Anorgasmia, depressione, stress, infelicità, cambiamenti di umore

Salve, sono un ragazzo di Roma di 20 anni, vorrei porre alcune domande a medici competenti. Il problema riguarda la mia Fidanzata con cui ho un rapporto da un anno lei ha 22 anni e in passato ha sofferto di depressione anche in stadi abbastanza acuti tanto che assumeva psicofarmaci (tra cui se non erro un antiricaptatore della sierotonina), ha smesso da circa 8 mesi l'assunzione di questi farmaci ma credo che il suo problema non sia risolto del tutto in quanto molto spesso è giù di morale, sconfortata, piccole cose la stressano moltissimo, è ansiosa, alcuni giorni non le va di fare nulla neanche di andare al lavoro, altri giorni invece è apparentemente normale, nei giorni di sconforto inoltre cerca lo scontro diretto con me (che non trova perchè molto spesso non rispondo) con provocazioni o esprimendo dubbi sul nostro rapporto per poi anche dopo pochi minuti dire "scusami, non prendere sul serio le cose che ho detto, sono giù, non sono vere, io ti amo".
Per prima cosa volevo sapere se questi sintomi di stress immediato anche nelle piccole cose, di infelicità saltuaria, di ricerca di scontro con me, di voglia di fare ben poco siano sintomi di depressione in stato lieve. quindi vorrei sapere se devo attivarmi per convincerla ad andare da uno psicologo competente che posssa aiutarla o fare altro. In più io nel mio piccolo come potrei aiutarla? Non sopporto di vederla infelice. E le frasi che dice sul nostro rapporto sono effettivamente solo provocate da questa possibile depressione, sono solo uno sfogo comune, oppure c'è qualche cosa di piu? (queto è un altro mio dubbio in quanto lei dice che senza di me non ce la farebbe a vivere e ri-cadrebbe in depressione sicuramente).
Inoltre volevo porre sempre un'altro problema che ci affligge particolarmente e che risolvendolo credo risolverebbe almeno in parte anche questo stato di depressione e stress che ho notato. Premetto col dire che prima di stare con me lei non aveva mai raggiunto l'orgasmo, con me lo ha raggiunto solo una volta grazie all'uso di un vibratore Clito-vaginale acquistato proprio per cercare di raggiungerlo. Da quel giorno però non è mai riuscita piu a raggiungere l'orgasmo con nessun tipo di stimolazione e ormai sono passati mesi, riusciamo a raggiungere credo il 99% cominciano le contrazioni vaginali ma l'orgasmo non sopraggiunge ma appare un ovvio fastidio credo dovuto alla lunga stimolazione e quindi dobbiamo interrompere. Per molti il rapporto sessuale serve anche a risolvere litigi o discussioni per noi credo sia il contrario in quanto lei diventa cupa, stressata e insoddifatta dopo il rapporto in quanto non riesce piu a raggiungere l'orgasmo e non sfoga quindi l'eccitazione che credo le si ritorcia contro abbattendo il suo umore. Come posso affrontare questo problema? Ho paura che alla lunga questa insoddisfazione possa danneggiare il rapporto rendendola davvero infelice non solo del sesso ma anche di me. Devo rivolgermi a qualcuno? E Che poso fare nel mio piccolo? Grazie a tutti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazzo,
la sua ragazza ha seguito solo una terapia farmacologica oppure è stata seguita anche da uno psicologo-psicoterapeuta?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, a quanto ne so quei farmaci sono stati assunti dopo consulto ed alcune sedute con uno psicologo, non le saprei dire con esattezza per quanto tempo è stata in cura continuativa in quanto in quel periodo non ci conoscevamo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Sarebbe molto importante che la situazione fosse valutata e presa in carico da uno psicologo, dal momento che la terapia farmacologica non è servita e che i problemi che ci riferisci fanno star male non solo la ragazza, ma anche te.
Forse l'alternanza di alti e bassi nel suo umore la porta a cercare sempre in maniera altalenante lo scontro con te, tenendo conto che l'irritabilità è uno dei possibili sintomi dei disturbi depressivi così come lo sono determinate difficoltà sessuali.

Certo è che se da 8 mesi non segue più alcun genere di terapia non può che peggiorare, e che anche tu puoi esserle utile fino ad un certo punto perchè si tratta di situazioni che devono essere seguite da uno specialista.

