Amore

Sono fidanzata da tre anni, ho 20anni lui 23. A settembre lui è partito per studiare e qualche giorno fà mi ha detto che la lontananza, il vedere le altre coppie ecc gli hanno fatto prendere consapevolezza che il nostro rapporto non è il massimo, secondo lui è un po spento e questo ha spento parzialmente anche la sua voglia di stare con me. Ne abbiamo parlato e siamo arrivati alla conclusione che dipende un po dai nostri caratteri un po dai genitori che stanno sempre a giudicare e io per evitare giudizi evito di fare alcune cose tipo lui mi chiedeva facciamo una torta insieme? e io no, ci vediamo un film? e io no, prendi la tua macchina? e io no!cosi passavamo le nostre giornate chiusi in macchina o a fare un giro a piedi! ora ci vogliamo riprovare a stare insieme senza pensare a nessuno ma ovviamente questo riprovarci significa vederci togliendo qst ostacoli, paure e SE poi davvero funziona allora torniamo insieme. Problema: lui deve ripartire e torna a Luglio quindi non si può provare a distanza mi ha detto che devo pensare che non stiamo insieme cosi non mi illudo di niente e farmi sentire solo per sms perchè vuole vedere cosa sente! se gli manco ci riproviamo quando scende altrimenti no! io cosa mi devo aspettare da questa riflessione? per me è inevitabile pensare al meglio ma dovrei aspettarmi il peggio per non ricevere altre batoste! lui dice che gli piaccio gli faccio effetto se lo chiamo ma lo blocca il problema che ho detto prima. Lei cosa mi consiglia? io penso che qualunque coppia se sta chiusa in una macchina sempre soli senza fare niente si stanca. Non so piu che pensare!
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, quello che mi balza davanti è che siete entrambi in un certo modo bloccati...dai giudizi di voi stessi e degli altri...dalla lontananza...dalle aspettative...come suggeriva saggiamente la collega potrebbe pensare in questo periodo di occuparsi di se stessa, di riattivare quelle potenzialità che potrebbero aprire nuovi squarci anche alla vostra coppia...per esperienza le dico che le coppie (giovani, meno giovani, è indifferente) non sempre posso basarsi sull'abitudinarietà, ma vanno continuamente stimolate, come se fosse una continua ricerca di ciò che è meglio per la coppia stessa...indipendentemente dai giudizi degli altri...
quindi si occupi e preoccupi prima di se stessa, della propria autorealizzazione, per poi poter andare incontro a ciò che la vostra coppia può richiederle...cordiali saluti.

Dr. Luigi Gileno

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<siamo arrivati alla conclusione che dipende un po dai nostri caratteri un po dai genitori che stanno sempre a giudicare e io per evitare giudizi evito di fare alcune cose>
Gentile utente,
in effetti il vostro rapporto così per come l'ha descritto sembrava scorrere secondo una routine che poco spazio lasciava alla possibilità di scoprire insieme nuove possibilità e nuovi spazi per dare alla vostra coppia l'opportunità di crescere e a ciascuno quella di scoprire e conoscere meglio l'altro e se stesso.
Credo che questo allontanamento potrebbe essere vissuto come un'opportunità per riflettere su sé, sui propri bisogni e sull'opportunità di riuscire a trovare una maggiore autonomia, riuscendo a vivere la propria individualità in modo più pieno rispetto alle aspettative e ai giudizi dei genitori, condizione che si riverbera anche nel modo di viversi in coppia.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
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