Disturbi ossessivi compulsivi,e paure.....

Gentili specialisti dello Staff di Medicitalia,io e da due tre anni che mi faccio seguire da uno psicologo e da una psichiatra,premetto che mi fido della mia psichiatra e del mio psicologo,dopo molto tempo dove ho sofferto di Disturbi Ossessivi Compulsivi (o come vengono chiamati in maniera abbreviativa D.O.C.),adesso non sento più il bisogno di fare i soliti rituali per via dei D.O.C. di cui soffro,adesso il mio psicologo mi ha detto che in realtà questi miei disturbi cioè il D.O.C.,mi servivano come una specie di paravento per mascherare le mie paure,adesso che non ho più questo paravento vedo le mie paure,da premettere che io ho avuto un adolescenza travagliata,si è vero anch'io mi sono divertito moltissimo come tutti gli adolescenti ma senza mai usare alcool o droghe almeno questo è un merito che mi va riconosciuto,ma comunque ho avuto un adolescenza travagliata perchè arrivato a dun certo punto ho avuto i gneitori separati per un 5 anni,poi si sono rimessi assieme quando io ho compiuto 15 anni e tante altre cose che mi sono successe,insomma il mio psicologo dice che ormai il mio passato lo abbiamo sviscerato in tutti i modi quindi non serve ritornare a sviscerarlo perchè ormai già abbiamo lavorato su per sistemare tutte le cose,adesso lui mi dice che questi miei D.O.C. facevano da paravento verso molte paure e molte insicurezze che io ho,il mio psicologo dice che le mie paure derivano anche dal fatto che ho una mamma troppo iperprotettiva che si vuole sempre sostituire alle cose che dovrei fare io e su questo sono d'accordo anch'io anche se non gli ho nascosto che ormai mi fa un pò comodo,adesso sto tentando di riuscire ad affrontare le mie paure che sono il giudizio della gente soprattutto qunado posso dare importanza alla gente,il giudizio di altre persone che non sono amici miei ma semplici conoscenti che io conosco ma con cui può capitare a volte che me li ritrovo vicino fisicamente visto che il paesino dove abito io fa 6 mila abitanti quindi uno vuole o non vuole nella massa certe volte si ritrova accanto certe persone,lo psicolgo mi ha detto che finalmente nell'ennesima sua seduta mi ha detto che finalmente non ho pù scaricato la responsabilità delle mie paure e delle mie insicurezze verso gli altri ma che finalmente ho iniziato a guardare dentro di me per superare queste paure,lui mia ha detto che nelle ultime due sedute finalmente (e questo l'ho notato anch'io)ho finito di scaricare le mie paure sugli altri,perchè durante le sue sedute io parlavo e tendevo a parlare dicendo che in realtà le mie paure erano dovute a certa gente che fa schifo che in un piccolo paesino vuoi o non vuoi vedi sempre e ti capita che ti ci puoi ritrovare vicino,adesso io gli ho chiesto come devo fare per affrontare questi ostacoli che non riesco a superare lui mi ha detto che mi aiuterà ma che devo essere io a superarli,ma mi ha detto che sono ostacoli che mi metto io davanti.Adesso vi vorrei chiedere il mio è un caso di fobia sociale di cui potrei soffrire?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile utente,

non ci è possibile fare diagnosi a distanza, senza conoscere la persona.
La cosa migliore è che faccia sempre riferimento al suo psicologo, che la conosce e che le è già stato molto d'aiuto, quando le vengono dei dubbi e ha delle domande.

Come mai sta cercando di capire se soffre di altro ora che ha superato il DOC?
Sente il bisogno di trovare un'etichetta alla situazione per sentirsi più rassicurato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
I disturbi ossessivi richiederebbero, per essere trattati in modo adeguato, non solo scavare e interpretare ma anche istruzioni e indicazioni chiare da mettere in atto per sconfiggere le paure sottostanti. Ha ragione probabilmente lo specialista a dirle che, sconfitti i rituali, si tratta di eliminare le ansie rimanenti. Dopotutto le ossessioni sono disturbi d'ansia e i rituali servono proprio per rassicurarsi rispetto a tali paure sottostanti.

