Ho per caso subito abusi?

Questo era il precedente consulto in cui descrivevo un po' la mia storia (ve ne è uno anche in psichiatria, il primo consulto in assoluto) :

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/165500-ottundimento-emotivo.html

La domanda che costituisce il titolo non è da poco.
Ma è da un po' che me la pongo.
Se non mi sbaglio, la prima volta che ebbi un sussulto fu quando lessi su Medicitalia che l'abuso sessuale poteva dar vita alla ricerca di un partner "abusante". Questo, fondamentalmente, come si può leggere dal precedente consulto, è in parte avvenuto, per quanto solo nella mia fantasia masturbatoria.

Un altro momento che mi colpì fu quando lessi su Repubblica un breve trafiletto in cui si faceva riferimento ad un famoso teologo tedesco scoperto a toccare i testicoli ad un bambino. Ebbi come un'illuminazione, come se fosse successo anche a me. Ma poi non volli pensarci più di tanto.

Oggi ho ripensato a questa cosa, e mi sono venute le lacrime agli occhi, mi sono messo a piangere all'improvviso.
Questa anemotività forse nasconde un dolore molto molto profondo e forte.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Magari rinviassi!
E' da un bel po' che giro tra psicologi e psichiatri.
Da circa 6-7 sedute, sto facendo una terapia con una psicologa che integra un approccio corporeo ad alcune componenti "spirituali", ma per il momento non vedo risultati!
[#2]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Ha studiato Psicosintesi a Firenze
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Le ha spiegato la psicologa di che tipo di percorso si tratta?
Provi a leggere questo articolo, credo potrebbe esserle utile, al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

e se crede ci faccia sapere.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile ragazzo,
leggendo il suo post mi sembra di cogliere un'ambiguità di fondo: non è chiaro se lei si chiede se è vittima di abusi e se quindi questa può essere la spiegazione alla sua condizione di malessere perdurante da lungo tempo, o se invece desidera e fantastica di trovarsi in una situazione simile, come accenna nella sua frase "Questo, fondamentalmente, come si può leggere dal precedente consulto, è in parte avvenuto, per quanto solo nella mia fantasia masturbatoria".

A lei lo spazio per rispondere...

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

e' da notare la sua lunga produzione di domande in numerose aree del sito per delle problematiche che, spesso, non sembrano avere un riscontro neanche in esami effettuati.

Spesso vi sono dubbi sulla sessualità, altrettanto spesso fa riferimento a presunti abusi ricevuti.

Nella sostanza, immagina di avere avuto degli abusi sulla base di ciò che legge su articoli di giornale o su internet, facendo riferimento a sè stesso nonostante non abbia prove o ricordi reali di tali abusi.

Nel frattempo, ha affidato la sua salute a soggetti dalla dubbia pratica che potrebbero alimentare i suoi dubbi che, invece, andrebbero chiaramente inquadrati in sindromi psichiatriche specifiche e che dovrebbero essere trattate in modo inequivocabile farmacologicamente.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#6]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Rispondo in ordine a tutti :

dr.ssa Torregiani :
"Ha solo fatto 6-7 sedute, avere risultati richiede un progetto un pò più complesso, immagino che ne abbia parlato insieme a lei (?)"

Si, la dottoressa mi ha detto che è difficile risolvere qualcosa in una decina di sedute.


dr.ssa Meriggioli :
"non è chiaro se lei si chiede se è vittima di abusi e se quindi questa può essere la spiegazione alla sua condizione di malessere perdurante da lungo tempo, o se invece desidera e fantastica di trovarsi in una situazione simile"

NON DESIDERO ASSOLUTAMENTE CHE MI SIA ACCADUTA UNA COSA DEL GENERE!!
Poichè però la mia situazione persiste, devo vagliare varie ipotesi...

