Problemi con la memoria

Salve.
Sono uno studente di 26 anni arrivato alla conclusione dei suoi studi universitari. Ho superato sempre con ottimi voti gli esami che mi si sono presentati sia quelli che richiedevano maggiore memoria sia quelli che richiedevano ragionamento. Nell'ultimo periodo ho avuto un po di problemi.
Ricordo poco degli esami che ho sostenuto e questo mi fa stare male. Non riesco a trovare la concentrazione. Mi risulta difficile anche leggere cose facili da comprendere. è da un po di tempo che non riesco a dormire bene (saranno un paio d'anni che non riesco a dormire ininterrottamente per almeno 6 ore). nella notte mi sveglio molte volte e penso sempre a quello che ho studiato e non ricordo e per questo fatico a riaddormentarmi. inoltre ho attacchi di ansia e panico e mi demoralizzo nel vedere persone che mi circondano e lavorano ed io che mi immedesimo in loro e penso che non sono in grado di fare neanche il più facile dei lavori. non riesco più neanche ad apprezzare le cose che prima mi piacevano (tipo lo sport), vedo tutto negativo.
Potete darmi un consiglio?
Ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile utente,

non ho capito se ha terminato gli studi o se sta per terminarli, ma in entrambi i casi si trova in un momento di cambiamento che può creare ansia e disorientamento in molte persone.
Pensare al futuro e alla necessità di trovare la propria strada può essere molto faticoso e demoralizzante, quando si parte da una situazione di insicurezza e scarsa autostima e/o quando il confronto con gli altri fa sembrare inavvicinabili le mete che ci sembra che loro abbiano raggiunto senza particolari problemi.

Le faccio presente che le difficoltà di memoria e di concentrazione possono presentarsi come sintomi di un disturbo dell'umore, e viste le sue affermazioni cariche di pessimismo penso che le sarebbe utile sottoporre il caso di persona ad uno psicologo che possa valutare se si tratta di un momento di crisi o se invece le sue difficoltà sono legate ad un disturbo di natura ansiosa e/o depressiva.

Non si abbatta e pensi che cercando un aiuto potrà risollevarsi da questa infelice situazione.

Le faccio tanti auguri per il suo futuro,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1
Non riuscire a trovare la concentrazione è uno degli effetti dell'ansia e dei troppi pensieri. Che a loro volta, se non gestiti, creano una spirale negativa di emozioni, che influiscono su autostima e umore, col risultato di generare ulteriore ansia .
L'ansia comporta un attivazione fisiologica che fa aumentare il battito cardiaco, la respirazione, la sudorazione, per preparare e spingere il nostro corpo alla fuga. Di fronte a un pericolo reale, l'ansia ci protegge.
Se lei ora si trovasse nella savana, di fronte a un leone, la sua ansia sarebbe il suo più grande alleato: se la darebbe a gambe, senza pensare ad altro. Il solo obiettivo sarebbe conservare la propia vita.
Oggi invece il suo corpo è pronto alla fuga di fronte a un pericolo anticipato nella sua mente (il lavoro, la paura di cominciare, di fallire)che in realtà concretamente, ora, non c'è! Qual'è il vero pericolo? Sbagliare ancora? La rassicuro: sarà inevitabile! Ha ancora paura? Lo faccia! Sbagli! E' l'esperienza che insegna veramente mica solo i libri da imparare a memoria!
Lei ha bisogno di apprendere un sano autocontrollo. Di porsi degli obiettivi concreti, misurabili e raggiungibili: si focalizzi su obiettivi a breve termine e li porti a compimento. Piccoli passi da fare ogni giorno. Ed ogni giorno un pò di impegno e un pò più di fiducia in sè stesso: non dimentichi i suoi successi! Ognuno di noi sbaglia ma concentrarsi solo sugli errori è deleterio. I problemi che ha avuto cosa le hanno insegnato? Capito questo, metta da parte il passato e viva il presente.
Autoconsapevolezza! Lei è concentrato sui suoi limiti. Quali sono le sue aree di forza? Lo scriva su un foglio gigante!
Non si ponga obiettivi irragiungibili e troppo distanti. Il successo è frutto di impegno e sacrificio, ma deriva anche dalla capacità di motivare se stessi e perseguire una meta nonostante le frustrazioni, dalla capacità di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione. Bisogna imparare a gestire i propri stati d'animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare e sperare. Questo a 26 anni è necessario. Lei sta diventando adulto e lo sa. Questo purtroppo all'università non ce l'ho insegna nessuno. Su questo esistono altre strade.
Bisogna imparare a non pensare troppo. Riconoscere le paure ed agire nonostante tutto. Il primo passo per vincerle è dichiararlo.
Un eventuale supporto psicologico sarebbe consigliabile: non potrebbe nuocerle.
In bocca al lupo per il suo percorso e per il suo futuro con l'augurio che sia come desidera e non come teme. Coraggio!
Arrivederci

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com

[#3]
Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, preoccupazioni ed ansia possono dare luogo a un circolo vizioso che può provocare conseguenze nella concentrazione e nella memoria.
il consiglio che mi sento di darle (tenendo anche conto del fatto che da come dice è da diverso tempo che vive queste sensazioni) è di rivolgersi a un qualche collega per alcuni colloqui in modo da poter stabilire il miglior intervento possibile.
la saluto con cordialità.

Dr. Luigi Gileno

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