Quanto la mia famiglia influisce su tutta la mia vita?...confusione e rabbia
Salve a tutti,Vorrei essere piu' breve possibile,ma non e' facile.Sono una ragazza di 32 anni.Una premessa devo farla,riguarda la mia vita familiare,alla quale,probabimente,ruota tutto attorno.Ho avuto un'adolescenza "passiva".Non credo di essere mai stata veramente felice,ho sempre avuto grossi problemi di autostima che hanno portato ad una serie di difficolta'.Famiglia con mamma MOLTO apprensiva e ANSIOSA e papa' poco presente,1 fratello e sorella piu' grandi.Non mi sono mai sentita capita e ascoltata, ma solo giudicata come "malata".Non si comunicava mai.Ho avuto anche degli attacchi di panico, per quasi 4 anni ed ero sottoposta a cure farmacologiche.Ho frequentato l'universita' per due anni soltanto,dormivo tutto il tempo.Mi sentivo la persona piu' sola del mondo(In quel periodo ho dovuto affrontare un terribile lutto che ha sconvolto la mia vita e mi ha fatto entrare ancora piu' in crisi).All'eta' di 22 anni decido di andarmene e la mia vita inzia a muoversi.Cercavo di restare il meno possibile a casa e mi sentivo meglio.Poi,3 anni fa mi fidanzo.Durante questi 3 anni non sono mancati dei problemi pare sempre per causa della mia insicurezza perenne per tutto, ma soprattutto il rapporto con la mia famiglia che e' sempre dietro l'angolo.L'indifferenza che ho ricevuto a casa mia(specialmente da mia sorella)mi fa continuamente sentire poco importante anche agli occhi del mio ragazzo e lui piu' di una volta mi ha detto che lui non c'entra, che sono cose che mi porto dentro IO.Io vivo con lui da 3 anni ed ora siamo all'estero per lavoro,ma PURTROPPO ho qui anche mia sorella quest'anno ed io non ce la voglio. Mia sorella non mi ha mai considerata,anzi,mi ha usata piu'di una volta,nel senso che le servivo per dei piaceri(a cui non ho mai detto NO),ma poi mi scarica come se niente fosse.La sua personalita' e' particolare, eccessiva considerazione di se stessa(OPPOSTO di me),bisogno di mentire spesso,ecc..Io sento una grossa rabbia dentro e la esprimo anche con il mio fidanzato,ma lui spesso mi attacca e basta.Mi sento in colpa, perche' non vorrei provare questo sentimento nei confronti di mia sorella ,ma e' piu' forte di me. Ancora la sua indifferenza mi fa cosi' MALE,vorrei essere calcolata una volta!Mia sorella,da poco,ha una relazione con il fratello del mio fidanzato e per me e'una TRAGEDIA,perche' vuol dire averla vicino anche se io sto cercando di evitare le situazioni comuni e il mio ragazzo si arrabbia con me,perche' dice che a lui pesa,che mino anche il rapporto con suo fratello.Io non ho mai impedito a lui di vedere suo fratello, ci mancherebbe,ma vorrebbe che io affrontassi mia sorella e le dicessi TUTTO perche' lui non ce la fa piu'.Di nuovo mi sento come se fossi io la sbagliata e non so come affrontare la cosa...e' come se tutto fosse ritornato ed io non so come gestirlo.Posso superarla questa cosa da sola?Io ora come ora vorrei di nuovo andarmene e mandare tutto al diavolo,sono stanca
Grazie,spero che qualcuno possa leggermi.
Un saluto
Grazie,spero che qualcuno possa leggermi.
Un saluto
[#1]
Gent.le ragazza,
cercare di superarla da sola è quello che ha fatto finora e i risultati sono sotto i suoi occhi, forse è arrivato il momento di chiedere aiuto ad uno psicologo-psicoterapeuta, in quale paese si trova?
cercare di superarla da sola è quello che ha fatto finora e i risultati sono sotto i suoi occhi, forse è arrivato il momento di chiedere aiuto ad uno psicologo-psicoterapeuta, in quale paese si trova?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta Dott. Camplone.