Dr. Ruggiero :
le mie domande derivano, fondamentalmente, da tentativi di scongiurare ipotesi organiche al mio stato. So che sono interrogativi fantasiosi, e che hanno poche basi scientifiche. Lo so. Ma, se si mette nei miei panni, non è facile reggere questo stato di non serenità da 3 anni, e quindi si tende a chiedersi di tutto ad un certo punto. Non è comunque ipocondria, perchè è una cosa che posso controllare perfettamente.
Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, ho già assunto per diverso tempo la Fluoxetina, senza effetti. Sono stato anche dal suo collega Pacini, il quale, in virtù della storia familiare, aveva ipotizzato un possibile rischio di disturbo bipolare, e quindi aveva ritenuto inopportuno somministrare farmaci.
Insomma, anche la strada farmacologica è stata battuta, senza effetti.
Per quanto riguarda la professionalità della mia terapeuta, non credo si tratti di una ciarlatana (è laureata in Psicologia ed iscritta all'albo, ho controllato), è una persona che aveva alle spalle una formazione di Yoga e quindi una certa visione del mondo.

Però, come avete detto voi, può essere il caso di fare qualche altro colloquio conoscitivo, anche approfittando del MIP.
[#7]
Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile utente,
l'aspetto interessante è che lei, per cercare una spiegazione ai suoi malesseri, tenti di individuare una causa ad alto potenziale traumatico, come può essere un abuso, e non, invece, altre spiegazioni.

Se poi desidera profondamente sapere qualcosa di più su di sè, sui suoi malesseri e sulle ragioni di tale condizione, è necessario che intraprenda con continuità un percorso psicoterapeutico, vagliando anche l'ipotesi di un'integrazione farmacologica da parte di uno psichiatra.


Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Faccio questa ipotesi perchè non so più cos'altro pensare!
[#9]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
A mio avviso non tutte le strade farmacologiche sono state perseguite, forse non ve ne e' stato il tempo.

Il fatto che un terapeuta conosca lo yoga non ha alcun significato particolare sul curriculum.
[#10]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
(..) Questa anemotività forse nasconde un dolore molto molto profondo e forte (..)

E' possibile, così come è anche possibile che il dolore profondo e forte che a volte avverti sia - almeno in parte - una reazione al senso di perdita di quella parte di te stesso che si lasciava toccare dagli eventi e dal mondo esterno, reagendo emotivamente.

(..) quando lessi su Repubblica un breve trafiletto in cui si faceva riferimento ad un famoso teologo tedesco scoperto a toccare i testicoli ad un bambino. Ebbi come un'illuminazione, come se fosse successo anche a me (..)

E' curioso che questa sensazione si sia presentata leggendo proprio di questo specifico abuso, e non di altri (si sa, sui giornali se ne leggono, di brutte storie...). Probabilmente è la componente simbolica di quest'episodio ad aver toccato dentro di te qualcosa di importante, di connesso a temi per te centrali. A volte non sono tanto gli eventi reali del passato ad incidere su di noi, ma il modo in cui li abbiamo vissuti, elaborati; e parte di questa elaborazione avviene al di fuori del nostro controllo e della nostra consapevolezza.

(..) la prima volta che ebbi un sussulto fu quando lessi su Medicitalia che l'abuso sessuale poteva dar vita alla ricerca di un partner "abusante". Questo, fondamentalmente, come si può leggere dal precedente consulto, è in parte avvenuto, per quanto solo nella mia fantasia masturbatoria (..)

quelle fantasie rappresentano per te ancora qualcosa di irrisolto, di conflittuale, per cui ho la sensazione che tu stia cercando una spiegazione ad esse, allo stesso modo in cui stai cercando una spiegazione all'impoverimento della tua vita emotiva.

Ma anche nel caso vi fossero stati realmente abusi, nel tuo passato, non li metterei in rapporto diretto col problema principale (l'anaffettività), essendo quest'ultimo insorto solo da pochissimi anni.
Considera che poi sovente gli eventi abusanti portano le persone ad agire gli abusi non tanto in fantasia ma direttamente nei rapporti (come vittime o carnefici), o ad avere comunque una sessualità piuttosto sregolata.

Parlane comunque con la tua psicologa, cui è bene che riporti anche altri dubbi (tipo quello del toner di qualche consulto fa). E' come se la tua mente cercasse in ogni modo e ovunque indizi che riescano a dare un senso al tuo problema, ma in questo modo rischi di crearti tante altre preoccupazioni inutili.

Di nuovo auguri per il percorso che stai portando avanti.

