Dipendenza
Salve, sono una ragazza di 25 anni, da circa un anno e mezzo sono fidanzata con un mio coetaneo. Questo ragazzo in passato ha abusato/è stato dipendente per alcuni anni di una droga (ketamina) arrivando in dei periodi ad utilizzarla anche giornalmente. Nell'ultimo anno, dopo un momento critico, aveva deciso di smettere seriamente, iniziando un percorso di riabilitazione con il Sert e rivolgendosi ad uno psicoterapeuta privato. Inoltre ed in parallelo aveva fatto un proprio percorso di cambiamento di vita notevole.
Dopo un anno di astinenza totale, senza una logica apparente (lui stesso diceva di sentirsi ormai forte e di aver raggiunto la vita che aveva sempre sognato), è ricaduto nel vortice della sostanza. L'ha utilizzata una prima volta, e poi altre due volte nel giro della stessa settimana, continuando sempre a mentirmi, fino a che non l'ho scoperto. Da notare che tutte le volte che anche in passato ricadeva nell'uso della sostanza io mi trovavo sempre fuori città e quindi non con lui.
Ora si è rivolto ad un gruppo di narcotici anonimi presenti nella città e vorrebbe reinserirsi in un programma del Sert, oltre che rivolgersi ad un nuovo psicologo.
Io purtroppo non so più come comportarmi, la fiducia si è lacerata e non so se sia giusto che gli stia affianco o se invece debba lasciare che il suo sia un percorso che faccia da solo. Inoltre il fatto che io non riesca a trovare una spiegazione (lui stesso dice che non riesce a trovarla) del perché sia ricaduto nel vortice droga-menzogna-droga mi lascia sempre più incapace di prendere una decisione netta.
Volevo avere un parere in merito, e sapere se fosse possibile capire se lui sia davvero convinto dei percorsi che fa o se invece li faccia in primis per apparire in un determinato modo con me e per non perdermi. Inoltre volevo sapere se fossero percorsi sufficienti o se invece ci fosse bisogno di qualcosa di più drastico (es. una comunità).
Grazie mille.
Dopo un anno di astinenza totale, senza una logica apparente (lui stesso diceva di sentirsi ormai forte e di aver raggiunto la vita che aveva sempre sognato), è ricaduto nel vortice della sostanza. L'ha utilizzata una prima volta, e poi altre due volte nel giro della stessa settimana, continuando sempre a mentirmi, fino a che non l'ho scoperto. Da notare che tutte le volte che anche in passato ricadeva nell'uso della sostanza io mi trovavo sempre fuori città e quindi non con lui.
Ora si è rivolto ad un gruppo di narcotici anonimi presenti nella città e vorrebbe reinserirsi in un programma del Sert, oltre che rivolgersi ad un nuovo psicologo.
Io purtroppo non so più come comportarmi, la fiducia si è lacerata e non so se sia giusto che gli stia affianco o se invece debba lasciare che il suo sia un percorso che faccia da solo. Inoltre il fatto che io non riesca a trovare una spiegazione (lui stesso dice che non riesce a trovarla) del perché sia ricaduto nel vortice droga-menzogna-droga mi lascia sempre più incapace di prendere una decisione netta.
Volevo avere un parere in merito, e sapere se fosse possibile capire se lui sia davvero convinto dei percorsi che fa o se invece li faccia in primis per apparire in un determinato modo con me e per non perdermi. Inoltre volevo sapere se fossero percorsi sufficienti o se invece ci fosse bisogno di qualcosa di più drastico (es. una comunità).
Grazie mille.
[#1]
Gentile ragazza,
rispetto alla scelta se continuare o meno la relazione con il suo ragazzo non possiamo risponderle noi da qui, deve essere una sua decisione presa secondo i suoi sentimenti e le sue riflessioni.
Lei parla di fiducia lacerata ed è comprensibile; se il suo ragazzo continua a ricadere nel vortice droga-menzogna-droga, come dice lei, è solo con un aiuto specialistico, come quello offerto dal sert, che potrebbe trovare un giovamento. Alla base di una buona riuscita, comunque, è necessaria una motivazione individuale a voler dare una svolta alle proprie abitudini.
Cordiali saluti
rispetto alla scelta se continuare o meno la relazione con il suo ragazzo non possiamo risponderle noi da qui, deve essere una sua decisione presa secondo i suoi sentimenti e le sue riflessioni.
Lei parla di fiducia lacerata ed è comprensibile; se il suo ragazzo continua a ricadere nel vortice droga-menzogna-droga, come dice lei, è solo con un aiuto specialistico, come quello offerto dal sert, che potrebbe trovare un giovamento. Alla base di una buona riuscita, comunque, è necessaria una motivazione individuale a voler dare una svolta alle proprie abitudini.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
[#2]
Buongiorno,
non so dirle se il suo ragazzo sia davvero convinto dei percorsi che sta facendo o se invece li faccia per non perdermla.
Lei parla delle motivazioni che potrebbero spingere il suo ragazzo alla droga ma non parla delle sue motivazioni nel continuare ad affiancare il vortice di cui ci parla.
Il punto credo che sia, non tanto se il suo ragazzo vuole o meno stare realmente con lei, ma cosa intende fare lei, quali sono le sue aspettative, i suoi desideri.