Gia' ha ragione, c'ho provato lo so e a quanto pare non sono riuscita. Il mio allontanarmi, pero', mi faceva stare meglio...almeno fino a questo ultimo periodo, prima di vedere anche il mio rapporto andare in crisi per questa cosa e su come io non riesca ad affrontarla dopo 32 anni.Insomma, l'influenza della mia vita familiare ha avuto ed ha ripercussioni sulla mia vita personale...e' come un cordone ombelicale che non riesco a tagliare. Devo tagliarlo o accettarlo? Il fatto e' che la mia vita, da circa 10 anni, e' all'insegna del movimento, non e' facile eseguire una terapia. Quando ero piccola sono andata da vari psicologi, ma mi sentivo cosi' "diversa" agli occhi della mia famiglia e automaticamente smettevo di andarci. C'era sempre il peso dell'indifferenza sulle mie spalle...non so, non me ne sono mai liberata evidentemente. Ma ora che sono in coppia, le cose si complicano...Non riesco a far capire i miei sentimenti, mi sento oppressa anche dal mio compagno, che mi vorrebbe decisa a chiudere questa farsa di rapporto familiare e mi giudica anche lui, forse indirettamente.So che mi vuole bene, ma mi sento non ascoltata anche da lui....una situazione che si ripresenta..il passato che bussa alla mia porta. Non so come affrontare mia sorella qui, se fare l'indifferente come lei o far finta di niente..Vorrei non far pesare la mia situazione sulle spalle del mio fidanzato, ma sono sempre nervosa e triste.Forse perche' vorrei che lui mi 'salvasse", ma non puo' farlo. Mi sento sola anche con lui in questo momento. Ho paura di perderlo si, ma non so come comportarmi diversamente.Dove mi trovo non c'e' possibilita' di trovare uno psicologo...e' un posto "particolare". Non lo cito per paura che qualcuno ,magari, mi riconosca...Non so, ho timore a nominarlo.Secondo lei una terapia e' l'unica soluzione possibile vero? Lo penso anche io, ma ho paura di cominciare di nuovo a interrogarmi su un sacco di cose e vedere la fonte delle mie insoddisfazioni...ho un grosso senso di colpa nei confronti di mia madre e un rapporto non definito con mio padre..Gli voglio bene, ma provo vergogna nei loro confronti e tanta tanta colpa...non so come mai, ma mi sento cosi'...sempre in conflitto...
Grazie ancora per la sua risposta e il suo ascolto
Gia' ha ragione, c'ho provato lo so e a quanto pare non sono riuscita. Il mio allontanarmi, pero', mi faceva stare meglio...almeno fino a questo ultimo periodo, prima di vedere anche il mio rapporto andare in crisi per questa cosa e su come io non riesca ad affrontarla dopo 32 anni.Insomma, l'influenza della mia vita familiare ha avuto ed ha ripercussioni sulla mia vita personale...e' come un cordone ombelicale che non riesco a tagliare. Devo tagliarlo o accettarlo? Il fatto e' che la mia vita, da circa 10 anni, e' all'insegna del movimento, non e' facile eseguire una terapia. Quando ero piccola sono andata da vari psicologi, ma mi sentivo cosi' "diversa" agli occhi della mia famiglia e automaticamente smettevo di andarci. C'era sempre il peso dell'indifferenza sulle mie spalle...non so, non me ne sono mai liberata evidentemente. Ma ora che sono in coppia, le cose si complicano...Non riesco a far capire i miei sentimenti, mi sento oppressa anche dal mio compagno, che mi vorrebbe decisa a chiudere questa farsa di rapporto familiare e mi giudica anche lui, forse indirettamente.So che mi vuole bene, ma mi sento non ascoltata anche da lui....una situazione che si ripresenta..il passato che bussa alla mia porta. Non so come affrontare mia sorella qui, se fare l'indifferente come lei o far finta di niente..Vorrei non far pesare la mia situazione sulle spalle del mio fidanzato, ma sono sempre nervosa e triste.Forse perche' vorrei che lui mi 'salvasse", ma non puo' farlo. Mi sento sola anche con lui in questo momento. Ho paura di perderlo si, ma non so come comportarmi diversamente.Dove mi trovo non c'e' possibilita' di trovare uno psicologo...e' un posto "particolare". Non lo cito per paura che qualcuno ,magari, mi riconosca...Non so, ho timore a nominarlo.Secondo lei una terapia e' l'unica soluzione possibile vero? Lo penso anche io, ma ho paura di cominciare di nuovo a interrogarmi su un sacco di cose e vedere la fonte delle mie insoddisfazioni...ho un grosso senso di colpa nei confronti di mia madre e un rapporto non definito con mio padre..Gli voglio bene, ma provo vergogna nei loro confronti e tanta tanta colpa...non so come mai, ma mi sento cosi'...sempre in conflitto...
