ho sofferto di misoginia, le odiavo tutte, i miei amici se le portavano a letto, anch'io avrei voluto ma ero tr4opo insicuro e inutile come uomo, all'inizio mi davano un pò di corda poi vedendo quanto ofssi imbranato scappavano via (normale direi).
Lei da me ha dovuto sopportare i miei mille capricci e ripicche (io pens oche anche lei non si sia in realtà mai innamorata di me, diciamo che ha trovato uno molto più giovane e tutto sommato benestante).
Negli anni ho sperato che lei mi tradisse, spero tut'ora di scoprire che lei mi tradisca, ma cosa fa scattare questo pensiero ???
Diciamo anche che io sono talmente ingenuo e tonto che per poterlo capire dovrei vederli nel suo letto (dico suo letto perchè dormiamo separati da 2 anni e facciamo sesso 2 volte l'anno... il nostro sesso è sempre stato di 5 minuti senza preliminari ecc ecc come andare da una prostituta, e finito il tutto entrambi a lavarsi pe rpoi rivestirsi velocemente.... mentre scrivo mi stanno venendo i brividi .....).
Come mai spero di poter soffrire un giorno scoprendo che lei si sta facendo "cavalcare" da un altro ????
Spero di non avervi tediato con il discorso prolisso e penso pieno di errori e refusi e spero di non avere osato eccessivamente nell'esporre la situazione
grazie a chi volesse rispondermi
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)Negli anni ho sperato che lei mi tradisse, spero tut'ora di scoprire che lei mi tradisca, ma cosa fa scattare questo pensiero ???(..)
gentile utente comprendere le dinamiche di questo suo desiderio implicherebbe la conoscenza dei suoi vissuti e della situazione relazionale, anche non intima, con sua moglie. ciò che on line appare impossibile.
Le si potrebbe rispondere con un esempio concreto che non necessariamente potrà essere sovrapponibile al suo, ma che potrebbe offrire almeno una possobilità di lettura (tra tante).

vi sono situazioni in cui uno dei due partener, per sensi di colpa, non tradirebbe mai o non terminerebbe mai una relazione. sapere di un tradimento del partner legittimerebbe a fare lo stesso e a concretizzare un possibile desiderio.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
dott. De Vincentiis la ringrazio per la Sua risposta, ma io non penso sia per leggittimare un mio tradimento o per esser epiù libero, forse è la voglia di avere un pretesto per cui poi avere il coltello dalla parte del manico, però mi lascia perplesso la mia voglia di soffrire di questa cosa, anche perchè se scoprissi un suo tradimento io soffrirei, e la cosa assurda è proprio la mia voglia che ciò avvenga per soffrire....
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
... la cosa assurda è proprio la mia voglia che ciò avvenga per soffrire....

è il momento di parlarne con uno psicologo dal vivo non crede?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
essere traditi permette di sentirsi legittimati a prendere in mano una situazione che prima non si era potuto o voluto fare.

soffrire, inoltre, in qualche modo allieva il senso di colpa che si può nutrire nei confronti del partner, per cui rappresenterebbe una forma di espiazione.

In ogni caso sono solo interpretazioni e spunti di riflessione che meriterebbero un'approfondimento.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
intanto ringrazio voi per avermi dato retta e dato anche qualche spunto di riflessione, inizierò a meditarci sopra un pò e magari deciderò anche di andare da uno psicologo di persona ....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signore,

a quanto già ipotizzato dai miei colleghi aggiungerei un altro spunto di riflessione.
Lei ci dice che la sua relazione attuale è un ripiego, perchè le donne che davvero le interessavano erano secondo lei inavvicinabili a causa della sua timidezza e del senso di inadeguatezza che provava.
Ora che sono passati diversi anni dall'inizio del vostro rapporto lei come si sente? E' più sicuro di sè?
Le capita di avere il desiderio di tradire la sua compagna?

