Che confusione

In questi giorni mi è successa una cosa strana, frequento ormai da circa un anno un ragazzo. A giudicare dalle reazioni che avevo quando era lui a voler prendere le distanze me, penso di essermene innamorata. Qualche giorno fa è partito per lavoro, si è fatto sentire pochissimo. Io prima che partisse non riuscivo a stare senza sentirlo, senza vederlo, ero gelosissima, era come se fosse diventato parte di me. Nei giorni di sua assenza, mi è capitato di guardare altri ragazzi, non so se a forza di pensare a questa cosa, io mi sia convinta di non tenerci a lui, il punto è che è come se lui si fosse cancellato dalla mia mente. Mi chiedo se fino alla sera prima che partisse io non avevo dubbi sul sentimento che nutrivo per lui, fino al giorno previsto per il suo rientro fremevo nell'attesa di sue notizie, perchè al suo rientro non riesco a provare niente. Ringraziando anticipatamente, porgo distinti saluti.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile ragazza,
potrebbe trattarsi di un meccanismo di difesa, messo in atto inconsciamente, per proteggersi dall'eccessivo dolore dovuto al distacco o alla paura di essere delusa dal suo ragazzo.

Oppure potrebbe trattarsi di una sua presa di coscienza resa possibile dalla lontananza: da ciò che scrive sembra essere un pò confusa sul fatto di essere davvero innamorata di lui.

Queste sono solo due riflessioni, ma da questa sede non è possibile fare di più.
La confusione di cui parla qui, le è capitata solo in questo caso, o anche in precedenti relazioni?

Nel caso volesse approfondire di più il suo modo di porsi in relazione con l'altro sesso , potrebbe prendere in considerazione l'idea di effettuare un percorso psicologico.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Utente
Utente
Gentile Dr. Ferretti,

mi era già capitato di non vederlo per qualche giorno, anche se viviamo nella stessa città. Glielo facevo notare, ma la cosa finiva li', io continuavo a sentirmi legata a lui.
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile utente, la distanza può essere presa come la prova del nove del sentimento autentico...del resto, come hanno fatto notare anche a me, dietro la parola innamoramento si cela quell'in/amor/mento che deve poter superare prove anche dure nella vita di coppia per comprenderne la reale intensità...del resto trovo molto interessante la riflessione della collega sul meccanismo difensivo che può aver provocato il senso di distacco per evitare maggiore sofferenza...
per quanto riguarda richiedere eventualmente un aiuto o un sostegno psicologico, credo che possa anche non essere necessario, se però la questione è circoscritta al momento che sta vivendo con il suo attuale compagno...saluti!

Dr. Luigi Gileno

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Utente
Utente
Gentile Dr. Gileno,

quello che non capisco è perchè questa cosa sia scattata in me al suo rientro. Come dicevo alla sua collega, anche stando nella stessa città, capitava di non vederci per giorni, io sentivo moltissimo la sua mancanza, cosi' come l'ho sentita nei giorni in cui è stato fuori città, la mancanza di emozioni nei suoi confronti è nata al suo rientro.
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
è vero che siete stati senza vedervi per diversi giorni, ma eravate comunque nella stessa città, con la possibilità, eventuale, di potervi vedere ogni volta che c'era una necessità, un bisogno, o semplicemente perchè ne avevate voglia...il fatto di distaccarvi può aver creato quella frattura di cui sembra parlare lei...che prende forma e corpo quando lui torna, probabilmente come una presa di coscienza di una relazione che comunque non aveva certezze da parte del ragazzo...
porto all'evidenza come, tuttavia, sarebbe necessario un ulteriore approfondimento sulle relazioni fondamentali che l'hanno accompagnata durante la sua crescita e sui significati che hanno avuto e hanno per lei...
la saluto cordialmente e aspetto nuove notizie...
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Utente
Utente
Gentili dottori,

sono di nuovo qui a scrivervi, non l'ho fatto prima perchè la situazione sembrava fosse tornata normale. Ma io ieri ho fatto una cosa, dopo averla confessata a lui mi ha detto che la storia è definitivamente finita. Stavamo tranquillamente passeggiando, poi lui mentre ci avviavamo verso la macchina mi dice "finalmente cosi' avrò la possibilità di acquistare i biglietti". Giorni fa avevamo avuto una discussione perchè lui mi aveva fatto intendere che avrebbe fatto un viaggio senza di me, io l'ho presa veramente male, ma lui mi ha detto che con me o senza di me quello che devo fare lo fa lo stesso. Dopo avermi detto dei biglietti a me è venuto spontaneo atteggiarmi per attirare l'attenzione di un rag che si trovava vicino a noi, poi arrivati alla macchina mi sono voltata a guardare il ragazzo. Ora mi chiedo se io fossi interessata ad attirare l'attenzione di altri l'avrei anche potuto fare prima ma perchè la cosa invece è scattata in quel momento? In attesa di risposta porgo distinti saluti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
se vuole elaborare gli aspetti disfunzionali nelle sue modalità relazionali le consiglio di intraprendere un percorso di crescita personale attraverso una psicoterapia, che le consentirà di mettersi in discussione e migliorare la sua autoconsapevolezza, anziché alimentare la sua insicurezza e il conseguente bisogno di conferme da parte dell'altro.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Ben ritrovata,
temo che qualsiasi risposta, a questo punto, non possa che essere troppo riduttiva.