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#11]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Dottor Ruggiero,
a quali strade farmacologiche fa riferimento?
[#12]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Ieri, grazie allo spunto di quest'articolo su Repubblica :

http://www.repubblica.it/scienze/2011/05/06/news/esperimento_tre_cristi-15811242/?ref=HRERO-1

ho ripercorso le vicissitudini del mio pensiero "spirituale" di questi anni. E vorrei sapere un po' qual è la vostra opinione su questo.

Ancora oggi mi chiedo (e so che questo è già un discreto segno di sanità) se tutto ciò fosse il segno di qualcosa di realmente spirituale o un segno di malattia. Come è scritto ne "Il nome della Rosa", "breve è il passo tra il misticismo e la follia".

Durante il periodo positivo dell'ultimo anno delle superiori, come ormai ho più volte detto, provai sensazioni interiori molto molto forti (in realtà tutto era abbastanza confinato sul fronte del sentire, poco su quello del pensiero) con la musica di un autore fortemente ispirato da tematiche spirituali (Battiato).
Già durante questo periodo positivo, in realtà, ricordo come significativi almeno 3 episodi in cui la tematica spirituale ha sfiorato anche il pensiero :

1) Mi trovavo in classe e la professoressa d'inglese fece riferimento ad alcuni episodi della propria adolescenza, durante la quale si poneva continuamente domande di carattere trascendente, e per lei era "frustrante non trovare risposte". A quella frase, ricordo che dentro di me si mosse qualcosa, e pensai qualcosa di questo tipo : "Ma come, io le risposte già ce le ho". In realtà che risposte avevo? Boh!

2) Ero a fianco di mia mamma e stavo ascoltando una canzone di Battiato, probabilmente a contenuto mistico.
Mia mamma mi disse : "Non hai preso nulla di trascendente da lui?". Io mi alzai e pensai tra me e me : "Che ne sai che non ho preso nulla?"

3)L'esperienza più profonda fu forse questa : mi trovavo a casa di un amico, e ad un certo punto mi parve di sentire qualcosa di spirituale dentro di me, qualcosa di positivo.

Insomma, durante il periodo positivo, ho un ricordo tutto sommato limitato di pensieri relativi alla spiritualità, anche se abbastanza significativi.

Fu dopo il termine delle scuole superiori e contemporaneamente all'inizio della fase di buio che la mia mente fu estremamente catturata (per carità, non in ogni momento, se svolgevo altre attività non ci pensavo) da pensieri di carattere spirituale. Iniziai ad interessarmi al paranormale, ai mondi spirituali, in modo veramente molto intenso. Tant'è che i miei genitori, all'inizio dell'università, si stupivano che io parlassi sempre di queste cose. Tendevo anche ad interpretare vari eventi della realtà in chiave "fatalistica" e spirituale, in quel caso esagerando.
Ho fatto alcune visite psichiatriche (in realtà non durante quella fase di forte immersione nello "spirituale"), e nessuno mi ha comunque diagnosticato un disturbo psicotico. Uno psichiatra mi ha detto che, dato ciò che faccio (studente universitario), è difficile che possa sviluppare un disturbo schizofrenico.
Nel tempo quell'eccessiva immersione nello spirituale è andata naturalmente sfumandosi, anche se non rinnego l'oggetto fondamentale di quei pensieri e di quella ricerca, solo che allora era troppo intensa ed estrema.

Ecco, non so se quei pensieri così intensi potessero essere interpretati come segni di un disturbo (e magari i pensieri che continuo ad avere oggi come elementi residuali di quei pensieri così forti), oppure se si trattasse effettivamente di un mio ingresso nel mondo della spiritualità.
In effetti, ammetto che allo stato attuale molte interpretazioni di quanto è accaduto sono possibili...


[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Consideri questo: una delle trappole più micidiali in cui cade l'essere umano, che a volte porta alla necessità di cure specialistiche, è la convinzione che tutti i nostri pensieri e sensazioni siano sempre importanti. Solo perché posso farmi una domanda, non significa che esista una risposta. Solo perché penso o sento qualcosa, non significa necessariamente che abbia un reale valore.

Quest'aspetto, ad esempio, è presente nell'ossessivo: egli crede che tutto ciò che gli passa per la testa o nel cuore sia importantissimo e degno di nota. Però non sempre è così.