I dubbi che si ritrova addosso fanno anch'essi parte del disturbo, probabilmente. Le ossessioni si esprimono spesso con dubbi continui e pervasivi, che devono trattati perché non dilaghino e non si avvitino su se stessi, mettendo in dubbio persino la terapia o il terapeuta.

Dovrebbe riferirsi ai suoi curanti per stabilire il da farsi, mi sembra che il suo "lavoro" sia ancora da completare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie per avermi risposto,capita che chiedo sempre perchè mi fido di questo sito che a mio avviso è composto da gente veramente competente,grazie.Ho ricevuto due risposte da due specialisti,nella prima risposta dove mi ha risposto la Dott.Flavia Massaro a sua volta la stessa dott.mi ha risposto facendomi una domanda e per correttezza visto che alla mia domanda avete risposto penso che sia giusto alle due domande della dott.ssa che mi ha rivolto mi sembra giusto rispondere,la dott.ssa Flavia Massaro mi ha fatto la prima domanda chiedendomi questo: "Come mai sta cercando di capire se soffre di altro ora che ha superato il DOC?" la mia risposta è questa :"Lo chiedevo perchè io con il mio psicologo abbiamo capito che ancora ho delle paure che vanno affrontate e risolte,quindi assieme al mio psicologo abbiamo costato che io ho alcune paure",poi successivamente la seconda domanda che la dott.sa Flavia Massaro mi ha rivolto è stata questa: "Sente il bisogno di trovare un'etichetta alla situazione per sentirsi più rassicurato?" a questa domanda la mia risposta è questa: "Che probabilmentesento veramente di trovare un etichetta per sentirmi rassicurato,questo mio bisogno di rassicurazione come lei cara dott.ssa ha già capito è frutto delle mie paure ed insicurezze,per questo penso specialmente questa sua seconda domanda che mi ha fatto la ritengo una domanda intelligente che lei con consapevolezza mi ha voluto fare",d'altronde se io chiedo domande e cerco una risposta a tutto ciò e perchè non vedo l'ora di guarire definitivamente perchè non ne posso più,anche il dottor.Giuseppe Santonocito lo ritengo come la dott.sa Flavia Massaro che mi ha risposto un persona molto intelligente preparata e competente perchè mi ha spiegato come stanno le mie cose indicandomi al pari della dott.sa Flavia Massaro di continuare il mio percorso con lo psicologo.
In conlusione ringrazio la dott.ssa Flavia Massaro e il dott.Giuseppe Santonocito per avermi risposto e per avermi dato risposte che mi hanno chiarito meglio le cose. Grazie veramente per la mia domanda a cui voi avete risposto,grazie veramente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Grazie a lei per averci scritto, le faccio tanti auguri perchè possa ultimare con successo il percorso di psicoterapia che sta effettuando.
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Utente
Utente
ah dimenticavo,scusatemi se sono un pò troppo insistente,MA SECONDO VOI SI TRATTA ANCHE ANCHE DI FOBIA SOCIALE?,e poi quello che mi chiedo è se è normale che prima di uscire io mi proietto con la mia mente a cio che farò un ora dopo con i miei amici è mi inizia a salire un ansia che certe volte mi rovina la serata un ora prima di uscire con i miei amici a tal punto che non vorrei uscire,poi il mio psicologo mi ha suggerito giustamente,dico giustamente perchè lui ha ragione secondo me di fare meno il giullare (la verità è anche che sono un tipo allegro,forse a volte accedo anche nell'abuso delle essere allegro o troppo simpatico,come è pur vero che io ho sono un tipo egocentrico però adesso con l'età che ho non la dovrei mettere in risalto fino al punto di eccedere nell'essere egocentrico e devo dire che sul fatto nell'essere egocentrico già di questo mio abuso ne ho parlato con il mio psicologo e già da molto tempo l'ho corretto,però tutt'ora quando abuso nell'essere troppo allegro allora noto che è là che non sono me stesso,e lo faccio anche forse per il fatto che mi piacerebbe risultare simpatico a tutti,ma la verità è che nella vita non si può essere simpatici a tutti perchè è una specie di "legge" della vita il fatto che non si può essere simpatici e non si può piacere a tutti,per come può capitare anche a me che ci sono persone che io non posso vedere perchè non mi piacciono perchè non mi risultano per niente simpatiche,e questo è una cosa di cui ne ho parlato con lo psicologo ed è una cosa che vedrò di correggere e mettere in atto) cioè di raccontare meno barzellette e di essere un pò più me stesso e devo dire che su questo ha ragione,ma certe volte penso sul fatto che lo psicologo mi ha detto che certe volte è meglio fare di meno il giullare ed essere più me stesso ed arrivo a trarre alcuni ragionamenti dove mi chiedo: "allora qual'è il mio vero carattere?",anche se devo dire che io nel corso di questi anni ho passato come lòe chiamo io diversi "stadi"(ecco forse al mio psicologo glielo dirò che io interpreto queste fasi che ho vissuto con lui chiamandole "diversi stadi"),e un modo mio quando parlo di "diversi stadi",cioè da un punto in cui ho ritrovato la mia autostima,e poi da un altro punto dove ho avuto i disturbi ossessivi compulsivi,al fatto che adesso non ho più i disturbi ossessivi compulsivi ma che ho nella mia mente questi continue paure,certo forse quando capita che sono tranquillo meno domandemi faccio e meno cio penso ai miei disturbi e alle mie paure è meglio è,o no? e Voi che ne pensate? io penso di si e cioè che quando,quando capita che sono tranquillo meno domandemi faccio e meno cio penso ai miei disturbi e alle mie paure è meglio è.In conclusione spero che voi potreste rispondermi a tutte le mie domande rivolte in questa mi ultima domanda che mi ero precedentemente dimenticato di farvi
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo la fobia sociale è caratterizzata innanzitutto dalla difficoltà nello stare in gruppo con il continuo timore di essere osservato, giudicato e/o di non essere adeguato alla situazione.
Tuttavia dal modo in cui imposta i suoi discorsi sembrerebbe che vi siano residui di dubbi ossessivi che dovrebbe riportare all'attenzione del suo terapeuta.


