La terapia sembra non aiutarmi cosa devo fare
[#1]
Gentile utente,
che tipo di terapia sta seguendo? Da quanto tempo? Può fornirci qualche informazione in più?
che tipo di terapia sta seguendo? Da quanto tempo? Può fornirci qualche informazione in più?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#5]
Gentile Utente,
le notizie che ci fornisce sono insufficienti e, contengono più il suo vissuto di sconforto, che elementi sull'inquisita terapia.
Non ci dice per esempio, se la terapia è combinata, farmacologica e psico-sessuologica , psicoterapica e,se è già stato visitato da un andrologo.
Legga, se desidera, questi miei articoli, troverà qualche spunto di riflessione.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/232-i-disturbi-dell-erezione-l-imbarazzo-del-primo-contatto.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
le notizie che ci fornisce sono insufficienti e, contengono più il suo vissuto di sconforto, che elementi sull'inquisita terapia.
Non ci dice per esempio, se la terapia è combinata, farmacologica e psico-sessuologica , psicoterapica e,se è già stato visitato da un andrologo.
Legga, se desidera, questi miei articoli, troverà qualche spunto di riflessione.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/232-i-disturbi-dell-erezione-l-imbarazzo-del-primo-contatto.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
sono stato visitato da un andrologo e dice che nn ho nulla che nn va, attualmente nn prendo alcun farmaco se nn il viagra, penso che viene denominata psicoterapia attualmente sono su un lettino e parlo di tutto cio che mi passa x la testa e lo psicologo cerca di aiutarmi cercando di capire cosa mi turba o mi ha turbato nella vita,sono in terapia dal 15.12.10 ed il mio problema esiste dal 20.06.10, in passato non ho mai avuto problemi del genere ho avuto nel 2000 un lutto in famiglia ma come sempre ho fatto con tutto quello che mi è capitato nella vita l'ho affrontato e superato, ma proprio in giugno 2010 ci siamo lasciati con la mia ex ma anche in questo caso nn ho sofferto particolarmente, ma con una nuova ragazza che ho trovato successivamente ho cominciato ad avere questi problemi, ho parlato con lo psicologo e ho detto anche a lui che questa terapia nn mmi aiuta ma dice che il problema è radicato in me e che il rapporto con mia madre ha condizionato il mio modo di essere in quanto ho cercato di nn farla dispiacere mai COMUNQUE NESSUNO DI VOI DOTTORI MI HA VOLUTO TRANQUILLIZZARE DICENDOMI CHE DA QUESTO PROBLEMA SI ESCE... DEVO PREOCCUPARMI ANZI SONO PIU PREOCCUPATO DI PRIMA, Vi ringrazio x la vs. attenzione
[#8]
Gentile utente, ha parlato dei suoi dubbi al terapeuta? avete condiviso degli obiettivi? Come si sente in terapia? Le faccio queste domande perchè è importante condividere con il terapeuta anche dubbi e perplessità; il rapporto terapeutico è uno degli indicatori fondamentali per la riuscita della psicoterapia
[#9]
Utente
il farmaco me lo ha presritto l'andrologo a basso dosaggio, mezza pillola da 50, visto la mia ansia per darmi una scossa, ne ho parlato con il terapeuta e mi ha detta all'inizio di andare avanti con i mezzi che ho in mio possesso, dopo di che mi sprona spesso a provare senza ed ogni volta ricado dentro, NO CON IL TERAPEUTA NON ABBIAMO STABILITO NESSUN OBIETTIVO, in terapia sono tranquillo ed ho detto anche a lui che sento che non mi da mezzi terapeutici per affrontare il problema anche se credo che qualcosa mi ha dato e mi ha aiutato nella vita in generale, ma mi manca quel passo in più che non sento che riesce a darmi, CREDETE CHE E' PASSATO TROPPO TEMPO E DOVREI CAMBIARE O QUESTE COSE SONO COSI LUNGHE ? HO PAURA E LUI LO SA !
[#10]
Gentile utente, per il disturbo dell'erezione legato all'ansia da prestazione, è opportuno iniziare una terapia psicosessuale, basata su tecniche e mansioni sessuali (esercizi da fare a casa da solo e con la partner), affontando la paura dell'insuccesso gradualmente. La terapia farmacologica (Viagra) aiuta, ma non elimina il disturbo.
Il percorso solitamente è di circa 6 mesi, con sedute settimanali.