Il suo ragazzo farà il suo percorso inviduale perchè soltanto lui potrà risolvere i propri problemi, mentre consiglio anche a lei di farsi delle domande perchè è soltanto da percorsi individuali risolti che si può pensare di iniziare un percorso di coppia.
La saluto
Dr.sa Breschi
non so dirle se il suo ragazzo sia davvero convinto dei percorsi che sta facendo o se invece li faccia per non perdermla.
Lei parla delle motivazioni che potrebbero spingere il suo ragazzo alla droga ma non parla delle sue motivazioni nel continuare ad affiancare il vortice di cui ci parla.
Il punto credo che sia, non tanto se il suo ragazzo vuole o meno stare realmente con lei, ma cosa intende fare lei, quali sono le sue aspettative, i suoi desideri.
Il suo ragazzo farà il suo percorso inviduale perchè soltanto lui potrà risolvere i propri problemi, mentre consiglio anche a lei di farsi delle domande perchè è soltanto da percorsi individuali risolti che si può pensare di iniziare un percorso di coppia.
La saluto
Dr.sa Breschi
Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it
[#3]
gentile utente, l'uscita da una forte dipendenza richiede del tempo e dell'impegno molto forti.
da qui è difficile dire se sia necessaria una terapia più drastica, comunque i programmi da seguire non possono essere interrotti se non si sono conclusi.
per quanto riguarda la domanda che la riguarda personalmente, non me la sento di darle una risposta secca, però tenga conto che molto spesso avere degli obiettivi forti può aiutare ad uscire da momenti di difficoltà.
la saluto con cordialità.
da qui è difficile dire se sia necessaria una terapia più drastica, comunque i programmi da seguire non possono essere interrotti se non si sono conclusi.
per quanto riguarda la domanda che la riguarda personalmente, non me la sento di darle una risposta secca, però tenga conto che molto spesso avere degli obiettivi forti può aiutare ad uscire da momenti di difficoltà.
la saluto con cordialità.
Dr. Luigi Gileno
[#4]
Gentilissima,
ritengo che un percorso comunitario potrebbe essere utile, se è presente una forte motivazione da parte del suo ragazzo.In primis perchè vi è alle spalle un precedente tentativo di gestione della situazione tramite il Sert che è stato insufficiente nel lungo termine, inoltre per non rischiare altre esperienze fallimentari dati i danni che una sostanza come la ketamina può provocare (è un anestetico utilizzato in veterinaria per i cavalli).Quanto a lei deve decidere in piena libertà se se la sente di restare accanto ad una persona con delle difficoltà importanti o se preferisce aprirsi nuove possibilità. Cordialmente
ritengo che un percorso comunitario potrebbe essere utile, se è presente una forte motivazione da parte del suo ragazzo.In primis perchè vi è alle spalle un precedente tentativo di gestione della situazione tramite il Sert che è stato insufficiente nel lungo termine, inoltre per non rischiare altre esperienze fallimentari dati i danni che una sostanza come la ketamina può provocare (è un anestetico utilizzato in veterinaria per i cavalli).Quanto a lei deve decidere in piena libertà se se la sente di restare accanto ad una persona con delle difficoltà importanti o se preferisce aprirsi nuove possibilità. Cordialmente
Dr.ssa Isabella Ricci
[#5]
Gentile utente,
La sequenza disintossicazione-ricaduta è per definizione prevista con la diagnosi di dipendenza. Quindi se tale diagnosi è stata fatta, e se quella è l'unica sostanza in gioco, è prevedibile che ci siano ricadute in assenza di una cura continuativa. La riabilitazione è il fine per cui si intraprende un percorso, non il mezzo. In altre parole, ad esempio, trovare un lavoro o cambiar stile di vita possono essere gli obiettivi, non che siano il modo in cui si modifica un comportamento, altrimenti sarebbe semplicemente una questione di libera scelta, il che è in contrasto con una diagnosi di dipendenza.
Alcune persone che hanno abuso o dipendenza da sostanze hanno diagnosi psichiatriche supplementari, spesso di disturbi dell'umore, che prevedono fasi cicliche, e che quindi possono rendere questa ricadute particolarmente esplosive, e situate proprio nel momento di apparente maggior benessere, in cui insieme alle funzioni generali si riaccende anche il desiderio della sostanza, che non ha un senso preciso, è una specie di istinto senza più scopo, se non idealmente quello della gratificazione.
La sequenza disintossicazione-ricaduta è per definizione prevista con la diagnosi di dipendenza. Quindi se tale diagnosi è stata fatta, e se quella è l'unica sostanza in gioco, è prevedibile che ci siano ricadute in assenza di una cura continuativa. La riabilitazione è il fine per cui si intraprende un percorso, non il mezzo. In altre parole, ad esempio, trovare un lavoro o cambiar stile di vita possono essere gli obiettivi, non che siano il modo in cui si modifica un comportamento, altrimenti sarebbe semplicemente una questione di libera scelta, il che è in contrasto con una diagnosi di dipendenza.
Alcune persone che hanno abuso o dipendenza da sostanze hanno diagnosi psichiatriche supplementari, spesso di disturbi dell'umore, che prevedono fasi cicliche, e che quindi possono rendere questa ricadute particolarmente esplosive, e situate proprio nel momento di apparente maggior benessere, in cui insieme alle funzioni generali si riaccende anche il desiderio della sostanza, che non ha un senso preciso, è una specie di istinto senza più scopo, se non idealmente quello della gratificazione.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 09/05/2011.
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