Sofferenza psicologica
Vi lascio un mio sfogo non sapendo a chi affidarlo non avendo nessun tipo di supporto:
<<Un tempo riuscivo a scrivere del mio disagio, adesso anche scrivere mi sembra stupido. A 17 anni usavo l’arte per sfogarmi, scrivevo poesie, disegnavo, ma poi mi sono resa conto che non facevo altro che macerarmi nel dolore, scrivevo solo cose deprimenti. non capisco cosa mi succede … dormo tutto il giorno. Non ho mai voglia di muovermi, e anche se penso a qualcosa da fare, mi viene solo in mente che devo studiare. Vivo come costantemente in uno stato di attesa, è come se fossi in attesa (di cosa?), intanto percepisco un vuoto enorme, ansia, e se penso a F. mi viene pure la depressione. Quando sono con lui continuo a provare ansia e voglia di piangere, mi sembra di ingannarlo, ma anche che senza di lui io perdo completamente di senso. Il problema è che lui mi ama davvero, ma se la storia dovesse finire, lui soffrirebbe, eppure andrebbe avanti con la sua vita e mi cancellerebbe, io invece non sono in grado di amarlo e al contempo senza di lui mi sento annientata, come se la mia vita perdesse di senso e oltre ciò l’idea che lui mi cancellerà mi fa provare una disperazione inaudita.Quando apro gli occhi la mattina mi si pone di fronte solo un nodo irrisolto, so che per essere sbrigliato io dovrò soffrire, e preferirei richiudere gli occhi.Penso che devo alzarmi, ma non riesco a farlo, non riesco a muovermi e non so cosa fare. Ultimamente non riesco più a studiare, perché riesco a svolgere attività solo se costretta… tipo vorrei lavorare, perchè ti costringe per lo meno a fare qualcosa dalla mattina alla sera,e il senso di dovere e responsabilità, mi alzerebbe dal letto, invece all’università posso scegliere quando andare o no, quando studiare, e difatti non studio mai. Anche l’università è diventata un’angoscia, da una parte vorrei scappare via, dall’altra so che lo vivrei come un senso di fallimento. Tra l’altro abbandonerei proprio ora che sono a1passo dalla fine. Poi sto prendendo da 1mese questi farmaci antidepressivi che non fanno niente e al contempo ora non vorrei più smettere di prenderli perché ho paura starei ancora peggio. A volte mi viene una nausea fortissima e vorrei vomitare, ci provo e non ci riesco, vorrei vomitare tutto. Mi sento una persona vuota e schifosa, senza niente dentro l’anima, che ha costantemente bisogno degli altri per ricevere conferme. Quando penso a F. continua a venirmi da piangere. Lui è l’unica persona con cui potrei confidarmi senza essere giudicata e non posso confidargli che lui è il mio problema, lui che cerca di farmi felice in ogni modo. Io non ce la faccio più, non esco dai miei problemi, rimango sempre qui … la mia vita scorre e io non la vivo. Non so cos’ ho nella testa, so solo che quando mi sveglio ho l’ansia, non c’è niente che voglio fare, e quindi richiudo gli occhi. Quando li riapro mi rendo conto che ho perso ore a dormire, quando dovevo studiare, e così mi sento una larva schifosa, e mi viene da richiuderli di nuovo. Provo sempre ansia. Poi con chi mi posso confidare? Dopo un po’ la gente si stufa. E a me poi viene sempre in mente che devo lasciare F.,come un nodo non risolto, e questa idea è per me insopportabile così rimango così, a anestetizzare con dei farmaci, uccidendomi un po’ di più. Tutti vanno avanti per la loro vita e il mio dolore va avanti in silenzio … e diventa sempre più solo perché non è un problema”Oggettivo”, la mia vita va apparentemente alla grande, ma io sto male interiormente e nessuno ci può fare niente a parte io. >>