(..) non ho più i disturbi ossessivi compulsivi ma che ho nella mia mente questi continue paure,certo forse quando capita che sono tranquillo meno domandemi faccio e meno cio penso ai miei disturbi e alle mie paure è meglio è,o no? e Voi che ne pensate? io penso di si (..)

si da una risposta, poi chiede conferma e poi si risponde ancora.
Se questa forma di pensiero è frequente allora dovrebbe parlarne con il suo terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Si in effetti è vero egreggio dott. Armando De Vincentiis,il mio psicologo mi ha detto che ancora il mio "lavoro" è da completare nell'ultima seduta mi ha detto di uscire di casa iniziando a non mettermi più nei panni degli altri ma nei miei panni e pensare a me stesso iniziando a pensare quindi in mdo diverso,anche questo e non solo questo potrebe aiutarmi,secondo voi?Che ne pensate?Questa è l'ultima domanda che porgo a voi dottori dello Staff di questo sito per il semplice motivo che già mi sono stancato di parlare sempre di questi miei sintomi perchè già mi basta che ancora c'è li ho questi sintomi e sto facendo degli sforzi per cercare di guarire definitivamente cercando di farmi seguire come già avevo detto precedentemente da una psichiatra e da un psicologo,poi se capita che ne parlo in continuazione mandandovi email,va a finire che mi faccio ancora più del male psicologicamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> secondo voi? Che ne pensate?
>>>

Come le fa presente il collega De Vincentiis, il disturbo ossessivo consiste nel aver bisogno continuamente di rassicurazioni ai propri dubbi. Saprà di esserne uscito quando non sentirà più il bisogno di fare domande come queste.

Il problema non sta nel non avere risposte, ma nel farsi le domande. Quindi, se le rispondessimo, alimenteremmo il suo problema.

Deve riferirsi ai suoi curanti.

Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)non mettermi più nei panni degli altri ma nei miei panni e pensare a me stesso iniziando a pensare quindi in mdo diverso,anche questo e non solo questo potrebe aiutarmi,secondo voi?Che ne pensate?(..)

lo sta facendo ancora, non è il contenuto ma la forma a presentarsi come sintomatica. Risponderle significherebbe assecondare un probabile sintomo. Ha già un professionsita con il quale interfacciarsi. NON incrementi i suoi dubbi. Più cerca risposte più peggiora.
saluti
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Utente
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Utente
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Io sto combattendo per risolvere questi miei disturbi ossessivi compulsivi e queste fobie,forse come dice il mio psicologo mi devo iniziare ad assumere le mie responsabilità e viverla a 360 gradi la mia vita senza pensare o procurarmi io stesso con le mie mani dei pericoli che non ci sono,e pur vero che da un alto come gli ho detto io non ho molta voglia di crescere,io gli ho detto al mio psicologo,se potrei provare ad andarmene a vivere a 40 km di distanza dal mio paese dove c'è la città assieme da a qualche studente universitario e dividere le spese con gli studenti con cui alloggiare e autoresponsabilizzarmi nel senso di pulire la casa io di fare le faccende di casa mia,anzichè continuare a vivere sotto il tetto di mio padre emia madre,dove io ho una madre troppo iperprotettiva che certe volte si sostituisce alle mie responsabilità perhcè mi sistema il letto lei ogni qual volta si finisce di mangiare non aiuto mai a lavare i paitti,quando esco di casa mia madre mi fa la testa tanta dicemdomi stiamo attenti mi raccomando e me lo dice pure quando scende da casa e mi sto mettendo sopra la macchina,insomma io ho biosgno div iverla al vita di affrontarla vivendola senza una persona che sisostituisca alle mie responsabilità,addirittura mia madre si sotituisce alle mie responsabilità portandomi la mattina alle otto di mattina quando mi alzo mi porta pure la pillola da prendere che è lo Zoloft ed ha con se già il bicchiere d'acqua in un altra mano
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Utente
Utente
Insomma avrei bisogno di vivere la vita prendendomi io le mie respondabilità e vivendo la vitra giorno dopo giorno,solo cosi' essendo autonomo potrò vivere la mia vita non avendo più paure,difatti quando succede qualche minima cosa che mi può dare problemi mi confido sempre con mia madre,e penso che come fanno alcuni della mia età certe cose potrei farne a meno di parlarne con mia madre.Insomma affrontare la vita e se mi capita di non andare d'accordo con qualche amico mio potrei farne almeno di raccontarlo a mia madre.
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Utente
Utente
Vi contatto per raccontarvi una cosa,innanzitutto vi faccio i complimenti per il sito perchè è un sito ben gestito,e fatto da gente competente e da medici professionalmente competenti come ho potuto verificare dalle risposte che ho avuto da alcuni medici quando io avevo rivolto determinati domande,io in questi giorni ho9 avuto una discussione con uno che mi insultava e mi disturbava in continuazione ed io in quel momento gli ho risposto per le rime dicendogli che "gli avrei tirato o sbattuto un casco del motorino di una mia amica mia se lui mi continuava a dare fastidio",e poi dicendo gli che se lui continuava "gli avrei tirato el palle e gli e le avrei fatto ingoiare piano piano a partire dalla gola fin quando molto lentamente mentre che io guardavo se le inghiottiva",ovviamente queste sono parole non mie che avevo preso da un film che ho visto in televisione,ma in quel momento gli avevo risposto cosi' perchè avevo pensato in passato che se lui avrebbe continuato a rompermi le scatole alzandomi le mani per scherzare per come già ha fatto io gli avrei risposto secondo quelel frasi di un film,ora però la mia reazione per quanto spropositata nei suoi confronti mi ha messo paura di un eventuale vendetta perchè solo lui ripensandoci il giorno dopo se reso conto delle mie parole che gli avevo lanciato e della mia reazione molto arrabiata,e ho notato come se lui volesse un senso di vendetta nei miei confronti,ora come mi dovrei comportare in una situazione del genere?E tutto ciò fa parte anche dei miei disturbi ossessivi compluisivi e delle mie fobie,perchè io indirettamente ricollego anche tutto ciò a quello che mi capitò in passato quando gli risposi male ad una persona in maniera spropositata e lui poi si vendicò,io non sono un tipo violento ma davanti ad uno che per scherzare mi alaza sempre le mani e mi prende in giro e chiaro che ogni tanto ci vuole una reazione,non è che posos farmi prender ein giro,come posso gestire questa situazione in modo che questa persona non mi sopraffaga in futuro perchè spinto da vendetta nei miei confronti,cioè come posso gestire questa situazione in modo che lui in futuro non sia spinto da comportarsi in un modo di pensare e agire nei miei confronti vendicandosi.
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