La testa mi dice
Salve,
sono un ragazzo di 23 anni. Studio all'università senza nessun buon risultato ormai da anni. Davo per scontato il mio buon esito negli studi fin da piccolo, era una certezza. Ma mi sono sbagliato. Ora come ora "studio" e cerco lavoro, anche qui senza buoni risultati. Nessuno prende in considerazione un ragazzo come me, come è giusto che sia. Sto insieme da quasi 4 anni ad una ragazza. Lei è il mio unico senso della vita. In ogni mio pensiero c'è lei. E questo amore e molto più che ricambiato. Adesso pero mi sta crollando tutto addosso. Vedo gente attorno a me che è felice e spensierata mentre io so davvero che non riuscirò in niente nella vita. I miei genitori non mi opprimono ma si dispiacciono...cosa che mi fa stare tremendamente peggio. Deludo tutti, deludo me. Quando penso di aver dato bene un esame, sono l'unico del gruppo che non lo ha passato. Quando ho fiducia e credo in me, dicendo che ho fatto una buona impressione alla presentazione del curriculum, sono l'unico che viene liquidato. Quando penso che la vita mi darà anche a me qualcosa di buono, succede un imprevisto per il quale altra gente è felice...non io. Sono arrivato ad essere invidioso della felicità altrui...cosa ripugnante che la testa mi dice di smettere di fare, ma i sentimenti continuano. Più vado avanti e piu affondo. Quando salgo le scale di casa faccio un grande respiro e mi stampo in faccia un bel sorriso finto. Sto in camera tutto il giorno ad autocommiserarmi...mentre se queste cose mi fossero successe qualche anno fa avrei reagito con una birra e qualche salatino, una sigaretta e testa in basso avrei detto "si va avanti! Non sarà un fallimento a fermarmi". Ora no...ogni gradino è insormontabile...sento che non ce la faccio piu...
Non sono un tipo che chiede aiuti. La mia ragazza è disperata, cerca di aiutarmi in tutti i modi ma rifiuto ogni aiuto, facendola stare male. Tengo più a lei che a me, non voglio farla stare male, ma non posso fare finta di stare bene anche con lei. Mi specchio e mi vedo un ragazzo di quasi 23 anni, che non ha una esperienza lavorativa alle spalle, non ha un titolo di studio, e non ha la fortuna di tanti altri ragazzi che a 22 anni hanno un posto a tempo indeterminato, girano con il bmw e non hanno problemi perche la loro vita ha gia preso una via delineata.
Ora chiedo un consiglio a voi, che sicuramente avrete sentito di queste storie e per voi saro', come per tanti altri, solo un numero: cosa devo fare per stare meglio? Un dottore mi puo aiutare? Oppure devo schiaffeggiarmi come facevo una volta e rialzarmi in piedi alla Rocky Balboa? In quest'ultimo caso, come faccio a rialzarmi per l'ennesima volta? Io avevo pensato di pormi degli obiettivi e raggiungerli...non di lunghissima durata, che mi tenessero impegnato per il loro raggiungimento. Può aiutarmi questo? O è solo l'ennesima ca****a partorita dalla miaente malata?
Grazie e scusate per il disturbo.
sono un ragazzo di 23 anni. Studio all'università senza nessun buon risultato ormai da anni. Davo per scontato il mio buon esito negli studi fin da piccolo, era una certezza. Ma mi sono sbagliato. Ora come ora "studio" e cerco lavoro, anche qui senza buoni risultati. Nessuno prende in considerazione un ragazzo come me, come è giusto che sia. Sto insieme da quasi 4 anni ad una ragazza. Lei è il mio unico senso della vita. In ogni mio pensiero c'è lei. E questo amore e molto più che ricambiato. Adesso pero mi sta crollando tutto addosso. Vedo gente attorno a me che è felice e spensierata mentre io so davvero che non riuscirò in niente nella vita. I miei genitori non mi opprimono ma si dispiacciono...cosa che mi fa stare tremendamente peggio. Deludo tutti, deludo me. Quando penso di aver dato bene un esame, sono l'unico del gruppo che non lo ha passato. Quando ho fiducia e credo in me, dicendo che ho fatto una buona impressione alla presentazione del curriculum, sono l'unico che viene liquidato. Quando penso che la vita mi darà anche a me qualcosa di buono, succede un imprevisto per il quale altra gente è felice...non io. Sono arrivato ad essere invidioso della felicità altrui...cosa ripugnante che la testa mi dice di smettere di fare, ma i sentimenti continuano. Più vado avanti e piu affondo. Quando salgo le scale di casa faccio un grande respiro e mi stampo in faccia un bel sorriso finto. Sto in camera tutto il giorno ad autocommiserarmi...mentre se queste cose mi fossero successe qualche anno fa avrei reagito con una birra e qualche salatino, una sigaretta e testa in basso avrei detto "si va avanti! Non sarà un fallimento a fermarmi". Ora no...ogni gradino è insormontabile...sento che non ce la faccio piu...
