Temo tante cose

Buonasera,avrei tanto da parlarvi...ma cercherò d'essere più chiara e sintetica possible. Sono depressa di mio,ovvero temo la morte,quanto la vita. In certi momenti vorrei morire proprio.E quei momenti sono quando mi rendo conto che non faccio più quello che facevo un tempo,ossia disegnare. Ho avuto una patologia allo stomaco che mi ha 'smandato' dal disegno. Da all'ora non disegno più e la cosa mi distrugge... il malessere allo stomaco che mi preseguita da ben tre anni mi porta a star lontana dall'attività dal disegno. Mi riattrista e mi incupisce. Il non disegnare mi porta a desiderare la morte. Poi,apparte questo...ho un'altro problema..mi sento appressata da mia madre. Mi sento quasi costretta a appogiarla e aiutarla con le sue fobie. Lei non riesce a far nulla da sola...ma basta che ci sia io..oppure mio padre che la vedi fare il compito che dovrebbe svolgere,ossia cuccinare,pulire ect. Ma anche uscire! Devo accompagnarla ogni volta...ho cercato di spiegarle di consultare un medico,ma lei continua a dirmi che 'non si sente pronta'...la cosa mi pesa,sinceramente,mi pesa...perchè la patologia che ho con lo stomaco mi affiacca e pensare pure a mia madre non mi aiuta. vorrei la sua comprenssione..ma se non avrei quella..almeno il suo rispetto. dividermi fra il mio maleessere e perdita d'arte e fra mia madre...mi sta schiacciando. Non so proprio cosa fare...non voglio questa vita. Le cose degenerano,ultimamete mi sono messa a bere. Ogni volta. Sto bevendo per poi 'ubriacarmi' quasi tutti i giorni. Sono consapevole e condivido il malore che ho allo stomaco. Rimpiango d'aver perso il disegno. Ma vorrei trovare almeno un modo di non sentirmi 'obbligata' a sostenere mia madre anche quando ho le mie cadute morali e fisiche. Un modo per convincerla a consultare un psicologo.
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Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentile Utente,
dalla sua storia clinica appare evidente una depressione del tono dell'uomore che andrebbe inquadrata in maniera più analitica attraverso un percorso di diagnosi e psicoterapia. Ogni risposta via internet al suo stato non potrà che essere fuorviante, in quanto è assolutamente necessario avere un quadro clinico il più completo possibile. Ritengo necessario dunque, che approfondisca queste sue paure in un setting di psicoterapia. Probabilmente il suo "star meglio" potrà in seguito aiutare anche una azione persuasiva verso sua madre che potrebbe in tal modo prendere consapevolezza con il suo problema.

Cordialità.

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971