<<Un tempo riuscivo a scrivere del mio disagio, adesso anche scrivere mi sembra stupido. A 17 anni usavo l’arte per sfogarmi, scrivevo poesie, disegnavo, ma poi mi sono resa conto che non facevo altro che macerarmi nel dolore, scrivevo solo cose deprimenti. non capisco cosa mi succede … dormo tutto il giorno. Non ho mai voglia di muovermi, e anche se penso a qualcosa da fare, mi viene solo in mente che devo studiare. Vivo come costantemente in uno stato di attesa, è come se fossi in attesa (di cosa?), intanto percepisco un vuoto enorme, ansia, e se penso a F. mi viene pure la depressione. Quando sono con lui continuo a provare ansia e voglia di piangere, mi sembra di ingannarlo, ma anche che senza di lui io perdo completamente di senso. Il problema è che lui mi ama davvero, ma se la storia dovesse finire, lui soffrirebbe, eppure andrebbe avanti con la sua vita e mi cancellerebbe, io invece non sono in grado di amarlo e al contempo senza di lui mi sento annientata, come se la mia vita perdesse di senso e oltre ciò l’idea che lui mi cancellerà mi fa provare una disperazione inaudita.Quando apro gli occhi la mattina mi si pone di fronte solo un nodo irrisolto, so che per essere sbrigliato io dovrò soffrire, e preferirei richiudere gli occhi.Penso che devo alzarmi, ma non riesco a farlo, non riesco a muovermi e non so cosa fare. Ultimamente non riesco più a studiare, perché riesco a svolgere attività solo se costretta… tipo vorrei lavorare, perchè ti costringe per lo meno a fare qualcosa dalla mattina alla sera,e il senso di dovere e responsabilità, mi alzerebbe dal letto, invece all’università posso scegliere quando andare o no, quando studiare, e difatti non studio mai. Anche l’università è diventata un’angoscia, da una parte vorrei scappare via, dall’altra so che lo vivrei come un senso di fallimento. Tra l’altro abbandonerei proprio ora che sono a1passo dalla fine. Poi sto prendendo da 1mese questi farmaci antidepressivi che non fanno niente e al contempo ora non vorrei più smettere di prenderli perché ho paura starei ancora peggio. A volte mi viene una nausea fortissima e vorrei vomitare, ci provo e non ci riesco, vorrei vomitare tutto. Mi sento una persona vuota e schifosa, senza niente dentro l’anima, che ha costantemente bisogno degli altri per ricevere conferme. Quando penso a F. continua a venirmi da piangere. Lui è l’unica persona con cui potrei confidarmi senza essere giudicata e non posso confidargli che lui è il mio problema, lui che cerca di farmi felice in ogni modo. Io non ce la faccio più, non esco dai miei problemi, rimango sempre qui … la mia vita scorre e io non la vivo. Non so cos’ ho nella testa, so solo che quando mi sveglio ho l’ansia, non c’è niente che voglio fare, e quindi richiudo gli occhi. Quando li riapro mi rendo conto che ho perso ore a dormire, quando dovevo studiare, e così mi sento una larva schifosa, e mi viene da richiuderli di nuovo. Provo sempre ansia. Poi con chi mi posso confidare? Dopo un po’ la gente si stufa. E a me poi viene sempre in mente che devo lasciare F.,come un nodo non risolto, e questa idea è per me insopportabile così rimango così, a anestetizzare con dei farmaci, uccidendomi un po’ di più. Tutti vanno avanti per la loro vita e il mio dolore va avanti in silenzio … e diventa sempre più solo perché non è un problema”Oggettivo”, la mia vita va apparentemente alla grande, ma io sto male interiormente e nessuno ci può fare niente a parte io. >>
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"Il problema è che lui mi ama davvero, ma se la storia dovesse finire, lui soffrirebbe, eppure andrebbe avanti con la sua vita e mi cancellerebbe, io invece non sono in grado di amarlo e al contempo senza di lui mi sento annientata, come se la mia vita perdesse di senso e oltre ciò l’idea che lui mi cancellerà mi fa provare una disperazione inaudita..."
Cara ragazza troppi pensieri, tanti troppi davvero. Sono questi che tolgono spazio alla sua creatività! Lei sta vivendo tutto nella sua mente e nella sua mente riesce benissimo a realizzare tutte le aspettative più catastrofiche: come fà a sapere che il suo ragazzo soffrirebbe-andrebbe avanti-la cancellerebbe? perchè sceglie di disperarsi per dare ragione alle sue idee? Qual'è il vero rischio che la spaventa? Io non la conosco, ma ipotizzo, che dietro ogni suo gesto o pensiero, c'è oggi tanta troppa paura di sbagliare. C'è l'idea che se sbaglia non avrà altre possibilità, non sarà amata, meriterà rifiuti e abbandoni, e la sua vita perderà di significato. Sono idee, paure. Ma la realtà è un altra...e lei non potrà conoscerla finchè rimanderà al futuro scelte e responsabilità e anticiperà risultati catastrofici e sentimenti negativi nella sua fantasia.