Può non essere immediato capire, capire davvero questo concetto in apparenza così semplice e banale.

Se ciò che lei sente siano artefatti patologici o segnali genuini di uno sbocciare mistico, questo non possiamo dirglielo da qui. Noi siamo, molto modestamente, solo psicologi e psichiatri.

Cordiali saluti
[#14]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
E' un messaggio un po' ermetico il suo, però mi sentirei di dire che ogni essere umano è un universo a se e non è facile giudicare ciò che è importante e ciò che non lo è.
C'è chi ha utilizzato la vita per costruire sistemi filosofici, e secondo il punto di vista di altri tutto questo potrebbe essere stato un'enorme perdita di tempo.
Insomma, chi stabilisce cos'è degno di nota?
[#15]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Comunque non ho capito forse al 100% il nocciolo che intendeva cogliere. Intendeva forse dire che si possono intraprendere cure specialistiche per cercare risposte (in questo caso, a questioni di tipo spirituale) che non possono avere risposta in un setting terapeutico?
[#16]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
gentile utente, a volte porsi troppe domande o voler eviscerare ogni significato possibile distoglie l'attenzione dalle priorità. in questo momento ha intrapreso un percorso, lo segua! è troppo presto per valutare.
un passo alla volta, troppe cose creano confusione.
un caro saluto
[#17]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Insomma, chi stabilisce cos'è degno di nota?
>>>

In ultima analisi lei stesso, ognuno di noi.

Certo, ad alcuni viene più facile mentre altri hanno bisogno di appoggiarsi a sistemi di pensiero inventati da qualcun'altro. E anche chi lo fa con facilità può magari doverci arrivare per gradi, può aver bisogno di tempo o di un aiuto terapeutico. Liberarsi dalle convinzioni inutili è il vero senso della vita, secondo alcuni. "Ogni giorno sempre meno, non sempre di più" è stato detto.

>>> Intendeva forse dire che si possono intraprendere cure specialistiche per cercare risposte (in questo caso, a questioni di tipo spirituale) che non possono avere risposta in un setting terapeutico?
>>>

Intendevo dire che è molto utile seguire la raccomandazione di Wittgenstein: non bisogna aver fretta di cogliere la verità, bisogna prima girarle intorno.

Prima di decidere se un pensiero o una convinzione valgano la pena essere coccolati e mantenuti, dovrebbe pensare a risolvere il suo disagio. Quando lo avrà fatto, la cernita fra ciò che è utile e ciò che è da scartare le verrà facile.

Cordiali saluti
[#18]
Attivo dal 2007 al 2019
Ex utente
Cari dottori,
io vi ringrazio per le risposte.
Il fatto è che io sono stufo, veramente stufo.
Io sono il primo ad essere esterrefatto per quello che mi sta accadendo da troppo tempo.
Sono perennemente avvolto nella mia distanza e nella mia estraneità da tutto e da tutti e devo portare addosso continuamente questa croce.
Mi vengono in mente i versi di una canzone : "Resto confinato nella mia stanza immobilizzato da così tanta lontananza al mondo, mi sento estraneo". Io mi sento estraneo. Non riesco più ad essere partecipe a niente.
Sono incazzato nero.
E poi penso magari che non abbia subito danni organici.
Forse il vaccino antinfluenzale fatto a fine 2007, dopo il quale iniziai ad avere un'orticaria (e probabilmente già un orientamento depressivo nei miei pensieri), ha influito sul complesso equilibrio tra mente e corpo?
Anche se poi mi chiedo : possibile che una vaccinazione possa avere degli effetti a più di un anno di distanza, visto che il momento peggiore di questo stato, in cui avevo forti sentimenti di dolore interiore ed anche una certa confusione mentale (cambiavo continuamente idea ricordo)si sono presentati nei primi mesi del 2008?
Boh!
Io però sono incazzato. E purtroppo devo tenermi tutto per me. Oggi per telefono volevo un po' sfogarmi con mia mamma e lei ha detto : "Sempre le stesse cose?" SI,SEMPRE LE STESSE COSE. E NON SONO IO A VOLERE TUTTO CIO'. BASTAAAAA!!!!!!!
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