Potrebbe trattarsi di gelosia, oppure di un tentativo di attirare l'attenzione, oppure un modo per allontanare definitivamente il suo partner.

In un contesto professionale potra' certamente approfondire e lavorare le questioni di cui ci ha parlato qui.

Cordialmente,
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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Ferretti,


escludo che sia un modo per allontanarlo, ci sto troppo male.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
come vede la sua soggettività fa la differenza nell'orientare i significati che attribuisce alla sua esperienza, per questo motivo le abbiamo consigliato di approfondire questi aspetti all'interno di un contesto psicoterapeutico, finalizzato alla comprensione delle sue aspettative nonché dei suoi bisogni affettivi.
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Utente
Utente
Gent.le Dr.ssa Camplone,



Il percorso terapeutico lo farò, ma per il momento sono disperata perchè ho perso irrimediabilmente lui; ne sto già risentendo, non mangio, sono ansiosa. Spero che questo momento passi.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
il tempo passerà senz'altro ma ciò che fa la differenza è il modo con il quale lei decide di affrontare questa situazione, è in questi momenti che bisogna prendersi cura di sé, rinviare significa lasciare che le sue emozioni non abbiano uno "spazio protetto" (psicoterapia) nel quale essere espresse, contenute ed elaborate in modo efficace.
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Utente
Utente
Gent.le Dr.ssa Camplone,



il ragazzo vive quello che io ho fatto come un tradimento, mi ha detto che non tornerà mai indietro; comunque cerca di starmi vicino sentendoci al cellulare; poi mi ha detto anche di uscire non chissà per quale motivo ma perchè dovrei andare a fare delle compere; io gli ho detto che giustamente lui non può darmi quello che io vorrei che istintivamente io accetterei il suo invito ma razionalmente sarebbe come autocrocifiggermi. Cosa mi consiglia di fare?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
credo che lei stia facendo confusione alimentata da certa stampa femminile che propina consigli su come risolvere i problemi di coppia, in realtà in questo sito si cerca di non passivizzare l'utente, sostituendosi ad esso suggerendo questo e quel comportamento, perché sarebbe come comunicare un messaggio del tipo: "lei non è in grado di capire come affrontare la situazione in modo efficace, quindi deve fare ciò che le suggerisco", sarebbe il modo migliore di ostacolare un processo di empowerment (recupero del potere personale).
Riguardo alla sua situazione le indicazioni sono state già fornite ora sta a lei scegliere come regolarsi in merito.
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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Camplone,



Capisco quello che lei vuole dirmi, infatti ho intenzione di intraprendere il percorso terapeutico proprio per cercare di recuparare quell'empowerment di cui parla lei. Anch'io vorrei tornare ad essere in grado di capire ciò che devo fare senza suggerimenti altrui. Ma nell'immediato non so cosa fare con il ragazzo perchè come le ho detto istintivamente sarei propensa a rivederlo ma razionalmente penso che forse potrei farmi del male non potendo avere da lui quello che vorrei. Non so se sia meglio lasciarsi guidare dall'istinto col rischio di soffrirci comunque o affidarmi alla ragione. Lui mi ha anche detto quando gli ho detto che non sarei uscita che a questo punto è anche inutile sentirsi, quindi se mi affido alla ragione rischio di perderlo completamente.
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Utente
Utente
Gentili dottori,


sono di nuovo qui a scrivervi perchè mi sembra di impazzire. E' come se io stessi perdendo il controllo di me stessa. Non sono sicura di ciò che faccio o dico; faccio una cosa ma un secondo dopo non sono sicura di averla fatta. Dico una cosa al ragazzo di cui ho già parlato precedentemente ma mi sembra sempre di non essere sicura di ciò che dico anche su cose banali, ad esempio che so gli dico che ho spento il pc ma nello stesso momento che glielo dico non so se è vero tanto che può capitare che io chiami ad esempio mio fratello per riporre il pc al suo posto per poi magari poter chiedere a lui se è vero che io il pc lo avevo spento. Cosa mi sta succedendo?
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile ragazza,
maggiore è l'urgenza della sua necessità, minore è l'aiuto che potremo fornirle da qui.
Le abbiamo dato numerose risposte ed indicazioni, ha provato a contattare un collega psicologo in persona nel corso di questo mese?


Un caro saluto,