Infelicità
Salve.. scrivo a voi perché spero riusciate a capire il mio disagio e a darmi quaalche consiglio valido..
Sono una ragazza di 23 anni, e ho sempre avuto, sempre, problemi di timidezza, più o meno acuti a seconda dei periodi. Però da mesi a questa parte (da quando ho avuto una forte delusione d'amicizia)la mia vita è stata stravolta, ho cambiato casa(sono studentessa fuori sede), abitudini, e stando lontana dagli affetti come famiglia e migliori amiche, ho vissuto questo periodo tendendomi tutto dentro, essendo molto orgogliosa..Sono sempre nervosa, la maggior parte del tempo piango, e speravo che questo fosse solo un momento passeggero.. Il punto è che mi rendo conto, che aldilà di questa delusione che ho avuto, tante cose non vanno! Per carità, non sono una che vede tutto nero, mi rendo conto di avere una famiglia e delle amiche che mi vogliono bene, però ecco, è come se fossi ferma, impantanata in uno stato, e tutti intorno a me vanno avanti.
Ho compresso tanti sentimenti dentro di me, di rabbia, di delusione, di infelicità, e sento che mi logorano da dentro.. Anche con le persone più care a me, se fino a poco tempo fa scherzavo, ridevo, oggi come oggi non riesco a sbilanciarmi, ho sempre quel senso di contegno, e mi rendo conto che posso dare disagio.. Non sono mai stata solare e aperta, anzi, ho avuto sempre problemi a socializzare, non stringo facilmente amicizia, e questa è la cosa che detesto di più di me! Ho sempre un senso di pudore, di vergogna, non so come spiegarmi.. anche se sono persone che vedo tutti i giorni per anni, non ce la faccio..e questa cosa va peggiorando sempre di più..Vi dico anche che ho una bassa considerazione di me, sono molto in sovrappeso, anche se non mi ritengo brutta..
Forse questo, sin da piccola, ha influenzato il mio modo d'essere(gli insulti a scuola ecc). Io cerco di venirne a capo, ma sento che questo mio modo d'essere, tendenzialmente negativo, sta avendo la meglio su ogni rapporto che ho creato, sulla mia vita in generale, sul mio rapportarmi agli uomini (la mia ultima storia è stata di una sera soltanto, e mi sono sentita un verme perchè non mi piaceva, e l'ho liquidato con una scusa) con le persone in generale.. Anche con le mie nuove coinquiline, non ho stretto alcun rapporto..anzi, fino a ieri pensavo di avere tante ragioni sul fatto che non c'era molta affinità, ma poi, per una sciocchezza, sono andata sparata da loro e sono scoppiata come non mai, sparando a zero, sentendomi poi, in forte imbarazzo, non appena passata la rabbia..
Io sò che ci sono persone con problemi seri, non come me, e non voglio far perdere tempo a nessuno.. Però mi sento in gabbia, una bomba a orologeria, mi rendo conto in fondo di essere una persona con tante potenzialità, e non sono in grado di "fiorire".. sono stanca di lasciar fuggire via un'occasione, una potenziale amicizia, un giorno che possa essere occasione di scoppiare, e vivere senza farmi tanti problemi, come un'adolescente!
Vi ringrazio
Sono una ragazza di 23 anni, e ho sempre avuto, sempre, problemi di timidezza, più o meno acuti a seconda dei periodi. Però da mesi a questa parte (da quando ho avuto una forte delusione d'amicizia)la mia vita è stata stravolta, ho cambiato casa(sono studentessa fuori sede), abitudini, e stando lontana dagli affetti come famiglia e migliori amiche, ho vissuto questo periodo tendendomi tutto dentro, essendo molto orgogliosa..Sono sempre nervosa, la maggior parte del tempo piango, e speravo che questo fosse solo un momento passeggero.. Il punto è che mi rendo conto, che aldilà di questa delusione che ho avuto, tante cose non vanno! Per carità, non sono una che vede tutto nero, mi rendo conto di avere una famiglia e delle amiche che mi vogliono bene, però ecco, è come se fossi ferma, impantanata in uno stato, e tutti intorno a me vanno avanti.