Nel caso in cui lei oggi si sentisse più sicuro di sè e in grado di approcciare altre donne potrebbe desiderare che fosse sua moglie a tradire per prima, perchè questo legittimerebbe un suo eventuale tradimento (sempre che questo non sia già successo).

Il desiderio di soffrire per un tradimento di sua moglie è invece qualcosa di eccessivamente complesso per ipotizzare delle spiegazioni senza conoscerla di persona.

Qualunque cosa deciderà di fare, se contattare o meno uno psicologo, cerchi di non perdere mai di vista il fatto che in questa situazione è coinvolta una bambina che non ha nessuna colpa per i problemi del vostro rapporto, e che non può non soffrire per il vostro conflitto e per l'esempio negativo, di coppia infelice, che le state dando.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Lo so Dott. Massaro, infatti stiamo dando a nostra figlia un esempio di famiglia anafettiva, a lei facciamo tante coccole ma tra di noi adulti non ci sfioriamo neanche e dormiamo ormai da anni in stanze diverse, ma cosa posso fare ??? andare via di casa cambierebbe le cose ?? le migliorerebbe intendo per la bimba ???
Effettivamente io mi vedo con un'altra donna, non abbiamo mai fatto sesso, usciamo e in qualche modo ci coccoliamo andando a cena e rimanendo insieme, ma non penso che il fatto che io esca già con un'altra faccia scatenare la voglia che lei mi tradisca per prima, no su questo ho meditato e non è per scaricare le responsabilità è qualcosa di ben più profondo e radicato, secondo me risalente a quel periodo in cui "soffrivo" di misoginia.
Se lei mi abbia già tradito o no io non ne ho la più vaga idea, per capirlo dovrei vederli direttamente a letto insieme altrimenti sono abbastanza tonto, non lo capirei neanche se arrivassero fiori a casa non mandati da me .........
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
La sua ipotesi può essere corretta, ma necessita di un approfondimento che da qui non possiamo offrirle.

Per quanto riguarda la bambina potreste valutare una separazione che permetta di rendere chiara la situazione agli occhi di tutti: uscire dall'ambiguità di una coppia che sta assieme anche se non è più da tempo una "vera coppia" potrebbe essere utile a tutti voi.

I bambini a volte soffrono più per un clima familiare teso e infelice che per una separazione coniugale che fa chiarezza e consente il ripristino di rapporti civili fra i due genitori.
Molte coppie che non funzionano stanno assieme per i figli, ma quando la situazione è molto tesa e compromessa questa può non essere la soluzione migliore.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Oltre alle ipotesi offerte dai colleghi, ce n'è un'altra che in apparenza può sembrare troppo semplice o banale, ma che non dovrebbe trascurare.

Una delle tendenze più forti dell'essere umano è trovare conferme alle proprie aspettative. Specialmente se si è insicuri e ansiosi, si può preferire di gran lunga veder confermata un'aspettativa sul modo in cui si è, anche negativa, piuttosto che restare nel dubbio.

Se lei si è sempre sentito un incapace con le donne, adattandosi a sposarne una che sente di non aver mai amato, se avesse la certezza che sua moglie la tradisce confermerebbe in pieno ciò che pensa di se stesso: "Ecco, lo sapevo, sono talmente incapace che ho sposato una donna che non solo non amavo, ma che ora mi tradisce pure".