Grazie ancora per la sua risposta e il suo ascolto
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima
Lei afferma:
ho un grosso senso di colpa nei confronti di mia madre e un rapporto non definito con mio padre..Gli voglio bene, ma provo vergogna nei loro confronti e tanta.....
Dietro ad ogni senso di colpa si nascondono risentimenti,cosa che bisogna esplorare in un setting di Aiuto,si dovrà interrogare su un sacco di cose è vero ma dovrà anche chiudere con altre cose,la Psicoterapia di certo non lo far qui online, prenda il consiglio della collega e si facca aiutare!
Un saluto
Lei afferma:
ho un grosso senso di colpa nei confronti di mia madre e un rapporto non definito con mio padre..Gli voglio bene, ma provo vergogna nei loro confronti e tanta.....
Dietro ad ogni senso di colpa si nascondono risentimenti,cosa che bisogna esplorare in un setting di Aiuto,si dovrà interrogare su un sacco di cose è vero ma dovrà anche chiudere con altre cose,la Psicoterapia di certo non lo far qui online, prenda il consiglio della collega e si facca aiutare!
Un saluto
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
anche attraverso internet si percepisce bene la grande partecipazione emotiva che motiva il suo scrivere. Naturalmente non troverà qui la soluzione alle problematiche che porta alla nostra attenzione, però possiamo fare alcune considerazioni. Il punto centrale lo ha espresso lei stessa "Quanto la mia famiglia influisce su tutta la mia vita?". In base a quanto lei ci racconta, la famiglia sembra aver influito e influire tutt'ora in maniera importante sulla sua persona, sulla sua vita; fatto che genera in lei (uso le sue parole) "confusione e rabbia", cioè uno stato mentale (confusione) ed una emozione (rabbia) che inevitabilmente orientano il pensiero, il comportamento, l'agire quotidiano, le relazioni, e che non predispongono certo alla comprensione (lei afferma sul finire "come ora vorrei di nuovo andarmene e mandare tutto al diavolo,sono stanca"). Quello di cui parla è fondamentalmente un "conflitto", qualcosa che lei vive a livello interiore e che ha forse difficoltà ad individuare con precisione ma di cui indica una origine a livello delle relazioni famigliari. Forse un percorso di psicoterapia per tentare di riorganizzare la sua esperienza di vita potrebbe essere idoneo ad individuare meglio sé stessa in relazione alla sua esperienza.
Cordialmente porgo i più sinceri saluti.
anche attraverso internet si percepisce bene la grande partecipazione emotiva che motiva il suo scrivere. Naturalmente non troverà qui la soluzione alle problematiche che porta alla nostra attenzione, però possiamo fare alcune considerazioni. Il punto centrale lo ha espresso lei stessa "Quanto la mia famiglia influisce su tutta la mia vita?". In base a quanto lei ci racconta, la famiglia sembra aver influito e influire tutt'ora in maniera importante sulla sua persona, sulla sua vita; fatto che genera in lei (uso le sue parole) "confusione e rabbia", cioè uno stato mentale (confusione) ed una emozione (rabbia) che inevitabilmente orientano il pensiero, il comportamento, l'agire quotidiano, le relazioni, e che non predispongono certo alla comprensione (lei afferma sul finire "come ora vorrei di nuovo andarmene e mandare tutto al diavolo,sono stanca"). Quello di cui parla è fondamentalmente un "conflitto", qualcosa che lei vive a livello interiore e che ha forse difficoltà ad individuare con precisione ma di cui indica una origine a livello delle relazioni famigliari. Forse un percorso di psicoterapia per tentare di riorganizzare la sua esperienza di vita potrebbe essere idoneo ad individuare meglio sé stessa in relazione alla sua esperienza.
