Ancora non riesco ad interagire con l'altro sesso...

Salve, come avevo gia scritto precedentemente mi blocco quando si tratta di dover avvicinarmi ad una donna per intraprendere un qualsiasi tipo di contatto, verbale o non verbale che sia,ho fatto terapia con diversi psicologi ma non sono riuscito
a rimuovere il problema alla radice,anzi direi che i risultati sono stati a dir poco insoddisfacenti, in un altro consulto mi e' stato detto che il
mio blocco e' dovuto ad una forte paura di essere rifiutato, ed e' vero, perche io non voglio essere rifiutato oserei dire MAI! Perche ritengo di essere una persona meritevole della fiducia altrui con la quale si possa discutere di qualsiasi argomento,sono incapace di aprofittarmi della altrui debolezza ed ho un solido e sano codice morale che rispetto, se non avessi il problema di instaurare nessun tipo di rapporto con una donna la mia vita sarebbe quasi perfetta.Il mio problema mi sta portando a sviluppare una sorta di misoginia
che si fortifica con il passare del tempo,non capisco cosa non vada in me, perche negli altri aspetti della vita sono anche fin troppo normale, ma la mia paura sta distruggendo completamente la fiducia che ho in me stesso,vedo altri anche piu brutti di me che si sono fidanzati con le stesse ragazze che mi piacevano ed ho fantasie sadiche e omicide nei loro confronti che ero quasi giunto al punto di mettere in pratica premeditando metodi e tempi,andando anche ad acquistare dell'acido dal ferramenta e altri utensili,con l'intenzione di realizzare il teatro infernale che avevo immagginato,pensando addirittura che se fossi diventato un serial killer avrei avuto fama assicurata,magari mi sarei divertito un mondo a prendere in giro i giudici ad u futuro processo,e l'idea tutt'ora mi tenta,ci tengo a dire che sono stato rifiutato diverse volte dal mio punto di vista in maniera non giustificabile,e non ho digerito per niente questi rifiuti, per un periodo sono stato ossessionato dai soldi,ovvero dalla loro mancanza in quantita notevoli da parte mia dato che la ragazza di cui ero innamorato e che mi ha rifiutato come se fossi un lebroso si e' messa con un figlio di papa' brutto piu della fame ma in tanto dotato di una vistosa Porsche Cayman.Non so come devo reagire e sinceramente sono STANCO di tutto cio',sebbene
abbia momentaneamente frenato gli impulsi di cui parlavo prima la mia rabbia e' tuttora immensa, e sto riuscendo sempre peggio a controllarla e mi domando perche debba controllarla quando potrei ottenere cio che volgio prendendolo con la forza? Da un po di tempo mi sfogo saltuariamente provacando quasi apposta liti furibonde in famiglia e inizio ad urlare addosso ai miei per ogni minimo motivo,come quando mia madre mi ha chiamato dall altra stanza per venire ad aiutarla ho risposto con un animalesco CHE CA**** C'E!!!! Le fantasie che faccio sono morbose, e non so quanto e quando si aggraveranno, ho pensato un paio di volte di suicidarmi, con la volonta non avrei problemi a farlo e non faticherei a trovare il modo.NON SO COSA FARE!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Il mio problema mi sta portando a sviluppare una sorta di misoginia che si fortifica con il passare del tempo, non capisco cosa non vada in me, perche negli altri aspetti della vita sono anche fin troppo normale, ma la mia paura sta distruggendo completamente la fiducia che ho in me stesso"

Caro ragazzo,

sono passati 10 mesi dall'altro consulto sullo stesso tema e mi sembra di capire che la situazione sia ulteriormente peggiorata.
Da qui non possiamo indicarti "ricette magiche" o "consigli" per risolvere una situazione che dovrebbe essere attentamente approfondita perchè ti sta creando intenso disagio.
Non esistono trucchetti o scorciatoie, se vuoi che le cose cambino devi andare di persona da uno psicologo con il quale lavorare sulle emozioni che ci hai descritto.
Mi sembra che tu abbia sufficiente consapevolezza per approfondire queste difficoltà e penso che dovresti davvero farlo senza aspettare altro tempo.

