Abbandono dal genitore

Salve, sono una ragazza di 25 anni, vorrei risolvere un problema che ho da quasi 20 anni. all'età di 6 anni, dopo aver assistito ad un litigio tra i miei, ho visto mio padre andarsene di casa, da quel momento per 2 anni è stato un continuo di brutte esperienze, tipo assistere alle crisi di pianto di mia madre, andare con mia madre e mia nonna a casa di anziane signore tipo cartomanti per farsi dire che mio padre sarebbe tornato, avere un via vai di gente in casa che non mi considerava tranne che per dirmi che mio padre sarebbe tornato...., gli ultimi tempi non sapevo nemmeno più che significasse avere un papà. Ricordo di aver assistito a un paio di incontri tra i miei ma mi lasciarono in auto entrambe le volte e a quel punto cominciai a sviluppare un senso di abbandono molto forte, perche non riuscivo a capire perche lui non volesse vedermi dopo tanto tempo. Poco dopo è tornato a casa ma con un attegiamento invadente e pretendeva da me affetto quando io avevo solo rabbia per lui. E questo atteggiamento ostile dura ancora oggi, perche lui non è mai stato una figura presente ma pretende in un modo dittatoriale l'affetto che io non mi sento di dargli e perche fondamentalmente lo sento un estraneo. Ho riassunto molto ma vorrei sapere se questo mio modo di essere è normale e se c'è qualcosa che posso fare per superare questa cosa. Attendo risposta grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile ragazza,
purtroppo lei ha vissuto durante l' infanzia esperienze familiari spiacevoli che ha ben descritto, esperienze dure per un bimbo. Ciò che ha visto con occhi da bambina bisognosa di affetto, protezione e comprensione, i sentimenti di abbandono che ha provato non hanno fatto certo in modo di aiutarla ad andare verso suo padre quando è tornato e che ancora oggi non riesce ad accettare. Un padre che sembra aver provato in un modo non consono a "riconquistare" forzosamente, a quanto dice, il suo affetto, certo non migliorando le cose.
Il suo sentire è frutto della sua storia, si tranquillizzi,anche se credo che sia giunto il momento di gettarsi alle spalle il passato e pensare alla sua vita futura e alla sua serenità. Dal mio punto di vista le sarebbe utile rivolgersi ad uno psicologo in presenza per essere aiutata a superare e a elaborare i sentimenti negativi verso suo padre che le pesano ancora tanto e ad andare verso il futuro con fiducia libera da ombre interiori che pesano sulla sua vita.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, rivolgersi ad uno specialista per avere un sostegno adeguato potrebbe aiutare a superare "ferite" delle esperienze passate.
a volte, gli errori degli adulti possono ripercuotersi su piccoli, che però cresceranno, portando con sè quelle conseguenze.
faccia in modo di non avere più condizionamenti negativi sulla sua vita, visto che è già successo per troppo tempo.
la saluto cordialmente.

Dr. Luigi Gileno

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Probabilmente suo padre non ha capito fino a che punto l'allontanamento di molti anni fa l'ha ferita, e oggi non capisce come un fatto accaduto 20 anni or sono sia ancora causa di problemi.
A volte gli adulti sottovalutano i sentimenti dei bambini, pensano che non si rendano conto di quel che succede o che comunque crescendo dimentichino, e che tutto passi.
In realtà questo abitualmente non accade, a meno che non siano messe in atto delle misure volte a recuperare una situazione inizialmente compromessa - cosa che nella sua famiglia non è avvenuta.

Se non ho capito male suo padre è rimasto con voi dopo essere tornato, e vorrei chiederle qual è stato l'atteggiamento di sua madre in seguito al suo ritorno. In particolare vorrei sapere se con lei ha fatto come se nulla fosse accaduto o se ha insistito perchè dimenticasse e trattasse bene suo padre che, desiderando il suo affetto e non sapendo come ottenerlo, si comporta in un modo per lei inaccettabile pretendendolo come un diritto.

La strada per superare questo stato di cose è l'intervento psicologico: penso che potrebbe dare buoni frutti un percorso che coinvolgesse sia lei sia suo padre e che vi permettesse di chiarirvi e capirvi entrambi meglio, ma se suo padre non vorrà contattare con lei uno psicologo che vi aiuti a recuperare il vostro rapporto potrà sempre intraprendere un percorso individuale.

Le faccio tanti auguri perchè possa trovare il modo di recuperare un rapporto sempre molto importante nella vita di una donna.
Cordialmente,
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
l'ostilità che caratterizza oggi il rapporto con suo padre probabilmente è solo l'evoluzione delle emozioni negative scolpite nella sua memoria di bambina che esercitano un notevole condizionamento sul suo presente di giovane donna.
Se vuole fare chiarezza dentro di sé per riorganizzare su basi diverse il rapporto con suo padre, un interlocutore qualificato (psicologo-psicoterapeuta) le sarà d'aiuto per creare le condizioni favorevoli al miglioramento della consapevolezza dei suoi bisogni affettivi che forse comprendono la necessità di fare "un'esperienza emozionale correttiva", a questo proposito le consiglio di leggere qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it