Cordialmente porgo i più sinceri saluti.
[#5]
Ex utente
Volevo ringraziare TUTTI voi per avermi letto e risposto...Cio' che scrivete ha suscitato forti emozoni in me...sono particolarmente "emotiva" in questo periodo della mia vita.alcune parole mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi (non ho pianto giusto perche' sono al lavoro):
"...cercare di superarla da sola è quello che ha fatto finora e i risultati sono sotto i suoi occhi..."
"...Dietro ad ogni senso di colpa si nascondono risentimenti...",
"... si dovrà interrogare su un sacco di cose è vero ma dovrà anche chiudere con altre cose..."
"...la famiglia sembra aver influito e influire tutt'ora in maniera importante sulla sua persona, sulla sua vita; fatto che genera in lei (uso le sue parole) "confusione e rabbia", cioè uno stato mentale (confusione) ed una emozione (rabbia) che inevitabilmente orientano il pensiero, il comportamento, l'agire quotidiano, le relazioni, e che non predispongono certo alla comprensione..."
"...Quello di cui parla è fondamentalmente un "conflitto"..."
Quanto e' vero tutto questo...me ne rendo conto...mi rendo conto che,come dite voi, un aiuto fornito dalla psicoterapia e' fondamentale per sviscerare cio' che mi opprime da sempre...Mi sento cosi' "inesperta" nel prendere in mano la mia vita...come se non ne fosse mai valsa la pena veramente!!!Sto rovinando me stessa con tutta la rabbia e il risentimento che provo, sto seminando terra bruciata attorno a me,sto eliminando tutte le possibilita' che ho per trovare quella serenita' tanto desiderata..Perche???Perche??? Perche' voglio restare in questa sofferenza?...non me lo so spiegare...e' essere masochisti? E' essere pessimisti? E' essere deboli? Non lo so...Ieri sera ho fatto l'ennesima sfuriata (causa serata con mia sorella dopo varie discussioni con il mio fidanzato). Non ho retto il confronto, mi sono sentita come quella piccola bambina sottomessa che son sempre stata..mentre lei era la MIGLIORE..sempre.Ho dato un sacco di pugni alla macchina e mi sono fatta male...Ho urlato talmente tanto che stamattina non ho piu' voce e mi sento a pezzi...sia dentro che fuori. Non sapevo come sfogarmi...Ho paura a tenermi dentro tutta la rabbia che ho...
Ad ogni modo,GRAZIE ancora per cio' che avete detto...Devo farmi aiutare.Se tutto va bene,in inverno, dovremmo riuscire a stabilirci all'estero definitivamente, in un posto dove per fortuna ci sono tutte le strutture necessarie....ma credo che questa volta io ascoltero' solo me stessa. Se il mio fidanzato vorra' cambiare di nuovo piano, IO non lo seguiro'...Io mi fermo e aiuto me stessa...perche' sto veramente male...Mi sento quasi peggio di quando ero piu' piccola..perche' una volta dicevo" vabbe' sono ancora piccola ce la faccio prima o poi...'..Ora ne ho 32!!! e so che sara' piu' difficile da una parte e per questo mi sento ancora piu' angosciata...,ma non ho altra scelta.Non ne ho piu'.
Questo sfogo mi ha fatta sentire meno sola.
Grazie e saluti a tutti.
"...cercare di superarla da sola è quello che ha fatto finora e i risultati sono sotto i suoi occhi..."
"...Dietro ad ogni senso di colpa si nascondono risentimenti...",
"... si dovrà interrogare su un sacco di cose è vero ma dovrà anche chiudere con altre cose..."
"...la famiglia sembra aver influito e influire tutt'ora in maniera importante sulla sua persona, sulla sua vita; fatto che genera in lei (uso le sue parole) "confusione e rabbia", cioè uno stato mentale (confusione) ed una emozione (rabbia) che inevitabilmente orientano il pensiero, il comportamento, l'agire quotidiano, le relazioni, e che non predispongono certo alla comprensione..."
"...Quello di cui parla è fondamentalmente un "conflitto"..."