Lei ha parlato di "lettino". Mi sembra di capire che va da uno psicanalista, ma non è solitamente il professionista più adatto per problematiche sessuali. E' più opportuno uno psicologo/sessuologo che utilizza tecniche cognitivo-comportamentali, basandosi sulla TERAPIA MANSIONALE INTEGRATA (modello Helen Kaplan)...
A sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Il percorso solitamente è di circa 6 mesi, con sedute settimanali.
Lei ha parlato di "lettino". Mi sembra di capire che va da uno psicanalista, ma non è solitamente il professionista più adatto per problematiche sessuali. E' più opportuno uno psicologo/sessuologo che utilizza tecniche cognitivo-comportamentali, basandosi sulla TERAPIA MANSIONALE INTEGRATA (modello Helen Kaplan)...
A sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dr.ssa Monica Cappello
Psicologa - Sessuologa
http://cappellosessuologa.oneminutesite.it
[#11]
gentile Utente,
la prima tappa e diagnostica, la seconda è terapeutica, sui tempi, luoghi e modi della terapia, ne deve discutere con chi si sta facendo carico di lei.
La diagnosi, non solo andrologica, è indispensabile, al fine di conoscere la sua struttura psichica, di coppia, il suo storico sessuale ed amozionale e, tanto altro...
Discuta bene con il suo terapeuta, chiedendo obiettivi e percorsi, l'ausilio della terapia orale per il d.e., solitamente si sospende a terapia inoltrata .
Saluti
la prima tappa e diagnostica, la seconda è terapeutica, sui tempi, luoghi e modi della terapia, ne deve discutere con chi si sta facendo carico di lei.
La diagnosi, non solo andrologica, è indispensabile, al fine di conoscere la sua struttura psichica, di coppia, il suo storico sessuale ed amozionale e, tanto altro...
Discuta bene con il suo terapeuta, chiedendo obiettivi e percorsi, l'ausilio della terapia orale per il d.e., solitamente si sospende a terapia inoltrata .
Saluti
[#12]
Gentile Utente,
mi ha molto colpito la Sua reazione: nessuno le ha fornito rassicurazioni, e Lei si è sentito peggio di prima.
In realtà ciò che sta alimentando il Suo problema è proprio la ricerca di rassicurazioni: chi soffre di problemi sessuali spesso cerca rassicurazioni:
- su internet
- con il proprio partner (ricerca di conferma: "sono andato bene?")
- attraverso prove di autoverifica (ad es verificare la consistenza dell'erezione masturbandosi)
Ovviamente tutte queste "prove" determinano l'effetto opposto: la persona non solo non trae sollievo, ma l'ansia aumenta, e aumenta anche la frequenza delle prove di autoverifica.
Questo "sistema di pensiero", altrimenti detto "cognitivo", crea solitamente un circolo vizioso, che dovrebbe essere l'oggetto principale della psicoterapia.
Purtroppo la psicanalisi (che è un tipo di psicoterapia) non è la terapia maggiormente indicata in questi casi, e Lei stesso non ne avverte l'efficacia. Se si trova bene con questo terapeuta può sospendere la psicanalisi e iniziare un'altra forma di psicoterapia dedicata al problema sessuale, come ad es la cognitivo-comportamentale, con l'idea di ritornare successivamente alla psicanalisi.
La soluzione comunque c'è, non si disperi.
mi ha molto colpito la Sua reazione: nessuno le ha fornito rassicurazioni, e Lei si è sentito peggio di prima.
In realtà ciò che sta alimentando il Suo problema è proprio la ricerca di rassicurazioni: chi soffre di problemi sessuali spesso cerca rassicurazioni:
- su internet
- con il proprio partner (ricerca di conferma: "sono andato bene?")
- attraverso prove di autoverifica (ad es verificare la consistenza dell'erezione masturbandosi)
Ovviamente tutte queste "prove" determinano l'effetto opposto: la persona non solo non trae sollievo, ma l'ansia aumenta, e aumenta anche la frequenza delle prove di autoverifica.
Questo "sistema di pensiero", altrimenti detto "cognitivo", crea solitamente un circolo vizioso, che dovrebbe essere l'oggetto principale della psicoterapia.
Purtroppo la psicanalisi (che è un tipo di psicoterapia) non è la terapia maggiormente indicata in questi casi, e Lei stesso non ne avverte l'efficacia. Se si trova bene con questo terapeuta può sospendere la psicanalisi e iniziare un'altra forma di psicoterapia dedicata al problema sessuale, come ad es la cognitivo-comportamentale, con l'idea di ritornare successivamente alla psicanalisi.
La soluzione comunque c'è, non si disperi.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.7k visite dal 17/05/2011.
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