Problemi alimentari
Il ragazzo compirà 18 anni tra un mese. Il suo "problema" è che ha un'alimentazione fissa. Mi spiego: lui mangia pochissimi tipi di alimenti, non so se sia il caso di elencarli.
A parte il problema di eventuali carenze lui non ha problemi fisici è alto 1,82 m pesa 68kg fa sport fisicamente sta bene studia con profitto non beve, non fuma e non mi dà nessun problema ma lui stesso comincia a riconoscere che questo per lui è un problema perche' se esce con gli amici non riesce a mangiare di tutto come fanno loro si sente limitato non ha mai voluto ad esempio partecipare a gite scolastiche per questo motivo e se ci troviamo in vacanza e mangiamo al ristorante per lui è un problema perche' non mangia quasi nulla.
Lui dice che non è attratto nè dall'odore di altre pietanze nè dall'aspetto è se si sforza di assaggiare alimenti nuovi che normalmente piacciono gli viene subito da rimettere. Non so se questo possa essere un capriccio se ho fatto qualche errore nella sua alimentazione durante la crescita.
E' sempre stato così fin da piccolo, fino ai 4 anni circa mangiava qualcosa in più poi crescendo ha manifestato le sue preferenze che io ho assecondato anche forse per comodità e per evitare che rimettesse non ho mai voluto forzarlo nè ricattarlo con punizioni.
Aggiungo che ho un'altra figlia che mangia normalmente quasi tutto. Vorrei chiedervi è un problema psicologico? Oppure dovrei rivolgermì altrove? Ringrazio per eventuali risposte.
ciò che suo figlio vive come un problema è l'aspetto alimentare della questione o le limitazioni a livello relazionale che ciò comporta?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Gentile signora,
le modalità alimentari di suo figlio potrebbero rientrare in un quadro di alimentazione selettiva che affonda le sue radici nell'infanzia (ipotesi). I bambini che si nutrono in questo modo raggiungono però solitamente uno sviluppo normale.
Per quanto concerne le sue preoccupazioni in merito ad eventuali carenze nutrizionali (aspetto che maggiormente preoccupa i genitori), si può rivolgere al medico di base per avere maggiori ragguagli ed eventuali indicazioni.
In merito ai risvolti relazionali e sociali e le limitazioni ad essi connesse, sarebbe utile consultare uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione in presenza della situazione e per affrontare un eventuale percorso idoneo a superare le difficoltà in atto.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Gentile Signora,
se pensa che suo figlio sia motivato ad intraprendere un percorso che lo possa aiutare ad affrontare il suo disagio, ritengo sia utile un approccio integrato che tenga conto di entrambi gli aspetti (medico e psicologico). Penso perciò sarebbe utile rivolgersi ad un medico specialista in Scienza dell'Alimentazione e contemporaneamente ad uno psicologo/psicoterapeuta formato sui disturbi del comportamento alimentare.
Se lo desidera, può leggere (e far leggere a suo figlio) il seguente articolo per vedere se ci sono punti in comune con la vostra situazione e trovare ulteriori spunti di riflessione: L'ortoressa: l'ossessione per i cibi sani
Cari auguri a entrambi.
come sostenuto dai colleghi in precedenza, dei controlli integrati potrebbero aiutare a indirizzare meglio l'intervento sul ragazzo.
credo sia utile qualche colloquio con uno psicoterapeuta per cercare di affrontare il risvolto relazionale e per tentare di capire quale sia il significato che il ragazzo riconosce al cibo.
per ora la saluto cordialmente.
Dr. Luigi Gileno
Dott.ssa Scalco ho fatto leggere l'articolo a mio figlio e lui non si riconosce nei comportamenti descritti.Lui dice semplicemente che c'è un elenco dei cibi gradisce che mangia volentieri.Come ho scritto lui non è attratto dall'assaggiare cibi diversi, allo stesso tempo percepisce questo come un problema non solo riguardo le uscite con gli amici ma anche in futuro,ad esempio a giugno farà un corso con la scuola e dovrà mangiare alla mensa ed è un pò in crisi.Io gli dico che magari questa è una occasione per provare a sforzarsi di mangiare altro.Ho insistito a volte a fargli assaggiare qualcosa ma gli viene subito da rimettere.
Dott.ssa Rinella riguardo le carenze nutrizionali il medico di base dice che comunque il ragazzo sta bene,le analisi del sangue sono nella norma e fa solo qualche ciclo di multivitaminico ogni tanto.
Dott Gileno sono curiosa anche io di sapere che significato da' mio figlio al cibo e cercherò di seguire il vostro comune consiglio di rivolgermi ad uno specialista,magari nel periodo estivo potrebbe rivolgersi ad una struttura della asl.Saluti e buon lavoro.
Dott.ssa Torreggiani io condivido completamente quello che lei ha scritto infatti io penso che mio figlio mangi bene rispetto a quello che mangiano i giovani d'oggi ma è il ragazzo che si sente un pò escluso nelle uscite con gli amici e sicuramente faranno dei commenti ma la lista dei cibi che lui mangia e veramente ristretta:latte e biscotti a colazione opp. panino e prosciutto.Pasta al pomodoro o in brodo con formaggino.Petto di pollo arrostito(il suo preferito)fettina di carne senza un filo di grasso,frittata solo con patate.Patate in vari modi,pizza margherita, gelato.Come frutta solo banane.Qualche brioches, qualche biscotto e cioccolata.Beve solo acqua.Nessun tipo di verdure nè legumi e nient'altro.Si trova bene quando va in pizzeria ma spesso i ragazzi fanno i ravioli ripieni, la salsiccia,ecc. e lui si sente criticato e magari preso in giro.Non so se sono apprensiva ma è stato mio figlio che ha sollevato la questione e anche mio marito che spesso e volentieri gli fa le "prediche"sulla necessità di variare l'alimentazione.Comunque la ringrazio perchè effettivamente mi ha fatto vedere la cosa sotto un altro punto di vista non necessariamente negativo.La terrò informata se vuole.SALUTI e buon lavoro
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