Quale che sia l'ipotesi che la farà riflettere di più, mi sembra scontato dirle che dovrebbe parlarne con uno psicologo di persona, non tanto per capire qual è quella giusta, ma per superare i limiti che sente di avere.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
dott. Massaro però volevo dirle che in famiglia anche se non abbiamo scambi affettuosi io e la mamma di mia figlia comunque ridiamo e non vi sono particolare tensioni, lei "pare" addirittura tranquilla e felice, il "problema" sono io, forse agli occhi di mia figlia non c'è poi così tanta tensione più che altro cresce credendo che una mamma ed un papà non si toccano mai e non si abbracciano mai ......
Dott Santonocito mi sa che lei ha azzeccato l'evidenza o comunque c'è andato vicino, rileggendo quello che lei ha scritto devo ammettere che potrebbe proprio essere il fatto di considerarmi un fallito ed avere la conferma sarebbe la ciliegia per darmi la conferma di quanto io sia un fallito .... non in tutto ma con le donne (che io non ci abbia mai saputo fare con loro già lo so ma questo ulteriore spunto di riflessione mi apre nuove porte). Però oltre che rifletterci cosa posso fare ??? mi pare una sentimento così radicato ... la mia adolescenza risale a circa 25 anni fa .......
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
La riflessione su di sè è importante ma ha molti limiti, mentre è sempre possibile intraprendere un percorso psicologico per lavorare su aspetti di sè legati al passato, ma che creano ancora sofferenza.
Molte persone sue coetanee lo fanno: non ha importanza quanti anni sono passati, ma il fatto che quanto è accaduto sta avendo ancora degli effetti negativi che si possono superare con un lavoro adeguato al caso.
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Dr. Maurizio Brescello Psicologo 102 1
Gentile utente, i miei colleghi hanno gia' detto tutto. Il consiglio e' quello di sentire uno psicologo che la possa aiutare ad orientarsi. Una sola riflessione mi viene da fare. A volte speriamo che siano gli altri a prendere le decisioni per noi...

Dr. Maurizio Brescello

[#13]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Dott. Brescello, è vero solitamente si tende a rimanere in quella situazione che più o meno si conosce e si aspetta che siano gli altri a prendere la prima decisione, io a dicembre provai ad andare da una psicologa dell'asl solo che lei disse di non potermi dedicare troppo tempo e mi aveva fissato un appuntamento dopo un mese a me pareva troppo aspettare tra una seduta e l'altra un mese per cui lasciai perdere ......
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ha ragione, purtroppo spesso è così: quando i servizi pubblici sono oberati di lavoro i loro interventi si concentrano sulle situazioni più gravi e problematiche, e i casi non gravi non ottengono l'attenzione che comunque meriterebbero.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Oltre a rifletterci potrebbe valutare l'ipotesi di un percorso che l'aiuti a modificare alcune degli aspetti che gia qui si sono rivelati importanti in questa situazione.

Se continuerà ad attendere che sia la partner (o gli altri) a prendere le decisioni per primi potrebbe perdersi un sacco di occasioni che la vita le offre e non vivere la vita in un modo più desiderabile

Se continuerà a cercare delle conferme sulla sua incapacità anche con sua moglie potrebbe perdere di vista il vostro rapporto e la sua vera natura

Se continuerà a tormentarsi con certi dubbi a lungo potrebbe perdere di vista l'importanza della famiglia e del suo esempio per sua figlia