Ti faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
si ma ci sono gia andato varie volte, e adesso o iniziato un altra terapia con uno psicologo, il problema e' che il tempo a disposizione nelle sedute e' poco, spesso trovo
difficile arrivare al dunque,e' difficile trasmettere cio che provo in parole comprensibili avendo a disposizione un ora o poco piu, questo dottore mi vede una volta a settimana,forse dovrei chiedere un numero maggiore di sedute settimanali,ma in questo caso c'e la possibilita che questo interferisca con gli altri impegni, tipo il lavoro.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> perche io non voglio essere rifiutato oserei dire MAI!
>>>

E più continuerai a temere così tanto il rifiuto, più ti risulterà difficile avvicinarti a una situazione dove esiste sempre la possibilità di essere rifiutato.

Che psicoterapie hai tentato, finora? Tipo, durata, frequenza, contenuto delle sedute, compiti ricevuti ecc.

Per problemi come il tuo possono essere utili approcci dove non si parla e basta, ma si ricevono indicazioni chiare su come comportarsi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, il timore di essere rifiutati è una forma di paura importante e bloccante. In una prospettiva integrativa della psicoterapia è necessario affrontare tale paura nel contesto terapeutico al fine di esportare all'esterno i progressi ottenuti. Questo con o senza indicazioni comportamentali (dipende dallo stile e orientamento del terapeuta).

Alcune persone che non hanno alcun vantaggio dalla psicoterapia tendono ad avere relazioni terapeutiche caratterizzate da scarsa fiducia ed una bassa disponibilità ad affidarsi al professionista. Questo ovviamente potrebbe NON essere il suo caso. Pertanto la invito ad aggiungere maggiori dettagli in merito al tipo di terapia che sta svolgendo ed alla relazione che lei ha col suo terapeuta.
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Utente
Utente
allora, a 13 anni mi hanno portato da un assistente sociale, li si sono fatte solo chiacchiere e non ho concluso nulla, poi sono andato da una psicoterapeuta piuttosto brava con la quale ho discusso dei miei problemi familiari, mi ha anche dato dei compiti da svolgere
tipo distribuire mazzetti di fiori ai passanti per superare
l'inibizione,in quel momento funziono', ho trovoto il coraggio di PROVARCI con due studentesse universitarie sedute al mac donalds, ero andato li solo a prendere un panino, comunque quando ho chiesto il numero a quella che mi era piaciuta di piu lei non me lo ha voluto dare perche ha detto che ero troppo giovane per lei, non me la prendo per questa storia dato che ero in vacanza e comunque non avrei mai legato con questa persona, ho superato la paura per una volta ma comunque e' finita in fallimento,ora non riesco a rifare lo stesso e non so il perche... Stando nella mia citta' che non e' molto grande ho paura di farmi una cattiva reputazione con la mia timidezza,poi mi conoscono pochi in citta' per lo piu di vista, gli amici che ho sono pochissimi e non esco pratticamente mai,ora vado da uno psicologo che cerca di insistere per farmi uscire di piu anche solo per farmi una passeggiata,io ci vado e dopo che sono stato in mezzo alla gente mi sento unpo meglio,ora e' arrivato mio zio per cercare un lavoro qui,e usciamo unpo in due
perche insiste lui che non vuole starsene chiuso in casa,quando se ne andra a vivere per conto suo non so se avro voglia di uscira da solo...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ho superato la paura per una volta ma comunque e' finita in fallimento
>>>

Non è stato affatto un fallimento, ma un successo. In questa fase tu devi pensare solo a vincere ripetutamente la paura del rifiuto, non a conquistare una ragazza. È ancora presto. Prima s'impara a camminare, poi a correre.

>>> ora non riesco a rifare lo stesso e non so il perche...
>>>

Probabilmente perché non hai dato seguito al tuo allenamento, perché di questo si tratta. Sono sicuro che anche la precedente psicoterapeuta te lo avrà detto.

Ci sono diversi compiti che è possibile mettere in atto per venire incontro al tuo problema, ma dev'essere il terapeuta a suggeritelo. Se la tua paura del rifiuto è così limitante la cosa migliore è affrontarla per via psicoterapeutica.

Cordiali saluti