Non sono un tipo che chiede aiuti. La mia ragazza è disperata, cerca di aiutarmi in tutti i modi ma rifiuto ogni aiuto, facendola stare male. Tengo più a lei che a me, non voglio farla stare male, ma non posso fare finta di stare bene anche con lei. Mi specchio e mi vedo un ragazzo di quasi 23 anni, che non ha una esperienza lavorativa alle spalle, non ha un titolo di studio, e non ha la fortuna di tanti altri ragazzi che a 22 anni hanno un posto a tempo indeterminato, girano con il bmw e non hanno problemi perche la loro vita ha gia preso una via delineata.
Ora chiedo un consiglio a voi, che sicuramente avrete sentito di queste storie e per voi saro', come per tanti altri, solo un numero: cosa devo fare per stare meglio? Un dottore mi puo aiutare? Oppure devo schiaffeggiarmi come facevo una volta e rialzarmi in piedi alla Rocky Balboa? In quest'ultimo caso, come faccio a rialzarmi per l'ennesima volta? Io avevo pensato di pormi degli obiettivi e raggiungerli...non di lunghissima durata, che mi tenessero impegnato per il loro raggiungimento. Può aiutarmi questo? O è solo l'ennesima ca****a partorita dalla miaente malata?
Grazie e scusate per il disturbo.
[#1]
Gent.le ragazzo,
tu non è un numero è una PERSONA che però sta facendo "terra bruciata" intorno a sé chiudendosi nell'autocommiserazione. Il cambiamento è possibile tu ha già individuato una possibile strategia: rivolgerti ad uno psicologo-psicoterapeuta con il quale condividere il tuo vissuto e che possa aiutarti a identificare obiettivi a breve termine che ti aiutino a riconquistare fiducia nelle tue risorse personali.
tu non è un numero è una PERSONA che però sta facendo "terra bruciata" intorno a sé chiudendosi nell'autocommiserazione. Il cambiamento è possibile tu ha già individuato una possibile strategia: rivolgerti ad uno psicologo-psicoterapeuta con il quale condividere il tuo vissuto e che possa aiutarti a identificare obiettivi a breve termine che ti aiutino a riconquistare fiducia nelle tue risorse personali.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposto.
Il fatto è che lo vedo anch'io che mi autocommisero e perdo giornate intere ad essere triste! Voglio reagire ma ogni obiettivo sembra davvero irraggiungibile quando sto così. Ora dopp averci "dormito" su ho preso una decisione...reagire e basta. Penso che questa notte abbia segnato un piccola svolta nella mia vita...ho visto me stesso, dagli occhi di tantissima altra gente. Faccio schifo davvero.
Perciò ora basta...ero un ragazzo allegro, torno un ragazzo allegro.
Ero un ragazzo volenteroso, torno un ragazzo volenteroso.
La salute non mi manca.
Grazie per la gentile risposta, che lei ci creda o no mi ha aiutato anche lei.
Grazie ancora
Il fatto è che lo vedo anch'io che mi autocommisero e perdo giornate intere ad essere triste! Voglio reagire ma ogni obiettivo sembra davvero irraggiungibile quando sto così. Ora dopp averci "dormito" su ho preso una decisione...reagire e basta. Penso che questa notte abbia segnato un piccola svolta nella mia vita...ho visto me stesso, dagli occhi di tantissima altra gente. Faccio schifo davvero.
Perciò ora basta...ero un ragazzo allegro, torno un ragazzo allegro.
Ero un ragazzo volenteroso, torno un ragazzo volenteroso.
La salute non mi manca.
Grazie per la gentile risposta, che lei ci creda o no mi ha aiutato anche lei.
Grazie ancora
[#4]
Caro ragazzo,
penso che il tuo stato d'animo abbia molto a che fare con la percezione distorta della realtà che ti circonda, che si riassume bene in questa tua frase:
"Mi specchio e mi vedo un ragazzo di quasi 23 anni, che non ha una esperienza lavorativa alle spalle, non ha un titolo di studio, e non ha la fortuna di tanti altri ragazzi che a 22 anni hanno un posto a tempo indeterminato, girano con il Bmw e non hanno problemi perche la loro vita ha già preso una via delineata"
Francamente tutti questi ragazzi di 22 anni felici e spensierati, con un lavoro sicuro, un'auto costosa e una vita già delineata io non li vedo.
