Crisi di coppia dopo 6 anni e mezzo (5 anni e mezzo di convivenza)

dal 05/10/2010 che sto assieme alla mia ragazza(amore a prima vista).L'anno successivo a seguito di suoi problemi familiari abbiamo deciso di andare a vivere assieme.Abbiamo vissuto benissimo per tutto il tempo.I problemi riscontrati in questi anni sono stati:un leggero disinteresse nel fare l'amore da parte di lei(io per quanto l'amo mi resta sempre la voglia addosso) ke ha causato a volte dei litigi;la creazione di amicizie da parte sua(spesso colleghe di lavoro non fidanzate)che l'hanno onconsapevolmente cambiata nel modo di pensare ed agire a mente fredda.Questo secondo problema è capitato la 1volta due anni fa e nel corso di questa crisi lei si era infatuata come una sedicenne(anche se aveva 22 anni)di un tizio fidanzato ed io cercando di capire la situazione e volendo farla crescere e maturare ho permesso che questa storia andasse avanti per quasi 6 mesi fino a quando sono crollato.Lei ha capito di aver sbagliato,abbiamo cambiato casa e abbiamo ricominciato di nuovo.Ora ha ritrovato delle vecchie amicizie del suo paese delle nuove a lavoro e l'altra sera avevo visto un messaggio strano su facebook che mi ha fatto scattare con la gelosia(forse un nuovo ragazzo ke le fa la corte e ke lei di nuovo come una sedicenne ci casca o solo una amicizia da me fraintesa).Quando esce lei con i suoi amici evita di invitarmi e di rendermi partecipe, mentre i miei amici li ho fatti diventare anche suoi. Nell'ultimo periodo siamo stati molto statici,non abbiamo fatto niente di concreto per zappare la pianta del nostro amore anche se dormiamo sempre abbracciati e cerchiamo sempre di coccolarci.Quando lei è lucida(da due giorni)mi dice che forse non vuole stare più con me(o perkè deve crescere-le ho detto che si comporta come una 16enne anche se ha 25 anni-oppure che forse non mi ama più da 3 mesi-3 mesi fa a lavoro le è stato detto che esiste una sorta di disgrazia che fa lasciare le coppie esistenti fra le persone che lavorano in questa azienda).Quando ragiona con il cuore si vede che mi ama.amici a cui ho kiesto consiglio dicono ke "kiudere" è uno sbaglio,l'uno vive per l'altro e si vede ad 1 miglio.Mi kiedevo(per questo scrivo),se potrebbe essere utile una terapia di coppia,se devo provare a riconquistarla da solo o se devo darle lo spazio che cerca lasciando scemare l'amore ke è sempre esistito e ke sempre rimarrà fra di noi?Se ritenete opportuno provae una terapia di coppia,come dovrei approcciare a lei il discorso?non credo che facilmente riesco a proporre una cosa del genere, perkè il suo carattere è dolce e coccoloso ma quando si trova in queste situazioni diventa terribilmente freddo, introverso e distaccato.Se decidesse per una pausa di riflessione,è il tipo ke anche se si accorge di aver sbagliato non ha il coraggio di ritornare indietro riskiando di perdere l'amore della sua vita e di doversi successivamente accontentare di quello ke trova.io penso ke l'amore verò è for ever ma va però nutrito di giorno in giorno per evitare che si affievolisce.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La parola "amore" non ha significati precisi come quelli che ciascuno vorrebbe attribuirle.

Se lei è disposto a convivere con una persona che a seconda dell'umore del momento s'infatua di questo o di quello, può andar bene. Non sta scritto da nessuna parte che non debbano esistere coppie "aperte".

Ma se invece questi comportamenti della sua compagna le risultano insofferenti, allora credo che dovrebbe far qualcosa. Proporle delle consulenze di coppia potrebbe avere un senso, non fosse altro che per vedere la sua reazione quando glielo proporrà.

Tenga presente, però, che per funzionare la terapia di coppia ha bisogno della partecipazione convinta e motivata di entrambi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazzo,
cerchi di parlare con la sua ragazza spiegandole che è importante fare chiarezza all'interno del vostro rapporto e in questo momento forse è utile avere un interlocutore esterno e qualificato per ripristinare una comunicazione efficace e individuare le strategie funzionali ad affrontare questa situazione di crisi. E' fondamentale che la sua ragazza comprenda che lo psicoterapeuta non è un giudice ma un alleato che ha il compito di facilitare un processo di cambiamento.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Sebbene io l'amo profondamente, è inutile nasconderlo, sono cosiente che vale la pena contiuare solo se esistono le basi per farlo in modo duraturo; nello stesso tempo sono (forse per romanticismo e senza alcuna considerazione scientifica) che se amore c'è stato, quello è per sempre, allora bisogna solo coltivarlo (ho visto amici che dopo che si sono lasciati hanno vissuto male senza mai provare a chiarire e a riprendere il rapporto sebbene coscienti di avere uno bisogno dell'altro). Per questa premessa, e per il fatto che magari vede lo psicoterapeuta come un giudice o uno spreco di soldi perchè non può capire cosa lei ha in testa, vorrei capire in che modo poter approcciare al discorso e quindi a chiederle di valutare l'ipotesi di andare da un terapista di coppia per provare ad analizzare la situazione e vedere se si riesce a fare qualche cosa di costruttivo assieme.
Non sono per niente d'accordo (forse sbaglio) sul fatto che solo l'allontanamento da e le può fare capire veramente se mi ama ancora e se desidera ancora stare con me, specialmente quando poi nell'addormentarsi e nello svegliarsi ha bisogno di trovarsi abbracciata a me o di farsi abbracciare da me (a meno che non sono ormai solo un peluche). Oltre a questo volevo sapere che tipo di terapista di coppia dovrei contattare (non sono esperto del settore), sono tutti uguali o ci sono dei rami specifici di specializzazione più adatti alla cosa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
I cosiddetti periodi di riflessione a volte servono, ma andrebbero usati in modo oculato e a ragion veduta. E da qui è impossibile dire se nel vostro caso potrebbero essere una strada da percorrere. Di persona, un terapeuta di coppia potrà essere invece molto più preciso.

Molti terapeuti (non tutti) trattano coppie. Potreste rivolgersi a uno psicoterapeuta sistemico-relazionale, a uno strategico o a un rogersiano, ad esempio.

Legga qui per informarsi un po':

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Può rivolgere una semplice domanda alla sua compagna: "Cosa ne diresti se ci rivolgessimo a un terapeuta di coppia per una consulenza?" e vedere come reagisce.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazzo,
lei descrive la sua ragazza come una persona piuttosto rigida e orgogliosa e si relaziona con lei in base a questa idea infatti prevede già una sua reazione negativa alla proposta di una consulenza di coppia.
Se vuole creare le condizioni favorevoli ad una revisione critica del vostro rapporto è fondamentale che entrambi siate disposti a rimettere in discussione l'idea che ciascuno ha dell'altro se volete rompere i circoli viziosi dei vostri "copioni" relazionali disfunzionali.