Potrei ancora continuare ma sono sicuro che anche lei si è accorto di quanti stimoli ha gia ricevuto. Mi rendo conto che attendere un mese tra una seduta e l'altra può apparire troppo, come troppo può apparire una spesa per un trattamento privato. Credo che dovrebbe dedicarsi con maggiore impegno a ciò che può permettersi.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
io non credo che si tratti di misoginia ma semplicemente di un atteggiamento rigidamente giudicante nei suoi riguardi che rende le sue relazioni interpersonali delle "prove d'same" dalle quali lei al massimo esce con una sorta d "18 politico", così alla fine l'evitamento è diventato il suo "marchio di fabbrica".
Se crede di non poter fare altro che meditarci su, sarà la vita a decidere al posto suo e non le chiederà il suo parere in merito.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
a questo punto visto l'interesse di così tanti, non mi rimane veramente che ringraziarvi di cuore pe ril tempo che mi avete concesso, ringrazio tutti, in questi giorni ho avuto modo di riflettere su tutto ciò che è stato detto qui e chi ha veramente azzeccato il perchè di questo mio problema ed effettivamente è il riconoscere il mio fallimento la mia incapacità con le donne.
Io sono molto attivo in molti campi, so di essere in gamba in molte cose, non sono un depresso, anzi sono attivo nel lavoro sono un maratoneta (per cui usufruisco di serotonine a gogo), ho moltissimi amici che mi stimano, molte delle quali donne con cui ho un rapporto fantastico, penso di essere tr ai pochi maschi ad aver ricevuto un mazzo di rose rosse da una amica ecc ecc.
Solo nell'ambito sessuale e relazionqare come partner, scatta questo blocco di non essere all'altezza degli altri uomini.
Invece d'altro canto mi sento un papà in gamba, dedico molto tempo a mia figlia e lei pare essere fiera di me, anche perchè vede che riesco bene e diciamo fuori dai denti a volte meglio di altri papà in determinate cose "pratiche".
Lo so ora devo chiedere consulenza a qualcuno altrimenti come già ribadito rimmarò in questo fase inerme di passivismo.
Riproverò ancora con la psicologa dell'asl che quntomeno è sotto casa.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Solo nell'ambito sessuale e relazionqare come partner, scatta questo blocco di non essere all'altezza degli altri uomini. "

Gent.le utente,
le relazioni affettive non sono maratone nelle quali bisogna gareggiare per dimostrare le proprie capacità, l'unica cosa che le rende significative è la possibilità di essere sé stessi e condividere in modo autentico la nostra esperienza con l'altro, sembra una banalità ma è ciò che fa la differenza.
[#19]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Innanzitutto vorrei sottolineare che la modifica al mio scritto è stata fatta dallo staff e non da me, forse se la sono presa per il fatto che avevo menzionato il nome di uno degli psicologi che sono intervenuti indicandolo come chi ha azzeccato il nocciolo della questione........

Dott.ssa Camplone io non intendevo dire che gareggio con gli altri uomini, intendevo dire che reputandomi un fallito nelle relazioni con le donne, riconosco che gli altri siano più in gamba di me, so che non bisognerebbe confrontarsi e vivere una vita costruttiva cercando la felicità con la propria compagna, ma ripeto sentendomi non all'altezza, percepisco gli altri uomini dei grando amatori... ovviamente non tutti, conosco anche amici chiamati in mnodo stupido e superficiale "sfigati", perchè una donna non l'hanno mai "avuta".
Lei sa anche quanto purtroppo nella società si cresca con milioni di falsi ideali che ti vengono costantemente inculcati sopratutto in fase adolescenziale per cui per avere un minimo di virilità devi essere in possesso si un pene che sia lungo almeno 20 cm e largo il doppio.... capisco che crescendo poi si rinsavisce e si comprende che non è vero ma nel background la mente ha lavorato e ha creato inconsciamente dei problemi ........
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Gentile utente, siamo intervenuti solo perchè lei ha scritto una inesattezza: ha inviato una domanda nell'area di psicologia, quindi parla con degli "psicologi", non con dei "medici" come lei aveva scritto.

E la correzione è indirizzata proprio ad evitare che altri lettori possano confondere le due figure professionali che hanno competenze differenti, e assolutamente non ce la "siamo presa" con lei.

Cordiali saluti,
staff@medicitalia.it
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
chiedo venia per il mio errore .......
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
che ci siano dei condizionamenti culturali derivanti da modelli di riferimento spesso fittizi è sicuramente vero, tuttavia non le persone adulte e quindi anche le donne sanno bene che l'aspetto fisico per quanto attraente non garantisce l'assenza di problemi relazionali, quindi la "partita" per quanto la riguarda è ancora aperta e tutta da giocare sta a lei scegliere se mettersi in gioco oppure aspettare che il cambiamento "magicamente" arrivi dall'esterno.
La scelta dello psicoterapeuta è molto delicata nell'intento di offrirle un ulteriore spunto di riflessione le suggerisco la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html