Forse la cosa più utile che puoi fare è convincerla a consultare uno psicologo, dal momento che se all'epoca si è sottoposta solo ad alcune sedute è evidente che non si trattava di un percorso strutturato e che comunque non è stato sufficiente ad aiutarla a stare bene.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
A quanto ne so prima della terapia si trovava in condizioni anche peggiori quindi sicuramente i farmaci la hanno aiutata ma evidentemente a quanto lei mi dice non la hanno curata adeguatamente.
Devo cercare di convincerla a rivolgerci ad uno psico-sessuologo per cercare di risolvere entrambi i problemi oppure mi consiglia di rivolgermi separatamente prima a uno psicologo e poi a un sessuologo? E inoltre è opportuno che almeno in una parte delle possibili sedute io sia presente? La ringrazio molto per l'interessamento, questa questione è di vitale importanza per me soprattutto per la mia fidanzata e soprattutto credo che sia una questione urgente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Dato che oggi la ragazza si trova nelle condizioni che descrivi penso che non abbia neanche più importanza stabilire se la terapia farmacologica sia stata un pochino utile, perchè il risultato è che in questo momento non prende più nulla e non sta bene per niente.

In Italia la figura del "sessuologo" come professionista a sè stante è inesistente, si tratta di psicologi (o eventualmente di medici) che hanno approfondito l'ambito sessuologico del quale comunque tutti gli psicologi si occupano, dal momento che la sessualità è parte integrante della vita psichica e di relazione delle persone.
Di conseguenza potreste rivolgervi ad uno psicologo che sia anche formato in maniera specifica in sessuologia, ma non è indispensabile.
E' anzi importante non frammentare idealmente un quadro unitario in pezzettini che in realtà non sono separati gli uni dagli altri.

Per quanto riguarda la tua eventuale partecipazione questa andrà discussa con lo psicologo che contatterete, di solito a meno che non si inizi un percorso di coppia il partner non è coinvolto ma dovrete parlarne con chi si occuperà del caso.
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Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa allora cercherò di convincerla a consultare un buon psicologo che possa cercare di risolvere la situazione.
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Dr.ssa Anna Chiara Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 6
Gentile utente,a quanto riporta credo sia necessario l'aiuto specialistico, sia a livello farmacologico ( perchè ha smesso i farmaci? li ha interrotti senza parere medico?) che psicologico-psicoterapeutico. Le situazioni che riporti( irritabilità, svogliatezza, difficoltà sessuali)sono dei possibili sintomi depressivi, visti anche i precedenti e il fatto che perdurano da più di 6 mesi interferendo con il normale svolgimento delle attività quotidiane. La cosa che potresti fare per aiutarla è convincerla a consultare uno psicologo o psicoterapeuta: se all'epoca l'aveva interrotta (perchè?), forse non si era creata quella condizione ottimale per poter fare un percorso ottimale insieme.

Dr.ssa Anna Chiara Venturini
Psicologa Psicoterapeuta a Roma
www.psicotime.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Facci sapere come prosegue la vicenda, aspettiamo tue notizie.
[#9]
Utente
Utente
Per prima cosa ringrazio tutte le dottoresse per i loro utili consigli, volevo specificare che la cura farmacologica la ha interrotta, a quanto ne so, in modo completamente autonomo in quanto riteneva che la situazione si era normalizzata,si sentiva molto meglio, e ha ritenuto di non avere più bisogno di farmaci, forse questo è stato un errore in quanto magari avrebbe dovuto proseguire piu a lungo con la cura in modo che i farmaci avrebbero potuto guarire con migliore successo tutti i disturbi.
Se è così vuol dire che la situazione sta peggiorando e forse continuerà a peggiorare se non si corre ai ripari.
Effettivamente pensandoci dopo un po di tempo che lei non assumeva farmaci ha cominciato ad avere di nuovo disturbi nell'umore e tutte le altre cose elencate sopra. Mi sono informato, farmaci erano delle gocce tranquillanti per la notte (comunque uno psicofarmaco) e un anti-ricaptatore della serotonina.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
mi associo alle colleghe nella risposta.
La sessualità femminile ed ancor più la risposta orgasmica, è molto complessa e caleidoscopica, non è riconducibile a stimolazioni reiterate nel tempo, ma è strettamente correlata all'aspetto intra-psichico correlato alla sessualità, all'educazione ricevuta, alle dinamiche della coppia, in cui la donna abita. Nel caso della sua ragazza, la situazione è ancora più complessa, per l'aspetto farmacologico e, forse per quanto non è ancora risolto nel suo vissuto.
Legga, se desidera, questi miai articoli, troverà qualche spunto di riflessione.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/370-desiderio-sessuale-femminile-presente-eccitazione-assente.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Può essere che i farmaci abbiano "coperto" il problema, agendo sui sintomi ma non sulle cause, facendo sì che la sospensione riportasse tutto a galla.
Per questo sarebbe opportuno che la tua fidanzata si rivolgesse ad uno psicologo, pur tenendo presente che potrebbe esserle utile riprendere anche dei farmaci.
Di questo però riparlerà a tempo debito con chi prenderà in carico la sua situazione.
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Utente
Utente
Allora la convincerò a sentire uno specialista, terrò aggiornata la discussione per descrivere gli sviluppi della vicenda, grazie a tutti per i consigli datomi.
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