Disturbi di comportamento
ciao sono una ragazza di 17 anni, ho iniziato a preoccuparmi qualche anno fa quando mi hanno fatto notare che spesso cambio scrittura e che questo potrebbe essere sintomo di disturbi della personalità.spesso e volentieri tendo a essere deconcentrata e ad avere breve memoria.in genere vengo considerata come una persona molto sensibile affidabile e più matura della mia età, tanto che anche persone molto più grandi si rivolgono a me per consigli.però questa mia sensibilità, dovuta probabilmente anche a situazioni passate mi crea molti problemi.sono molto chiusa per quanto riguarda le mie emozioni ma spesso nessuno se ne accorge perchè lo nascondo molto bene.quando sono da sola tendo a vivere un mondo immaginario e a parlare ad alta voce gesticolare e ridere o piangere,è un disturbo di cui soffro sin da quando ero molto piccola perchè spesso ero sola.a periodi la mia eccessiva sensibilità mi causa problemi anche a livello fisico, come vomito, nausea, attacchi di panico,e recentemente sto facendo accertamenti per possibile morbo di chron o colite ulcerosa perchè mi hanno trovato delle ulcere a livello intestinale.a volte ho quasi il sospetto di sofrire di anoressia perchè ho drastici cali di peso di cui non sono mi accontento mai, seguiti da momenti di normalità. a scuola finora non ho avuto problemi perchè capisco le cose velocemente.sono capace di prendere un nove più a matematica studiando in un ora il programma di 3/4 mesi. ma nonostante questo la mia media non sale mai più di tanto perchè sono sempre molto deconcentrata, distratta, e ho una memoria a brevissimo termine. dimentico velocissimamente tutto quello che studio e questo mi da sensi di frustrazione,di incapacità e bassa autostima.anche a livello fisico tendo ad odiare il mio corpo senza motivo dal momento che di solito vengo considerata una bella ragazza.in genere nessuno si accorge di tutti questi piccoli disturbi, neanche i miei genitori che mi vedono tutti i giorni, perchè riesco a nascondere le mie emozioni, anche a me stessa autoconvincendomi che non ho niente.in perticolare cerco di distogliere l'attenzione da me cercando di adoperarmi per aiutare altri oppure rinchiudendomi nel mio mondo, ma questo, anche se li per li mi aiuta non fa che rimandare il problema.era da tanto che volevo chiedere consiglio ad un qualche specialista, ma ho sempre avuto molto timore. la mia è una cosa normale o potrebbe esserci un qualche disturbo di altro genere?
grazie mille per l'attenzione spero di ricevere presto una risposta.
grazie mille per l'attenzione spero di ricevere presto una risposta.
[#3]
Gentile ragazza,
i disturbi della personalità debbono necessariamente essere diagnosticati dal medico psichiatra o dallo psicologo e comunque NON si rilevano dalla scrittura!
Chi ti ha fatto notare questo ha detto una gran fesseria!
Solo per fare un po' di chiarezza in merito: il disturbo della personalità è un modo pervasivo e disfunzionale di stare al mondo e di comportarsi, di pensare e di credere, NON di scrivere!
Inoltre nella mia precedente domanda ti domandavo come mai a 17 anni qualcuno ti faccia notare questo, perchè a 17 anni NON si può ancora parlare di disturbi della personalità!!
Per quanto riguarda il resto, potrebbe trattarsi di ansia, ma da qui non posso affermarlo con certezza.
L'ansia si esprime attraverso il nostro corpo, con sintomi quali quelli da te descritti.
Il primo passo però è parlarne apertamente con i tuoi genitori (che male c'è?) e continuare comunque a fare gli esami clinici in modo da escludere qualunque altra causa.
Consultare uno psicologo di persona potrebbe esserti utile per aiutarti a migliorare anche nell'autostima e nella fiducia in te stessa.
In bocca al lupo!
i disturbi della personalità debbono necessariamente essere diagnosticati dal medico psichiatra o dallo psicologo e comunque NON si rilevano dalla scrittura!
Chi ti ha fatto notare questo ha detto una gran fesseria!
Solo per fare un po' di chiarezza in merito: il disturbo della personalità è un modo pervasivo e disfunzionale di stare al mondo e di comportarsi, di pensare e di credere, NON di scrivere!
Inoltre nella mia precedente domanda ti domandavo come mai a 17 anni qualcuno ti faccia notare questo, perchè a 17 anni NON si può ancora parlare di disturbi della personalità!!
Per quanto riguarda il resto, potrebbe trattarsi di ansia, ma da qui non posso affermarlo con certezza.
L'ansia si esprime attraverso il nostro corpo, con sintomi quali quelli da te descritti.
Il primo passo però è parlarne apertamente con i tuoi genitori (che male c'è?) e continuare comunque a fare gli esami clinici in modo da escludere qualunque altra causa.
Consultare uno psicologo di persona potrebbe esserti utile per aiutarti a migliorare anche nell'autostima e nella fiducia in te stessa.
In bocca al lupo!
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Salve,
comprendo il timore di cui parli, il timore di avere qualcosa che non va ma alla tua età sono piuttosto "normali" le tue insicurezze. E' importante però che tu non le sottovaluti perchè alla tua età è facile che da un'insicurezza scaturisca un problema: mi riferisco, ad esempio, al tuo odio per il tuo corpo. Il corpo cresce e si trasforma durante l'adolescenza e ti obbliga a mantenerti al suo passo. E' facile non piacersi, non sapere più chi si è, odiare noi stessi attraverso il nostro corpo che non ci piace.
Il confronto con i tuoi coetanei è importante in quanto vivete le stesse insicurezze, chi più chi meno, ma talvolta il confronto si trasforma in competizione, chi è migliore, chi è più bello, più bravo, e subentra la vergogna, si abbassa la stima verso noi stessi.
Parlane con i tuoi genitori o con adulti di riferimento, magari con lo psicologo della tua scuola, se è attivo uno sportello per gli alunni.
Un saluto
Dr.sa Breschi
comprendo il timore di cui parli, il timore di avere qualcosa che non va ma alla tua età sono piuttosto "normali" le tue insicurezze. E' importante però che tu non le sottovaluti perchè alla tua età è facile che da un'insicurezza scaturisca un problema: mi riferisco, ad esempio, al tuo odio per il tuo corpo. Il corpo cresce e si trasforma durante l'adolescenza e ti obbliga a mantenerti al suo passo. E' facile non piacersi, non sapere più chi si è, odiare noi stessi attraverso il nostro corpo che non ci piace.
Il confronto con i tuoi coetanei è importante in quanto vivete le stesse insicurezze, chi più chi meno, ma talvolta il confronto si trasforma in competizione, chi è migliore, chi è più bello, più bravo, e subentra la vergogna, si abbassa la stima verso noi stessi.
Parlane con i tuoi genitori o con adulti di riferimento, magari con lo psicologo della tua scuola, se è attivo uno sportello per gli alunni.
Un saluto
Dr.sa Breschi
Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.2k visite dal 08/05/2011.
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