Invece di dormire e "richiudere" gli occhi...li apra! La mattina una bella doccia fredda e poi fuori..guardi il sole, tocchi il vento, vada a correre o a nuotare. Faccia muovere il suo corpo...lo faccia stancare, sudare...è giovane! Riempia i suoi polmoni di ossigeno e di aria fresca. Tocchi la realtà con le sue mani, faccia esperienza con i suoi sensi, con i suoi occhi, con la sua bocca...assaggi quello che non ancora non ha assaggiato, veda quello che non ha visto, tocchi con le mani e col cuore ciò che non ha mai osato toccare..viva veramente. Oggi. Non domani! Domani potremo non esserci più! La vita è adesso. Dia spazio a se stessa e meno alle sue paure.
Un aforisma buddhista recita "a meno che non viviamo pienamente adesso, la vera realizzazione nella vita ci sfuggirà per sempre. Invece di rimandare le cose al domani, dovremmo trovare un senso nella vita, pensando e facendo ciò che ora è più importante, proprio qui dove siamo, con grande passione. Diversamente, non potremo condurre un esistenza realizzata."
Se ha paura di sbagliare la cura è solo una: SBAGLIARE!
E' sbagliando che si impara, è sbagliando che si diventa Adulti. E' sbagliando che si diventa umani! Recuperi la sua creatività, faccia le sue scelte e se ne assuma le responsabilità...è così che diventerà donna. Ha dentro tutte le carte in regola per esserlo veramente!
Coraggio e in bocca al lupo! Le faccio i miei auguri di Buona Pasqua.
Arrivederci
Cara ragazza troppi pensieri, tanti troppi davvero. Sono questi che tolgono spazio alla sua creatività! Lei sta vivendo tutto nella sua mente e nella sua mente riesce benissimo a realizzare tutte le aspettative più catastrofiche: come fà a sapere che il suo ragazzo soffrirebbe-andrebbe avanti-la cancellerebbe? perchè sceglie di disperarsi per dare ragione alle sue idee? Qual'è il vero rischio che la spaventa? Io non la conosco, ma ipotizzo, che dietro ogni suo gesto o pensiero, c'è oggi tanta troppa paura di sbagliare. C'è l'idea che se sbaglia non avrà altre possibilità, non sarà amata, meriterà rifiuti e abbandoni, e la sua vita perderà di significato. Sono idee, paure. Ma la realtà è un altra...e lei non potrà conoscerla finchè rimanderà al futuro scelte e responsabilità e anticiperà risultati catastrofici e sentimenti negativi nella sua fantasia.
Invece di dormire e "richiudere" gli occhi...li apra! La mattina una bella doccia fredda e poi fuori..guardi il sole, tocchi il vento, vada a correre o a nuotare. Faccia muovere il suo corpo...lo faccia stancare, sudare...è giovane! Riempia i suoi polmoni di ossigeno e di aria fresca. Tocchi la realtà con le sue mani, faccia esperienza con i suoi sensi, con i suoi occhi, con la sua bocca...assaggi quello che non ancora non ha assaggiato, veda quello che non ha visto, tocchi con le mani e col cuore ciò che non ha mai osato toccare..viva veramente. Oggi. Non domani! Domani potremo non esserci più! La vita è adesso. Dia spazio a se stessa e meno alle sue paure.
Un aforisma buddhista recita "a meno che non viviamo pienamente adesso, la vera realizzazione nella vita ci sfuggirà per sempre. Invece di rimandare le cose al domani, dovremmo trovare un senso nella vita, pensando e facendo ciò che ora è più importante, proprio qui dove siamo, con grande passione. Diversamente, non potremo condurre un esistenza realizzata."
Se ha paura di sbagliare la cura è solo una: SBAGLIARE!
E' sbagliando che si impara, è sbagliando che si diventa Adulti. E' sbagliando che si diventa umani! Recuperi la sua creatività, faccia le sue scelte e se ne assuma le responsabilità...è così che diventerà donna. Ha dentro tutte le carte in regola per esserlo veramente!
Coraggio e in bocca al lupo! Le faccio i miei auguri di Buona Pasqua.
Arrivederci
Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 24/04/2011.
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