Quanto e' vero tutto questo...me ne rendo conto...mi rendo conto che,come dite voi, un aiuto fornito dalla psicoterapia e' fondamentale per sviscerare cio' che mi opprime da sempre...Mi sento cosi' "inesperta" nel prendere in mano la mia vita...come se non ne fosse mai valsa la pena veramente!!!Sto rovinando me stessa con tutta la rabbia e il risentimento che provo, sto seminando terra bruciata attorno a me,sto eliminando tutte le possibilita' che ho per trovare quella serenita' tanto desiderata..Perche???Perche??? Perche' voglio restare in questa sofferenza?...non me lo so spiegare...e' essere masochisti? E' essere pessimisti? E' essere deboli? Non lo so...Ieri sera ho fatto l'ennesima sfuriata (causa serata con mia sorella dopo varie discussioni con il mio fidanzato). Non ho retto il confronto, mi sono sentita come quella piccola bambina sottomessa che son sempre stata..mentre lei era la MIGLIORE..sempre.Ho dato un sacco di pugni alla macchina e mi sono fatta male...Ho urlato talmente tanto che stamattina non ho piu' voce e mi sento a pezzi...sia dentro che fuori. Non sapevo come sfogarmi...Ho paura a tenermi dentro tutta la rabbia che ho...
Ad ogni modo,GRAZIE ancora per cio' che avete detto...Devo farmi aiutare.Se tutto va bene,in inverno, dovremmo riuscire a stabilirci all'estero definitivamente, in un posto dove per fortuna ci sono tutte le strutture necessarie....ma credo che questa volta io ascoltero' solo me stessa. Se il mio fidanzato vorra' cambiare di nuovo piano, IO non lo seguiro'...Io mi fermo e aiuto me stessa...perche' sto veramente male...Mi sento quasi peggio di quando ero piu' piccola..perche' una volta dicevo" vabbe' sono ancora piccola ce la faccio prima o poi...'..Ora ne ho 32!!! e so che sara' piu' difficile da una parte e per questo mi sento ancora piu' angosciata...,ma non ho altra scelta.Non ne ho piu'.
Questo sfogo mi ha fatta sentire meno sola.
Grazie e saluti a tutti.
[#6]
Gent.le ragazza,
lei sta attraversando un momento molto delicato e il suo disagio rischia di avere pesanti ricadute sul rapporto con il suo partner oltre a quello con sua sorella.
Considerando che è all'estero forse una alternativa potrebbe essere quella di rivolgersi ad uno specialista che fornisce consulenze on line con il quale possa instaurare un rapporto continuativo, non solo "sfogare" la rabbia del momento.
Se ha bisogno di ulteriori informazioni ci scriva pure.
lei sta attraversando un momento molto delicato e il suo disagio rischia di avere pesanti ricadute sul rapporto con il suo partner oltre a quello con sua sorella.
Considerando che è all'estero forse una alternativa potrebbe essere quella di rivolgersi ad uno specialista che fornisce consulenze on line con il quale possa instaurare un rapporto continuativo, non solo "sfogare" la rabbia del momento.
Se ha bisogno di ulteriori informazioni ci scriva pure.
[#8]
Ex utente
GRAZIE!
Circa le consulenze on line,non ho mai pensato che potessero essere possibili...Probabilmente non e' la stessa cosa che essere li' di persona, non lo so, ma mi interessa molto...Per il tempo che devo restare qui potrebbe essere una valida alternativa...perche' si, qui e' davvero difficile per me affrontare tutto questo. se mi puo' fornire,Dr.ssa Camplone, qualche informazione in piu' a riguardo, le sarei veramente grata.
Grazie ancora e saluti
Circa le consulenze on line,non ho mai pensato che potessero essere possibili...Probabilmente non e' la stessa cosa che essere li' di persona, non lo so, ma mi interessa molto...Per il tempo che devo restare qui potrebbe essere una valida alternativa...perche' si, qui e' davvero difficile per me affrontare tutto questo. se mi puo' fornire,Dr.ssa Camplone, qualche informazione in piu' a riguardo, le sarei veramente grata.
Grazie ancora e saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.4k visite dal 28/04/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.