Ho compresso tanti sentimenti dentro di me, di rabbia, di delusione, di infelicità, e sento che mi logorano da dentro.. Anche con le persone più care a me, se fino a poco tempo fa scherzavo, ridevo, oggi come oggi non riesco a sbilanciarmi, ho sempre quel senso di contegno, e mi rendo conto che posso dare disagio.. Non sono mai stata solare e aperta, anzi, ho avuto sempre problemi a socializzare, non stringo facilmente amicizia, e questa è la cosa che detesto di più di me! Ho sempre un senso di pudore, di vergogna, non so come spiegarmi.. anche se sono persone che vedo tutti i giorni per anni, non ce la faccio..e questa cosa va peggiorando sempre di più..Vi dico anche che ho una bassa considerazione di me, sono molto in sovrappeso, anche se non mi ritengo brutta..
Forse questo, sin da piccola, ha influenzato il mio modo d'essere(gli insulti a scuola ecc). Io cerco di venirne a capo, ma sento che questo mio modo d'essere, tendenzialmente negativo, sta avendo la meglio su ogni rapporto che ho creato, sulla mia vita in generale, sul mio rapportarmi agli uomini (la mia ultima storia è stata di una sera soltanto, e mi sono sentita un verme perchè non mi piaceva, e l'ho liquidato con una scusa) con le persone in generale.. Anche con le mie nuove coinquiline, non ho stretto alcun rapporto..anzi, fino a ieri pensavo di avere tante ragioni sul fatto che non c'era molta affinità, ma poi, per una sciocchezza, sono andata sparata da loro e sono scoppiata come non mai, sparando a zero, sentendomi poi, in forte imbarazzo, non appena passata la rabbia..
Io sò che ci sono persone con problemi seri, non come me, e non voglio far perdere tempo a nessuno.. Però mi sento in gabbia, una bomba a orologeria, mi rendo conto in fondo di essere una persona con tante potenzialità, e non sono in grado di "fiorire".. sono stanca di lasciar fuggire via un'occasione, una potenziale amicizia, un giorno che possa essere occasione di scoppiare, e vivere senza farmi tanti problemi, come un'adolescente!
Vi ringrazio
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gentile ragazza, innanzitutto volevo farla riflettere su come anche i suoi "problemi", i suoi "guai" sono degni di essere presi in considerazione.
credo sia importante per lei, in modo da poter decidere per quale tipo di intervento propendere.
sono in accordo con la collega quando dice che un consulto (anche all'interno degli spazi di ascolto) potrebbe essere un primo passo per "valutare" la situazione.
purtroppo a volte succede che, pur avendo molte potenzialità, queste rimangono chiuse dentro, per timore, pudore, vergogna, sfiducia.
ma se lei riuscirà a far diventare quelli che sembrano ora dei punti di debolezza, punti di forza, magari con il sostegno di uno specialista, potrà tirar fuori tutte le cose belle che sono dentro di lei.
per ora la saluto con cordialità.
credo sia importante per lei, in modo da poter decidere per quale tipo di intervento propendere.
sono in accordo con la collega quando dice che un consulto (anche all'interno degli spazi di ascolto) potrebbe essere un primo passo per "valutare" la situazione.
purtroppo a volte succede che, pur avendo molte potenzialità, queste rimangono chiuse dentro, per timore, pudore, vergogna, sfiducia.
ma se lei riuscirà a far diventare quelli che sembrano ora dei punti di debolezza, punti di forza, magari con il sostegno di uno specialista, potrà tirar fuori tutte le cose belle che sono dentro di lei.
per ora la saluto con cordialità.
Dr. Luigi Gileno
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 04/05/2011.
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