Penso che tu stia ingrandendo le fortune degli altri e ignorando i lati positivi della tua esistenza, fino a crearti un quadro davvero irrealisticamente idilliaco della vita dei tuoi coetanei che fa il paio con un quadro altrettanto irrealistico e fosco del tuo presente e futuro.
Ovviamente non lo fai apposta, se sei arrivato a sentirti così ci sono dei motivi che sarà meglio che tu approfondisca contattando una psicologo.
Credo che tu abbia avuto una grosse delusione nel constatare che anche tu puoi avere delle difficoltà nello studio, mentre davi per scontato che mai ne avresti avute (e in questo sentivi la tua vita come già delineata, esattamente come ora ti sembra che lo sia la vita degli altri ragazzi).
Sentir crollare questa certezza può averti portato a mettere in discussione le tue capacità in senso più generale, e a pensare che se quello che ti sembrava così certo è cambiato in peggio chissà come potrebbero ulteriormente peggiorare i tuoi risultati.
Per riuscire nello studio però non bastano capacità e intelligenza, i fattori emotivi hanno un'enorme influenza sui risultati.
Probabilmente il fatto di essere sempre riuscito bene nello studio ti ha permesso di crescere con una mentalità molto autonoma e per questo non concepisci la possibilità di aver bisogno di un aiuto come non ne avrai mai avuto bisogno per fare i compiti.
Per come stanno le cose dovresti fare un piccolo sforzo e accettare il fatto che ora non riesci a farcela da solo, sia per te stesso sia per non rovinare il rapporto con la tua ragazza, che è una delle cose positive della tua vita attuale.
Spero quindi che contatterai uno psicologo e che inizierai ad occuparti seriamente del tuo malessere senza sottovalutarlo e senza aspettare altro tempo.
Ti faccio tanti auguri,
penso che il tuo stato d'animo abbia molto a che fare con la percezione distorta della realtà che ti circonda, che si riassume bene in questa tua frase:
"Mi specchio e mi vedo un ragazzo di quasi 23 anni, che non ha una esperienza lavorativa alle spalle, non ha un titolo di studio, e non ha la fortuna di tanti altri ragazzi che a 22 anni hanno un posto a tempo indeterminato, girano con il Bmw e non hanno problemi perche la loro vita ha già preso una via delineata"
Francamente tutti questi ragazzi di 22 anni felici e spensierati, con un lavoro sicuro, un'auto costosa e una vita già delineata io non li vedo.
Penso che tu stia ingrandendo le fortune degli altri e ignorando i lati positivi della tua esistenza, fino a crearti un quadro davvero irrealisticamente idilliaco della vita dei tuoi coetanei che fa il paio con un quadro altrettanto irrealistico e fosco del tuo presente e futuro.
Ovviamente non lo fai apposta, se sei arrivato a sentirti così ci sono dei motivi che sarà meglio che tu approfondisca contattando una psicologo.
Credo che tu abbia avuto una grosse delusione nel constatare che anche tu puoi avere delle difficoltà nello studio, mentre davi per scontato che mai ne avresti avute (e in questo sentivi la tua vita come già delineata, esattamente come ora ti sembra che lo sia la vita degli altri ragazzi).
Sentir crollare questa certezza può averti portato a mettere in discussione le tue capacità in senso più generale, e a pensare che se quello che ti sembrava così certo è cambiato in peggio chissà come potrebbero ulteriormente peggiorare i tuoi risultati.
Per riuscire nello studio però non bastano capacità e intelligenza, i fattori emotivi hanno un'enorme influenza sui risultati.
Probabilmente il fatto di essere sempre riuscito bene nello studio ti ha permesso di crescere con una mentalità molto autonoma e per questo non concepisci la possibilità di aver bisogno di un aiuto come non ne avrai mai avuto bisogno per fare i compiti.
Per come stanno le cose dovresti fare un piccolo sforzo e accettare il fatto che ora non riesci a farcela da solo, sia per te stesso sia per non rovinare il rapporto con la tua ragazza, che è una delle cose positive della tua vita attuale.
Spero quindi che contatterai uno psicologo e che inizierai ad occuparti seriamente del tuo malessere senza sottovalutarlo e senza aspettare altro tempo.
Ti faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Chiedere aiuto ad uno psicologo può essere molto utile per comprendere il tuo malessere e cercare una soluzione.
Acquisire consapevolezza dei tuoi vissuti, delle tue emozioni e dei tuoi pensieri può rivelarsi un passo importante per iniziare a cambiare e stare meglio.
Saluti,
Acquisire consapevolezza dei tuoi vissuti, delle tue emozioni e dei tuoi pensieri può rivelarsi un passo importante per iniziare a cambiare e stare meglio.
Saluti,
Dr. Marco Stefanelli
Psicologo - Psicoterapeuta a Roma
Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 13/05/2011.
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